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Autore: yolima90    10/10/2012    3 recensioni
Batman e Joker hanno deciso di prendersi cura di una bambina, dopo un brutto incidente che ha visto coinvolto la famiglia della piccola. Lei è Anita.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Odore di ciambelle appena sfornate svegliò la nostra cara Anita , quando si girò trovò  suo padre perso nel sonno e allora se lui era lì chi stava muovendo le sedie in cucina?

Veloce come un leopardo si tirò sù, prese la scopa che era dentro l'armadio e armata fino ai denti avanzò  verso il nemico che stava versando qualcosa nel lavandino e per essere un ladro stava facendo abbastanza baccano per svegliare un intero quartiere occupato per di più da criminali.

Ecco che ormai era arrivata a destinazione , stava per colpire il nemico quando lui si voltò 

 

<<  Papà?!!! >>  esclamò spalancando gli occhi <<  Cosa ci fai tu qui?! >>

 

<< Sai mica dov'è il caffè ? Non ne ho più…>>  disse triste Bruce Wayne in giacca e cravatta 

 

<<   Cos'è tutto questo baccano di prima mattina? C'è gente perbene che vuole dormire! Oh mio Dio che ci fai in casa mia ? >>

 

<<  Dove tieni il caffè Jack?L' ho finito  >>

 

<< Manda Alfred al supermercato >>

 

<< E' il suo giorno libero.  >>

 

Joker e Anita si guardarono, a volte Batman poteva essere davvero strano. Bruce continuò la sua ricerca disperata di caffè aprendo tutto e combinando un casino, l'occhio di Anita ricadde sù una scatola colorata, ecco dove proveniva l'odore di ciambelle appena sfornate. L'aveva portate suo padre.

Il pagliaccio superò la ragazza prendendole la scopa e prima di dare una mano all'uomo gli diede una scopata sulla testa e brontolò di averlo svegliato mentre stava facendo un bellissimo sogno composto da signorine che ballavano solamente per lui e lo chiamavano " il grande maestro!" , poi aprii il frigo e gli passò il caffè mentre Batman esprimeva tutta la sua felicità  con un mega sorrisone. 

Era raro vederlo sorridere come si doveva, aveva sempre quell'aria seria da uomo d'affari e responsabile. Era come se sulla sue spalle ci fosse perennemente la responsabilità di tutto il mondo .

Ma ora sorrideva e questo era bello.

Era bello anche vedere rinchiusi in quella stanza che sapeva di ciambelle appena sfornate Joker e Batman insieme senza provare a picchiarsi fino allo sfinimento ma solo a scambiare qualche parola e farsi qualche scherzo come giovani liceali in una giornata primaverile.

Anita non si ricordava una mattina così divertente da quando aveva quattordici anni, quando erano usciti tutti e tre insieme a cena al " PIZZA" dove avevano passato una notte piena di follie e risate.

I due padri stavano parlando vivacemente mentre il caffè si preparava a uscire e le ciambelle venivano messe sù pezzi di tovaglioli colorati, ognuno di loro presero una tazza diversa e si andarono a sedersi in sala per terra, vicino al camino.

 

<<  Potevi portarti dietro il povero  Alfred >> disse all'improvviso Joker con aria seria mentre Batman annuiva e si guardava rispecchiato nel caffè 

 

<<  Quando ha le sue giornate libere sparisce…chissà dove va' , tu lo sai ?  >> domandò a Anita che fece di no con la testa , ma s'immagino il vecchio che correva in una ferrari e giocava a fare il miliardario con due donne bellissime accanto a se'. Se lo meritava, pensò la ragazza mentre guardava Joker impegnato ad assaggiare il suo ottimo caffè' sud Americano che aveva acquistato durante uno dei suoi tanti viaggi clandestini.

