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Autore: LittleNene    09/10/2012    8 recensioni
Dal 11° capitolo:
“Harry, El … è Harry … io … io lo amo … e devo dirglielo”
“El … devo vederlo subito ! Dove scendono ?? Lo sai ?”
“Torni al loro camerino e poi percorri il corridoio da cui sono spariti prima … corri !”
Non rallentai nemmeno per riprendere un po’ di fiato. Lo dovevo raggiungere in fretta.
Cominciai a sentire della voci, tra le quali riconobbi al sua, e questo mi spinse ad aumentare la velocità ulteriormente.
Vidi davanti a me una scala stretta; le voci provenivano da lì. Erano voci felici e allegre. Erano sicuramente loro.
Per primo scese Harry.
Non appena lo vidi gli corsi incontro, ad una velocità impressionante.
“Harry … io …”
Mi sorrise, incitandomi a continuare.
“Durante questa performance … ho capito una cosa importantissima …” proseguii, molto tentennante.
“Anche io …” disse il riccio “Prima tu …”
Presi un profondo respiro.
“Io ti amo …”
“Anche io ti amo … me ne sono accorto da un po’, solo che non ne ero sicuro, avevo paura … di sbagliarmi, del fatto che magari mi avresti respinto … ma oggi ne ho avuto la certezza”
Mi gettai sulle sue labbra.
Non avevo più ascoltato da dopo il “Anche io ti amo”.
Non mi interessava altro, in quel momento.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Baby

 

Quella mattina dalla finestra penetrò uno spiraglio di luce solare calda, avvolgente che, illuminandomi il viso, mi svegliò in una maniera molto, molto piacevole. Guardai la sveglia: erano le 11.00
Alzandomi dal letto presi gli occhiali che erano posati sul comodino e li inforcai; andai in cucina, pensando di trovare i miei genitori, ma invece di trovare loro mi accorsi di un bigliettino sul grande tavolo:

Siamo andati a trovare i parenti, dormivi così bene che abbiamo preferito lasciarti in quello stato; torniamo per pranzo. Buona festa della liberazione. Un bacio Mamma e Papà

