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Autore: RanmaSaotome1989    09/10/2012    4 recensioni
*Sorridi e sei perfetta come sei.*
Ed eccomi qui, con la mia prima fanfiction in assoluto, nata da un'idea un pò pazza e spero che piaccia e incuriosisca. Partiamo dal presupposto che è una fanfiction completamente inventata, quindi non ho cercato alcun nesso logico con il mondo reale, quindi se trovate cose che vi sembrano stranezze, è per dare un filo logico alla storia. Vi lascio ad una breve introduzione.
I conti in rosso, che problema! Ed è proprio l'istituto superiore Furinkan ad essere in pericolo stavolta, nel tentativo di uscire da quella spinosa situazione, il pazzo preside dell'istituto decide in organizzare un'evento alquanto "singolare", aperto a tutti. Accolto inizialmente con scarso entusiasmo, i premi messi in palio per l'evento allettano molto determinati personaggi che, se inizialmente snobbavano l'evento, ora si ritroveranno a fare in modo e maniera di vincerlo, ritrovandosi a fare i conti anche con chi, o per rivalità o per altri interessi personali, ha deciso di prenderne parte. Ma la cosa non sarà affatto semplice, almeno per quella parte dei protagonisti che fino ad oggi hanno usato molto la forza, ma poco cervello e "cuore", mentre in palio c'è la realizzazione di un sogno.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo, volevo approfittare, di nuovo, della prima parte per ringrazie tutti coloro che hanno letto e chi ha recensito il precedente capitolo.
Un ringraziamento va xingchan, ran_ko, Arya_drottningu e Julius CX che hanno commentato e seguito la storia finora, faccio sempre del mio meglio per non deludervi :)
Ora mi fermo qui e vi lascio ad una, spero, buona lettura.

10 - Intrusione in casa Tendo



Le acque si calmarono leggermente dopo che Akane assestò a Ranma la seconda martellata della serata, il resto del breve tragitto in palestra lo fecero in silenzio, procedendo in fila indiana, prima Ranma, poi Akane.

Arrivati in palestra, aprirono la porta e si posizionarono al centro del dojo

"Allora? Cominciamo?" propose Akane, mettendosi in posizione di guardia, Ranma non rispose, si limitò semplicemente a mettersi anche lui in posizione di guardia, con una faccia più sull'annoiato che sul concentrato, il che fece innervosire, di nuovo, la più piccola delle Tendo, la quale corrugò la fronte in un'espressione arrabbiata e poi partì all'attacco

"PREPARATI!" Akane caricò Ranma come un toro scatenato ma niente di che, il ragazzo schivò facilmente, anche troppo, il prevedibile e scordinato attacco della fidanzata, cosa che però, per sua fortuna, non gli fece notare, almeno a voce. L'allenamento proseguì, Akane menava pugni e calci mentre Ranma non mostrava il minimo interesse, mi muoveva quel che bastava per non essere colpito, ma non rispose a nessun attacco della ragazza, cosa che lei poco dopo notò

"Allora? Vuoi fare sul serio si o no?!" poi caricò un nuovo pugno verso il fidanzato, ma andò a vuoto anche quest'ultimo, come anni prima, Ranma saltò alle spalle della ragazza e con il dito indice della mano destra tocco la testa della ragazza.

"Toccata." fù la sola parola di Ranma seguita poi da un sorrisetto compiaciuto di quest'ultimo, ma quella sola parola ebbe il potere di rievocare in entrambi un breve flashback.

Il loro primo allenamento a casa Tendo, Ranma era in versione ragazza e ancora nessuno sapeva la sua vera identità, ci fù un breve training in palestra tra i due, proposto proprio da Akane e le movenze di Ranma furono esattamente le stesse di oggi

*Akane fù stranamente cordiale quella volta.* pensò Ranma tra se e se, riattraversando gli eventi passati.

"Beh? Che ti prende?" fù Akane a ridestarlo dai suoi pensieri, a quanto pare lei, si era ripresa per prima.

"No niente, dai continua." disse il ragazzo, rimettendosi in posizione di guardia.

"Però cerca di impegnarti." disse la ragazza, poi ripartì all'attacco.

*Come se fosse facile, non sto nemmeno sudando.*
fortunatamente per lui Ranma pensò soltanto quella frase, mentre schivava gli attacchi di Akane.

Nel bel mezzo dell'allenamento, mentre Akane tentava invano di colpire Ranma, quest'ultimo, tra una schiva e l'altra, introdusse un discorso che lo preoccupava parecchio in questi giorni, ma cercò di mascherare il tutto in una domanda scontatissima.

