Fanfic su attori > Altri attori/film
Segui la storia  |       
Autore: NiNieL82    12/10/2012    3 recensioni
Isabella sta partendo dalla sua città. Studia lingue e si vuole laureare. Ma non è questo il morivo per cui ha deciso di scappare. Non riesce a tenere botta e vuole essere diversa da quello che dicono gli altri, da quello che gli altri pensano sia il bene per lei.
Sarà un nuovo lavoro a cambiare la sua vita. Un lavoro per nulla difficile. Almeno in apparenza, ma che le permetterà di crescere e di capire meglio il mondo in cui è entrata in punta di piedi. [Jude Law, no slash]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Chapter 6-


Per colpa di Sienna


I flash brillavano accecanti contro il buio cupo di quel sabato sera londinese.

-Diavolo! Quanti paparazzi ci sono stasera?-

Un altro flash ebbe quasi un effetto da trip nella testa di Jude.

-Non dovevo bere quello scotch doppio malto prima di uscire. E non dovevo farlo a stomaco vuoto. Dannazione!-

JUDE!! ALLORA È PROPRIO VERO QUELLO CHE SI DICE. HAI UNA NUOVA RAGAZZA?” gridò qualcuno dei giornalisti.

Jude era troppo infastidito dai flash e la testa gli girava per quei due -tre, quattro- bicchieri di scotch che si era scolato prima di uscire di casa. Era da un po' che non beveva prima di andare ad una festa e la responsabile di tutto questo era di nuovo la cara Sienna che con il suo egocentrismo onnipresente riusciva a far incazzare persino un santo.

Ti piacerebbe, vero Sam?” sorrise Jude indicandolo. E passando un braccio attorno alla vita di Chiara aggiunse: “Possibile che tu non abbia ancora capito che lei è la mia manager?”

PENSO CHE SIA DAVVERO DELIZIOSA” sorrise un giornalista.

Jude si voltò e guardò Chiara dritto negli occhi e mormorò:

Deliziosa e unica!” e sollevando la mano entrò dentro la sala ricevimenti dove l'odore di mille profumi dalle fragranze differenti e di alcol versato sulla moquette rossa diedero un pugno dritto nello stomaco a Jude.

Chiara lo guardò sbiancare e seria, guardandosi intorno, domandò all'attore:

Non dirmi che hai bevuto. È così vero?”

Jude sorrise deglutendo saliva acida che stava invadendo la sua bocca, sintomo preciso di chi star per rimettere anche l'anima e rispose:

Quanto basta per dimenticarmi una ragazzina viziata che mi sta attaccata alle palle peggio di un koala con la mamma!”

Chiara sospirò e si morse il labbro e prendendo Jude per un braccio, stringendolo forte, disse:

Ora tu vai in bagno e ti sciacqui la faccia. E se non ti passa ti metti un dito in bocca e vomiti tutto l'alcol che hai in corpo. Non ho nessuna intenzione di portarti a casa sulla soglia del coma etilico!”

Jude sorrise e con un piccolo strattone liberò il suo braccio dalle dita smaltate di Chiara e replicò:

Chi ti dice che a me non piaccia stare così!” e allontanandosi salutò Kate Winslet congratulandosi con lei per la sua splendida forma.


Isabella ascoltava Rafferty che serio ripeteva quello che aveva studiato di letteratura inglese.

Shakespeare è nato nel 1564 a Stratford-upon-Avon. Figlio di una famiglia benestante era il terzo di otto figli e di lui si può supporre solo la data di nascita avvenuta, secondo i calcoli, il 23 aprile, giorno in cui si festeggia san Giorgio, patrono d'Inghilterra!”

Isabella annuì e chiese:

Che cosa ha studiato William Shakespeare?”

Letteratura classica e lingua latina presso la King's New School!”rispose soddisfatto Rafferty.

Si sa se sia andato all'università?”

No!”

A che età si è sposato?”

Nel 1582 con Anne Hathaway, otto anni più grande di lui, da cui ha avuto tre figli! Hamnet, l'unico maschio, è morto a undici anni per cause sconosciute”

Isabella annuì. E chiudendo il libro disse:

Elencami le opere principali di Shakespeare”

Rafferty annuì e cominciò a contare sulle dita:

Romeo e Giulietta...”

Dai mi deludi!” lo interruppe Isabella. “Stupiscimi con qualche cosa di diverso!”

Rafferty sospirò e disse:

La tempesta. Enrico VIII. Amleto. Romeo e Giulietta. Molto rumore per nulla. Sogno di una notte di mezza estate. Otello. Il mercante di Venezia. Re Lear. Machbet”

Quali sono tragedie e quali commedie? Fammi qualche esempio. E non nominare Romeo e Giulietta!”

