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Autore: Leyton_Nenny    08/10/2012    0 recensioni
Non potrò mai dimenticarmi di te.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 3. Catene spezzate.

Ilaria sorrise avvicinandosi a lui “Non potrei mai dimenticare la tua espressione”
Marcos abbassò lo sguardo.
Invece l' aveva dimenticata.

La prima volta che lei era entrata in casa loro aveva sorriso, come se non ci fosse mai stata prima.
“Bella casa, signora” aveva detto con cortesia a sua madre.
E sua madre l' aveva fissata con un espressione triste sul volto.
“Grazie. Lei è?”
“Piacere, Ilaria. Sono la ragazza di Francesco” e aveva stretto la mano che la donna le porgeva. “E lui è Marcos” aveva aggiunto la donna indicando lui che un istante prima aveva smesso di studiare e aveva alzato lo sguardo rimanendo congelato a fissarla.
Ilaria si era avvicinata “Piacere” aveva detto con un sorriso.
L'accento americano era sparito, ma il tono della voce e il sorriso erano sempre gli stessi.
Marcos aveva abbassato lo sguardo ed era tornato a studiare.
“Lascialo perdere, lui è sempre così. Vuole diventare un medico per curare il cervello delle persone. E' tutto matto” aveva detto Francesco alzando le spalle.
“Io lo trovo molto interessante come sogno” aveva risposto lei.
E Marcos aveva chiuso con forza il pugno procurandosi delle piccole ferite sul palmo.
“Lo faccio solo per lei, perché lei si ricordi di me” aveva ribattuto lui mentalmente.

E ora lei ricordava, ricordava ogni cosa come se le catene che tenevano imprigionati i suoi ricordi si fossero miracolosamente sciolte.
“Finitela di parlare” il professore si era intromesso di nuovo.
Lei gli aveva mandato un bigliettino “Ne parliamo dopo”
E lui aveva annuito.

“Quindi ti ricordi di me” aveva detto appena furono soli nel cortile.
Ilaria aveva annuito.
“Io non mi potrei mai dimenticare di te”
E lui aveva sorriso amaramente.
“Secondo te, perché siamo qui a parlare?” aveva chiesto lei.
Lui aveva alzato le spalle. “Non lo so”
“Quella volta a casa tua, io sapevo il tuo nome. Io l'ho sempre saputo, ogni istante. E so che sei venuto a trovarmi in ospedale, sussurrai il tuo nome. Ma quell' aggeggio mi strozzò in bocca le lettere”
Lui strinse un pugno trattenendo le lacrime “E perché non mi hai mai cercato?”
“Perché tu non volevi essere trovato”
Marcos abbassò lo sguardo non sapendo come ribattere.
“Ti ho amata ogni istante della mia vita, ti ho ricordato ogni istante della mia vita...” riprese lui prima di essere interrotto da lei.
“Lo so perché anche io ho fatto lo stesso”
E Marcos alzò lo sguardo con un sorriso.
“Non dimenticarti mai di me”
Lei sorrise “Le catene terranno ben stretto il tuo ricordo, custodendolo dove nessun incidente potrà mai scalfirlo” disse semplicemente.




NdA: volevo mettere il bacio, ma non mi piaceva. Quindi accontentatevi, perché a me piace così, anche senza bacio. Boh io non credo ci siano ulteriori spiegazioni da dare, la storia mi sembra molto chiara da sola.
  
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