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Autore: Miss Wixen    08/10/2012    1 recensioni
Summer è nuova al liceo McKinley, viene da Chicago ed ha sempre studiato in casa. La sua vita cambia quando ritrova il diario che il padre teneva da giovane in una scatola nascosta nella cantina. In questo diario infatti, è nascosto un segreto che riguarda la vita di suo padre, e quella di una ragazza che lei è determinata a ritrovare a tutti i costi.
Rachel invece dal McKinley ormai è andata via, vive a New York e frequenta la NYADA e sta per realizzare il sogno più grande della sua vita, eppure sente che le manca qualcosa.
Un ritratto personale di un’ipotetica quarta serie ( non sono presenti spoiler è tutto inventato), una commedia romantica nella quale la vita dei nostri amati personaggi di glee si intreccia con quella di altri studenti nuovi in un coctail che spero possa farvi divertire e perché no, farvi restare con il fiato sospeso.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Settembre 1995
 
Credo di essermi innamorato. Per davvero. Puoi capire da un momento all’altro che ti sei innamorato?
Io credevo di no. Pensavo che l’amore fosse solo un invenzione della Walt Disnay per fare soldi, invece no, è tutto vero.
Ho incontrato Lidsay tre mesi fa a Los Angeles, dove ero in vacanza.
Il mese prossimo ci sposiamo.
E’ assurdo no? Io ho sempre odiato tutta quella storia delle bomboniere, confetti e fiocchi bianchi e tutto il resto.
E invece ora non vedo l’ora.
Sono elettrizzato e…

 
Chloe chiuse il diario. Stucchevole, pensò.
Guardò l’orologio. Era l’ora di andare a scuola, quel giorno c’era la gara dei duetti al glee club, e lei doveva vincere.
Lasciò quello che definiva uno “stupido diario” sulla sua scrivania prese la borsa e chiuse la porta della stanza alle sue spalle.
 
 
<< Ti accompagno a casa?>> le chiese Zack con un enorme sorriso.
Si allontanarono leggermente l’uno dall’altro rimanendo sempre mano nella mano.
<< Prendo dei libri nell’armadietto e andiamo>> rispose Summer ricambiando il sorriso.
<< Andiamo!>> aggiunse tirandolo per un braccio fuori dall’auditorium.
Tra le risate raggiunsero il corridoio della scuola continuando a tenersi per mano, come se non ci fosse niente di più naturale al mondo.
Summer aprì meccanicamente l’armadietto e prese il libro di algebra che le serviva per studiare e cercò il diario del padre.
Strano che non ci fosse, pensò. Cominciò a rovistare tra i vari libri ma del diario non c’era nemmeno l’ombra.
<< E’ tutto ok? Hai perso qualcosa?>> le chiese Zack notando la sua aria preoccupata.
<< Oh, niente. Solo il diario di mio padre! Devo averlo lasciato a casa!>> rispose lei sorridendogli e tranquillizzandosi.
Richiuse l’armadietto e riprese la mano di Zack.
<< Allora andiamo?>> le chiese dandole un leggero bacio sulla fronte.
<< Andiamo>>
 
Quando Blake aprì la porta e si ritrovò davanti Rachel non seppe all’istante se era più sorpreso o più felice per quella visita inaspettata.
Non si erano sentiti per una settimana, lui aveva voluto darle del tempo, in fondo era appena uscita da una storia importante e sapeva di aver sbagliato a far accadere tutto così in fretta.
<< Ciao>> disse lei esibendo un sorriso titubante.
<< Ciao>> rispose facendole spazio per entrare in camera.
<< Scusa il disordine, Kenny è davvero un pazzo!>> disse raccogliendo due magliette da terra e buttandole sul letto del compagno di stanza.
<< Tranquillo!>> rispose lei con una risata nervosa.
Lui le fece segno di accomodarsi e si sedettero entrambi sul letto.
<< Rachel, io…>>
<< Blake, io…>>
Dissero entrambi. Poi scoppiarono a ridere.
<< Prima tu!>> le disse gentilmente Blake.
<< Ok, io volevo scusarmi per la mia reazione. Ti sarò sembrata una ragazzina isterica quando sono scappata in quel modo!>>
<< No, è colpa mia non avrei dovuto farti pressione, non avrei dovuto baciarti>>
<< No, Blake, davvero tu sei stato meraviglioso! Sono io che sono un disastro.>> disse abbassando lo sguardo verso le sue mani che stava torturando per la tensione.
<> disse alzandole delicatamente il viso con la mano per incontrare il suo sguardo.
<< Sta tranquilla, ok? So che esci da una relazione importante e complicata. Quindi ti capisco se non te la senti…>>
<< Blake>> lo interruppe lei.
<< Questa settimana ho riflettuto davvero tanto. E mi sono accorta di aver sprecato tantissimo tempo a rincorrere qualcosa che c’era solo nella mia testa. E invece tu, tu sei reale, e sei qui e sei meraviglioso. Io vorrei tanto che tu mi dessi un’altra possibilità. A me. A noi, se ti va insomma….>>
<< Certo che mi va >> disse sorridendole dolcemente.
Rachel ricambiò il sorriso.
<< Ricominciamo d’accapo ti va?>> propose lei.
<< Ciao, sono Blake, tu?>> le disse porgendole la mano.
Rachel rise e assecondò il gioco.
<< Rachel, Rachel Berry, piacere!>>
 
