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Autore: DiabolikalRapture    22/04/2007    6 recensioni
Masha vive nella periferia di Helsinki,costretta dal padre a prostituirsi, vorrebbe cambiare vita e lasciare la città. Tuttavia la paura per l’incolumità di una persona a lei cara la trattiene, ma l’incontro con Ville le cambierà la vita – e non solo la sua - .(...) ""- Masha…?- Prima ancora di pensare Ville aveva già pronunciato il suo nome.
La ragazza si fermò, confusa si guardò in torno e in quel momento incontrò gli occhi di colui che l’aveva chiamata. Due sguardi intensi si affrontarono, la pioggia continuava a scendere più violenta che mai…""
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

What was hidden Behind

Masha correva senza meta nella notte, il vento nei capelli.

Perché si riduceva sempre a scappare? Era una domanda che , ormai da anni aveva smesso di rispondere, perché sapeva bene che lo faceva per andare avanti, proseguire con quello schifo di vinta fino al giorno in cui avrebbe potuto mollare tutto e andarsene. “Se mai arriverà quel giorno” Pensò amaramente mentre s’infilava in un vicolo laterale.

Era scappata, si ma ora dove andava? Tornare a casa era fuori discussione! Quello era certo …e allora dove? Dove passare la notte?

***

- Fai schifo…- Si disse Masha fissando la porta dell’appartamento di Emma. Ci era sta poche, rarissime volte ma si era, ugualmente, ricordata la strada.”Fai davvero schifo”Proseguì l’invettiva contro se stessa, ed era vero non le piaceva dover chiedere aiuto a lei non dopo che il pomeriggio avevano avuto quella discussione.

La donna sospirò, fissando la porta, insicura se bussare o meno oppure prendere ed andarsene. Infine portò , lentamente, la mano vicino la porta - Scusami Emma…- Sussurrò mentre suonava il campanello

Passarono diversi minuti di silenzio, poi si sentirono dei rumori provenire dall’interno ed infine la porta venne aperta, lasciando intravedere un’Emma dall’aria assonnata e i capelli scompigliati ed in disordine. Per un attimo gli occhi di lei la fissarono stralunati , poi – finalmente – la ragazza si riscosse

- Masha…- Biascicò, la voce ancora impastata dal sonno

Masha si era,intanto, pentita di aver bussato e fece un passo indietro, intenzionata ad andarsene

- Scusa non dovevo…- Mormorò e fece per voltarle le spalle. “Non è giusto approfittare di lei… “

-Ehi aspetta!- La richiamò Emma colta di sorpresa. – Entra – La invitò sorridendo leggermente.

Aveva infatti capito che c’era qualcosa che non andava o Masha non si sarebbe presentata a quell’ora davanti al suo appartamento. Voleva sapere ‘cosa’ fosse successo vista, poi, l’aria piuttosto spaurita della donna ma era certa che lei non gli avrebbe detto la verità o risposto.

Masha rimase immobile dov’era – Io…non mi chiedere cosa è successo – Supplicò quasi. Non le poteva spiegare!

Con sua sorpresa il sorriso di Emma si allargò – Chissà perché mi ero immaginata una cosa simile… Non ti farò nessuna domanda, promesso!– Ridacchiò alleggerendo il tono della conversazione – Forza, donna dei misteri, entra…- la invitò con un gesto della mano

- Grazie- Le disse mentre, chinando la testa, entrava nell’appartamento della ragazza

Alle nove del mattino Masha rientrò a casa e tirò un sofferto sospiro di sollievo nel vedere che, per una volta tanto, la casa era vuota: realmente vuota.

A passo veloce salì le scale e si chiuse in camera. In fretta si fece una doccia e si cambiò i vestiti. Infine afferrò la borsa e uscì nuovamente; non avendo nessun desiderio di rimanere là dentro ancora un minuto in più. (più restava e più le possibilità di incrociare suo padre, aumentavano)

**

Come sempre, di prima mattina, il bar di Emma era deserto. La ragazza era seduta dietro il bancone ed osservava le persone passare oltre l’entrata del bar. Però, quando vide Masha arrivare si rianimò in fretta, felice della compagnia che lei offriva.

- Ciao- Salutò la nuova arrivata sorridendo pacificamente e prendendo posto su uno sgabello di fronte a lei – La mattina è un po’ morta eh?-

Emma ridacchiò - Già …molto morta – La corresse – Però che ci vuoi fare?- Scrollò le spalle – Le cose vanno così: la mattina non c’è un anima viva, il pomeriggio e la sera è quasi sempre pieno – Spiegò con un sorriso divertito stampato in faccia

L’altra donna la guardò un secondo, evitando però di guardarla negli occhi, poi spostò gli occhi altrove – Allora perché mi hai detto che stamattina ci sarebbe stato bisogno di me?- Domandò a voce bassa , fissando i tavoli vuoti

Emma sospirò – Detto sinceramente: capisco che tu voglia startene fuori casa il più possibile…e lontana da Mauri – Pronunciò il nome con evidente disprezzo – Ti ho solo offerto l’opportunità –Aggiunse in tono mesto

Improvvisamente lo sguardo di Masha tornò a posarsi su di lei e quella volta i suoi occhi verdi erano ricolmi di riconoscenza – Un giorno…- Abbassò lo sguardo sulle proprie mani - …ti spiegherò ogni cosa, non ti nasconderò niente. Quando arriverà il momento giusto…ti racconterò- Mormorò sincera. Il problema era se avesse resistito fino al momento giusto…

Una mano leggera si posò sulla sua – Mi fido – Rispose la ragazza , poi sorrise e le fece l’occhiolino – Ci conto eh!-

Masha sorrise leggermente e per un attimo i suoi lineamenti, di solito duri e freddi, si ammorbidirono – Sai, Emma tu sei …la mia unica e sola amica- La ragazza si morse il labbro indecisa se proseguire e rivelarle almeno una piccola, piccolissima parte del suo passato – Non ho mai avuto…amici – Aggiunse con un sospiro.

