Miyabi entrò più stanca che mai nel suo
appartamento, mancando la prima volta la serratura.
“mh…quell’Envy…continua a rimanermi in testa….ma si,
tanto non sarà di certo l’unica volta che ci incontriamo…yawn….che
sonno!!!!”
Si buttò a letto, ma proprio un attimo dopo che
aveva poggiato il viso sul cuscino, squillò il telefono. Restò attonita a
sentirlo suonare due volte.
“ooh, col cavolo se mi alzo! Fortuna che il filo è
lungo, magari ci arriva fino al mio letto” detto questo usò la telecinesi sul
telefono, portandoselo fino alle mani.
“pronto???”
“Miyabi…”
“Lust!!! Ti sembra ora di
chiamare???”
“sei sveglia no?? Comunque la tua stanza è pronta,
puoi venire nel covo assieme a noi.”
“si, si, domani mattina. Hey…tu per caso conosci un
ragazzo di nome Envy?”
“si…perché?”
“e sta anche lui nel covo??”
“si…”
“ah ah ah…ce ne saranno di belle ah ah
ah….”
Detto questo riattaccò.
Lust restò confusa, ma poi con un sorriso malizioso:
“oh si…ce ne saranno davvero delle belle cara. Vedrai che ti combino! Non è nel
mio stile fare scherzi, ma…non si dice che ridere fa
bene??”
Intanto Envy, in camera sua…
“MALEDETTAA!!! Bastarda schifosa, con quel suo
sorrisetto. Come ha osato farmi sentire tanto inerme??” urlò prendendo a pugni
il cuscino.
“ah….e poi perché continuo a pensarci??? Che me ne
frega, tanto probabilmente non la vedrò più!!! AH AH
AH!!!!”
Ad un certo punto sentì una voce e dei colpi sul
muro dalla stanza affianco (quella di Wrath).
“ENVY!! Piantala di rompere!!!sta zitto! Se hai i
postumi di una sbornia vai a smaltirli fuori!!!!” urlò il ragazzino, con voce
tutt’altro che calma.
“che vuoi moccioso?!!! Lasciami
stare!!”
“moccioso a chi??”
Quel termine gli fece tornare in mente la
ragazza.
-ma non è possibile…ogni cosa mi ricorda quella
pazzoide!!- pensò, senza rispondere a Wrath, che si buttò a letto sperando che
l’avesse smessa.
Envy si stese con le mani tra i capelli e quando
chiuse gli occhi, rivisse la scena in cui i loro visi erano vicini e lei gli
sussurrava all’orecchio. Li riaprì subito e sentì uno strano calore alle guance,
così si guardò allo specchio, scoprendo con orrore che era arrossito
violentemente.
-brutta stupida!! La odio!!-
Riuscì a prendere finalmente sonno, solo dopo averla
offesa ancora.
Quella notte fece un sogno che si poteva
definire…non molto casto, su di lei. Al risveglio appoggiò il mento tra le mani
fissando il vuoto con occhi assenti “se la ammazzo…o meglio, se la faccio
ammazzare…magari la smette di girarmi in testa, no?? È un homunculus…può morire
con l’aiuto di un alchimista!”
Senza dare troppa importanza a ciò che aveva detto,
si gettò all’indietro nel letto per dormire ancora.
Quella mattina, Dante chiese a Miyabi di parlare per
discutere di varie cose, così la ragazza ci perse la
giornata.
All’ora di cena uscì con la pancia che le
brontolava, così addentò una qualche specie di pastina che teneva in tasca.
Camminando per i corridoi in cerca di Lust incontrò un bambino, circa di undici
anni che la guardò perplesso. Dopo trenta secondi che erano impalati uno davanti
all’altra…
“ciao…” fece lei tranquillamente, con aria
annoiata.
“ciao!”…”tu chi sei?”
“mi chiamo Miyabi…tu?”
“Wrath…”
“ah…allora sei un homunculus anche
tu!”
“si!” fece lui alzando il piede e mostrandole
l’uroboro. “che cosa ci fai qui?”
“sono un homunculus anche io…”
“ah si? E tu dove cel’hai l’
oroborus??”
“qui…” rispose la ragazza, indicando il punto alla
fine della nuca, tra le spalle.
Il ragazzino la guardò curioso: “ah, ma tu sei
quella nuova!!Mi hanno detto qualcosa di te..e…della figuraccia che hai fatto
fare a Envy ah ah ah ah ah…”
“te lo ha raccontato? Quel tipo ti ha parlato di un
momento in cui era in ridicolo???”
“no…l’ho sentito borbottare…quando è arrabbiato
parla anche da solo!”
“ah…di bene in meglio…! Comunque…io cerco Lust…sai
dirmi dov’è?”
“mh…penso sia nella sala d’entrata…ma non ne sono
sicuro…prova a darci un’occhiata!”
“grazie! Ci si vede!”
“ciao Bibi!”
La ragazza gli sorrise, per poi voltare la testa in
avanti e assumere un’espressione di rabbia cieca “Dio quanto odio quel
diminutivo!! Non che il mio vero nome sia tutta sta gran
bellezza…”
Arrivata al salone, vide Lust seduta a bere il tè
con di fianco un……un……una creatura bassa e grassa, dallo sguardo assente e
un’aria da imbecille di prima categoria.
“ah…allora ci sei! Ti presento Gluttony!” fece la
donna senza neanche guardarla.
“ciao…” disse lei alzando una mano verso quello
strano tipo. “senti…hai le chiavi della mia stanza?”
“si tieni” gliele lanciò e Miyabi se ne andò
finalmente in camera.
Entrò e non fece neanche caso agli oggetti in giro
per la stanza. Spogliatasi e rimasta solo con un paio di mutandine e la
canottiera si buttò a letto.
Envy invece tornò al covo poco dopo, senza sapere
minimamente che la sua “amica” era lì.
Era piuttosto stanco, così decise di concedersi del
meritato riposo anche lui.
“aah…che giornata pesante! Fanno fare tutto a me!
Accidenti!!!!!!”
Si lasciò cadere nel letto a pancia in giù, nel buio
più totale, tanto ormai sapeva che era lì.
Si sentì distintamente atterrare su
qualcosa…
La faccia sprofondata in qualcosa di più morbido di
un cuscino
Il corpo steso scompostamente su qualcosa che non
era di certo il materasso.
Avvertì un sospiro strozzato e subito dopo la luce
del comodino si accese…
“senti…la mia prassi è per lo meno un invito a
cena…prima di questo….” Esclamò una voce a lui ben
familiare.
Alzò gli occhi e vide Miyabi che lo guardava con
aria di rimprovero, anche se non troppa.
Li abbassò di nuovo e si trovò a pochi millimetri
dalla faccia il suo seno, arrossì violentemente e si spostò, restando attonito
per qualche secondo.
“ma che cazzo ci fai in camera
mia???”
Ecco, finito anche il secondo…spero non proceda
verso il peggio…
Fatemi sapere che ne pensate!!
Bye!
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