Rafferty annuì e aggrottò la fronte concentrato. Pensò qualche secondo poi rispose:

Amleto e Otello sono delle tragedie. Molto rumore per nulla e La tempesta sono commedie!”

Isabella annuì e chiuse il libro e sollevando la mano disse:

Dammi il cinque vice. Abbiamo studiato tutto!”

HO studiato tutto!” puntualizzò il giovane Law.

Isabella scosse la testa e ribatté:

Caro mio... Io sto studiando la stessa cosa per la mia laurea!”

Davvero?” domandò sorpreso Rafferty. “In Italia studiate tutta questa barba, oltre la vostra?”

Isabella rise e tirandogli il cuscino che stava sulla sedia e ridendo disse:

Non è una barba. È cultura e io quelle cose che tu hai appena elencato me le sono lette da autodidatta quando avevo la tua età. E forse prima!”

Swot!” mascherò la parola con un colpo di tosse il giovane Law.

Isabella sbarrò gli occhi e la bocca, divertita e andando a fare il solletico a Rafferty disse:

Chiedi scusa! Chiedi scusa!”

Mai!” strillò Rafferty.

Chiedi immediatamente scusa!” rise Isabella.

Dall'andito arrivò lo scalpiccio di piccoli piedi. Isabella si voltò e vide Rudy e Iris che guardavano divertiti la scena. E ridendo ordinò loro:

Allora? Che ci fate lì! Venite ad aiutarmi!”

Per gli altri due fratelli non sembrò vero che Isabella ordinasse una cosa simile. E saltando sul letto si misero a torturare il fratello maggiore.


Chiara stava al bancone, aspettando che il barista le porgesse il suo tanto agognato margarita.

A lei signorina!” disse il barman porgendole la doppia coppetta, il classico bicchiere dove si servono quel determinato tipo di drink.

Chiara ringraziò con un sorriso e voltandosi per guardare la sala e bevve un piccolo sorso del suo drink.

Era un po' depressa e stava per decidere di andarsene quando sentì qualcuno dire:

Margarita! Il drink delle donne sole!”

Chiara si voltò e vide due occhi azzurri non molto grandi, che la scrutavano con curiosità e una punta malcelata di malizia. Non era un uomo che a prima vista avresti definito bello, anzi. Aveva il naso a patata e i capelli rasati di un biondo scuro mettevano in risalto le orecchie a sventola. Le dita erano smaltate di nero e sul dorso aveva scritto qualche cosa che ormai era troppo sbavato per poter essere letto.

Scusa non mi sono presentato!” disse lui porgendole la mano. “Mi chiamo Dominic Monaghan!”

Chiara annuì con un sorriso e disse:

Io ti conosco. Tu sei quello che faceva Charlie in Lost, vero?”

Dominic annuì e chiese:

Tu conosci me, ma io non conosco te. Posso sapere come ti chiami?”

Chiara annuì e porgendo la mano si presentò:

Mi chiamo Chiara Raimondi!”

Il ragazzo aggrottò la fronte e lei ridendo aggiunse:

Chiara Raimondi. Lo so che non ti sembra un nome normale, ma sono italiana!”

Dominic sorrise e replicò:

Chiara. Ok! Bel nome. Mi piace!” e con quella scusa attaccò bottone con la giovane.


La casa era silenziosa. Dopo la cena, Isabella aveva messo a letto Iris e Rudy e ora stava guardando i compiti di matematica di Rafferty.

Bravo! È tutto giusto!” disse dandogli un colpetto in testa, ridendo e fingendosi minacciosa aggiunse: “Vedi di portarmi una A domani se ci tieni all'acconciatura!”

Rafferty rise e si mise a sedere nel letto. Isabella si mise a sedere nella sedia e disse:

Bene! Ora me ne vado a letto... Mi raccomando. Niente cellulare. Devo studiare e non ho nessuna voglia di venire a controllarti ogni minuto...”

Rafferty annuì e chiese:

Quando devi tornare in Italia?”

A novembre. Devo parlare con il mio professore della tesi e dobbiamo rivedere alcune cose che non si possono vedere con le e-mail. Poi torno qua e rimango fino a Natale. E a Natale torno a casa per stare un po' con la mia famiglia!” rispose Isabella riavviando la coda.

Rafferty annuì ammirato e disse:

Sei una tosta! Non capisco perché papà non cerca una come te per fidanzarsi...”

Tuo padre non deve cercare nessuno. È già fidanzato!” rispose Isabella guardando con interesse il figlio maggiore dei Law.

