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Autore: deliriums    08/10/2012    15 recensioni
"Quella sembra una formica!" dissi puntando il dito su una nuvola in mezzo al cielo sereno, "No, piuttosto.." si bloccò e chiuse gli occhi in piccole fessure osservando meglio la forma bianca, "Un coniglio mannaro." disse infine il riccio, "Ma che stai dicendo?" "Si.. guarda, le orecchie.. il naso.. gli occhi piccoli e i denti aguzzi." disse costruendo il contorno con il dito, "Ma sai dire solo minchiate tu?!" lui si girò fissandomi con quegli occhi smeraldo che si confondevano con i ciuffi d'erba davanti il suo viso, "Non provare a dire che dico minchiate!" disse serrandomi i polsi e mettendosi sopra di me, "Io dico cose superiori alla conoscenza umana." disse con tono solenne, "Genio incompreso.." dissi sarcastica, "Esattamente." disse per poi rimanere a fissarmi, che si fosse accorto del battito del mio cuore improvvisamente accelerato? Poggiò le mie mani sul prato infilando le sue dita tra le mie, avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò "Stai arrossendo.." poi mi fissò divertito negli occhi. Ooooh merda, questa non ci voleva. Mi alzai facendolo cadere sul prato, “Eehi, dove scappi?” chiese sempre più divertito andandomi dietro, mi afferrò il polso e mi fece girare verso di lui, non guardare i suoi occhi, Cher, non li guardare.. mi ripetevo tenendo lo sguardo basso, “Ehi, guardami.” disse tirandomi il mendo su con una mano, no, no, no, no, cerca di controllarti, non pensare a quanto i suoi occhi siano incantevolmente belli, non pensare che ora stanno fissando i tuoi, non pensare che il tuo volto è a distanza di pochi cm dal suo, non pensare che le sue labbra sono a un soffio dalle tue, non pensare che riesci a sentire il suo respiro e non pensare che il tuo mento è fra la sua mano... sono fottuta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alcuni mesi dopo

“No, non mi piace..” dissi guardandomi allo specchio con quel lungo vestito bianco, “Cher, domani ti sposi, sono mesi che stiamo organizzando questo benedetto matrimonio e tu ancora non hai trovato un vestito!” sbraitò Elain alzandosi dal puf bianco del negozio, la signora anziana con i capelli grigi raccolti in uno chignon alto, alta, magra e con un maglione morbido rosa si avvicinò a me e mi aiutò a sfilare il vestito, “Vado ad aiutare i ragazzi con i preparativi.” disse Eleanor guardando il cellulare per poi posarlo nella borsa e sorridere, “Tu pensa a trovare il vestito che domani mattina è il grande giorno.” disse per poi uscire dal negozio.
“L'hai più sentita Danielle?” chiese Elain cercando fra l'ammasso di vestiti da sposa, scossi la testa sistemandomi i capelli, “Da quando ha lasciato Liam è sparita.” -I riferimenti a questa frase sono puramente casuali. Parte introdotta dall'autrice, buonsalve.- dissi facendo spallucce per poi vedere un pezzo di vestito cadere fuori da una scatola, presi una scaletta e ci salii per poi afferrare lo scatolone sul ripiano e poggiarlo sul pavimento, lo aprii e mi si illuminarono gli occhi, “E' questo.” dissi sorridendo come un'ebete, Elain mi si avvicinò e osservò il vestito che stavo tirando fuori, era bianco perla, il corpetto stretto sulla vita e completamente decorato da perline mentre sotto il seno girava un nastro, bianco anch'esso, che si chiudeva a fiocco con incastonate delle pietruzze, mentre dietro era chiuso con nastri che si intrecciavano sulla la schiena e la gonna formava uno strascico a pieghe.
“Oh, quello è da buttare, è rimasto in vetrina per un sacco d'anni e non l'ha mai comprato nessuno.” disse la signora del negozio, io mi girai di scatto, “Lo compro io, al doppio del prezzo.”