<< Allora ragazzi sono davvero emozionato per la gara di oggi! Vi siete esercitati tanto tempo e oggi vi giocate la vostra possibilità di cantare il vostro duetto alle Provinciali di quest’anno!>> esordì entusiasta il professor Shuester guardando con emozione tutti i ragazzi seduti di fronte a lui in auditorium.
<< Manca Summer ,Mr Shue!>> disse Zack leggermente preoccupato.
Era strano che stesse facendo così tardi, e che il suo cellulare squillasse e vuoto. Che si fosse addormentata?
<< E manca anche Finn!>> aggiunse Artie.
<< Si, bhè, credo che lui non verrà!>> disse imbarazzato il professore.
Non aveva più spiegazioni plausibili per l’assenza di Finn e sperava che i ragazzi non se ne fossero accorti.
<< E’ ancora malato professore?>> chiese Tina.
<< Ecco lui…>>
<< Ciao a tutti>> disse Finn entrando nell’auditorium di corsa buttandosi sulla prima poltrona libera.
Aveva la barba incolta, i capelli arruffati e gli occhi assonnati. Aveva abbinato un pantalone della tuta ad una maglia larga marroncina.
Blaine lo squadrò perplesso.
<< Non una parola!>> lo ammonì Finn senza dargli il tempo di parlare.
<< E’ già tanto che sono venuto!>>
<< Bene, almeno è un inizio!>> disse soddisfatto Blaine continuando a guardare avanti.
Il professore sorrise a Finn.
<< Credo che possiamo anche cominciare!>> disse Chloe al professore sicura di se.
<< Deve arrivare Summer! >> la fulminò Zack.
<< Ok, cominciamo! Non tocca ancora a Summer e Joe !>> annunciò Will scendendo dal palco dando una leggera pacca sulla spalla a Joe che cominciava anche lui ad essere preoccupato per il ritardo della sua compagna.
<< Cominciamo con Blaine e Artie!>>
 
Era da più di un’ora che rovistava nella sua camera e del diario del padre nemmeno l’ombra.
Sembrava si fosse volatilizzato, puff, sparito.
Come era possibile? L’aveva sempre portato con se, non poteva averlo perso.
Cominciò a rovistare nei cassetti dell’armadio, presa dal panico, nonostante sapesse perfettamente che non potesse essere lì.
<< Tutto ok piccolina?>>
Summer sobbalzò appena vide suo padre che la guardava perplesso accanto alla porta della camera.
Lui si guardò intorno, c’erano fogli sparsi dappertutto e cassetti rovesciati.
Sua figlia lo guardava immobile con le mani dietro la schiena e lo sguardo innocente.
<< Tutto bene, papà!>> si sforzò a sorridere.
Il padre annuì e si allontanò.
Summer tirò un sospiro di sollievo e continuò la sua ricerca.
Doveva, doveva assolutamente ritrovare quel diario.
Ormai erano le tre e mezza di pomeriggio e Summer aveva completamente dimenticato di guardare l’orologio che, imponente sopra l’armadio, faceva muovere le sue lancette.
 
<< Bene, sarebbe il turno di Joe e Summer>> annunciò Shuester controllando la sua lista.
Zack provava a chiamarla ma lei non rispondeva.
Anche Joe era piuttosto irrequieto, andava avanti e indietro per la sala per controllare se qualcuno stesse per entrare.
Ma niente.
Summer si era volatilizzata.
<< Allora diamole ancora un po’ di tempo. Sentiamo prima Sam e Brittany!>>
Sam e Brittany sorridendo salirono sul palco.
Zack guardò Chloe, sembrava stranamente soddisfatta, che c’entrasse lei in questa faccenda?
La loro canzone era andata sorprendentemente bene, nonostante lui non avesse molta voglia di cantare, ed erano rimasti tutti davvero entusiasti. Tutti tranne Finn, che se ne stava in disparte e applaudiva ogni tanto.
Si girò di nuovo a guardare le tende dell’ingresso dell’auditorium. Immobili.
 
