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Autore: EmmaStarr    12/10/2012    10 recensioni
Siete stufi delle solite storie dei Malandrini dove non succede mai niente?
Siete pronti per un'incredibile avventura oltre i confini del tempo e della magia?
Bé, i Malandrini di sicuro no, ma che ci volete fare... le avventure capitano, specie se è la mia testolina contorta a prepararle. u.u
Ebbene sì, ritornano i nostri benamati Malandrini che, in compagnia dell'incantevole Lily Evans, dovranno vedersela con ripetuti viaggi nel tempo alla ricerca di alcuni misteriosi rubini...
Dove finiranno? In un lontanissimo passato? In un remotissimo futuro? Quali misteriosi personaggi incontreranno? In che disperate situazioni si troveranno? La loro amicizia rimarrà salda, nonostante tutto? Sarà forse in seguito a questo viaggio che finalmente Lily cadrà ai piedi di James? Oppure falliranno e non torneranno indietro mai più?
Per scoprirlo... leggete!
Dal capitolo 2:
“Insomma, dovremmo viaggiare nel tempo, senza nemmeno poterci smaterializzare, per recuperare questi cosi a sprezzo della vita, e avremo solo un giorno per ogni rubino?” domanda Remus.
“Proprio così!”
“Siamo fottuti” conclude Sirius. E gli do ragione. Oh, se gli do ragione.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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VIII

 

“Ma non è possibile che capitino tutte a noi!”

“Io mi rifiuto!”

“Dev'essere uno scherzo!”

“Maledetto il giorno in cui abbiamo deciso di entrare in quella dannatissima porta.” (ehm... oggi?)

“Sì, oggi!”

E oggi sto avendo un attacco di nervi.

E povero Peter che sta qui a sopportarmi.

Ma che cavolo, insomma! Non era abbastanza il casino di mille anni fa? Nooo. Non è bastato che perdessimo Remus? Macché.

Appena li ritrovo tutti me li allaccio stretti ad una corda, così siamo legati per forza insieme. E la facciamo finita.

“Ehm.. Sirius?”

“CHE C'È?” esplodo. Pete si fa piccolo piccolo. Perfetto, mi sento un cretino. “No, scusa. Sono solo un po' nervoso. Ehm... che c'è?”

“Non stiamo... cioè, la strada non era quella?”

Mi volto. Abbiamo saltato il corridoio. “Ah.. sì, hai ragione, andiamo.”

Perfetto, sembra che non ne combini una giusta.

Ma no, in fondo sono una persona eccezionale...

Bé, sì, è vero, ma mi sto talmente stressando...

Supererò tutto senza problemi, sono o non sono un Grifondoro?

Ma certo, in fondo io...

E poi ho un amico talmente speciale e simpatico come James...

Sì, in effetti...

No, un attimo, non posso averlo pensato davvero.

“James!” grido, a metà fra un imprecazione e un insulto.

“Piacere mio, Felpato!” esclama la sua voce da davanti a me.

Il mio amico si toglie il mantello e sghignazza apertamente.

Non so se è il mio sangue Black o l'istinto canino, ma ho questo strano desiderio insano di strozzarlo...

“Tu! Razza di pazzoide dai capelli impossibili che solo per uno sfortunato giro di inspiegabili circostanze è mio amico! Se mi entri in testa in questo modo io temo di essere impazzito, come se non fossi già abbastanza teso!”

“Io cercavo di tirarti un po' su...” si difende lui. Ha notato il mio sguardo. Bene: che impari a temermi.

“Ragazzi... Lily!” ci richiama Remus. Ha l'aria stanca... prima o poi dovrò chiedergli cosa diavolo è successo, visto che James non sembrava intenzionato a dire niente.

Però ha ragione, è importante capire che le è successo.

“Giusto, sì. Lily! La perdo di vista per la prima volta da sette anni e lei... puff! Scomparsa!” sbotta James, stizzito, passandosi una mano fra i capelli.

No, non devo ridacchiare. La situazione è seria, non devo, non devo, non devo...

Troppo tardi.

