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Autore: damnlouis    11/10/2012    3 recensioni
Luogo: Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo).
Lei: Alessia Jepsen, occhi verde smeraldo e capelli neri, è solare, creativa, estroversa, orgogliosa (fin troppo), simpatica, sicura di sé, combattiva, determinata, romantica e testarda come un mulo.
Lui: Louis Tomlinson, occhi azzurri cristallini e capelli mori a schiaffo, è divertente, cretino, estroverso, disordinato, estremamente testardo, se ne fotte di cosa pensano gli altri di lui, sincero, orgoglioso, idiota, romantico, buffone e sfacciato.
Messi insieme: litigano in continuazione, eppure c'è una qualche attrazione che li spinge a stuzzicarsi l'uno con l'altra.
Tra litigi, momenti di dolcezza, sfuriate, canzoni traboccanti di sentimenti, scenate di gelosia, sguardi sognanti, baci rubati, coppie che scoppiano, segreti, istinti omicida, sentimenti che vengono a galla, pensieri sessuali e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno i protagonisti?
Entrambi si odiano a morte, ma alla fine della storia sarà ancora così?
Si dice che da odio nasce amore..

Fic Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=LzpFf4-aTcE
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Domenica 17 Giugno 2012
 

 

Louis’ mind
Assurdo ma vero: non avevo dormito molto quella notte. Infatti mi svegliai molto presto, saranno state le cinque di mattina. Tentai di alzarmi ma qualcosa o meglio, qualcuno che dormiva sopra di me, me lo impediva. Il viso di Alessia era appoggiato al mio petto e le sue braccia mi circondavano i fianchi. Sorrisi involontariamente, mentre senza neanche accorgermene le accarezzai una guancia accaldata. Solo dopo notai che era senza il pigiama ed era rimasta in intimo. Il mio braccio sinistro era attorno ai suoi fianchi e la mano accarezzava la pelle calda e morbida; le nostre gambe erano incrociate le une con le altre e ci mancava solo che fossimo una bella coppietta felice.
Alessia si svegliò e notai che aveva delle leggere occhiaie le sfiorai con il pollice.
«Sei troppo dolce quando dormi...» me ne uscii con sta frase, sicuramente neanche pensata due secondi prima.
«E tu che ne sai? Ronfavi come un ghiro!» esclamò lei, scoppiando subito dopo a ridere e tirandomi un pugno leggero sul braccio. La sua risata mi contagiò.
«Veramente sono stato sveglio a guardarti tutta la notte...» ammisi senza neanche rendermene conto. Sì, in effetti era vero, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Non sapevo nemmeno il perchè, ma non riscivo a farne a meno. Come se Alessia fosse la mia qualità preferita di eroina. Oddio adesso rubo anche le frasi di Edward Cullen? Stavo impazzendo, non poteva essere altrimenti.
Alessia abbasò il viso e le guance le si colorarono di un rosso acceso, in contrasto con le sue iridi verdi smeraldo. Sorrisi, mi piaceva troppo quando arrossiva.
«Beh, io... vado a casa, tu devi prepararti per l’appuntamento con Harry e non voglio essere di troppo...» dissi, mentre il mio corpo fu invaso da un’ondata di tristezza e gelosia. Mi alzai dal letto e mi avviai verso la porta con passo strascicato.
«Fermo lì! Tu non vai da nessuna parte... - esclamò Alessia puntandomi il dito contro e lasciando la frase in sospeso. - ... Con quelle occhiaie profonde!» disse, prima di sparire in camera e frugare in una trousse. Ritornò da me con qualcosa in mano... sembrava un rossetto. Oh cristo santo, voleva spalmarmi del rossetto in faccia?!
«Io non lo metto il rossetto!» esclamai impaurito e arretrando lentamente. Alessia guardò confusa prima me, poi il rossetto.
«Che?! Idiota è un correttore, mica un rossetto!» esclamò prima di scoppiare a ridere. E poi mi si sciolse il cuore... Adoravo sentirla ridere, adoravo la sua risata. Poi mi lasciai contagiare dalla sua risata.
Alessia mi prese la mano e mi trascinò in camera sua.
«Seduto!» mi ordinò e io mi sedetti sul letto.
 