"Come procede la preparazione della gara?" la domanda di Ranma spiazzò Akane, la quale si fermò interrompendo l'attacco, sbattè le palpebre un paio di volte, poi caricò un nuovo pugno, che Ranma schivò facilmente balzando all'indietro, allontanandosi così anche dalla ragazza, la quale a quel punto si decise a rispondere

"Beh direi abbastanza bene, non dico che ho finito tutto, però per cinque forse anche sei esibizioni sono a posto." rispose sorridendo soddisfatta in direzione del fidanzato *In realtà alcune cose le avevo anche già pronte, ma non glielo dirò.* poi notò l'espressione pensosa di Ranma e si decise a chiedere anche lei "A te invece?"

La domanda fece ridestare Ranma, di nuovo assorto in chissà quali pensieri, assimilò la domanda un'attimo e poi rispose
"A me invece va malissimo, ho anche perso quei pochi appunti che avevo scritto" abbassò lo sguardo triste "la pioggia ha bagnato e cancellato tutto, sono da capo a dodici, non mi ricordo nulla e non so assolutamente cosa preparare per la gara e pensare che mancano si e no tre, quattro giorni" confessò, sempre a testa bassa

Il primo impulso di Akane fù quello di scoppiare a ridere, come si fa a non ricordarsi nulla di una cosa che si è scritto di mano propria? Si trattenne quando notò l'espressione cupa del ragazzo e si ritrovò a trovare anche un pò di compassione in quel momento per il testardo, insensibile che aveva di fronte

"Beh, se è cosi, se vuoi" cominciò lei e a quel punto Ranma sollevò la testa guardando Akane, la quale continuò "posso anche darti una mano io a scrivere qualcosa di presentabile, almeno saprai cosa cantare, che ne dici?" propose Akane con un sorriso, nonostante fosse leggermente arrossita e nel frattempo si tormentava le dita delle mani

Ranma da parte sua, rimase incredulo e piacevolmente colpito "Cosa? Dici sul serio Akane?" domandò ancora fissando la ragazza, sbattendo giusto le palpebre un paio di volte, Akane annuì e basta, ancora più imbarazzata.

"Davvero?" l'espressione di Ranma passò da cupa a contenta e a passi lenti ma decisi cominciò ad avvicinarsi alla ragazza ringraziandola "Grazie Akane, davvero. Volen..." la conversazione tra Ranma e Akane fù interrotta nel momento in cui la porta della palestra si spalancò di colpo, poi si udì una voce

"LANMAAA!" la voce squillante non lasciava molto spazio all'immaginazione e dalla porta spalancata del dojo dei Tendo fece ingresso una ragazza cinese in sella ad una bici.

Fù veloce come un fulmine a raggiungere il ragazzo fermando la bici di traverso a pochi centimetri da lui, e poco dopo ad avvinghiarsi al collo di Ranma

"Lanma, noi paltecipelemo insieme alla gala velo? Cleelemo un gluppo vincente." disse Shan-pu, ancora avvinghiata ancora al collo di Ranma come una piovra e si faceva sempre più vicina al viso del ragazzo.
Akane già bolliva di rabbia, mentre Ranma era notevolmente a disagio e per di più in una situazione molto spinosa.
Le 'effusioni' furono interrotte quando Shan-pu dovette staccarsi da Ranma per schivare un'oggetto volante, quest'ultimo da parte sua non si mosse nemmeno, spalancò semplicemente gli occhi data la vicinanza alla quale gli passò l'oggetto davanti.
L'oggetto metallico si andò a incastrare in una delle pareti della palestra e i presenti riconobbero subito che cosa fosse e a chi poteva appartenere

"Vieni fuoli!" ordinò Shan-pu voltandosi verso il portone del dojo da cui era partito l'oggetto, un'istante dopo che Shan-pu disse quella frase, dalla porta della palestra fece la sua comparsa la persona che riconobbero tutti, Ranma per primo

"Uckyo?" di fatti fu proprio il ragazzo a parlare quando vide la ragazza entrare

"Spatolona" disse Shan-pu, armandosi dei suoi fedeli bonbori.

"Shan-pu, giù le mani dal mio Ranma, lui alla gara canterà insieme a me!" disse Uckyo, in direzione della cinese, mentre si metteva in posizione di guardia, armata della sua spatola gigante e pronta allo scontro.

"Mh! Questo lo dici tu. Fatti sotto!" le contese tra le due non erano mai semplici e vivaci chiacchierate e alla prima occasione ogni scusa era buona per combattere con una delle rivali in amore, stessa cosa stava per succedere di nuovo, dopo quelle poche parole infatti, Shan-pu saltò in direzione di Uckyo, la quale fece lo stesso, erano quasi vicine, sospese a mezz'aria e pronte per colpirsi, entrambe aveva già caricato il colpo.