Summer lanciò un urlo esasperato.
Non aveva nemmeno pensato che magari qualcuno potesse sentirla e pensare che era le successo qualcosa.
Aveva urlato e basta, circondata da vestiti e fogli sparsi per tutta la stanza.
Aveva perso il diario. Era la pura e semplice realtà.
Come diavolo aveva fatto ad essere così stupida?
Il diario del padre, quel piccolo libricino che le aveva dato conforto e rifugio in tutti quei mesi, era sparito.
Come l’avrebbe detto al padre? E cosa avrebbe dato a Rachel? Era il suo unico contatto con quella sorella che non aveva nemmeno voglia di parlarle. E che probabilmente l’odiava.
Nick spaventato dall’ urlo della figlia corse in camera sua con ancora in mano la chiave inglese con cui stava tentando di riparare un rubinetto.
<< Sum, che succede?>>
Summer aveva la testa nascosta tra le mani.
Quando il padre la vide in quello stato con la camera in subbuglio rimase spiazzato.
Ci furono pochi istanti di silenzio, poi Summer alzò la testa per guardare il padre.
<< Papà io devo dirti una cosa…>> cominciò alzandosi.
Era venuto il momento.
<< A Chicago ho trovato per caso in cantina il diario di quando eri giovane…. E ho scoperto di Rachel!>> le parole le uscirono automaticamente come se facessero parte di un discorso provato e riprovato mille volte.
Nick sgranò gli occhi.
<< Ho insistito tanto per venire qui, perché alle gare Nazionali ho scoperto chi è Rachel. Ho scoperto che viveva a Lima e che frequentava il McKinley. Ora vive a New York e…. l’ho incontrata. Sa tutto.>>
A Nick quelle parole arrivarono come una coltellata in pieno petto.
Lasciò andare la chiave inglese che cadde rumorosamente sul pavimento.
Nessuno dei due si mosse.
<< Mi dispiace papà…>> sussurrò Summer cominciando a sentire gli occhi pungere.
<< Lei mi odia credo, gliel’ho detto nel momento sbagliato. Durante il matrimonio del professor Shuester e lei alla fine è scappata via ed è tornata a New York senza che io le potessi parlare. E poi non trovo più il diario. Temo di averlo perso. E sono un disastro!>> disse scoppiando a piangere all’improvviso.
Nick non sapeva cosa dire. Si avvicinò semplicemente a sua figlia e la accolse in un abbraccio.
Sapeva che sarebbe potuto succedere. Non ci aveva mai pensato davvero, ma sarebbe potuto capitare.
E alla fine era successo, la bomba era scoppiata. Poteva solo contare i danni e tentare di ripararli.
Non si fugge dal passato.
<< Andrà tutto bene, piccola mia, andrà tutto bene>>
 
<< Possiamo aspettare ancora un po’?>> chiese Joe.
<< Abbiamo aspettato fino a fine lezione>> disse il professor Shuester dispiaciuto.
<< Non possiamo attendere oltre. Purtroppo devo squalificarvi dalla gara. Ci vediamo giovedì prossimo e vi diremo chi canterà alle Provinciali. Mi dispiace Joe, ci saranno altre occasioni.>> disse il professore prima di congedare i ragazzi.
Zack si precipitò fuori per cercare di scoprire cosa era accaduto a Summer.
Chloe fu l’ultima ad uscire, soddisfatta del risultato imprevisto del suo piano.
Sperava che la perdita del suo amato diario avrebbe distratto Summer durante l’esibizione, non che le impedisse di partecipare.
Aveva fatto tutto da sola Summer.
Il duetto delle Provinciali ormai era suo.   
 
 
Angolo della scrittrice *___*
 
Ciao a tutteeeeeeeeeeeeeeeee!! Scusate per il ritardooooooooooooooooooooooo. E’ stata una settimana stra complicataaaaaaaaa! Comunque ecco il nuovo capitolooo.
Grazie a tutte colore che leggono e che commentano!! Un bacio a tutteeeee.
Ps vi informo che stiamo arrivando in dirittura d’arrivo, dovrebbero mancare o due o tre capitoli!!
  
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