Rafferty sorrise sarcastico e rispose:

Certo! Con una ragazza che non fa altro che rompere le scatole e che non fa altro che mettersi tra lui e noi. Quella è buona solo a mostrare le tette in qualche film!”

Raf!” esclamò indignata Isabella. “Non è giusto che parli così della fidanzata di tuo padre!”

Io dico la verità!” sorrise Rafferty rassegnato. “Il papà è uno giusto. E non lo dico perché è mio padre. Ma perché è vero. È uno che c'è sempre quando stiamo male, che corre subito se abbiamo bisogno di aiuto. Qualche tempo fa, ad esempio, la mamma stava male. Lo dicevano tutti i giornali. Usciva sempre, beveva e stava male. Il papà si è reso conto e ha deciso di aiutarla. È venuto a stare qua e ha fatto di tutto per la mamma e per noi. E ha fatto in modo che i giornalisti non si mettessero più in mezzo!”

Isabella ascoltò interessata e Rafferty aggiunse:

Sono sicuro che se tu glielo permettessi, il papà ti mostrerebbe che bella persona che è! Lo so che girano storie strane su di lui. E non è bello leggerle, nemmeno per un figlio. Ma ti posso giurare che quando il papà ti permette di far parte della sua vita lo fa perché ti vuole davvero bene!”

Isabella sorrise e alzandosi dalla sedia, passò una mano sulla testa del giovane Law e replicò:

Vedrò cosa si può fare allora!” e salutandolo uscì dalla camera.


Jude si guardò intorno. Era silenzioso, nonostante attorno a lui ci fosse un vociare continuo e insistente, frammisto a risate e a grida di divertimento.

Guardò il cellulare e con suo sommo dispiacere si rese conto che erano solo le dieci e mezza e che lui era a quella festa da poco più di un'ora, ma aveva bevuto come una spugna. Sentiva la testa pesante e gli occhi si stavano facendo sempre più pesanti.

-Al diavolo quello che dirà la stampa. Voglio tornare a casa- pensò e con lo sguardo cominciò a cercare Chiara per chiederle di andare via.

La cercò tra le persone e la vide parlare con un ragazzotto, non molto alto, che si vedeva lontano un miglio che ci stava provando con lei.

Non seppe perché, ma si sentì messo da parte. Pensava che Chiara non fosse una interessata ad altri uomini. Almeno non ad altri uomini che non fossero lui.

Mentalmente si diede dello stupido. Non poteva crederci. Si stava comportando come tutti quei ragazzini che dopo che lasciano la loro ragazza diventano gelosi se lei esce con un altro, quasi avessero il diritto di prelazione su di lei.

Nonostante questo provava una sorta di fastidio alla bocca dello stomaco.

-Al diavolo!- pensò camminando tra la folla e scansando chi si metteva in mezzo al suo cammino. Non voleva fare la parte del deficiente che arriva con una donna e se ne va via da solo perché qualcun altro se l'è rimorchiata.


Isabella si mise a sedere nel suo letto e accese il portatile. Aspettò qualche secondo che finisse di caricare e poi entrò subito su MSN.

In men che non si dica, Carmen l'aveva già querata.

SEI A LETTO CON LUI, VERO?” chiese l'amica facendo seguire la domanda da tante faccine con gli occhioni che brillavano come nei disegni dei manga.

Isabella scosse la testa e rispose sarcasticamente:

Ciao Isa... Come stai? Bene! E la giornata lavorativa?? Tutto apposto Carmen, non ti preoccupare!!

Dovette attendere qualche minuto prima che apparisse la risposta dalle amiche:

Mi stavo solo accertando che non avessi fatto sciocchezze!

Certo! Tu predichi bene e razzoli male, carissima. Ma ti pare, poi, che vado a letto con un uomo e subito dopo mi metto a chattare con te su MSN! Ma è ridicolo!” replicò Isabella facendo correre veloce le dita sulla tastiera scura del suo laptop.

Carmen scrisse qualcosa ma la cancellò subito. Isabella attese qualche secondo, osservando l'avvertimento 'Carmen sta digitando il suo messaggio'. Poi quando lo lesse non poté non scoppiare a ridere.

Carmen aveva scritto, infatti:

Credo che sia da così tanto tempo che non vai a letto con qualcuno che tu abbia dimenticato il bon ton del sesso!

Isabella scosse la testa, sorridendo alla battuta dell'amica e digitò ticchettando velocemente sui tasti:

GUARDA CHE QUELLA CHE SI È DATA ALL'ASTINENZA SEI TU, NON IO!