Mi guardai allo specchio di camera mia sorridendo mentre ammiravo il magnifico vestito che avevo trovato.
Domani è il grande giorno.
Erano passati così velocemente questi mesi, tra fiori, veli, vestiti, scarpe, torte, invitati.. non mi ero neanche accorta quanto tempo stava passando, non mi ero mai soffermata davanti il calendario e pensare 'Manca poco', era tutto così confuso ed allo stesso tempo divertente.
Eppure solo oggi mi sono davvero resa conto di cosa stava per succedere.
Solo oggi ho guardato il calendario ed ho notato il giorno segnato di mille colori, solo oggi ho guardato l'anello e ho capito cosa voleva dire veramente.
E non posso negare di essere davvero, davvero, ma davvero terrorizzata.
“Cher, sei i..” prima che potesse aprire la porta e guardare il vestito mi scaraventai su di essa richiudendola e sentendo un gemito di dolore dall'altra parte, “Merda..” sibilò il riccio dall'altra parte della porta, “Ti ho fatto male?” chiesi aprendo di poco la porta per vederlo mentre si teneva dolorante le dita, appena mi vide scosse la testa sorridendo, “Sei nervosa?” chiese, “No, è che non puoi vedere il vestito.” risposi, lui sorrise, “Hai il vestito addosso?” chiese cercando di avvicinarsi ma io lo minacciai con lo sguardo, “Non ci provare, porta iella.” lui sbuffò, “Credi a queste cose? Su, voglio vedere come ti sta.” disse cercando di entrare in camera ma io la richiusi, “No!” dissi cercando di non ridere, sentii il riccio da fuori sbuffare nuovamente, “Comunque lo so che sei nervosa.” sentii poi, io rimasi immobile, “Non è vero..” e le mie parole uscirono più insicure di quanto riuscissi a pronunciarle, “Te la posso dire una cosa?” un momento di silenzio poi continuò, “Lo sono anche io, molto.” socchiusi di poco la porta per vederlo negli occhi, il riccio avvicinò le labbra al mio orecchio, “Ma quando incontro i tuoi occhi l'insicurezza svanisce.” soffiò quasi da farmi tremare, io sorrisi imbarazzata abbassando lo sguardo ma lui prontamente poggiò le labbra sulle mie alzandomi il mento con due dita con la sua solita dolcezza e leggerezza, mi accarezzò la labbra con le lingua fin quando non incontrò la mia, si staccò lentamente restando a pochi millimetri dalla mio bocca e guardandomi negli occhi sorridendo, “So già che sarai perfetta domani all'altare.” disse lasciandomi un leggero bacio a stampo mentre io rimanevo in silenzio non sapendo cosa dire mentre il cuore si era staccato dalle vene e aveva cominciato a correre per tutto lo stomaco, “Buonanotte, amore.” aggiunse infine baciandomi la fronte ed allontanandosi con il suo solito sorriso.

