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Autore: DumbledoreFan    08/10/2012    11 recensioni
Raccolta dedicata alla Klaine Week 8/10 - 14/10.
Il filo conduttore di questa raccolta sarà una delle canzoni più significative per Kurt e Blaine: Teenage Dream. Infatti, ogni shot sarà intitolata con una frase della famosa canzone...
Hope you like it, and don't forget Klaine is endless **
Day 1: Cooper + Klaine
Day 2: Roomates Klaine
Day 3: Heroes!Klaine
Day 4: Skank/Nerd Klaine
Day 5: Photographer/Model
Day 6: Dalton Klaine
Day 7: Winter in NY Klaine
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera a tutti e buon inizio di Klaine Week <3
Ecco anche la mia raccolta, come al solito arrivata dopo la banda, ma questo week-end sono stata a Milano quindi perdonatemi ç____ç
Spero di farvi una buona compagnia durante tutta la settimana!
Enjoy!










Day 1: Cooper + Klaine








In my skin-tight jeans…






 





“Mi fai bruciare gli occhi.”

Queste non erano di certo le prime parole che Blaine si aspettava di sentirsi rivolgere da suo fratello accogliendolo dopo essere stati ben più di un mese senza vedersi, specialmente dopo aver recuperato con lui quel bellissimo rapporto che più di tutto sapeva d’amicizia. Da quando Cooper e Blaine, dopo il toccante quanto teatrale duetto di “Somebody that I used to know”, si erano chiariti e avevano raggiunto una tappa significativa per il loro legame, le cose fra i due fratelli erano davvero cambiate: si sentivano per telefono quasi tutti i giorni, si confidavano a vicenda con naturalezza e si dispensavano consigli con sincerità, mentre quel pungente sentimento di continua competizione si era mano a mano affievolito, lasciando spazio all’interesse e all’apprensione che Cooper provava riguardo al successo di Blaine.

Lui era davvero stata la prima persona ad accorgersi di quanto il suo fratellino fosse insanamente talentuoso, e avrebbe fatto di tutto perché anche gli altri riuscissero a vederlo.

Quindi, quando Cooper lo aveva avvertito che sarebbe tornato due settimane a Westerville per riposarsi un po’ dopo le riprese e passare del tempo con lui, si era aspettato di vederlo uscire dall’aeroporto con un bel sorriso raggiante e ricevere un abbraccio e un saluto affettuoso, o per lo meno un saluto. L’ultima cosa al mondo che si aspettava di sentirsi dire da un appena arrivato Cooper era proprio “Mi fai bruciare gli occhi”.

“Come scusa?” domandò Blaine incredulo, ancora con le braccia un po’ aperte impazienti di un abbraccio mancato.

“Kurt sta per caso passando uno di quei periodi bui da artisti senza ispirazione in cui si hanno le peggiori crisi creative?” chiese Cooper con sarcasmo, squadrando il fratello da capo a piedi con un’occhiata eloquente, mentre l’altro continuava a fissarlo senza capire, sbattendo ingenuamente le lunghe ciglia.

“Kurt? Che c’entra Kurt?” domandò Blaine facendo sbuffare sonoramente Cooper, il quale lo indicò con ovvietà.

“Sei vestito in maniera oscena!”

Solo allora Blaine abbassò a sua volta allo sguardo per osservare l’accostamento dei suoi vestiti, che a lui sembrava assolutamente normale: camicia bianca, gillet grigio perla, pantaloni a tre quarti beige, e papillon giallo con mocassini abbinati.

“Non è osceno, è vintage hipster chic!” esclamò Blaine dopo aver alzato il capo con aria risentita, mentre l’altro inarcava un sopracciglio scettico.

“Questo stile nemmeno esiste.” lo smontò il fratello mettendosi una mano sul fianco e osservandolo con lo stesso cinismo.

“Certo che esiste, l’ha inventato Kurt!” ribatté Blaine incrociando le braccia al petto con fare un po’ offeso, mentre Cooper gli puntava nuovamente l’indice contro.