La risposta di Carmen non si fece attendere. Infatti dopo pochi secondi sullo schermo apparve una riga che prima non c'era, proprio sotto quella che aveva digitato Carmen.

IO STO SOLO ASPETTANDO L'UOMO ADATTO. IL PROBLEMA È CHE L'UOMO PERFETTO È IL TUO CAPO!

Isabella stava per rispondere quando sentì una vocina. Sollevò la testa dal portatile e vide Rudy con in braccio Linus che si strofinava gli occhi.

Isabella mise da parte il computer e facendo cenno a Rudy di avvicinarsi gli chiese:

Che succede?”

Ho fatto un brutto sogno!” rispose Rudy grattando più forte gli occhi.

Isabella lo fece salire sul suo letto e disse:

Cosa hai sognato!”

Rudy smise si strofinare gli occhi e guardò il vuoto serio, poi rispose:

Non lo ricordo. Ma so che mi ha fatto paura!”

Isabella sorrise e sprimacciando i cuscini replicò:

Dai... Fino a che non ti passa la paura, possiamo parlare un po', poi quando ti viene sonno mi avvisi e andiamo in camera tua, ok?”

Rudy annuì e stringendo forte l'orsetto chiese ad Isabella:

Papà mi ha detto che sei una scrittrice. È vero?”

Isabella sospirò e rispose:

Non sono una scrittrice. Posso dirti che amo raccontare delle storie sulle persone che incontro!”

Anche su di me?” domandò Rudy con un sorriso a cui mancava qualche dentino.

Isabella le pizzicò dolcemente il mento e rispose:

Non sto scrivendo da un po' se devo essere onesta. Ma se vuoi possiamo inventare una storia adesso. Che ne dici?”

Rudy annuì allegro e sistemandosi propose:

Tu inventi la storia e io decido i personaggi!”

Ok!” rispose Isabella sorridendo. “Dimmi che personaggi vuoi e vediamo che si può fare!”

Rudy annuì e disse:

Allora papà fa il re, mamma la regina e tu la principessa...”

Grazie!” sorrise Isabella. “E Iris e Rafferty, che fanno?”

Rudy ci pensò e rispose:

Iris la fatina e Raf il mago buono. E Charlie Brown il lupo amico del protagonista!”

Che immagino sia tu, non è vero?” sorrise Isabella.

Rudy annuì entusiasta e Isabella, facendo finta di pensarci un attimo disse:

Uhm! Ma ci manca un cattivo... Magari uno stregone che fa dei malefici e...”

Magari una strega che si chiama Sienna. Che ne dici?” domandò Rudy tranquillo.

Isabella corrugò la fronte e rispose:

Piccolo... Non è carino che tu dica queste cose sulla compagna di tuo padre. Non pensi che potrebbe rimanerci male non solo lei, ma anche lui?”

Rudy fece spallucce e rispose:

A noi tre Sienna non piace molto!”

Isabella sollevò un sopracciglio. Di sicuro quella era una cosa che aveva capito visto che i figli di Jude non si erano prodigati in cortesie con la compagna del padre.

Se non vi piace un motivo deve esserci, non trovi? Non è che forse siete un po' gelosi di papà e vorreste che tornasse con vostro padre?” domandò Isabella.

Rudy scosse la testa e rispose:

No! Che la mamma e il papà non torneranno più assieme lo so da quando facevo l'asilo! Il problema è che Sienna vuole il papà solo per sé. Spesso lei e il papà litigano per causa nostra e ogni volta c'entra qualche cosa su quando ci deve venire a prendere oppure si mette a ringhiargli contro quando usciamo a cena con loro!”

Isabella scosse la testa e chiese:

Ringhia? Una persona non può ringhiare. Sono i cani quelli che ringhiano!”

Rudy scosse la testa e rispose:

Invece voi grandi ringhiate eccome! Lo fate quando siete arrabbiati e non volete che gli altri vi sentano. Invece di gridare vi mettete a ringhiare. Il problema è che quando ringhia Sienna si capisce sempre che lo fa perché non ci vuole lì con lei!”

Isabella sospirò. Era sconvolta da quello che il più piccolo dei Law le aveva appena detto. C'erano stati degli indizi che le avevano fatto capire che le cose tra la nuova compagna e i tre figli dell'attore non andavano per niente bene. Aveva capito che quello non erano un rapporto idilliaco, ma che si fosse arrivati a quei livelli lo ignorava.

E si chiedeva come un padre potesse stare ancora con una donna che non amava suoi figli.