Alessia’s mind
Ritornai da lui con il correttore in mano. In tutta risposta, Louis spalancò gli occhi e indietreggiò.
«Io non lo metto il rossetto!» esclamò impaurito e arretrando lentamente. Guardai confusa prima Louis, poi il correttore.
«Che?! Idiota è un correttore, mica un rossetto!» esclamai prima di scoppiare a ridere. Louis si lasciò contagiare dalla mia risata. Lo presi per mano e lo trascinai in camera mia.
«Seduto!» gli ordinai e lui si sedette sul letto ubbidiente. Aprii il correttore e lo alzai all’altezza del suo volto.
«Guardami» dissi in un sussurro, ipnotizzata dai suoi occhi azzurri cristallini che puntavano dritto nei miei. Deglutii rumorosamente e avvicinai sempre di più il correttore sulle sue occhiaie, ma allo stesso tempo non riuscivo a distogliere lo sguardo dalle sue iridi cristalline. Senza che neanche me ne accorgessi, avvicinai il mio corpo al suo e subito dopo sentii le sue mani calde sui miei fianchi. Dei brividi piacevoli mi invasero la schiena, mentre solo allora mi ricordai di essere solo in intimo. Subito dopo con la mano che tremava, gli applicai il correttore cercando di non sbagliare. Mi ci volle tutto l’auto-controllo del mondo per non pensare ai suoi occhi, alle sue mani e alla distanza dei nostri volti. Mi sentivo stranamente agitata, come se fossi messa in soggezione.
«Ecco fatto» dissi soddisfatta, mentre mi voltavo per sistemare la trousse. Louis mi abbracciò dal dietro e mi baciò una guancia.
«Grazie...» disse con una voce sensuale (?) che mi fece sciogliere al solo ascolto. Perchè mi sentivo così? Perchè lui riusciva sempre a farmi sentire in paradiso?
Girai di scatto il viso e mi ritrovai a due centimetri di distanza dal suo volto. Mi staccai bruscamente, andai ad aprire l’armadio per scegliere i vestiti per l’appuntamento completamente rossa in faccia per l’imbarazzo, mentre Louis rimase in piedi e con fare confuso si grattò la nuca.
 

Nel frattempo tra le vie di Verderio Superiore...
 