Tuttavia dovettero interrompere il loro attacco per parare, Shan-pu con un bombori e Uckyo con la spatola, due oggetti che stavano per colpirle, dopo aver parato il birillo volante, atterrarono sul pavimento della palestra, voltandosi in direzione della traiettoria di provenienza dei due singolari oggetti, sempre mantenendosi in posizione di guardia.

"Chi osa colpilmi?!" disse infuriata la cinese
"Chi sei? Fatti vedere?!" esclamò Uckyo

E sempre dalla porta della palestra Tendo fece la sua comparsa, l'ultima delle spasimanti.

"Kodachi Kuno" dissero all'unisono le altre due contendenti.

"Ahahahah, pensavate davvero che vi avrei lasciato il mio Ranma senza combattere, lui canterà insieme a me, le mie canzoni e voi dovrete farvi da parte!" esordì così Kodachi Kuno, con una squillante risata e con una frase che altro non fece, che far arrabbiare il resto delle presenti, poi in segno di sfida fece partire una frustata di nastro in direzione delle due.

"Bene! Allola ce lo contendelemo in combattimento!" disse Shan-pu, muovendo i bombori tra le mani
"Non chiedo di meglio." fù la frase di sfida di Uckyo, anche lei facendo muovere l'enorme spatola in segno che era pronta per il combattimento.

"Bene! Allora fatevi sotto illuse!" dopo aver lanciato la sfida Kodachi gettò in terra un sacchetto nero, che a contatto con il suolo formò una cortina di fumo violacea tra lei e le altre due contendenti, tentò di sfruttare quel diversivo per attaccarle, infatti, una volta che il fumo raggiunse le sue avversarie, riducendo la loro portata visiva, la rosa nera attraversò il fumo cercando di colpirle entrambe con il nastro, lo scontro aveva avuto inizio.

Kodachi tuttavia non aveva calcolato che, benchè fossero sommerse dal fumo, bene o male tutte quante sapevano il fatto loro e anche se con non poca difficoltà, le tre combattenti riuscivano a schivare la maggior parte dei colpi delle avversario, quando il fumo si diradò, quello che era iniziato come un combattimento fatto di tecnica, schivate e studio dell'avversario, divenne una rissa in piena regola, le tre ragazze non si risparmiavano sui colpi e dall'area dello scontro volavano, mini-spatole, palloni, birilli, forchette e chi più ne ha, più ne metta.

Degli osservatori esterni, Ranma guardava spaesato e a disagio la scena che aveva di fronte, Akane invece era rossa di rabbia e stanca di quella scena si voltò arrabbiata verso il fidanzato

"FAI QUALCOSA!" ordinò Akane a Ranma, puntando un piede per terra.

Intanto il ragazzo sudava freddo, si voltò verso Akane, poi di nuovo verso la zona dello scontro *E come faccio? Da quando ascoltano quello che dico?* pensò, e aveva ragione, poi, con l'espressione di chi è parecchio a disagio, si voltò di nuovo verso Akane

"ALLORA?!" lo incitò e allo stesso tempo intimidì, lei.

Ranma annuì leggermente e poi si avvicinò, molto lentamente, alle tre ragazze, che intanto continuavano a darsele di santa ragione, arrivato ad una distanza ragionevole si fermò e tentò di fermarle chiamandole

"Uckyo, Shan-pu, Kodachi, basta." niente, riprovò "Andiamo ragazze, calmatevi." niente di niente, riprovò di nuovo "Insomma fermatevi, parliamone." una sola parola, le fece fermare tutte e tre, le quali si alzarono in piedi e si ricomposero come meglio poterono, si scambiarono qualche occhiata e poi la prima a parlare fù proprio Shan-pu

"Giusto, palliamone Lanma." cominciò fissando il ragazzo, poi gettò la patata bollente "Allola scegli, con chi di noi vuoi fale coppia?" eccola li, la cinesina aveva messo il codinato in un bel pasticcio, Ranma era sempre stato pessimo in queste circostanze e anche adesso non è che si comportò diversamente dalle altre volte, infatti, sentendosi chiamato in causa cominciò a balbettare frasse sconnesse, indietreggiando lentamente, portando le mani in avanti.

"Ecco... io... veramente..." no, Ranma non riusciva proprio ad articolare una frase di senso compiuto in quelle circostanze.

"Allola?!" gli richiese Shan-pu, guardandolo con aria minacciosa.

Ranma sobbalzò un'attimo, deglutì pesantemente poi cercò di inventarsi qualche scusa "Ecco... io... veramente, vedete ragazze, in realtà io, già avrei preso un impegno con un'altra persona." il codinato lasciò vago il discorso, sperando che alle tre bastasse, mentre Akane spalancava gli occhi dalla sopresa.