Chiara era sempre stata una donna caparbia. Aveva studiato al liceo linguistico e si era laureata in management a Milano, a pieni voti. Aveva inoltre conseguito un master a New York e aveva cominciato a lavorare per Jude Law qualche anno dopo, attraverso un'agenzia che le aveva spianato la strada riguardo quel lavoro e che la rese abbastanza indipendente per poter dar loro una bella pedata nel sedere e prendersi la loro punta di diamante.

Non molto carino, direte voi. Giusto se si vuole arrivare a fine mese e si vive in mezzo agli squali come faceva Chiara tutti i santi giorni da quando era entrata nel mondo dello spettacolo.

Era una che aveva deciso che la sua vita sarebbe stata lontana dall'Italia e che avrebbe costruito la sua fortuna all'estero. E c'era riuscita. Molti la invidiavano e volevano essere nei suoi panni: abiti firmati; contratti con star milionarie; caviale e champagne di prima scelta. Tutto solo per lei.

Ma qualche cosa era andato storto.

Chiara si trovò a collaborare con Jude e fu facile diventare sua amica. E altrettanto facile fu diventare sua confidente. E fu terribilmente semplice innamorarsi di lui. E da quel momento cominciarono i veri problemi.

Amare Jude Law, il capo in parole povere, era stata la cosa più stupida che Chiara potesse fare. E ne pagò subito le conseguenze.

Capì che Jude non era un uomo di cui si può fidare. Era facile che cambiasse partner anche più volte al mese, specialmente dopo il suo addio con Sienna.

Di preciso, Chiara non ricordava quando aveva cominciato ad andare a letto con Jude. Era successo una sera che lui aveva litigato con Sienna. Quando ancora non c'era stata nessuna Daisy Wright e nessuno scandalo nanny. Quando Sienna era solo una ragazzina viziata e Jude quello che doveva fare il maturo della coppia nonostante avesse la sindrome di Peter Pan.

Era successo in una sera di pioggia. Lei era innamorata, lui ferito.

Fecero l'amore con passione. E fu davvero bellissimo. E lui tornò anche la sera dopo. E quella dopo ancora. Al punto che Chiara quasi cominciava a non crederci: lei e Jude stavano assieme. La loro amicizia, il loro essere uniti e affiatati nel lavoro li aveva portati ad essere una coppia.

Ma si sa. Quando si sale troppo velocemente, altrettanto veloce sarà la discesa. E successe nel modo peggiore.

Sienna tornò all'ovile, prodiga di affetto e di voglio di perdonare quell'impenitente bastardo. E Chiara rimase con un pugno di mosche. Cercò di mascherare il dolore e non mostrare a Jude che stava male per quello che era successo tra di loro, ma ben presto dovette tornare sui suoi passi e ammettere tutto il dolore che provava.

Lo ammise con Jude stesso, dicendogli che avrebbe lasciato il lavoro appena possibile.

Jude non accettò. La implorò di rimanere. Le disse che lei per lui era una migliore amica e che non sarebbe riuscito a trovare qualcuno alla sua altezza nel suo lavoro.

Chiara accettò di rimanere a lavorare con Jude, ma ad una sola condizione. Mai più avrebbe fatto sesso con lui. Se fosse successo di nuovo lei si sarebbe licenziata. Jude accettò e da quel momento le cose cambiarono. Fino a che la relazione con Sienna rimase in piedi, le cose tra Chiara e Jude andarono normalmente, anche se per la ragazza italiana fu difficile convivere con il dolore. Poi, dopo la storia della nanny, subentrò uno strano sentimento. Rabbia. Forse. Chiara non lo seppe spiegare mai nemmeno a se stessa. Ma dopo tutto il polverone tirato su dai diari pubblicati dalla procace tata e le scuse pubbliche di Jude, anche solo l'idea di aver sofferto per un uomo che non rispettava non solo la compagna ma perfino i figli, fece sentire Chiara una miracolata. Aveva capito infatti che Jude era un dongiovanni incallito e che nessuno lo avrebbe fatto realmente capitolare. E nonostante, spesso e volentieri lui avesse fatto proposte più o meno velate e avesse palesato la sua voglia di stare con la giovane manager, Chiara si era saputa difendere e aveva imparato a svicolare le attenzioni del giovane attore inglese.

Certo! Era stato difficile trovare un altro uomo, tra lavoro, impegni vari e -seppur non dichiarata- voglia di tenere il suo cuore malandato apposto.

Almeno fino a quella sera. Quel ragazzo un po' strano, con il naso a patata e le orecchie a sventola e le dita smaltate di nero e i modi da gentleman la stavano conquistando. Era ad un passo da un burrone, se voleva essere negativa. Pronta a spiccare il volo, se voleva essere positiva.

Guardava quegli occhi vispi e maliziosi e si sentiva strana. Forse era colpa del vino o forse, semplicemente, si stava cominciando a sentire come una quindicenne alle superiori.