 

<<  Cosa vogliamo fare oggi?  >> 

 

Anita guardò Wayne 

 

<<  Cosa vogliamo fare oggi?  >> ripetè stupita 

 

<< Si, se non siete impegnati >>

 

<< Andiamo al cinema! E poi allo ZOO , e infine al parco a pattinare sul ghiaccio. >>

 

<< Non dirlo in giro ma sono pienamente d'accordo con te amico mio   >>  annunciò Bruce Wayne chiudendo gli occhi e annuendo,

 

<<  E' deciso! Si esce! Sù sù Anita vatti a lavare il viso che si esce, mi raccomando mettiti il maglione che ti ho stirato ieri notte , lo trovi in camera tua e mentre vai in camera prendimi la sciarpa, non vorrei che mi venisse un mal di gola forte >>  poi si rivolse a Batman << Non ci crederai ma la settimana scorsa ho preso un colpo di vento che mi ha costretto a camminare piegato .Una cosa umiliante. Non sono uscito per parecchi giorni >>

 

<<  Immagino| Anch'io non sarei uscito così conciato, hai fatto bene.  >>

 

<<  Siamo vecchi ormai..>>  sospirò guardando fuori 

 

Anita si avviò verso la camera, mentre era ancora senza parole per il comportamento che stavano tenendo quei due, sembravano pettegole pronte a sparlare di tutti i vicini e della gente che passavano sotto le loro finestre spione. Era proprio vero…quando c'era lei loro due erano completamente diversi . Sembravano altre persone. Sembravano gente normale che chiacchierava come sempre.Chi l'avrebbe detto che uno era un pazzo omicida e l'altro era un pazzo paladino della giustizia?

Nessuno! Vedendoli così!

Forse i dottori del manicomio avrebbero gridato al miracolo! Joker era guarito! E la cura era sua figlia!

Si lavò per bene il viso e i denti con cura, si vestii veloce e prese al volo la sciarpa del padre che era già sulla soglia della porta con il suo bastone da passeggio

 

<<  Grazie cara  >>

 

Scesero le scale tenendosi per mano senza vergogna quando una donna , una delle tante vicine di Joker , li vide passare . La portarono a vedere un film muto inglese molto simpatico dove provoco' molte risate a loro tre mentre mangiavano felici i loro pop corn dividendoli da brava gente , pranzarono allo Zoo mentre un elefante curioso li fissava insieme a un leone che sbadigliava ogni secondo e un gattino della zona che si strofinava contro le loro gambe chiedendo in cambio cibo e coccole.La sera la passarono a pattinare sul ghiaccio insieme ad altra gente che rideva e scherzava, più volte Anita rischiò di rompersi l'osso del collo ma c'era sempre Joker o Batman pronti a prenderla se vedevano che stava per schiantarsi contro qualcuno o contro il ghiaccio.  Non era così agile nei movimenti quanto lo erano loro due. 

Si muovevano con grazia e leggerezza, e questo attirava molte occhiate di donne mentre lei era un elefante , un orso, una foca e altro che poteva descriverla al meglio.

Ogni volta che si muoveva provocava un danno.

 

Bruce Wayne si sedette e guardò sua figlia che ce la metteva tutta per rimanere in equilibrio mentre Joker da lontano la fissava divertito pronto a prenderla in giro ma anche pronto a prenderla se osava cadere.

Guardando Anita e la sua agilità si ricordò quando mosse i primi passi. Era primavera..

Aprile più precisamente, erano nella sua casa di campagna quindi erano isolati dal mondo. C'erano lui, Anita e Joker come quel giorno di divertimento.

L'avevano portata a fare una gita per farle respirare aria di campagna , stufi di vederla rinchiusa in casa anche perché era la quarta volta che faceva cadere qualcosa di molto costoso e quindi era saggio portarla via quella peste combina guai.

Così l'avevano portata in quella casa di due piani in mattoni rossi come il colore della terra.

Avrà avuto un anno e mezzo e stava imparando qualche parolina come " pa pa pa , pappa, giò che stava per Joker , e baba che stava per Batman . "  e altre paroline idiote che solo sentirla a parlare ti potevi sciogliere come  un budino al cioccolato. 

