Siamo arrivate al secondo capitolo e non posso fare a meno di commuovermi nel sapere che questa storia vi stà piacendo. Sono rimasta davvero estasiata.. Spero solo di non deludervi mai. Ci tengo solo a ricordarvi che i miei personaggi saranno un po’ OOC. Un'ultima cosa: quando notate degli errori fatemeli presente così li correggo ^^
Baci Sin
Hermione cammina spensierata tra le strade della Londra babbana. L’aria era fredda, ma splendeva un sole stupendo , mentre una nuvola solitaria solcava il cielo limpido come una nave solca spedita l’oceano. La musica incessante nelle orecchie le stava facendo da colonna sonora, mandata da quello stupendo lettore mp3 che Harry e Ginny le avevano regalato per il suo compleanno; a dire la verità era stato Herry a decidere di regalarglielo, Ginny non aveva la più pallida idea di cosa fosse, ma sicuramente rimase felice dell’espressione estasiata che la sua migliore amica aveva assunto vedendo lo stupendo ritrovato di tecnologia babbana. Imboccò l’ingresso di una caffetteria dietro l’anglo dall’ingresso del Paiolo Magico, e si sedette a fare colazione insieme al suo fidato amico fulvo. Mentre sorseggiava il suo caffè lungo, lesse la lettera:
sono quattro mesi ormai che il nostro rapporto epistolare va avanti e mai e poi mai, avrei immaginato che una persona come me, arrivasse al punto di desiderare come l'aria il sopraggiungere di una tua lettera. Vivo solo in funzione delle tue parole. Non so chi sei, non conosco il colore dei tuoi occhi e non ho mai ascoltato il dolce suono della tua voce...perchè solo un dolce suono può avere la tua voce, ma a me basta lo scorrere lento e sensuale delle tue parole. Con le tue frasi sei ormai diventata capace di guardare dentro i miei pensieri, e come dolci carezze accogliere nella tua anima ogni mia parola. Come sia possibile tutto questo non oso immaginare. Ma sono sicuro che il mio migliore amico rabbrividirebbe all’idea, se solo scoprisse queste nostre "conversazioni". Non sono quel tipo di persona che si presenta al mondo, avvezza ad aprire il propri cuore con una sconosciuta. Ma tu non sei una semplice estranea, tu sei l'essenza che mi manca, colei che sa parlare alla mia anima fredda e gelata da troppo tempo. Ti ho incontrato per caso su una pagina di un giornale, ma questa nostra amicizia è per la mia carne stanca, un balsamo divino, è la completezza e l'infinità del cielo.
Sta notte guarda le stelle e pensa che io le stia guardando insieme a te, ed assapora il vento sulla tua pelle come se fosse una mia carezza di gratitudine.
Con immenso affetto
Il tuo amico di carta ed inchiostro.”
Si alzò dal tavolino quasi volasse, e dopo aver pagato, si diresse velocemente sulla strada principale di Diagon Alley, raggiungendo la sede da cui trasmetteva la sua radio. Eh si, Hermione era, il Martedì ed il Venerdì mattina, la speaker più gettonata e sexy che il popolo magico di Londra ascoltava.
Aveva finito di firmare tutte le scartoffie che Anne, la sua segretaria, gli aveva posato sulla scrivania del suo studio, alla Malfoy Corporation, ed infilato il cappotto aveva imboccato l’uscita verso l’unica direzione che le sue gambe credevano possibile: la strada per il Cinghiale Ubriaco, e già dal nome è facile immaginare da che tipo di elementi fosse frequentato.
Sulla porta d’ingresso dell’azienda incontrò Blaise che lo richiamò con tono risoluto, dopo aver notato che l’unico gesto d’attenzione concessogli dal suo migliore amico, fu un misero cenno con il capo.
“Signor Malfoy!!” tuonò in direzione del biondo.
A quel richiamo Draco non potè fare a meno di voltarsi; era bastata un’occhiata alla camminata affrettata e all’espressione corrucciata, per far capire al moro le intenzioni che la Serpe bionda aveva, e Draco sapeva benissimo che lui odiava vederlo ridotto uno straccio: bastava uno sguardo da parte degli occhi blu profondi del moretto, per comprendere che non era esattamente la condotta che doveva tenere un uomo d’affari, ma quel giorno era esattamente la sua intenzione ridursi da schifo: la notte sogni orribili, venuti fuori dal suo passato, lo avevano tormentato incessantemente, che lui voleva solo dimenticare, e l’alcool fino a quel momento gli era risultato un ottimo aiuto nel suo intento. Si fissarono un momento, con sguardi che valevano più di mille giustificazioni o ammonimenti, poi il volto diafano del direttore si voltò nuovamente in direzione dell’uscita, solcando la lussuosa hall dell’azienda a grandi passi.