Karin’s mind
Erano le dieci di mattina, mi preparai per uscire. Mi vestii, mi truccai e poi uscii di casa e comciai a passeggiare per le vie di Verderio Superiore. Vidi il parco con la scuola elementare Carlo Collodi e mi avviai, ma una macchina nera si fermò proprio davanti a me e un ragazzo mi ci trascinò dentro, tappandomi la bocca per non urlare. Ero spaventata, eppure quel ragazzo mi fece sentire protetta... No, non ero pazza, quel ragazzo aveva davvero qualcosa che mi faceva sentire al sicuro, me lo sentivo.
Appena mi ritrovai seduta sul sedile del passeggero, riuscii a vedere il viso del mio ’’rapitore’’ e... deglutii, cercando di mandare giù quel nodo che mi si era formato in gola.
«Zayn?!» chiesi incredula, mentre partivamo senza una meta precisa.
«Senti Karin, io volevo chiarire con te per quello che era successo venerdì» rispose, cercando un consenso nel mio sgurdo.
«Zayn guarda la strada!» gli dissi indicando fuori dal parabrezza. Lui si girò di scatto e rimise l’auto nella corsia giusta. Sorrise, senza che io sapessi il perchè.
«E comunque non c’è niente da dire...» ripresi il discorso di prima. Zayn scosse la testa.
«No, Karin io voglio spiegarti perchè avevo le tue mutande in mano!» cominciò ad arrabbiarsi e parcheggiò la macchina a lato della strada, spegnendo l’auto.
«Uhm, sentiamo... Perchè sei un pervertito, maniaco sessuale?!» chiesi ironica, mentre incrociavo le braccia e sbuffavo spazientita. Zayn si passò una mano tra i capelli e subito dopo sbattè una mano contro il volante, facendo suonare il clacson. Sussultai dallo spavento.
«Karin, io non c’entro niente, te lo giuro! E’ stato Harry a frugare nella tua borsa senza che io ne sapessi niente e poi mi ha mollato in mano le tue mutande!» spiegò, gesticolando come un matto. No, cioè adesso scaricava anche la colpa su gli altri?? Ma è idiota?!
«Spiegami perchè stai dando la colpa ad Harry adesso... Insomma Zayn non sei un bambino, prenditi le tue resp-» cominciai ad accusarlo, ma lui mi interruppe.
«Non ci credi? Allora chiamo Harry e vediamo se riesce a convincerti!» esclamò, piuttosto arrabbiato, mentre conponeva il numero di Harry. Poi guardandomi con uno sguardo da sfida, mi porse il suo iPhone 4s con la chiamata ad Harry già in corso. Lo porsi all’orecchio, sperando che la versione dei fatti di Zayn fosse uguale a quella di Harry, altrimenti... A chi avrei dovuto credere?!
«Pronto?» chiese una voce metallica, dall’altro capo del telefono. Il cuore cominciò a battermi forte per l’imbarazzo e la paura.
«H-harry? Sono Karin...» dissi in preda al panico e mi interruppi, non sapendo come continuare. Risultato? Silenzio da parte di Harry. Sospirai, presi coraggio e continuai.
«SeistatotuaprenderelemiemutandedallamiaborsaeaportarleaZayn?!?» chiesi tutto dun’un fiato. In tutta risposta Harry scoppiò a ridere.
«Karin, potresti ripetere? Ho capito meno della metà di quello che hai detto...» disse ridendo. Scoppiai a ridere anche io, ma con la differenza che io stavo diventando isterica.
«Sei stato tu a prendere le mie mutande dalla mia borsa e a portarle a Zayn?!?» domandai calmandomi. Harry ammutolì e lo sentii cominciare a sudare freddo.
«Ehm, ecco... S-sì» rispose balbettando. Bingo! Cominciai a fare un balletto stupido, mentre Zayn mi guardava male.
«Bene, tu domani farai una brutta fine!» esclamai, mentre gli attaccavo il telefono in faccia. Guardai Zayn mordendomi il labbro inferiore e mentre mi contorcevo le mani dall’imbarazzo.
«Mi dispiace Zayn... Avrei dovuto cred-» cominciai a scusarmi, ma le sue labbra che si poggiarono sulle mie interruppero le mie scuse. Timidamente appoggiò una mano sulla mia guancia, mentre io presa dall’eccitazione del momento allacciai le braccia intorno al suo collo. Zayn si staccò e mi guardò intensamente negli occhi, subito dopo prese una scatolina e me la porse.
«Karin, io volevo regalarti questa... Insomma per farti capire che...» e si interruppe, non sapendo come continuare. Mi porse la scatoletta e io la aprii lentamente, come se avessi paura del contenuto. Poi curiosissima, tolsi il coperchio e guardai il regalo... Non riuscendo a credere ai miei occhi scoppiai a piangere dalla felicità. Era una ’Z’ incastonata da piccoli diamanti. La presi in mano, scoprendo che era una collana.
«Zayn è... - mi interruppi non trovando delle parole adatte a descrivere quel meraviglioso regalo. - ...Stupenda!» dissi poi infine, mentre lo avvolgevo in un abbraccio. Zayn mi sfilò di mano la collana, aprendo il gancetto.
«Posso?» chiese, lasciando sottointendere che voleva mettermi lui la collana al collo. Annuii e mi girai, tirando indietro i capelli. Poi il metallo del ciondolo venne a contatto con la pelle del petto e non riuscii a resistere a non sfiorarla.
«Sì» dissi di punto in bianco, mentre Zayn armeggiava con il gancetto.
«’Sì’ cosa?» chiese curioso non avendo capito cosa intendessi. Sorrisi, voltandomi verso di lui.
«Sì, voglio essere la tua ragazza» risposi sorridendo da un orecchio all’altro. Zayn sorrise, prima di prendere il mio volto e baciarmi appassionatamente.
 

A casa Efron intanto...
 