"Ah si? E con chi?" chiese una testarda Shan-pu, Ranma però non parlò, o meglio, forse lasciò trascorrere qualche secondo di troppo
"ALLOLA?!" insistette la cinese

Scosso dall'insistenza di Shan-pu, Ranma proseguì "Ecco, io, avrei... già preso un impegno con... con..." continuava a dire Ranma

"Con?" sempre la cinese e lampo di genio, o forse no, del codinato

"Beh si, con... mio... padre." *Bugiardo, sai cosa ti aspetta dopo vero?* aveva mentito, aveva mentito nel tentativo di liberarsi delle tre, ma sapeva già cosa lo aspettava dopo. Intanto Kodachi, Shan-pu e Uckyo si guardarono dubbiose, poi si rivolsero di nuovo verso Ranma

"Beh pazienza, tanto quando vincelò io, tu falai di tutto pel convincelmi a poltalti in Cina con me!" gli disse Shan-pu, anche se non completamente convinta, fissando Ranma dritto negli occhi.

"Vincere tu? E dove sta scritto? Guarda cara che la gara la vincerò io." disse sfrontata Uckyo, voltandosi verso la cinese.

"AHAHAHAH" una risata squillante interruppe le due, pronte a ridarsi battaglia "Povere illuse, voi non potete nulla contro di me, sarò io la vincitrice ed io e Ranma trascorreremo una stupenda vacanza romantica in un'isola lontani da voi, solo io e lui." poi la rosa nera cominciò a far volteggiare il nastro intorno a lei, cospargendo il pavimento della palestra di una miriade di petali neri
"AHAHAHAHAHAHAHAH" poi corse via, sparì veloce, lasciandosi dietro la solita scia di petali neri, sempre sfoggiando la sua risata malefica e fastidiosamente squillante.

Dopo quella scena Uckyo e Shan-pu si riguardarono per un momento, poi ricominciò Shan-pu
"Va bene. Ci litiliamo anche noi... pel ola. Ci livedlemo plesto Lanma." poi si voltò verso Akane "Spelo che salai plonta anche tu Akane, pelchè stavolta liuscilò a polalti via Lanma."
disse in tono di sfida, dal canto suo Akane non rispose nemmeno, si limitò a voltare lo sguardo dall'altra parte, incrociando le braccia al petto, dopodichè anche Shan-pu e Uckyo lasciarono la palestra, lasciando soli Ranma e Akane.

Passò quasi un minuto, poi il primo a muoversi fù proprio Ranma che si avvicinò ad Akane, tirò un sospiro di sollievo, poi disse:
"Menomale, ce ne siamo liberati stavolta, non è vero Akane?" fece Ranma, piacchiando il gomito sul braccio di Akane, quest'ultima però era ancora spaventosamente arrabbiata

"Liberati, si... ma, chi ti dovrebbe aiutare per la gara? Dimmi un pò." disse Akane, con lo sguardo rivolto verso il pavimento, mentre vibrava nervosamente di rabbia, Ranma a quel punto se ne accorse, o meglio capì che l'approccio 'fai finta di non aver detto nulla' non avrebbe funzionato nemmeno un pò, e come in tutte le situazioni scomode il codinato prese a balbettare e ad agitare le braccia, cercando un pretesto, una scusa, una via di fuga

"Ecco, Akane, hai capito male..." il ragazzo era visibilmente agitato e quella frase non aiutò affatto, anzi

"CAPITO MALE!!" Akane si voltò verso Ranma, che intanto era saltato dallo spavento e l'aura della ragazza non lo rassicurava affatto "HO CAPITO BENISSIMO INVECE!!" si, era molto arrabbiata

"Ma dai Akane, però ci siamo liberati di loro no?" provò a dire Ranma

"E COME SEMPRE NEI VOSTRI DISCORSI FINISCO IN MEZZO IO VERO?!" Akane, dal canto suo, non accennava a calmarsi

"Ma insomma si può sapere cosa vuoi?! Se mi si attaccano addosso ti arrabbi, se le mando via ti arrabbi uguale. COSA DIAVOLO DEVO FARE!" ed ecco che anche Ranma si era innervosito, quella situazione stava stressando tutti quanti.

"TE LO DICO IO, ARRANGIATI DA SOLO!! IDIOTA!!" urlò ancora più arrabbiata Akane, rifilando la solita martellata a Ranma, poi uscì dalla palestra, rientrando in casa.

"Ma stavolta cosa ho fatto?" si chiedeva un Ranma, ancora schiacciato sotto il martello.
  
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