Una cosa era certa. Quel ragazzo la faceva ridere come non era più riuscito a fare nessuno da un po' di tempo.

E forse questa era l'unica cosa d'importante che si andava a immergere felice tra la tequila e il cointreau.


Jude si stava facendo largo tra la folla, quando vide, finalmente, Chiara seduta al bancone del bar. A quanto pareva, però, non era sola dal momento che stava ridendo di gusto.

Avvicinandosi e lasciandosi alle spalle tutte le persone che stavano di fronte al bancone, vide che Chiara non solo non era sola, ma era anche in dolce compagnia. Vicino a lei stava infatti un ragazzo, non molto più vecchio di lei, con i capelli rasati e i capelli biondo cenere.

Non era bello. Per niente. Se lo guardava bene, Jude non faceva altro che trovargli dei difetti. Le orecchie a sventola, il naso a patata, un ghigno al posto del sorriso. E pensare che se era lì dentro voleva dire che era una persona conosciuta. Non c'era che dire: lo showbiz stava andando davvero a puttane se anche quello poteva fare film.

Veloce si avvicinò alla coppia e poggiando un mano sulla spalla di Chiara, con nonchalance, disse:

Chiara! Stavo proprio cercando te!”

Chiara si voltò e lo guardò con le sopracciglia corrugate. Jude parve non accorgersi della titubanza della giovane assistente e continuò:

Ho davvero bevuto tanto stasera. Non riesco a reggermi in piedi. Mi potresti accompagnare di nuovo a casa?”

Chiara corrugò ancora la fronte e disse:

Perché? Non riesci a trovare la strada di casa da solo? Ti posso giurare che è molto semplice e che ci sono ottimi autisti fuori da questo locale!”

Il ragazzo con la faccia da cartone animato sorrise, facendo arrabbiare ancora di più Jude che cercando di tenere sotto controllo la rabbia, replicò:

In effetti hai ragione. Ma se ti parlo da amico e ti dico che sto male non credo che riusciresti a mandarmi da solo a casa, vero?”

Chiara sospirò. Alla fine riusciva sempre a farle fare quello che voleva. E quando ci riusciva, Jude lo sapeva, lei non lo sopportava proprio.

Mi spiace Dominic, ma devo andare. Il mio amico qua non sta bene e devo riaccompagnarlo a casa prima che lo rapiscano gli alieni e lo portino via!” sorrise Chiara rivolgendosi allo sconosciuto.

Il ragazzo annuì comprensivo e le chiese:

Possiamo vederci qualche altra volta, che ne dici?”

Chiara piegò la testa un attimo, valutando la situazione e con un sorriso annuì e rispose:

Dammi un pezzo di carta, ti lascio il mio numero!”

Jude stava per dare di stomaco. Odiava vedere la gente tubare davanti a lui.

Il ragazzo con la faccia da cartone animato scosse la testa e rispose:

Lo perderei. Mi conosco!” e porgendole la mano, indicando il palmo, disse: “Scrivilo qua!”

Chiara parve stupita e Dominic spiegò:

Se lo scrivi in un foglio sono sicuro che, distratto come sono, lo perderò e dovrò sperare che la fortuna ci faccia di nuovo incontrare. Invece se lo scrivi qua,” e indicò il palmo della mano: “sono certo che non lo potrò perdere e che non dovrò sperare nella fortuna per incontrarti di nuovo!”

Jude fece una smorfia disgustata e sorridendo disse:

Magari si cancella e lo perdi comunque. Che ne dici di un pezzo di carta e la finiamo prima di finire la serata?”

Chiara gli lanciò un'occhiataccia e voltandosi, sorridente rispose a Dominic:

Dammi una penna per scrivere!”

Dominic non se lo fece ripetere e chiese una penna al barista. Una volta ottenuta la porse alla giovane assieme al palmo spalancato:

Incidi!” e sorrise dolcemente mentre Chiara le scriveva sul palmo un numero di più cifre.


Chiara si svegliò accecata dalla luce del giorno che entrava attraverso la finestra.

Ricordava ben poco di quella serata. Alla fine, infatti, Jude non era voluto tornare a casa e avevano passato la serata in giro per i migliori locali di Mayfair. Aveva concluso con un enorme cerchio alla testa, incapace di ricordare cosa fosse successo dopo l'ultimo drink.

Si mosse nel letto, sentendo uno spiacevolissimo sapore amaro nella bocca. Doveva essere una delle ultime tequila ad averla ridotta così, ne era certa.

Se solo mi vedesse mia madre!” biascicò in italiano.