Daniela’s mind
Con le cuffie dell’iPod e la musica a palla nelle orecchie, stavo sognando ad occhi aperti sul mio principe azzurro. Insomma era biondo o moro? Occhi chiari o scuri? Alto o media altezza? Chissà...
Qualcuno suonò il campanello e ripiomando sulla terra, andai ad aprire. Le figure di Niall e Harry si materializzarono sulla soglia di casa mia.
«Ehy ragazzi entrate...» dissi, togliendomi le cuffie, spegnendo l’iPod e facendo cenno di entrare.
«Wow... che bella casa!» esclamò Niall sorridendomi. Subito dopo cominciai a perdermi nei suoi occhi blu oceano.
«Ehm... c’è Elena?» chiese Harry, mentre si guardava in giro, nella vana speranza di cogliore mia sorella.
«Sì certo, è su di sopra nella sua camera... Perchè?» risposi con sospetto. Da quando Harry si interessava a mia sorella?
«Perchè oggi esco con Alessia e mi servivano dei consigli...» disse Harry, scappando su di sopra alla ricerca di Elena. Niall intanto ci era rimasto di sasso. Sicuramente si stava chiedendo come fosse possibile che... No, aspetta un secondo: Harry esce con Alessia?! Ma Alessia non era mica innamorata di Louis? Cioè si vedeva lontano chilometri che tra i due c’era feeling...
«C-cioè... Alessia e Harry escono insieme?! E Louis?!» esclamammo all’unisono io e Niall. Poi ci guardammo e scoppiammo a ridere. Rinunciai a capirci qualcosa e scossi la testa.
«Niall posso offrirti qualcosa?» chiesi all’unica persona presente, cercando di essere il più cortese possibile. Niall annuì.
«Un bicchiere d’acqua, grazie... Harry mi ha fatto correre per tutto Verderio!» disse Niall sbuffando divertito.
«Immagino! - risposi ridendo - Solo un bicchiere d’acqua? Sei sicuro? Qui siamo mooolto rifornite di patatine... - Niall alzò la testa di scatto - ... Pop-corn... - si leccò i baffi. - ... Nutella...» dissi, cercando di tentarlo in qualche modo. Era troppo divertente vedere come dipendeva dal cibo molto facilmente.
Niall passò all’attacco, vedendomi con due buste di plastica piene di cibo. Mi rincorse per tutta casa, fino a quando lui riuscì a prendermi e caddi per terra e mi ritrovai sotto di lui. Scoppiammo entrambi a ridere, poi ci interrompemmo e ci guardammo negli occhi. Niall si fece sempre più vicino, fino a quando le nostre labbra furono le une sulle altre. Non so come, ma all’improvviso mi ritrovai sopra di lui a cavalcioni, presa dall’eccitazione del momento.
«Niall, non... p-possiamo» dissi staccandomi improvvisamente da lui. Insomma lui aveva una ragazza, non poteva baciarmi, anche se lo aveva già fatto.
«Sarà una cosa tra me e te... nessuno verrà mai a saperlo.» disse prima di ricominciare a baciarmi. Mi lasciai le angoscie e le paure alle spalle e ricominciai a baciarlo, sempre più vogliosa di lui.
Senza che neanche me ne accorgessi, Niall mi prese in braccio, e mi portò in una camera qualsiasi della mia casa, dove chiuse la porta a chiave. Ricominciammo a baciarci, e ci staccammo solo quando Niall prese i lembi della mia maglietta per togliermela e viceversa. Le sue mani cominciarono a giocare con il laccetto del reggiseno, mentre io cercavo di slacciargli i pantaloni invano. Mi tremavano le mani, ero troppo eccitata all’idea di fare sesso con Niall, ma avevo anche paura... Insomma avevo solo sedici anni, non lo avevo mai fatto in vita mia!
Niall sorrise sulle mie labbra.
«Aspetta, ti aiuto io...» disse con voce sexy, mentre lasciò stare il gancio del mio reggiseno e si slacciò i pantaloni, facendoli cadere a terra. Già che c’era, tolse anche i miei, in modo da restare entrambi in intimo. Solo un pezzo di stoffa ci separava. Ricomnciammo quel gioco di lingue che avevamo interroto prima, mentre ci buttavamo sul letto. Tutto il resto venne da sè. Io non ci pensai più assolutamente. Niall sganciò il mio reggiseno, mentre io gli abbassai lentamente le mutande, fino a quando non le vidi sul pavimento con il resto dei vestiti. A farle compania arrivarono il mio reggiseno e le mie mutande.

  
Dopo alcune ore, l’agitazione a casa Jepsen comincia a farsi sentire... 