I due neo papà erano in cortile con la piccola, non la mollavano mai anche quando si litigavano e in quel periodo accadeva spesso, anche perché era la prima volta che avevano in ballo una responsabilità così grande e ognuno voleva dire la sua senza dare retta all'altro.

Quindi era una cosa normale ogni giorno vedere ciabatte , giornali, vasi, televisioni, coltelli, corde, pistole, pentole , quadri, pugnali e altro volare per la stanza.

Anita quel giorno aveva solamente una mutandina che gli arrivava all'ombelico quasi coprendolo, la rendeva buffa perché aveva anche le treccine con gli elastici colorati , una cosa che mandava fuori la bambina. Era una piccola tarzan.

L'avevano messa scalza sui sassi e poi l'avevano mollata lì allontanandosi un pochino per vedere cosa avrebbe combinato la mocciosa. Ovviamente la prima cosa che fece fu quello di cadere come un sacco di patate lesse , dopo aver pianto terribilmente , si rialzò con le lacrime che le scendevano lungo il suo viso rotondo, ritornò in piedi e con aria arrabbiata fece di tutto per rimanere in piedi e dopo tre volte che la videro cadere ci riuscii .

Poi dopo aver imparato  a stare in piedi mosse i primi passi , prima con cautela poi con allegria, e cadde più volte ma ora basta.Niente lacrime , qui si camminava sul serio mica si scherzava! Così si rialzava e riprendeva piano a camminare, Joker saltava felice accanto a Batman che rimase sul posto .

Il folle iniziò a chiamare la piccola che lo guardo' con aria interrogativa mentre lui diventava ancora più pazzo perdendo tempo a gesticolare verso la bambina per attirare la sua attenzione e così faceva anche Batman, in un colpo solo diventarono completamente idioti senza possibilità di cura.

Era un ricordo bellissimo pensò Bruce Wayne mentre addentava una castagna bollente, Joker si sedette accanto a lui sfinito, si sfilò i pattini e li mise vicino ai suoi

<<   Dovrei usare questi come arma , sono migliori dei coltelli   >>

 

<< Ah ah ah che ridere >> Replicò lui guardandolo 

 

<<  Forse per una volta riuscirei a farti fuori veramente  >>

 

<<  E poi cosa faresti senza di me? Hai sempre ripetuto che Joker senza Batman è niente. >>

 

<<  Hai ragione ..mi annoierei senza il mio giocattolo preferito.  >>

 

mise una mano sulla spalla e sorrise 

 

<<  Come la vedi la nostra ragazza ? >> 

 

Joker si strinse nelle spalle

 

<<  La solita imbranata  >>

 

<< E ' innamorata  >>

 

Joker spalancò gli occhi

 

<< Te l'ha confessato?! Cosa? E' innamorata? E chi è quel farabutto che l'ha fatto innamorare? Come osa uscire con mia figlia senza chiederci il permesso?  >>

 

<<  Calmo, il farabutto come lo chiami tu è Jimmy Thompson. E seconda cosa non me l'ha confessato, l'ho capito. >>

 

<< Jimmy?Quel Jimmy? >>

 

Batman fece si con un mezzo sorriso mentre Joker si disperava

 

<<  Ma perché? Cioè voglio dire…Jimmy è un ottimo ragazzo ..ma perché ? >> 

 

<<  Io sono felice. E' l'età giusta per innamorarsi, e poi di Jimmy c'è da fidarsi , non farebbe mai cazzate.  >>

 

<<   Non è tanto di Jimmy che mi preoccupo , è di nostra figlia!   >>

 

Proprio in quel momento arrivò Anita con il cellulare in mano e rossa in volto 

 

<<  Non vi dispiace se Jimmy ci raggiunge e cena con noi? >>

 

<< No >> dissero insieme,lei ritornò a pattinare spensierata perdendosi nella folla

 

<< Joker? >>

 

<< Uhm?   >>

 

<<   Fai il bravo ragazzo.  >>

   
 
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