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Autore: La SeRpE    11/10/2012    3 recensioni
Ciao a tutti^^
Penso... che questa sia la mia prima storia What if? Siate clementiT_T
In questa storia:
Sasori, giovane marionettista di grande talento, incontra una kunoichi, la quale lo porterà su una via molto difficile da percorrere. Non so come finirà... ma so che il finale sarà bellissimo.
Non sono brava a riassumere le storie... però qualcosa si è capito (credo)
Spero vi piaccia. Non siete obbligati a recensire, ma un commentino qua e là fa sempre piacere^^
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akasuna no Sasori , Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ciauuuuu^^

Il dodicesimo capitolo ragazzi… sono commossa ç.ç

Chiedo ancora scusa per i 13 anni passati in una sola riga!

In questo capitolo, ci sarà il POV SASORI… non è una cosa tanto lunga o carina XD

Purtroppo sono riuscita ad aggiornare solo ora a causa delle vacanze e delle varie uscite serali… quindi… non ho fatto un cavolo per moltissime settimane piene.

Però, vi prometto che ora scriverò in continuazione!

Buona lettura^^

La tua sabbia, la cosa più bella del mondo

La bellissima farfalla di tredici anni fa

POV SASORI


Ormai mancava poco alla mia immortalità.

Però, in quegli anni, un solo pensiero mi tormentava.

Misaki.

Per 13 anni ho continuato a guardarla senza che lei se ne accorgesse.

Era diventata una priorità.

Molti nostri compagni se ne andarono, alcuni uccisi da Kakuzu e altri banditi.

Orochimaru se ne era andato per sempre dall’organizzazione Alba e Deidara prese il suo posto.

Non appena Orochimaru fu cacciato, io ordinai a una mia spia di tenerlo sotto controllo…

Non mi sono mai fidato di un essere così viscido.

Di quei tempi non vedevo più nessuno, solo Deidara.

Non andavamo tanto d’accordo… avendo lavorato con dell’argilla, lui si sentiva un artista.

Continuava a ripetere che l’arte era un’esplosione… ma l’arte è eternità, è bellezza.

Un giovane moccioso come lui non poteva capire il significato di quella parola.

Criticava le mie marionette, me e la mia creazione.

Nessuno conosceva il mio nuovo aspetto, ma tutti sapevano che mi nascondevo all’interno della mia marionetta preferita… Hiruko.

Hiruko era la mia nuova creazione… una marionetta umana, come tutte le altre.

Era diventato il mio scudo, il mezzo con il quale mi spostavo e dal quale osservavo ciò che succedeva al di fuori della mia marionetta.

Misaki non mi vide più dal giorno in cui le feci vedere il braccio.

Passarono 13 anni da quel giorno.

Da allora non andai più in missione, ma passai il resto del mio tempo a progettare, costruire, inventare…

-Ehi Sasori! Hai finito di fare baccano?!-urlò Deidara tappandosi le orecchie.

-No Deidara. Devo finire il progetto entro domani-spiegai io assemblando varie armi.

-Ah già, quelle cose mostruose che chiami arte…-disse Deidara ridendo.

-L’arte è eterna bellezza… ora finiscila e stà zitto!-dissi io irritato.

-Ah certo… a proposito, poco fa ho incontrato quella Misaki. Voleva sapere come stavi-Disse lui ridacchiando.

-Cosa?! Misaki ti ha chiesto di me?!-dissi io sbalordito con lo sguardo perso nel vuoto.

-Sai una cosa?-disse Deidara dubbioso.

-Cosa vuoi?-dissi io ancora sbalordito.

-Non ho mai visto il tuo vero aspetto fisico… quanti anni hai? Devi essere molto brutto se ti nascondi in un pezzo di legno pieno di stracci!-disse Deidara ridendo.

-…Ho molti più anni di tè, moccioso… porta rispetto a chi è più anziano-risposi io tornando a lavorare.

-Mh… fammici pensare… sui sessanta? –continuò Deidara ridendo.

-Finiscila ho detto…-dissi io.

-Ah! Ci sono! Settantaquattro! Li dimostri tutti!-continuò Deidara senza ascoltarmi.

-Ne ho trentadue! Basta! Lasciami lavorare in santa pace!-gridai io.

Quel ragazzo mi faceva salire la pressione in un modo impressionante, però era un ottimo ninja.

Certo, diverso da quelli che arrivarono prima di lui… era stato obbligato ad entrare a far parte della nostra organizzazione.

-Ora che ci penso… come fai a conoscere quella Misaki anche se non esci mai di qui?!-Chiese Deidara curioso.

-… Non sono fatti tuoi… ora lasciami lavorare-dissi io calmandomi.

-Prima o poi lo scoprirò. Io esco a controllare che non ci sia nessuno nei dintorni… torno subito-disse.

Quando Deidara uscì dalla porta, ne approfittai per dare un’occhiata fuori.

Il corridoio era libero, nessuno poteva vedermi.

Uscii dalla mia stanza e mi diressi in quella di Misaki.

-Dovrebbe essere questa… non ricordo bene…-dissi fra me e me.

Presi il coraggio per la mano ed entrai nella camera.

Era tutto buio, si intravedevano diverse ombre di alcuni oggetti.

Mi sdraiai sul suo letto ed annusai il cuscino soffice di Misaki.

C’era ancora il suo profumo, era da tanto che non lo sentivo…

Il suo profumo era così intenso che mi fece riflettere su tutte le opportunità che persi tanti anni prima.

-Misaki… quanto mi manchi…-dissi io piangendo.

Decisi di scriverle una lettera… doveva vedere me e la mia trasformazione.

Presi carta e penna e cominciai a scrivere.

“Cara Misaki,

Non so che parole utilizzare per descrivere tutto ciò che ho tenuto nascosto dentro di me per tutti questi anni.

Per tredici, lunghissimi anni, ho continuato a guardarti da lontano.

Non ho mai avuto il coraggio di parlarti faccia a faccia, di farti vedere ciò che sono diventato.

Ti prego, non scappare da me come l’ultima volta…

Ho bisogno di te perché ti amo…

Sasori.”

Appena finii di scrivere accartocciai il foglio e lo infilai in un piccolo foro del muro.

Sentendo dei passi, uscii dalla camera e mi diressi verso la sala grande.

Ma svoltando l’angolo vidi Misaki camminare a testa bassa mentre parlava con Zetsu.

Lei mi guardò per qualche secondo, ma non mi riconobbe affatto.

Provai una sensazione strana, simile alla tristezza… ma era qualcosa di più.

I tredici anni non la cambiarono per niente,  sempre bella come la sabbia alle prime luci dell’alba… fantastica.

Vederla dopo così tanti anni e così all’improvviso mi fece star male al punto che piansi in silenzio per un tempo lunghissimo.

Il suo sguardo era diventato più freddo del solito… mi si strinse il cuore quando la guardai negli occhi.

Quello sguardo caldo e tenero di tredici anni prima si era tramutato in uno sguardo freddo e distaccato dal resto del mondo.







Bella fratelliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Bene, so che sono in ritardo… MOLTO ritardo…

Per quei pochi che se seguono la storia mi scuso per la mia mancanza in questi mesi, ho avuto e sto avendo parecchi problemi di salute, inoltre ho cominciato il liceo… però mi sono fatta una tabella nella quale specifico le ore da dedicare alle mie storie XD

Bene… Questo capitolo è moooooooooooooolto corto perché avevo bisogno di aggiornare il più presto possibile.

Un bacione e… a MOLTO presto XD

Vi amooooooo e continuate assolutamente a seguire le mie storie!!!

<3  

 

  
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