“Cher, esci, subito.” sibilò per la decima volta Elain fuori dalla porta, ero chiusa in una stanza di quel gigantesco castello che Harry aveva prenotato, tutti ormai erano fuori dove era stata organizzata la cerimonia, e c'erano proprio tutti, Niall, Zayn, Liam, Louis, Eleanor, Kimberly, mamma, che dopo una crisi isterica e uno svenimento aveva capito che io ed Harry stavamo insieme, zii, nonni, ah nonna che era venuta quel Natale, amici, c'erano tutti tranne me.
“Cher, esci, stanno aspettando solo te, dobbiamo cominciare questa benedetta cerimonia, sono quasi le cinque ormai.” piagnucolò Elain dall'altra porte della porta, io continuavo a fare avanti e indietro per la stanza, “Cher, è il giorno del tuo matrimonio, non essere nervosa, sii felice, tutti ti aspettano ed Harry più degli altri.” continuò, io mi bloccai facendo un respiro profondo per poi andare lentamente verso lo specchio reggendo la gonna che mi intralciava, mi fermai a fissare la mia immagine, i capelli rossi erano stati arricciati e lasciati cadere sulle spalle, la pelle era sempre del solito rosa chiaro che faceva risaltare il trucco sugli occhi, mai avuto così perfetto, mascara nero, matita nera, eyeliner nero, ombretto marrone con qualche sfumatura bianca ed un rossetto rosso vivo, il vestito era ancora più perfetto, unacollana di piccoli cristalli era legata al mio collo e infine indossavo delle scarpe con i tacchi, bianche con due fiocchetti beige, troppo alti per i miei gusti e fin troppo scomode, ma belle.
Abbassai la testa respirando profondamente per poi uscire dalla stanza dove trovai Elain appoggiata al muro con le braccia conserte, vestita da damigella, bella come sempre.
Scrutai fuori dalla porta finestra guardando tutta quella gente che parlava fra loro, Zayn era con Kimberly, ormai quei due erano diventati inseparabili, nonna stava raccontando la storia della sua vita a Niall che sorrideva incerto pregando Dio di farla smettere, mentre mamma sistemava la giacca ad Harry che era vicino l'altare e che sembrava quasi spiccare fra gli altri, il riccio spostò un attimo lo sguardo ma prima che potesse vedermi mi nascosi nuovamente dietro il muro, “Non ce la faccio.” dissi ad Elain che batteva un tacco per terra, “Cher, ora calmati.” disse avvicinandosi e guardandomi negli occhi, “Oggi è il tuo giorno, questo è tutto quello che una ragazza aspetta nella vita, oggi ti stai per sposare con il ragazzo che ami, d'accordo? E vedrai che appena sarai davanti a lui tutta questa confusione che ti stai creando da sola svanirà, te lo posso assicurare.” disse decisa, io sospirai annuendo, “Hai ragione.” dissi staccandomi dal muro e avvicinandomi alla porta per poi tornare con uno scatto indietro, “Ma se fossi troppo giovane?” dissi in preda al panico, Elain mi strattonò fuori attirando l'attenzione di tutti e facendo sentire lievemente osservata, la castana mi fece l'occhiolino sorridendo per poi allontanarsi fra la folla, mi guardai intorno per poi abbassare lo sguardo con il respiro a mille, qualcuno mi sfiorò il braccio ed alzai il volto incontrando gli occhi caramellati di Zayn che mi sorrideva dolcemente, mi porse il braccio e mi ci appoggiai cominciando a camminare lentamente, nella mia testa regnava il vuoto, era come essere in un sogno, non si sentiva un solo bisbiglio, la musica era bassa, tanto per fare sottofondo, per un momento ebbi la sensazione di svenire o il terrore di inciampare su quelle scarpe e fare una figuraccia, mi strinsi ancora di più al braccio di Zayn respirando profondamente finchè non incontrai uno sguardo che mi fece dimenticare tutto, due occhi verdi, che mi fecero dimenticare della gente intorno a noi, di quello che stava accadendo, dello sguardo felice di mamma, di Zayn che si allontanava sorridendo, della gente che continuava a fissarci, tutto era completamente scomparso.
Ma quando incontro i tuoi occhi l'insicurezza svanisce.
E le parole di Harry mi si ripresentarono come un sussurro.
Ci fu un attimo di silenzio, la musica si stoppò, il vento mi muoveva leggermente i capelli e i ricci di Harry facevano lo stesso facendomi sorridere appena.
Il riccio sorridendo, e non distogliendo neanche per un attimo lo sguardo dal mio, cominciò a recitare alcune frasi, “..prometto di esserti fedele, sempre..”
“..nella gioia e nel dolore..”
“..nella salute e nella malattia..”
“..e di amarti e onorarti..”
“..tutti i giorni della mia vita..”
“..finchè morte non ci separi.”
Tutte parole troppo intrecciate ma che uscivano spontaneamente come se le avessi dette milioni di volte.
E quando dalla bocca di Harry sentii uscire un deciso “si.” sentivo persino di poter toccare il cielo con un dito, quando venne il mio turno ebbi paura di non riuscire a dire nulla eppure, anche se flebile, riuscii a pronunciare il “si.” che avrebbe cambiato la mia vita.
Harry mi sollevò delicatamente la mano quasi come non volesse farmi male e lentamente infilò l'anellino dorato facendomi venire i brividi sentendo il suo tocco, lo stesso feci io.
Dopo ciò sentii la mano di Harry sfiorarmi il ventre coperto dal vestito e il suo sguardo intrecciarsi con il mio fino a dover chiudere gli occhi e sfiorare quelle labbra che mi parvero davvero secche.
E neanche l'applauso che era partito riuscii bene a decifrare, le mie mani passavano fra i ricci di Harry e le nostre labbra non erano mai state più felici di sfiorarsi.
Il riccio si staccò sussurrandomi un “Ti amo..” all'orecchio, ma prima che potessi dire qualcosa mi ritrovai sommersa da parenti e amici e trascinata nella folla.