Solo in quel momento, mentre si muoveva e riprendeva l'uso del suo corpo si rese conto di essere nuda.

Da quel momento in poi successero molte cose.

Sentì un campanello suonare, si rese conto di non essere a casa sua e sentì la voce di Sienna che cinguettante diceva:

Amore! Ti ho fatto una sorpresa!”

E sbarrando gli occhi, Chiara, si rese conto di essere a casa di Jude. E non solo! Guardando le mutandine appese alla testiera del letto riusciva a capire, senza che ci fosse bisogno di un indovino, di essere di nuovo caduta nella trappola del suo protetto.


Jude sorrideva mentre versava il succo di arancia nel secondo bicchiere.

Non aveva tra i suoi progetti quello di portarsi a casa Chiara, ma doveva ammetterlo che la fortuna era stata davvero dalla sua parte. Aveva dimenticato quanto erano bravi loro due a letto. E alle volte si chiedeva perché non lasciasse Sienna e cominciasse una storia con lei. Certo, cominciare una storia solo ed esclusivamente per l'alchimia che lo legava a letto con la sua assistente rendeva la cosa un po' squallida. Ma se ripensava alla notte precedente, davvero, tutte le remore passavano e all'attore si prospettava solo il meglio.

Stava sistemando qualche dolcetto su di un piattino, quando sentì qualcuno che suonava il campanello.

Senza nemmeno pensarci, con i soli pantaloni addosso, andò alla porta. E quando vide chi c'era dietro il cuore gli mancò un battito.


Sienna sorrise appena Jude aprì la porta.

Non riusciva nemmeno se ci metteva tutta la buona volontà ad essere arrabbiata con lui.

E cinguettante disse, saltandogli al collo:

Amore! Ti ho fatto una sorpresa!” e stampò un bacio sulla bocca del compagno che sembrava paralizzato dalla sorpresa.

Ehi! Ti sei mangiato la lingua?” sorrise Sienna togliendo la sciarpa e il mini cappotto color panna.

Jude sorrise nervoso e rispose:

No! È che sei arrivata in un momento un po' delicato. Tra poco Sadie mi porta i bambini e noi dobbiamo uscire assieme!”

Sienna si mise a sedere nel divano e rispose tranquilla:

E allora? Vengo anche io con voi. Non hai detto tu che i bambini mi adorano e che sono io che mi faccio menate da panico per cose che non esistono?” e voltandosi a guardare verso la cucina vide il succo d'arancia e sorridendo, alzandosi dalla poltrona e battendo le mani, esclamò:

Succo d'arancia. Non ho fatto nemmeno colaz...”

Non riuscì a finire la frase che si rese conto che i bicchieri erano due. Guardò Jude con gli occhi sbarrati e domandò:

Che ci fanno due bicchieri qua?”


Ehm...” Jude si grattò la testa cercando una risposta. “Non ci crederai ma mi sono versato due volte il succo!”

A Sienna cominciò a ballare un nervo sotto l'occhio sinistro. Aveva un'espressione che avrebbe fatto cagliare il latte appena munto. E quando faceva così, Jude lo sapeva, si prevedeva tempesta.

Sei andato a letto con un'altra è così?” chiese Sienna che stava cominciando ad aprire i rubinetti.

Non è come pensi! Ti posso spiegare!” cercò di tamponare Jude, ma tutto era inutile.

Sienna come una furia salì al piano superiore e vide Chiara che piuttosto velocemente cercava di chiudere la cerniera della sua gonna scura e sembrava in difficoltà.


Maledizione!” mormorò tra i denti Chiara cercando di far sollevare quella dannatissima cerniera.

Sembrava quasi che gli dei si fossero messi contro di lei. La cerniera si era inceppata e non aveva nessuna intenzione di salire su.

Dai! Dai!” la incitò, sussurrando Chiara.

Stava ancora lottando con la cerniera quando vide davanti a sé Sienna, che la guardava con gli occhi sbarrati.

Jude dietro di lei era bianco come un cencio.

Chiara, da parte sua, non sapeva davvero cosa fare. E mettendosi a sedere, cercando di mettere a tacere la sua coscienza che gridava vergogna, attese la sfuriata, più che giusta, della giovane attrice.

Ma con sua sorpresa non arrivò. Si voltò, vide Sienna asciugare una lacrima e voltandosi verso Jude gli diede uno schiaffo e sibilò:

Mi fai schifo!” e corse giù per le scale.

Chiara sapeva che Jude non l'avrebbe seguita. Come sapeva che non l'amava più e che il suo unico timore, ora, era quello che potesse succedere di nuovo quello che era successo nel 2006 con quella dannatissima nanny.