- Come? Cioè ma quando andavi a scuola…?- Domandò la ragazza, confusa

- Nessuno…mio…- Sussurrò fievolmente - …Mauri – Era troppo per lei chiamarlo padre a voce alta, da tempo aveva smesso di considerarlo tale - …non voleva-

Emma fissò sbalordita Masha ma si trattenne dal chiedere ulteriori spiegazioni. Quel poco che lei le aveva detto le era sufficiente, almeno le aveva mostrato una parte di se, del suo passato – Che bastardo – Le sfuggì detto

- Non sai quanto- Sibilò l’altra tornando a fissare il locale vuoto – Davvero non sai quanto…- Mormorò

**

Mezzogiorno era vicino quando Mauri entrò nel locale semideserto.

Non appena lo vide Masha si irrigidì ma lo fissò con indifferenza e finta naturalezza

L’uomo fece vagare, minacciosamente, lo sguardo sulle quattro persone presenti nella stanza, ovvero due clienti e Masha ed Emma. Poi si avvicino alla figlia

- Vieni un attimo fuori…- disse – Devo parlarti …in privato – Le sussurrò all’orecchio

- Arrivo subito – Rispose la ragazza con calma innaturale e prima di seguire al padre all’esterno lanciò un ultima occhiata ad Emma

La proprietaria del bar la fissò addolorata, avrebbe voluto fare qualcosa ma se Masha non le diceva il problema, non sapeva neanche da dove cominciare per aiutarla

**

Ville camminava per la strada, le spalle basse , strascicando i piedi.

Perché diavolo era andato tutto storto? Era,forse, stato un coglione a sperare che lei si aprisse almeno un po’ almeno quel tanto da fare una chiacchierata normale e decente? Sembrava di si

Eppure non voleva lasciare perdere, chissà perché si era intestardito tanto? Non riusciva a spiegarlo neanche a se stesso però sapeva che c’era qualcosa nel suo sguardo freddo, apparentemente gelido, qualcosa che l’aveva – per così dire – colpito.

**

Nel frattempo Masha aveva seguito il padre in un piccolo e squallido violetto tra due case, a pochi passi dal bar e ora se ne stava appoggiata al muro, le braccia conserte ed aspettava di sentire cosa mai Maui aveva da dirle

- Ultimamente non mi piace questo tuo comportamento – Iniziò l’uomo in tono duro

La ragazza lo fissò – Quale mio comportamento? – Domandò senza lasciar trasparire nulla sul suo viso “Che diavolo vuoi? Non è già abbastanza quello che sopporto da te….eh?” Ringhiò nella sua mente

In risposta l’uomo le si avvicinò e le accarezzò una guancia con la mano callosa – Ultimamente sei molto meno a casa…- Mormorò nel tono che si usa con una bambina che ha appena commesso uno sbaglio – Mi sento…trascurato – Ghignò con malizia mentre faceva aderire i loro corpi

“Trascurato? TRASCURATO!” Masha strinse i denti e serrò la mascella “Dove vuoi arrivare? Vuoi farlo qui? In questo posto schifoso…?” Gli urlò contro silenziosamente mentre ignorava il fatto che la sua bocca si fosse già impossessata della sua

A malapena diede peso al fatto che Mauri le avesse già slacciato la camicia e stesse torturando con la lingua il suo ombelico.

La donna socchiuse gli occhi, era strano provare quel torpore? Come se il suo corpo, la sua mente si stessero lentamente addormentato, incuranti del resto

Masha girò la testa ed immediatamente le sue pupille si dilatarono nel vedere la persona che li stava fissando allibita

“NO” Pensò e istintivamente spinse il padre via da lei, quelle schifose mani via da lei

Mauri la fissò stupito ma lo stupore durò poco perché senza clemenza l’afferrò per i capelli, costringendola a piegare la testa – NON PROVARCI MAI PIU’ – Borbottò mentre una smorfia di rabbia gli distorceva il viso – TU SEI LA MIA PUTTANA, HAI CAPITO? E FAI QUELLO CHE TI DICO!!- Proseguì –SEI MIA E FICCATELO BENE IN TESTA! – Portò il suo viso vicino al suo- ANZI SAI CHE TI DICO? NON SEI BUONA NEANCHE DA SCOPARE! SEI UNA FIGLIA INUTILE!- Le sputò ogni singola, tagliente parola in faccia.Poi lasciò la presa con tanta forza che la donna cadde a terra pesantemente

Senza aggiungere altro l’uomo girò sui tacchi e nel farlo si accorse di Ville –Se vuoi te la regalo, mi sono stufato di questa troietta – Ridacchiò ma vedendo che l’altro non rispondeva scosse la testa e proseguì per la sua strada

Lo stava davvero vedendo? Lo stava fissando?...Ville? Cos’era successo? Perché si sentiva …strana, intontita? Eppure non avrebbe dovuto vero? Non ci era abituata forse? Si, certo! Ma allora perché le orecchie le fischiavano e la testa le girava?

Ville fissava la donna inginocchiata a terra: la camicetta blu slacciata che lasciava intravedere il reggiseno, i capelli spettinati e gli occhi verdi ora non più freddi ma impauriti e addolorati . Quella era la vera Masha?

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Grazie a tutti coloro che hanno commentato il precedente capitolo,i vostri commenti mi fanno davvero un gran piacere e perdonatemi per il ritardo con cui ho aggiornato. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e vi invito a farmi sapere il vostro parere
Kissss
-Diabolikal Rapture-
  
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