 
Alessia’s mind
Che cosa mi metto, che cosa mi metto, CHE COSA MI METTO?! Oh, Cristo santo, help me please!
Louis er sdraiato sul mio letto da alcune ore e l’appuntamento con Harry si avvicinava. Mancavano più o meno... 20 minuti?! Ma siamo impazziti?! Devo sbrigarmi a vestirmi, piastrarmi i capelli, truccarmi...
«Ale, vuoi che ti dia una mano a scegliere cosa metterti?» chiese Louis annoiato sul bordo del letto.
«Trova qualcosa di decente in questo armadio. Intanto vado a piastrarmi i capelli.» mentre mi avviai al bagno e accendere la piastra. Nel frattempo presi la matita blu e l’ombretto azzurro. Cominciai a stendere un velo di azzurro, poi stesi sulla linea della palpebra una linea blu uniforme. Improvvisamente sentii urlare Louis.
«Ma che succede?» chiesi correndo in camera. Vidi Louis con un vestitino azzurro a righe bianche che si allacciava al collo euna cintura nera a vita bassa.
«Questo è stupendo!» disse prima di porgermelo. Alzai un soppracciglio scettica.
«Ti piace solo perchè è a righe?» chiesi incrociando le braccia e sorridendo. Louis annuì. Lo indossai (ovviamente prima feci uscire Louis dalla stanza) e subito dopo mi avviai al bagno.
«Uff, non riesco a piastrare i capelli dietro!» dissi pestando un piede per terra. Louis si avvicinò, mi prese la piastra dalle mani e cominciò a passarla sui miei capelli ondulati, stando attento a non bruciarsi. Quando ebbe finito, mi ridiede in mano la piastra e ritornò in camera mia. Rimasi sbigottita... Louis sa cos’è una piastra? e com’è che sa usarla così bene?
«Se te lo stai chiedendo, so cos’è una piastra e la so usare perchè mia sorella Lottie a volte non riesce a piastrare i capelli dietro... Soddisfatta?» chiese strafottente. No, cos’è adfesso legge anche nel pensiero??
Improvvisamente suonò il campanello. Era sicuramente Harry.
«Dai Louis esci ch devo chiudere casa!» dissi prendendo le chievi. Louis uscì, poi lo vidi andare verso casa sua.
«Ehm... Louis?»
«Sì?»
«Grazie...»
«Di nulla!» rispose, prima di abbassare la maniglia della porta di casa sua. Mi girai e corsi di sotto da Harry.
 
Louis’ mind
Uscii, per poi avviarmi verso casa mia.
«Ehm... Louis?»
«Sì?»
«Grazie...»
«Di nulla!» risposi, prima di abbassare la maniglia della porta di casa mia. Chiusi la porta e salii in camera mia, mentre componevo il numero di Elena sul mio iPhone 4s.
«Pronto?» rispose Elena subito dopo due squilli.
«Elena travestiti da agente 007... Abbiamo una missione da compiere» detto questo chiusi la chiamata, prima di fiondarmi nell’armadio e vestirmi. 
 

To Be Continued....



____Autrice____
Eheheheh... cosa avrà in mente il nostro Louis??? ahahahahahha Lo scoprirete la prossima puntata! zanzanzan!! ahahahah ok basta xD Come avete potuto vedere non sono così cattiva, a sei recensioni ho messo il capitolo. Ma passiamo oltre! Allora come potete vedere, Harry è totalmente cotto di Alessia, e a Louis non va giù questa cosa; ma nonostante questo l'aiuta a prepararsi... Zayn ha chiarito con Karin e si sono ufficialmente fidanzati. Niall e Daniela fanno gli sporcaccioni, mentre Elena se ne sta in disparte, fino a quando Louis non la chiama a fare l'agente 007. Ne vedremo delle belle xD
Allora comicio a ringraziare voi tutte/tutti (?) perchè adoro quando mi scrivete una recensione... Mi fanno davvero mooolto piacere!
Volevo chiedervi di passare dalla FanFic della mia cucciolotta, Karin_Corti: La ragazza che non si innamorava, ora sta amando...
Volevo chiedervi un favore... Visto che su Faisbuk continuo a leggere di FanFic rubate, mi avvisereste se vedete che qualcuno di invidioso mi ruba le mie FanFic?? No, perchè sta cosa mi sta preoccupando... Grazie in anticipo, spero di contare su di voi :D
Ora mi dileguo, vado a scirvere il seguito, ciaoooo!

   
 
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