“Mi concederesti questo ballo?” mi risvegliai dai miei pensieri, non ascoltando minimamente Elain che continuava a raccontarmi il matrimonio dei suoi sogni, erano le sette e intorno il giardino erano state accese delle candele che illuminavano lo spiazzo dove la gente aveva cominciato a ballare lenti, come Niall che ballava con mia nonna o come me che se ne stavano al tavolo, chi a chiacchierare o a spettegolare guardandomi o anche a venirmi a fare complimenti per il vestito da sposa.
“Certo.” dissi sorridendo e afferrando la mano di Zayn che aveva un sorriso smagliante sul volto, mi alzai cercando di non inciamparmi su quel vestito ingombrante.
Il moro mi portò al centro della pista e mi afferrò per la vita mentre io poggiai le mie mani sulle sue spalle e cominciammo ad ondulare lentamente, nessuno dei due aveva la minima idea di come si ballasse.
“Sei bellissima, davvero stupenda.” disse a bassa voce facendomi arrossire, “Grazie, anche tu.” dissi sorridendo, un giro, “Harry è davvero un ragazzo fortunato.” un altro giro, “Anche Kimberly.” “Beh, si..” disse il moro facendomi ridere, “Ti voglio bene, davvero.” dissi guardandolo negli occhi, lui sorrise baciandomi sulla fronte, “Anche io, moltissimo.” “Non so cosa farei senza di te.” dissi a bassa voce abbracciandolo e poggiando il volto sulla sua spalla continuando a ballare, “Te la posso rubare un secondo?” chiese una voce dietro di noi, mi sciolsi da Zayn ed incontrai lo sguardo di Harry che sorrideva, il moro annuì poi si avvicinò ad Harry poggiandogli una mano sulla spalla e bisbigliandogli qualcosa, il riccio lo guardò sorridendogli e stringendogli la mano per poi rispondergli ridendo, Zayn tornò al tavolo mentre Harry mi si avvicinò e mi afferrò le mani incastrando le sue dita fra le mie per poi prendere la comune posizione, “Riesci a crederci?” chiese sorridendo a un centimetro dalle mie labbra mentre sentivo le sue mani accarezzarmi delicatamente il ventre, “Sei mia moglie.” disse quasi sussurrando, io risi a bassa voce, “No, sinceramente.” dissi solo facendolo ridere, mi lasciò un lento bacio a stampo mentre mi afferrava le mani e giocava con l'anellino al mio dito, “Ti amo, anche io.” dissi sorridendo.