Dopo averlo letto e aver recepito il messaggio, decisi che un bel tazzone di caffè sarebbe stato l’ ideale per svegliarmi completamente. Mentre l’ intenso aroma del caffè saliva e usciva dal becco della caffettiera cominciando a strapparmi da quello stato di trance che mi avvolgeva ogni mattina prima di svegliarmi, cominciai a pensare a quello che avrei fatto durante la giornata e soprattutto come avrei dovuto suddividere il tempo per fare la barca di compiti che ci avevano dato da fare a casa.
Versato il caffè nella mia tazza rosa, mi appoggiai al tavolo e, sorseggiando quel miracoloso nettare, cominciarono a riaffiorarmi alla mente le sensazioni e le situazioni della serata precedente: il concerto, il meet coi ragazzi, gli sguardi con Harry, il numero, la buonanotte, il bacio … anzi i baci.
Improvvisamente mi fiondai in camera e presi il telefono tra le mani. Andai tra i messaggi ricevuti e mi rilessi il messaggio che mi aveva mandato la sera precedente. Non so perché lo feci, forse perché volevo assicurarmi che non fosse tutto un sogno, un bellissimo sogno; forse perché prima di cominciare a fantasticare sulle cose fantastiche che mi erano accadute ne volevo essere certissima. Fatto sta che appena mi accertai che era tutto vero cominciai a volare tra gli angeli con la mente …
Tornai in camera, portandomi dietro il telefono, e mi riappoggiai al tavolo. Tutt’ a un tratto sentii il mio telefono suonare, riconobbi immediatamente il suono, era il tweet e questo voleva dire che mi era arrivato un messaggio. Pigramente allungai la mano, presi il cellulare e guardai chi era l’ emittente. Ci mancò poco che non feci cadere la tazza; il mio cuore cominciò a battere all’ impazzata notando che l’ emittente era proprio il riccio.
Appoggiai tremante la tazza al bancone di marmo e aprii il messaggio:
Ehi bellissima ti ho svegliata ? Spero di no, dormito bene ? Senti la prima cosa che Niall e anche gli altri ragazzi mi hanno chiesto è stata riguardo a te, infatti volevano sapere quando potevamo venire a trovarti, ci hanno anche allungato il permesso e stiamo qui fino a domenica; facci sapere quando ti è più comodo … ho voglia di rivederti Harry xx
Prima ancora di crogiolarmi riguardo al testo, feci mente locale pensando a quale giorno sarebbe stato il più adatto e naturalmente optai per il Sabato. Allora gli scrissi:
Figurati, mi ero appena svegliata; io benissimo e tu ? Mi farebbe molto piacere rivedervi e ci ho pensato, magari potete venire questo Sabato che io non ho scuola e possiamo passare una giornata insieme, sempre se vi fa piacere, fatemi sapere … anche io ho voglia di rivederti Irene xx
Premetti “INVIA” … dopo pochissimi istanti ricevetti la risposta:
Benissimo grazie ;) … sono tutti entusiasti e non vedono l’ ora di rivederti, compreso me, il Sabato è perfetto … non vedo l’ ora che arrivi questo giorno Harry xx
Dall’ istante in cui misi via il telefono cominciai ad andare in brodo di giuggiole … non smettevo di pensare ad Harry, ogni cosa che facevo o guardavo o leggevo avevo sempre stampata in mente l’ immagine del suo sorriso.
Dovevo assolutamente parlare con qualcuno, se no sarei impazzita, dovevo raccontare ciò che mi era successo ad una persona fidata, non perché mi dovesse dare dei consigli, ma perché dovevo condividere questa stupenda esperienza. Decisi che questa persona era Gaia. Le mandai un messaggio chiedendole di incontrarci oggi a casa mia per fare un giro; ricevetti immediatamente una risposta affermativa. Mi sentii un po’ più tranquilla.
Dopo poco rientrarono i miei genitori. Era ora di pranzo quindi ci mettemmo subito a tavola a gustare i piatti che avevamo ordinato alla rosticceria per festeggiare. Finito di pranzare, i miei cominciarono a farmi capire che volevano che gli parlassi di ciò che era successo al concerto … mi limitai a parlare solo di quanto bello era il concerto e di quanto mi ero divertita e di quanto i ragazzi erano delle bellissime persone; tralasciai appositamente tutta la situazione riguardante me e Harry poiché non sapevo come l’ avrebbe presa papà e decisi che ne avrei parlato prima alla mamma e poi lei avrebbe pensato a come spiegarlo a papà …
Andai in camera mia e aspettai pazientemente che papà si stravaccasse sulla poltrona a guardare, come al solito, una sfilza di “Law & Order” o “CSI”. La mamma era in camera sua a leggere; decisi che quello era il momento adatto, anche perché papà si sarebbe addormentato e quindi non c’ era pericolo che ascoltasse. Mi sedetti sul letto e comincia a dirle tutto, o almeno tutto ciò che durante la prima esposizione avevo tralasciato. Lei mi lasciò finire senza interrompermi, seguendo attentamente il discorso; le parlai anche dell’ “appuntamento” che avevo coi ragazzi proprio per essere sicura di averle riferito tutto. Alla fine lei mi guardò, mi abbracciò e mi disse, con il sorriso sulle labbra:
Beh devo dire che hai tralasciato un sacco di cose … perché non le hai dette anche a papà ? Infondo non hai fatto nulla di male … anzi direi che hai fatto bene, infondo sei una ragazza responsabile e matura, sono sicura che loro siano dei bravi ragazzi quindi non sono preoccupata