“Vedi, lo sapevo che era lui che ti sceglieva i vestiti!” lo accusò soddisfatto il fratello maggiore, e il più piccolo degli Anderson sbuffò ancor più interdetto e alzò gli occhi al cielo.

“Ma a me piacciono.” replicò mettendo quasi il broncio, ed era assolutamente sincero.
Lui adorava il modo in cui si vestiva, adorava i consigli di Kurt, e soprattutto amava la sua collezione di papillon, cominciata ben prima di conoscere il suo ragazzo.

“Schizzo, non ti si può guardare.” sospirò Cooper prendendo il fratellino sottobraccio e avviandosi verso il parcheggio.

“A te ci penso io.”


*


“Che diavolo hai fatto?!”

Le parole di Kurt, scandite con forza una per una e distaccate da una sentita pausa di drammaticità, riecheggiarono per tutto il corridoio del McKinley non appena gli si parò davanti Blaine. Quest’ultimo abbassò il capo con aria del tutto colpevole e mormorò con lo stesso tono di chi confessa un omicidio: “Cooper.”



“Vedi Blainer, il segreto del successo sta tutto nell’immagine. Se riesci a convincere qualcuno che vali solo facendoti guardare, hai sicuramente fatto un grande passo avanti nel mondo dello spettacolo.” disse Cooper mentre camminava su e giù davanti al letto della camera di suo fratello, dove un impotente Blaine lo ascoltava annoiato.

“Certo, non si fa successo solo con un bell’aspetto… Michael Bay non ha riconsiderato il mio provino solo perché ho un sorriso mozzafiato, degli occhi che ti stregano e uno stile sempre perfetto e impeccabile, però senza quelli probabilmente non mi avrebbe neanche preso in considerazione all’inizio.” continuò il più grande gesticolando ampiamente con le mani.

“Insomma, la tua immagine è un biglietto da visita, e nessuno va da un avvocato che ti scrive il suo numero su un foglietto spiegazzato, anche se è il migliore sulla piazza.” terminò aggiungendo l’immancabile indice alzato e puntato verso Blaine.
Un giorno di questi avrebbe accecato un bambino, ne era certo.

“E invece di assecondare questa società che giudica solo dalle apparenze, non dovremmo combattere i pregiudizi e vestirci semplicemente come preferiamo?” replicò il più piccolo senza entusiasmo, inarcando con prepotenza le sopracciglia.
Cooper rimase un istante in silenzio, poi si poggiò teatralmente una mano sul cuore e sospirò con forza.

“Il mio piccolo Blainey, così ingenuo da poter ancora credere di cambiare il mondo. Non perdere mai questo sentimento, è quello che ti rende tanto speciale” rispose il fratello maggiore con voce quasi rotta dalla commozione, per poi tornare alla sua solita espressione decisa e concentrata.

“Ma no, adesso si asseconda la società, una società che si vorrebbe cavare gli occhi con un cucchiaio ogni volta che esci di casa” 
Blaine spalancò la bocca offeso per poi buttarsi indietro sul letto con le braccia aperte in una posa completamente sconfitta.

“Mi arrendo!”



“Blaine! Non posso credere che tuo fratello sia riuscito a convincerti a fare… Questo!” esclamò Kurt quasi disgustato mentre apriva le mani in direzione del suo ragazzo vestito con una t-shirt nera senza scritte, un paio di jeans scuri lunghi fino ai piedi, e un giacchetto di pelle nera con la cerniera davanti.

“Sei… Sei anonimo! Non sprizza nemmeno un po’ della tua personalità questo outfit!” continuò a lamentarsi il ragazzo sconvolto.
Blaine continuò a guardare per terra sospirando rassegnato.

“Secondo Coop questo è il look ‘mi prendo troppo sul serio per scegliere vestiti elaborati ma sono un figo e si vede’… Ieri da quando l’ho preso all’aeroporto non mi ha parlato di altro che dei miei vestiti e di come l’immagine sia il mio biglietto da visita e cose del genere…” mugugnò sconsolato il moro appoggiandosi senza energia con una spalla agli armadietti, mentre Kurt continuava a scuotere il capo.

“No, no, no non ci siamo. Proprio perché l’immagine è il tuo biglietto da visita non puoi di certo girare conciato così! Cosa fa capire questo di te? Niente! Non mette nemmeno in risalto i tuoi punti migliori, non è alla moda, non è niente! Anzi…. È un disastro!” sbottò quest’ultimo arricciando le dita delle mani. Dopo un altro secondo in cui rimirò sbigottito e contrariato i vestiti del suo ragazzo, aprì velocemente l’armadietto e prese di corsa la busta in cui teneva i vestiti di ricambio in caso che qualcuno si divertisse a tirargli qualche granita, poi lo chiuse con un colpo forte e afferrò al volo la mano di Blaine.

“Vieni, dobbiamo salvare il salvabile!”


*


“Non ci posso credere! Come c’è riuscito?!”

Quando Blaine era tornato a casa da scuola, aveva tentato di raggiungere la sua camera senza farsi intercettare dal fratello, stendendosi dietro gli stipiti delle porte e accucciandosi sotto i mobili come la migliore spia da incursione, ma proprio mentre era ad un passo dalla porta della sua stanza Cooper uscì dal bagno in fondo al corridoio e lo vide nel suo nuovo outfit arrangiato da Kurt: i pantaloni erano sempre quelli, ma sopra aveva una camicia color glicine a maniche corte, un gilet panna e un papillon a righe blu, verdi e bianche. 

Blaine sospirò esasperato e si avvicinò alla porta.

“Coop, dai, lascia perdere… A me piacciono questi vestiti” commentò arrendevole stringendo le labbra in un’espressione quasi dispiaciuta, mentre il fratello marciava verso di lui.

“No, no, no non permetterò al mio fratellino di rovinarsi l’immagine per colpa delle manie da artista in crisi del suo ragazzo.” ribatté Cooper mentre scuoteva il capo con forza e prendeva per un braccio Blaine, trascinandolo verso la sua stanza.

“Ma Cooper! Non puoi fare così!” si lamentò quest’ultimo quasi piagnucolando.

“Sì invece che posso! Blaine, quando anche tu sarai richiamato da Michael Bay per fare un’apparizione in Transformers 3 forse potrai discuterne con me, ma fino a quel momento ho il dovere di indirizzare il mio fratellino verso la strada più sicura per il successo, e consigliarlo come meglio posso… Lo sto facendo per te!” esclamò Cooper prendendo Blaine per le spalle e strattonandolo appena, lasciando il fratello quasi terrorizzato.

“Coop… Sono solo dei vestiti” disse d’impulso, osservandolo con gli occhi spaventati. 
Cooper gli lanciò un’occhiata stranita e lasciò cadere le mani, per poi mettersele sui fianchi e storcere un po’ la bocca.

“Se ti sentisse Kurt ti lascerebbe seduta stante.” commentò con l’aria di chi la sa lunga, per poi indicargli la propria camera con un gesto che non ammetteva repliche.

Blaine sbuffò sonoramente e abbassò le spalle.

“Che cosa ho fatto di male?”


*


“COOPER!” 
Cooper Anderson aveva avuto la possibilità di parlare con Kurt solo una manciata di volte, eppure avrebbe riconosciuto quella voce acuta e leggermente isterica anche se si fosse trovato nel mezzo alla folla più rumorosa. 

Il fatto poi che quella voce, solitamente celestiale e cortese, stesse sbraitando il suo nome con fare minaccioso, lo fece saltare in piedi dal divano e girare immediatamente verso la porta del salotto, da dove solo qualche istante dopo entrò un Kurt decisamente alterato che trascinava per il polso un inerme quanto distrutto Blaine.

“Questo non è accettabile!” sbottò Kurt indicando infuriato il suo ragazzo, che quel giorno si era presentato a scuola con un paio di jeans scoloriti sulle cosce e gli stinchi, una camicia nera semplice a maniche lunghe, e un paio converse nere.

Era il quinto giorno consecutivo che accadeva sempre la stessa cosa: Blaine arrivava a scuola con i vestiti scelti personalmente da Cooper, e tornava con addosso quelli che Kurt si portava di ricambio, innescando una sorta di combattimento che mirava a far sfinire l’avversario e farlo infine demordere. Peccato che entrambi fossero più determinati che mai, e alla fine Kurt avesse deciso di affrontare direttamente il suo nemico per uscirne vincitore.

“Kurt, Blaine è destinato a diventare una grande star proprio come me, non puoi usarlo come cavia per i tuoi esperimenti di moda.” si giustificò Cooper mentre il suo interlocutore gli lanciava uno sguardo che avrebbe potuto incenerirlo all’istante.

“Sì, Blaine diventerà una grande star, ne sono certo, e ci riuscirà rimanendo esattamente se stesso e mostrando con i suoi vestiti la sua personalità!” ribatté Kurt infervorato, mentre Blaine osservava la scena con sguardo dolorante.

“Vestito così al massimo può diventare la brutta copia di Lady Gaga! Ha bisogno di seguire le orme di una star più moderata ma con altrettanto successo… Come me!” replicò Cooper aprendo le braccia, mentre lo sguardo dell’altro si faceva sempre più omicida, finché non si decise anche a fare un passo avanti ed alzare l’indice.

“Ascoltami bene, Cooper Anderson, perché questo è un dialogo molto drammatico e ti sto anche indicando, e tra poco mi sa che comincerò anche ad urlare… Blaine è perfetto, e non ha bisogno di seguire le orme di nessuno. Non ha bisogno di fare niente in realtà, perché anche un cieco riuscirebbe a vedere quanto è dannatamente bravo. Quindi fatti da parte” disse Kurt con una calma davvero terrificante e gli occhi ormai ridotti a fessure, per poi prendere nuovamente Blaine per il polso e trascinarlo verso camera sua. Una volta dentro, socchiuse la porta e si avventò letteralmente verso il suo ragazzo, cominciando a sganciargli la camicia con rabbia.

“Te li strapperei a morsi questi vestiti” esclamò irato, con gli occhi che sembravano fiammeggiare di rabbia. Blaine sogghignò malizioso e poggiò una mano sulla schiena del suo ragazzo, tirandolo un po’ a sé.

“Non mi dispiacerebbe” mormorò il moro facendogli l’occhiolino, e Kurt lo osservò un attimo in silenzio, fermandosi dallo sbottonargli la camicia ma senza perdere quella calda determinazione negli occhi. Rimase immobile per un secondo, poi afferrò Blaine per la vita e lo spinse senza tante cerimonie sul letto, stendendosi sopra di lui e avventandosi famelico sulla sua bocca, incanalando tutto il suo fervore in quel bacio e continuando a spogliarlo con brutalità. 

Cooper, dallo spiraglio della porta, osservò la scena e sorrise sornione, allontanandosi poi con aria soddisfatta e sussurrando fra sé e sé.

“Oh, adesso Blaine smetterà di lamentarsi che lui e Kurt scopano solo su programma.”










 

Spazio dell'Autrice.


 

Lo so che la FF non è niente di che, e anzi, che in confronto a tutto quello che hanno pubblicato oggi fa proprio schifo, ma...lo ammetto, non avevo altre idee ç___ç Sono pessima, scusate ç__ç

Più che altro questa è una delle cose del mio Cooper (amore miooo <3 <3) che mi è rimasta più impressa, e mi sembrava stupida abbastanza per scrivere una FF con il mio attore preferito <3 

Spero di essere riuscita almeno a strapparvi un sorriso **

Grazie mille a tutte le persone meravigliose e gentilissime che leggeranno, I love you so much ç___ç <3

E soprattutto grazie mille all'amore della mia vita Jessika, aka Chemical Lady, che mi ha betato la shot <3 My life would suck without you...

A domani, buona notte amori! 

   
 
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