Lo guardò mentre scuoteva la testa e, con passo lento, si metteva a sedere nel letto, a testa china.

Lei, invece, lentamente continuava a vestirsi, osservandolo attentamente.

L'attore si voltò e la guardò. Non c'era rammarico nel suo viso, solo un'espressione divertita. E Chiara in tutto questo non trovava davvero nulla di divertente.

Tornerà. Lo so!” sorrise lui e cercando di avvicinarsi a Chiara mormorò: “Solo che non sono sicuro di voler tornare con lei!” e cercò di baciare la bocca di Chiara che, scansandosi, lo fece cadere bocconi sul letto.

Ti ha appena lasciato la tua ragazza e ti metti a fare il cascamorto con me!” esclamò indignata la giovane.

Jude si ricompose e mettendosi a sedere sul letto, replicò:

Lo sai che le cose tra noi due non andavano poi così bene ultimamente. Era solo questione di mesi, settimane, giorni! La nostra storia stava finendo solo per colpa sua...”

Chiara deglutì e scuotendo la testa, raccattò le scarpe da sotto il letto, senza dire una parola. Era troppo seccata, schifata e imbarazzata da quella situazione per aggiungere qualcos'altro. E la cosa che le dava ancor di più i nervi era che, nonostante si fosse ripromessa più volte di non farlo, era di nuovo finita a letto con Jude.

Tesoro! Dai! È stato bello quello che è successo ieri!” intervenne l'attore cercando di far sedere Chiara sul letto, accanto a lui.

Chiara si divincolò e con rabbia disse:

Sai una cosa! Ora so che mi farai credere che tra di noi ci può essere qualche cosa. Lo hai già fatto. Una grande notte di sesso ti fa capire che può esserci una storia con me, ma mi spiace, non è così. Almeno non stavolta. Sono abbastanza schifata da me stessa per quello che ho appena fatto. Non penso che riuscirei a guardarti in faccia dopo stamattina...”

Ehi! Che significa?” chiese Jude confuso.

Chiara scosse la testa e piegando i capelli in una coda alta, rispose:

Quello che hai capito! Ci sentiamo per firmare le pratiche di cessazione di contratto!” e senza aspettare che l'attore potesse ribattere scese le scale.

Stavolta Jude la seguì e bloccandola di nuovo per un polso, disse:

Chiara, non mi puoi abbandonare!”

La ragazza si voltò, lo guardò con ribrezzo e senza dire nulla lo schiaffeggiò.

E dopo quello, prendendo il suo cappotto nero, uscì di casa sbattendo la porta.


Isabella uscì dalla British Library di Eauston Road.

Guardò il grande orologio sulla torre della libreria e vide che era già mezzogiorno. Si mise a camminare con passo più svelto quando qualcuno la bloccò.

Si voltò con la fronte corrugata, pronta a lanciare improperi di ogni genere contro il distratto viandante, quando si rese conto di avere davanti proprio il suo datore di lavoro.

Jude! Che ci fai qua?”

Jude scosse la testa. Aveva una faccia da funerale e Isabella non si sarebbe stupita se avesse visto un occhio nero sotto gli occhiali scuri dell'attore.

Jude la guardò fisso per qualche secondo e rispose:

Ho bisogno di parlare con qualcuno che non ci sia in mezzo da anni a questa storia!”

Isabella aggrottò la fronte e chiese:

Cosa dici? Non riesco a capire!”

Jude sospirò e replicò:

La mia storia con Sienna è finita. Pensavo fosse tutta colpa sua. Invece mi rendo conto che è solo colpa mia...”

Perché? Che hai fatto?” domandò con un sospirò Isabella.

Jude chinò la testa e rispose:

Mi sono innamorato di un'altra e forse lo sono sempre stato. Ma non è questo il problema. Stamattina ho perso anche lei!”

Isabella non riusciva a capire cosa volesse dire l'attore e prendendolo per un braccio disse:

Andiamo al bar qua vicino. Ti prendi un caffè e mi spieghi tutto!” e scuotendo la testa si allontanò con l'attore verso il bar vicino alla libreria.



E finalmente ce l'ho fatta!!! Che succederà ora???

La risposta nei prossimi capitoli.

Ringrazio come sempre

chiaretta e LaNonnina

e mi auguro che questo capitolo

sia di loro gradimento.

Un bacio e alla prossima a tutte e due e

a tutti i lettori silenti che

passano, leggono e non recensiscono.

Aspetto anche un loro giudizio.

Un bacio e alla prossima.

Niniel82.




   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Altri attori/film / Vai alla pagina dell'autore: NiNieL82