“Scusate.. richiedo un attimo la vostra attenzione.” alzai il volto dal piatto quasi vuoto, con qualche pezzo di torta ai bordi.
Ormai le nove tutti si erano seduti ai tavoli per mangiare, i regali erano stati scartati e la torta era stata mangiata.
Sul palchetto era salito Harry che guardava la gente ai tavoli sorridendo.
“Ecco.. vorrei dire una cosa.” continuò, io gli mimai con le labbra un 'Che minchia stai facendo' che lui non prese neanche in considerazione, “Cher..” aggiunse continuando a guardarmi, abbassai un attimo lo sguardo sapendo che avrebbe detto le sue solite minchiate che lui definisce 'frasi romantiche'.
“Non ho.. mai immaginato il giorno del mio matrimonio, fino a qualche mese fa..” cominciò passando lo sguardo in certo fra la gente, “.. mi sembrava un po' banale il 'e vissero per sempre felici e contenti'.. mi sembrava banale innamorarmi di una persona e restare con lei per il resto della mia vita, ho sempre detto 'tutto ha una fine'.. evidentemente mi sbagliavo.” si bloccò un attimo guardandosi la punta delle scarpe, “Io.. non sono bravo con le parole, ma ho bisogno di dirla questa cosa.. non ho mai immaginato cosa potesse accadere dopo.. non mi sono mai chiesto 'cosa succederà dopo?' .. dopo la scuola, sono diventato un cantante, pensavo ormai di aver trovato il punto più alto della felicità, ma dopo? Dopo la band, quando... avrò sessant'anni?” disse quasi ridendo, “Non lo so cosa accadrà, veramente.. spero solo una cosa, di ritrovarmi davanti un fuoco, con le rughe, i capelli bianchi, le occhiaie e tutto quello che potrà farmi diventare vecchio, ma voglio anche una mano che stringa la mia, due occhi blu che guardino il fuoco e a volte lanciandomi qualche occhiata accennando un sorriso, vorrei guardare i tuoi occhi e ripensare a questo giorno..” aggiunse con un sospiro, “Cher.. ti amo più di ogni altra cosa, sei.. la cosa più importante, la cosa più bella che mi sia mai capitata.. mi hai reso il ragazzo più felice del mondo e non potrò mai ringraziarti abbastanza per questo.” concluse con lo sguardo fisso sul mio e accennando un sorriso imbarazzato, mentre il mio era piantato sulla faccia e le labbra non volevano abbassarsi, ci fu un applauso e Harry scese dal palchetto avvicinandosi a me, “Pensavo avresti detto una stronzata per far ridere la gente.” dissi facendolo ridere, “Come sono stato?” chiese, inginocchiandosi davanti a me così che il suo volto fosse davanti il mio, gli posai una mano sulla nuca e una sui ricci avvicinandolo a me e guardando per un attimo le sue labbra, “Perfetto.”

E vissero tutti felici e contenti.

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MAAAAAOOOOOWWWWW
...............................

......................

E' FINITAAAAA D'':
E VI HO MESSO QUEST'IMMAGINE PER DEPRIMERVI ANCORA DI PIU' D':
No, dai.. *tira su con il naso*
Fate dei respiri profondi, su..
LA VITA E' BELLA.

...........

D'''':

Mi deprimerei con voi ma ho solo mezz'ora e poi esco quindi passo alla parte che aspetto dal primo capitolo :3
GRAZIE.
Grazie mille.
Grazie, a chi ha messo la storia tra le seguite, vi spupazzerei tutte :3
Grazie, a chi l'ha messa tra le preferite, avete dei gusti fantastici lool, no, dai, vi adoro.
Grazie, a che la messa tra le ricordate, drctfgvhbkjnmIdubihadjcmoka.
Grazie anche alle lettrici silenziose, non siate timide, non mordo :3
Ma davvero Grazie a chi ha recensito, senza di voi non sarei mai riuscita a continuare la storia, grazie per le minchiate che scrivevate ma che riuscivano sempre a tirarmi su il morale c':
Quindi, Grazie per avermi sopportato per questi mesi, giuro che io non ci sarei riuscita lol
*Abbraccio di gruppo*
Vi adoro tutte.
Quindi, boh.. spero che la storia non abbia annoiato, che vi sia piaciuta la fine, e.. nulla, non so che scrivere, grazie ancora c:
Ora vi devo lasciare o mia madre mi spacca il computer cc'
Allora, come ultimo vorrei dirvi una cosa muelto ma muelto importantes:
Vi avevo detto che la mia storia era ispirata alla canzone di Taylor Swift ma ora l'ho cambiate completamente.
L'ho postata proprio mezz'oretta fa:
Twisted
Per chi ha il coraggio di seguirmi ancora clicchi la scritta blu, per chi non ce la fa più di me allora addiu uu'
Scaaaappo!
Vi voglio bene!

  
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