Quella ragazza continuava a camminare guardando davanti a
se, senza badare a qualsiasi rumore sentisse, eppure era sicuro che lei li
udisse tutti.
La osservava con quei suoi occhi profondi color
ametista, e i suoi capelli verdi erano illuminati qualche volta dalla luna,
producendo qualche riflesso lucente.
Aveva un viso molto attraente, con dei capelli scuri
a riflessi blu, che erano tagliati a baschetto, però scalati e tenuti più lunghi
verso il viso. Indossava dei pantaloni neri e una camicetta bianca lunga sotto
la cintura.
Si girò di scatto a guardare verso di lui, con aria
seccata. Aveva fatto in tempo a nascondersi ovvio, ma non capiva il suo
sguardo.
Non aveva un motivo preciso per seguirla, ma
stimolava la sua curiosità.
“aaah!!! Che noia!!!!!” sbottò lei, rompendo il
silenzio a tarda notte. Girò poi lo sguardo verso un laghetto alla sua destra,
così vi si diresse.
Envy continuava imperterrito ad osservare ogni suo
movimento. La vide sedersi sull’erba, mentre iniziava a togliersi i
sandali.
“ma che fa????” pensò lui.
La ragazza si tirò su i pantaloni fino al ginocchio
e prese a camminare sul bagnasciuga con i sandali in mano.
Fischiettava un motivetto né allegro né triste,
mentre la luna si specchiava nei suoi occhi azzurro
ghiaccio.
L’homunculus continuava a seguirla senza capire il
suo strano comportamento chiedendosi quale fosse il suo nome. Ad un certo punto,
quasi a fargli un favore lei si fece un’osservazione: “eh…Miyabi, Miyabi…sei
proprio stupida…! Si, sono un’idiota!”.
“ah…allora è così che ti chiami!” pensò lui, per poi
sentirla continuare.
“si, si, è proprio da stupida stare fuori a
quest’ora di notte con un tipo strano che mi segue!”
“prego??? Ho capito bene???” si chiese Envy, senza
avere il tempo di dirsi altro.
“eh si…ti ho visto da un pezzo sai…ciuffettino
verde…!”
Envy assottigliò gli occhi per il nomignolo e scese
dall’albero su cui era appollaiato.
Si guardarono per poco, solo un
attimo.
“uuh…non l’avevo notato che mi seguiva un homunculus
così carino!”
Envy si limitò a fissarla sorridendo maliziosamente
per il complimento.
“e…tu sei?” fece lei con aria
annoiata.
“…capace di ammazzarti se mi chiami ancora
ciuffettino verde!” rispose l’homunculus con il solito
sorriso.
Miyabi lo guardò storta e disse: “ciuffettino verde…
ciuffettino verde… ciuffettino verde!!!!...dai ammazzami!”
Envy si limitò nuovamente, strinse i pugni
irritato.
“su, su, non sai che è scortese non rispondere…fatti
un po’ guardare…hum… hai l’aria di essere più giovane di
me…”
Anche se aveva 400 anni, anche la sua apparente età
superava di un anno circa quella della ragazza.
“beh, visto che sai già che sono un homunculus…posso
rivelarti che ho 400 anni no???”
“si, avevo ragione…rispetto a me sei proprio un
marmocchio!”
Ancora più irritato Envy si fiondò su di lei, pronto
ad assestarle un pugno per l’impertinenza ma, ad un certo punto, senza che lei
lo toccasse, si sentì spingere a terra da una forza misteriosa, e in men che non
si dica, si trovò la ragazza di lato.
“c…che mi hai fatto…non riesco a muovermi!!!” sbottò
lui, steso a terra con le braccia aperte.
“si, e così sei ancora più carino, lo
sai???”
“non prendermi per il culo!!!”
“A-A-A…nella tua posizione non mi permetterei di
dare ordini!...ciuffettino verde!”
Envy la guardò adirato, soprattutto perché non
capiva come fosse stato immobilizzato.
“che mi hai fatto brutta
strega!”
“mache brutte parole da una boccuccia tanto bella e
invitante…” fece lei poggiandogli un dito sulle labbra, per poi spiegarsi “è
telecinesi ciccio bello! Ho selezionato il tuo corpo con la mente e posso farti
fare quello che voglio…non è divertente??”
“divertente un corno!!!” –accidenti…e io che pensavo
fosse indifesa…devo riuscire a muovermi! Le strapperò quel sorriso tronfio dalla
faccia!!!!- pensò, ancora immobile.
“come mai mi seguivi?”
“tu più che altro…rispondi alle mie
domande!!”
“ok spara!”
“se io sono un marmocchio…si può sapere quanti anni
avresti tu???”
“te lo dirò prima di andare via!...” disse lei con
un sorriso.
“…rrrgh…comincio già ad
odiarti!!”
“fa nulla…tanto non posso morire! Quindi rimuovi dal
tuo cervellino tutte le possibilità di uccidermi!”
“sei un homuncuulus???”
“si…il più vecchio mai esistito…e pensare…che non
vengo neanche da questo mondo! Ah ah ah!”
“i…in che senso?”
“gli umani si evolvono così lentamente in questo
mondo…pensare che ha poco più di mille anni la loro storia…che
noiosi…”
“merda! Liberami e dimmi chi
sei!!”
“no…non mi va…prima dimmi tu il tuo
nome!”
“Envy…”
“piacere…Miyabi…”
Il ragazzo si limitò a sbuffare con
disapprovazione!
Lei prese a far camminare le dita (indice e medio)
dal suo ombelico fino al collo, ignorando tutte le sue urla di
diniego.
“piantala…maledetta! Giuro che ti ammazzo appena
posso! Non toccarmi!”
“mh…vedo che non sei abituato a fare la parte della
vittima. Dì la verità, non sei mai stato succube di qualcuno in vita tua,
eh?”
“no! E la cosa mi irrita!!”
“c’è sempre una prima volta ciuffettino
verde!”
“PIANTALAAAAAAA!!!” urlò lui. Miyabi aveva ragione,
non era mai stato lui la vittima.
“che vocina niente male ciuffettino
verde!”
“TI ODIO MALEDETTA!!! GIURO CHE TI UCCIDO!
MORIRAI!!!”
“sono un homunculus…ricordi…e ora…ho anche
sonno.”
Detto questo lo lasciò andare e senza fare una piega
o aspettarsi attacchi gli diede le spalle e prese ad
allontanarsi.
“come osi sottovalutarmi
così??”
“ho sonno non rompere! Vado a
dormire!”
“MALEDETTAAA!!”
Si scagliò di nuovo contro la ragazza, che lo bloccò
a pochi centimetri da terra e da lei.
Miyabi si girò e arrivò a pochissima distanza tra la
sua bocca e l’orecchio di Envy, che sentì una strana
sensazione.
“ah…a proposito” gli sussurrò “ho tredicimila
anni…”
Envy sgranò gli occhi incredulo e lei lo guardò con
un sorriso compiaciuto.
“hey…te lo avevo detto che non sono di questo
mondo…”
Detto questo scomparì, lasciandolo confuso, per
concedersi una bella dormita.
Mi è venuta in mente di getto e tutto si spiegherà
negli altri capitoli…
COMMENTATEEEE!!!!
This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor