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Autore: KuraiChan    08/10/2012    1 recensioni
1890 periodo delle grandi migrazioni verso gli Stati Uniti. Lovino e Feliciano, due fratelli provenienti dalla Sicilia, stanno per intraprendere il viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Gli incontri che faranno li aiuteranno ad uscire dallo stato di miseria del quartiere di Harlem o li porteranno sempre più vicini ad una vita di soli stenti e miseria?
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Quella mattina l'italiano,lo spagnolo e il teutonico uscirono presto per andare a lavoro lasciando
il biondino e il moretto da soli al tavolo della colazione.Feliciano teneva gli occhioni assonnati sulla
tazza ancora piena di latte e Ludwig faceva lo stesso.
Il moretto sospirò pesantemente e lo guardò non sapendo bene come cominciare il discorso e dire
che era molto difficile far tacere il piccolo italiano.
"Ehm.....t...ti manca la Germania Lud?" Chiese senza spiegarsi il perchè del rossore che colorò sia 
le sue guance sia quelle del giovane tedesco."Tanto" disse il biondo fissando la tazza e decidendosi
finalmente a vuotarla in due sorsi."A me manca l'italia però ho il mio fratellone con me quindi penso 
che alla fine qui ho tutto quello che voglio e che mi serve." Disse sorridendo allegramente,il tedesco
lo liquidò con un'alzata di spalle come a dire Non me ne frega niente.L'italiano sospirò e svuotò la tazza.
Nel frattempo ai piani alti,li dove tutto veniva manovrato con fili invisibili così come si fa con le marionette,
nel corridoio della casa bianca rieccheggiavano i passi lenti e tranquilli di un giovane di una bellezza 
impossibile da paragonare con qualunque altra.Il giovane e piacente ragazzo continuò a camminare
e poi aprì la porta della stanza.Il suo viso venne invaso dalla luce che entrava dalla grande finestra,
si guardò intorno e rise divertito guardando l'americano e l'inglese litigare.Non aveva mai visto una
scena più divertente di quella.Sospirò entrando e scuotendo la testa e con la sua voce suadente disse.
"Mes amies,mes amies vi prego non litigate sono solo le nove e mezza e non ho ancora digerito la colazione"
Arthur lo guardò mollando il collo dell'americano e avvicinandosi disse "Che cazzo centra la tua colazione
fucking idiot che non sei altro?" Il francese gli sorrise sfiorandogli una guancia "Ah mon chere il tuo buon giorno
mi lascia ogni volta sempre più sorpreso di come uno che si definisce un gentleman possa essere così rude"
L'inglese lo fulminò con lo sguardò e poi tornò a guardare Alfred additandolo "Guai a te se osi mollare quegli
sporchi immigrati spagnoli e greci nella mia nazione brutto bastardo.Tu hai una nazione che è quattro volte la mia
percui non lamentarti delle tue disgrazie e non scaricarle sugli altri." Così detto afferrò il lavoro all'uncinetto con
cui trafficava poco prima e tornò a sedersi sul divano spazientito incominciando a sferruzzare.
Françis Bonnefoy ,così si chiamava il giovane biondo francese, scoppiò a ridere guardando il biondino seduto
composto sul divano."Bien mon chere Alfred,qual'è il problema?Se proprio non vuoi quegli adorabili spagnoli
ci penserà il fratellone Françis" Alfred lo guardò con una luce di immensa gratitudine negli occhi e gli prese le mani.
"Ah Francis Thanks,Thanks" disse contentissimo.Il francese gli sorrise e si allontanò per contemplare il panorama 
fuori dalla finestra. "Vedi mon petit Angleterre,è così che ci si comporta con les amies" disse e per tutta risposta 
Arthur gli lanciò contro il gomitolo di cotone che stava nella busta accanto a lui sul divano "Taci stupido mangia rane"

Tornando ai piani inferiori vi dico con rammarico che il piccolo Feliciano aveva ancora qualche difficoltà.....ok...ok molte
difficoltà con il biondino.Gli aveva proposto mille cose da fare ma lui preferiva stare nell'angolo del salotto da solo a sfogliare
il suo libro illustrato con la storia di cappuccetto rosso.Feli decise allora di fargli un ritratto per passare tempo,afferrò l'album
e il carboncino e si mise nell'angolo opposto della stanza iniziando a passarlo sapientemente sul foglio candido.
Quando il tedesco ,dopo una buona mezz'ora, lo vide trafficare sul foglio bianco alzò la testa e incuriositò disse: "Che fai....
n....non che mi voglia fare gli affari tuoi....." Feli lo interruppe subito con un gesto della mano,sporca di carboncino, "Fermo
non muoverti ancora due minuti e potrai vedere." disse passando le dita sapientemente sul foglio per sfumare il carboncino.
Dopo qualche istante sorrise soddisfatto e voltò il foglio facendogli segno di avvicinarsi con il ditino nero.Il biondo posò a terra
il libro e si avvicinò gattonando e appena vide il disegno rimase meravigliato arrossendo un pochino.
"Sei davvero molto bravo......" Rimase a contemplare il foglio e poi timidamente chiese "Ne hai fatti altri Feliciano?" 
Il moretto tutto contento annuì e se lo trascinò in cucina per fargli vedere gli altri disegni che aveva sparpagliati qua e la.
Passarono delle ore a parlare di quella pochissima arte che avevano visto nella loro città di orgine il tuo mangiando
le calde brioches che erano rimaste dalla colazione.Mentre i due bambini parlavano nel cantiere dove Antonio,Lovino e Gilbert
lavoravano le cose non andavano molto bene,infatti, fin da subito Lovino aveva iniziato a sparlare del tedesco tanto odiato
con quei due amici precisi che si ritrovava li in mezzo e forse tra le cose che aveva detto aveva detto una bugia più grossa di
altre che presto o tardi l'avrebbe messo in guai grossi con l'albino che però in quel momento lavorava diligentemente sorridendo
a tutti.
"Guarda quel bastardo crucco con i suoi muscoli da macho,Dio che odio" disse allo spagnolo che scoppiò a ridere scompigliandogli
i capelli un po sporchi di fuligine. "Vamos Lovinito sono certo che presto o tardi farai amicizia con lui e cambierai idea."
L'italiano fulminò lo spagnolo e disse: "Fottiti coglione".
A fine giornata i tre tornarono a casa trovando i due bambini che dormivano teneramente sul divano,uno accanto all'altra con il libro
illustrato davanti sotto le manine piccole sporche di zucchero a velo delle brioches che stavano su un piatto sul tavolino li accanto.
Lovino ribollì di rabbia ma appena vide che il biondino dormiva in maniera così innocente suo malgrado si ammorbidì un po mandandosi 
a quel paese da solo nella sua testa.


Angolino della pazza

Penso di aver scritto un po più del solito e spero che vi piaccia 
questo capitolo pubblicato molto prima di quanto avessi previsto.
Grazie a tutti per i commenti (ultimamente tutti positivi devo dire)
Be...continuate a leggere.
Baci Kurai
   
 
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