In quel momento non potevo desiderare nient’ altro; mia mamma non mi aveva sgridata né fatto la ramanzina, anzi mi aveva pure “lodata” in un certo senso … non ci potevo credere … avevo il terrore che mi potesse impedire di vederli e sapevo che aveva le capacità di farlo … quindi …
Spontaneamente mi disse che ne avrebbe parlato lei a papà; mi sentivo ancora più leggera.
Guardai l’ orologio: le 15.00
Dovevo prepararmi, Gaia sarebbe arrivata da un momento all’ altro e io dovevo ancora prepararmi.
Giusto il tempo di fare una doccia veloce e cambiarmi d’ abito, che la mia migliore amica suonò al citofono. Mi fiondai giù dalla tromba delle scale; non vedevo l’ ora di raccontarle tutto.
Appena la vidi l’ abbracciai fortissimo e, in cambio, ricevetti un bacio sulla guancia. Cominciammo a camminare e ci sedemmo ad una panchina nel parco dietro casa mia. Era insolitamente deserto per quell’ ora, ma non mi dispiaceva, potevamo stare più tranquille.
Notai che, anche se lei non era una directioner, era impaziente di sapere ciò che avevo provato la sera del concerto perché le importava sapere come mi ero sentita poiché sapeva che per me loro erano molto importanti. Cominciai dall’ inizio e poi le descrissi tutto nei minimi particolari.
Appena finii la descrizione, che comprendeva anche i fatti della stessa mattina, l’ espressione del suo viso era indecifrabile: un misto tra sconvolto, felice, shockato …
I suoi occhietti da orsacchiotto di peluches erano leggermente inumiditi per l’ emozione. E come biasimarla ? Non credo che qualcuno si sarebbe mai aspettato un resoconto così straordinario e incredibile.
Stavo aspettando con ansia la sua reazione, un suo cenno, una sua parola … mi spiazzò cominciando a gesticolare e ad emettere versetti, tipici di me, che facevo quando provavo un sacco di mozioni contemporaneamente e non sapevo come esprimerle o quando non ero in grado di creare frasi si senso compiuto … ricorrevo ai versetti :P
Questo mi fece capire totalmente quanto era felice per me … passammo tutto il pomeriggio a fantasticare su cosa avremmo fatto … dove saremmo andati ma soprattutto … cosa avrei indossato … diciamo le solite cose che si dicono tra migliori amiche quando si tratta di ragazzi.
Il pomeriggio passò veramente in fretta, quasi non me ne accorsi. Il tempo ci era sembrato talmente poco che le chiesi di rimanere a dormire da me; i suoi genitori sarebbero venuti in centro per fare un giro e le avrebbero portato lo zaino che lei aveva fatto precedentemente.
Passammo una serata piacevolissima: dopo cena ci barricammo in camera a guardare le puntate della 3° stagione di Glee preregistrate cantando a squarciagola e ballando come due ubriache; parlammo un altro po’ di Harry e poi … fummo interrotte da un altro tweet … erano le 10.30 e non avevo la minima idea di chi potesse essere. Guardai lo schermo e il mio cuore batté esattamente come la mattina passata perché lessi il nome del mio riccio preferito.
Mi aveva ancora mandato la buonanotte e io, naturalmente, gli avevo risposto.
Ero in fibrillazione; e Gaia con me … non ci potevo credere erano già due giorni che mi mandava la buonanotte … era assurdo, ma terribilmente dolce.
Purtroppo dovemmo subito andare a letto perché il giorno seguente avremmo avuto scuola e dovevamo svegliarci relativamente presto.
La mattina seguente ci svegliammo alle 6.30; dopo aver fatto colazione ed esserci preparate uscimmo e ci dirigemmo verso scuola. Appena arrivata Alessia mi si fiondò contro e mi minacciò di raccontarle tutto per filo e per segno; nemmeno lei aveva la minima idea di cosa le avrei raccontato, infatti la sua reazione fu molto simile a quella della mia migliore amica: occhi spalancati e farciti di un misto di emozioni contrastanti, mani che cominciano a tremare, bocca che non riesce ad emettere un suono e sono quasi sicura che il suo cervello non riusciva a connettere un solo neurone.
Mi abbracciò e mi disse:
Ma ti rendi conto di quello che mi hai appena detto ?! Cioè tu si sei baciata con Harry ?! Quell’ Harry ?! Quello degli One Direction ?!? Quello bello, coi ricci castani e al posto degli occhi gli smeraldi più belli dell’ universo ?!
Si” le risposi, sinceramente anche io in modo poco convinto.
E non è tutto … tu dopo domani esci con loro ?! E pranzi con loro ?!
Si” mi limitai a dirle, infondo non sapevo che altro aggiungere.
Mi guardò in modo strano, come se cercasse di capire se la stavo prendendo per il culo o no … e tanto per darle una prova in più le mostrai i messaggi.
Devo dire che non era ancora del tutto convinta allora per toglierle ogni dubbio le dissi che dopo scuola lo avrei chiamato e le avrei dimostrato che tutto ciò che le avevo raccontato era realtà.
Le ore passarono in fretta, talmente in fretta, che in quelli che a me sembrarono pochi secondi mi ritrovai in cortile con la Ale, la Ely (una mia carissima amica) e la Gaia con il telefono in mano. Chiamai Harry, con una leggera ansia, mentre una parte di me sperava che non rispondesse per evitare una certa figura di merda. Rispose dopo pochi squilli:
Ehi bellissima ! Non mi sarei mai aspettato una tua chiamata ! Mi fa piacere sentire la tua voce ! dovevi dirmi qualcosa ?