Zabini rimase per un momento interdetto, poi ripresosi da quel repentino crollo attenzione nei suoi confronti, seguì correndo il biondo.
“Per favore Draco, aspettami!” urlò, con voce quasi stridula, correndogli dietro, poi una volta affianco, gli disse con tono mesto e rassegnato ”dove hai intenzione di andare?” aspettandosi una risposta ovvia, che non si fece attendere.
“ Lo sai dove vado ed è inutile che cerchi di convincermi a desistere” nemmeno lo guardò mentre parlava, perché sapeva, che se lo avesse fissato negli occhi si sarebbe sentito terribilmente in colpa; infondo Blaise lo ammoniva semplicemente perché gli voleva bene, semplicemente perché non voleva perdere l’unico essere, che gli era rimasto in vita, degno del suo affetto sincero. Camminarono ancora per qualche metro, lungo la strada di mattoni rossi, l’uno affianco all’altro in religioso silenzio, poi il moretto estrasse dalla tasca interna della sua giacca firmata una lettera e la porse a Draco.
“E’ arrivata nel pomeriggio” disse mentre gliela consegnava “Il tuo maggiordomo mi ha chiesto gentilmente se la potevo dare al suo padrone”
Gli occhi grigi del biondo assunsero una strana luce, quando videro con che nome gli era stata recapitata, e come se fosse il bene più prezioso la ripose nella tasca del cappotto.
“Sono curioso di sapere chi te l’ha inviata” asserì all’indirizzo dell’amico “ chi è che ti scrive indicandoti sulla busta con il nome DraMa?” chiese assumendo un espressione e usando un tono, tra lo sconcertato e il divertito “Certo è appropriato: tu sei proprio un dramma!”
“Fatti miei” fu la secca risposta dell’altro.
Il moro girò gli occhi al cielo, poi con sguardo serio si rivolse all’amico.
“Senti Dra, non mi importa chi ti scrive” sospirò “Promettimi solo che non ti caccerai nei guai. Voci sicure hanno affermato che i figli di quei Mangiamorte” calcò il tono sulla parola quei “vogliono ancora fartela pagare”
Uno sguardo indecifrabile si dipinse sul volto dell’ultimo discendente della stirpe dei Malfoy, mentre varcavano il cancello principale.
“Non ti preoccupare amico mio” un sorriso appena accennato si dipinse sulla maschera di cera del viso di Malfoy “Rimarrò in vita solo per te!”
Si abbracciarono e con un sonoro crack si smaterializzarono entrambi verso le loro destinazioni.
Draco si ritrovò finalmente solo davanti l’ingresso del suo locale preferito a Diagon Alley: il Cinghiale Ubriaco. Varcò la soglia d’ingresso e si sedette ad uno dei tavolini in ombra che tanto si confacevano al suo stato d’animo: semi nascosti per la poca luce presente nel locale, davano quel senso di riservatezza di cui aveva bisogno. Nessuno si sarebbe avvicinato a disturbarlo, tranne l’oste che gli chiese esclusivamente cosa dovesse portargli.
Bevuto il primo sorso di Whisky Incendiario, estrasse la lettera dalla tasca dove con cura era stata riposta:
Non ha importanza incontrarti, perchè a me basta pensare che tu sei, dentro una notte, nel tempo, nell’aria, nel vento sulla pelle. Non credo tu possa immaginarlo e forse non sembra nemmeno tanto reale, ma per me qui senza le tue lettere è diventato impossibile vivere. Sono le cinque del mattino, e guardando la notte che sfuma, lasciando spazio al sole nascente, tutto quello che desidero, è un'altro turbine di emozioni, un mulinello nel fiume dei tuoi pensieri solo per me. Nelle tue lettere mi fai sentire e respirare quel che sei, perchè le tue parole in me hanno un’eco in più.
Lo so che pensi di vivere una vita ingiusta, prima di incontrarti lo pensavo anche io; da quello che mi scrivi percepisco che per te il tragico gioco della vita non ha regole, e lo capisco sai, anche io che amo la vita ho conosciuto troppo la morte. Ma non sentirti solo, guardati intorno e mi vedrai ancora in tutto quello che ti circonda: sentirai la mia voce nella risata di un bambino, ed il mio sguardo potrai fissarlo nei raggi del sole. Per il momento a presto dolce amico di carta e inchiostro.
Tua Jher”
Anche qui se se stai leggendo queste parole vuol dire che sei arrivato fino in fondo al capitolo quindi ti va il mio sincero e sentito garzie.Spero vi piaccia anche questo capitolo
Ma un grazie speciale va a: canfly, lunachan62, white_tifa, silvia90, ficcy, tery91, fedefun, de_pi, sonaj, Erin, T@ti@ch@n, truelena..mi avete fatto commuovere ^^
Un bacio
Sin