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Autore: EuphemiaMorrigan    10/10/2012    4 recensioni
Una raccolta -in ordine cronologico- di piccole drabble o flash su Sasuke e Naruto come coppia. Niente di impegnativo, solo piccole storielle per ridere un po' -spero- su un a delle coppie più canon -che se ne dica- del manga.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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22-Otouto

 

Storia, disegni e personaggi sono di Kishimoto.

Che si rifiuta categoricamente di regalarmi.

 

Come si era giunti a quel punto? Sì chiedeva Arashi, che dall'alto dei suoi cinque anni osservava, sconvolto e rassegnato, l'ennesima futile lite dei suoi genitori. Questa volta erano impegnati in una discussione, a tratti violenta, sul cognome da dare al nuovo membro di quella stramba famiglia. Kazeshi aveva appena un anno ed era così piccolo per la sua età che sembrava quasi un neonato, gli occhi verde-acqua, i capelli biondi, da risultare quasi bianchi, e la pelle lattea lo facevano sembrare quasi una bambola di porcellana. Tutto di lui gridava: Fragile. La prima volta che lo vide, in braccio a papà Naru, si imbronciò visibilmente, gli sembrava una femmina e poi era delicato, non avrebbe potuto giocare con lui come voleva, però quando la sua piccola manina gli aveva afferrato un dito, aveva provato uno strano senso di affetto per quell'esserino così piccolo. Il suo fratellino. Quella volta sì promise di proteggerlo sempre.

«Non preoccuparti Otouto presto ti ci abituerai» disse Arashi sorridendo e chinandosi verso il bambino, all'intero della culla, per dargli un bacio sulla fronte, mentre il più piccolo guardava, con i suoi profondi occhi chiari, i loro papà discutere. Arashi sorrise ancora, sembrava che li stesse studiando.

Uchiha senti distrattamente le parole pronunciate dal figlio più grande, bloccò l'ennesimo insulto rivolto a suo marito e si avvicinò a loro «Come lo hai chiamato?» chiese senza un particolare tono nella voce.

«Otouto. Perché?» domandò il bambino, il suo papi gli sembrava strano, come se stesse pensando a qualcosa di importante, come se quella parola gli desse fastidio «Se non vuoi, non lo faccio più» aggiunse abbassando lo sguardo, forse aveva fatto qualcosa di sbagliato.

«No. No. Fallo, va bene. Va benissimo» aggiunse alla svelta Sasuke accennando un piccolo sorriso e scompigliando la chioma del bambino davanti a lui, poi si rivolse a Naruto, che fino al quel momento era rimasto in disparte, conscio della situazione «Uchiha?» domandò con un ghigno al suo dobe.

«E Uchiha sia. Ma bada teme, se mi diventa bastardo anche solo la metà di come sei tu me la paghi» affermò arrendendosi Naruto, per poi avvicinarsi, prendere la mano di Sasuke e baciarne dolcemente il palmo.

 

Otouto, ciò che conta nella vita di uno shinobi non è combattere.

Ma proteggere le persone che ami, la tua famiglia.

Lo so Nii-san, l'ho capito.

Grazie di aver protetto me.

 


Note: Kazeshi: figlio del vento. Hello bella gente, non mi dilungo perché è un ora improponibile, quasi le tre di notte, e l'insonnia mi ha distrutto oggi. Baci...

   
 
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