Ehi, no è solo che alcune mie amiche volevano la prova che noi ci eravamo veramente incontrati e che avevamo tutti appuntamento Sabato … lo so è stupido e naturalmente starai pensando che io sia stupida, ma è solo perché volevo che la smettessero di prendermi per il culo
Non lo trovo stupido … anzi lo trovo molto tenero … senti perché non me le passi ? Così ci parlo e ci credono …
Beh per questo non è problema sei in vivavoce … “ dissi con un sorriso sulle labbra.
Harry mi faresti un piacere ?” continuai.
Tutto quello che vuoi baby” affermò con un velo di ironia
Scemo … potresti …” mi fermai, tolsi il vivavoce e mi staccai dal gruppo abbastanza da poter non essere sentita.
Tornai dopo poco e consegnai il telefono ad Alessia:
Ciao Alessia” era stato Niall a parlare.
” Alessia era talmente sconvolta che non riusciva a spiccicare parola; si limitò a guardarmi con degli occhi che parlavano da soli e io le feci coraggio e la spronai leggermente.
Ciao Niall” disse con una voce leggermente tremolante.
Poi lo passai alla Ely:
Ciao bellissima” questa volta aveva parlato Liam
Oddio … sei davvero tu ? Ciao Liam” disse la Ely, un po’ timidamente.
Rimettemmo il vivavoce, ma solo per salutarli tutti insieme poiché dovevamo prendere la filo per tornare a casa e si stava facendo abbastanza tardi.
Ci salutammo tutte e poi ci incamminammo. Nel pomeriggio ricevetti un messaggio dalla Ale e uno dalla Ely che mi ridicevano quanto erano felici per me e che mi ringraziavano per la bellissima esperienza che gli avevo fatto fare quel pomeriggio.
Dopo aver risposto ad entrambe mi venne un’ idea, ma per realizzarla dovevo chiamare il mio riccio; cosa che feci immediatamente. Rispose quasi subito:
Ehi splendore non riesci proprio a stare senza il suono della mia voce ?
Smettila scemo, volevo solo chiederti se sabato potevo portare anche 3 mie amiche che ci terrebbero tanto a vedervi e conoscervi. Non voglio sembrare una di quelle fan odiose che sventola ai 4 venti ciò che le è successo tirandosela un casino … quindi se non ve la sentite non importa era solo per realizzare il sogno di 2 di loro” gli dissi ridendo.
Ma figurati, so che non sei quel genere di persone, anzi lo apprezzo tantissimo che tu voglia rendere felici le tue amiche è molto dolce come cosa … certo che le puoi portare farà piacere anche ai ragazzi
Oddio davvero ? Sei fantastico, dico sul serio, ti adoro grazie 1000” gli dissi stra entusiasta.
Se serve così poco per farti sputare così tanti complimenti lo farò più spesso, molto più spesso” disse ridendo.
Quella bellissima risata, roca ma allo stesso tempo calda e avvolgente anche attraverso un telefono mi faceva venire dei brividi sulla schiena; era impressionante l’ effetto che aveva su di me.
Dopo averlo salutato riattaccai e cominciai a fare i compiti. Di sera, verso le 10.00 ricevetti la solita, ma graditissima, buonanotte dal riccio. Gli risposi immediatamente e poi inviai 3 messaggi alla Gaia, alla Ale e alla Ely con su scritto:
Domani avrò una grande sorpresa per te xx <3
Scivolai nel mondo dei sogni velocemente e con una sorta di aurea di felicità pura che mi circondava.
La mattina seguente diedi la splendida notizia alle ragazze che mi saltarono addosso contemporaneamente buttandomi per terra. Non smisero di ringraziarmi per tutta la durata delle lezioni tanto che rischiammo addirittura di beccarci una nota. Ora voi probabilmentevi starete chiedendo perché una ragazza che non è directioner è impaziente di incontrare i membri di quella famosa band ? Bhe a Gaia non piace la loro musica … ma era curiosa di conoscere i ragazzi che mi avevano fatto nascere un sorriso perenne e poi, anche lei era stata fulminata da uno di loro: il bello e tenebroso, il chiuso e poco espansivo … Zayn.
Tornata a casa non ebbi nemmeno un momento libero tra compiti, commissioni e supermercato …
La sera arrivò in un lampo. Ero distrutta e andai immediatamente a letto dopo aver ricevuto la buonanotte quotidiana di Harry e avergli risposto.

Ed era arrivato il Sabato, il giorno in cui avrei rivisto i miei idoli e soprattutto … Harry. Mi alzai verso le 7.00. Feci colazione con i miei che erano entrambi in fibrillazione; erano stati talmente comprensivi che avevano deciso di stare fuori per lasciarci la casa libera per farli sentire più a loro agio e far sentire me meno in sottopressione.
Mi preparai e uscii di casa per recarmi in centro a prendere i “famosi” casoncelli … uscita dal portone venni inondata da un caldo e avvolgente raggio di sole che mi scaldò il cuore e che mi diede la sensazione di essere viva, che tutto quello che mi stava per succedere era vero, reale.
Restai per qualche minuto sotto il sole caldo, sorrisi guardando il cielo, e mi vennero dei brividi sulla schiena respirando l’ aria frizzante primaverile; mi accorsi che si era fatto tardi allora mi avventurai in quello che, sapevo, sarebbe stato il più bel pomeriggio della mia vita …


Angolo dell’ autrice

Ehi, scusate ancora il ritardo, ma sono sommersa da verifiche e interrogazioni.
Bando alla ciance … questo è il nuovo capitolo spero lo apprezziate. Fatemelo sapere.
Nene xx
   
 
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