Il volto di James sembra quello di Lucius quella volta che gli abbiamo fregato la spilla da Prefetto e poi l'abbiamo gettata agli Schiopodi di Hagrid. Forse era meglio non infierire, stavolta...

“Ragazzi, non è il momento! Piuttosto... oh mamma” commenta Remus, perché la folla urlante è arrivata anche qui. Un mucchio di persone si sta catapultando dalla nostra parte...

Peggio che alla finale Spagna Galles del '75! Bei tempi...

Ci appiattiamo tutti alla parete, sperando di non essere travolti.

La stessa speranza la devono provare tante persone, al momento: ad esempio quella piccolina laggiù, che è caduta e sta per essere travolta da una folla impazzita...

Sto per intervenire io, quando vedo James che la afferra per il braccio. Deve sempre fare il galante quello là? Persino con le bambine? Ma non è possibile, andiamo!

“Tutto ok?” chiede gentilmente alla bambina, che non dimostra più di sette anni, dopo che Remus ci ha fatti entrare dentro ad una cabina.

“NO CHE NON È TUTTO OK, RAZZA DI IDIOTA!” strilla quella.

Rimango paralizzato.

Remus rimane paralizzato.

Peter rimane paralizzato.

Soprattutto James rimane paralizzato.

Perché quella, nonostante l'aspetto da piccola e indifesa cucciolotta, non è affatto una bambina.

E James sembra in preda ad un irrefrenabile attacco di ridarella isterica, perché la piccoletta qui presente ha dei bellissimi occhi verdi e dei fiammeggianti capelli rossi.

Questa qui è Lily Evans.

 

* * *

 

Una volta, al secondo anno, ho cercato di fare una lista delle cose sceme, strane, impossibili e fuori da ogni logica che i miei amici mi avevano fatto fare.

Dopo aver riempito cinque rotoli di pergamena in una settimana, ho gettato la spugna, ma in questo momento vorrei proprio averla fra le mani. Oh sì, una bella lista in cui aggiungere: “Mi hanno dato una qualche pozione per cui ora sto avendo strane allucinazioni su viaggi nel tempo, mostri assassini, navi che affondano e ragazze che rimpiccioliscono.” Sì, proprio un bello scherzo, ragazzi.

Ora però finitela.

“Oddio! Lily! Ma che è successo? Come hai fatto a...” balbetta James.

No, ti prego, deve essere un'allucinazione. È un'allucinazione. Se me ne auto-convinco...

“È stato assurdo! Non ci crederete mai!” esplode la bambina.

“Scusa, ehm, Lily. La nave però affonderà nel giro di un'ora, e... voglio dire, già il fatto che siamo tutti salvi e col rubino è un'ottima cosa, io direi... potremmo anche...” tenta Peter.

Rubino? Meglio passarlo allo scanner, prima che ce ne dimentichiamo. Me ne occupo io.

“Ma sei fuori?” fa però James, indignato. “Non possiamo lasciarla così!”

Certo, James. Tu la vuoi solo della tua età per poterla conquistare, no? Do voce ai miei pensieri, e il mio amico mi fissa come se volesse sbranarmi. Ehi, il lupo sono io!

“Adesso smettetela, ok? Sono io quella che ha dieci anni di meno, qui!” strilla la bambina, pestando un piede a terra.

È decisamente lei.

“Insomma, se non mi lasciate parlare qui non finiremo più!” si lamenta. “Dicevo. Su questa nave c'è un gruppo di maghi. Alchimisti, più che altro. Fanno pozioni di tutti i tipi, ma gli altri maghi non ne sanno niente... Solo che gli serviva una cavia. Un mago cavia, hanno detto.” spiega Lily.

Ma siamo fuori di testa? Pazzi alchimisti che vivono nei bassifondi di una nave, che rapiscono ragazze per usarle da cavie e, dopo averle rimpicciolite, se ne liberano così?

“E dove stanno? Magari c'è un antidoto...” propone Sirius, spiccio.

“Seguitemi.” dice subito Lily, ed esce dalla cabina di gran carriera.

“Agli ordini...” borbotta Peter seguendoci rassegnato. Povero, e lui che pensava di potersi riposare dopo la corsa che Sirius gli ha fatto fare...

Ma il tempo di commiserare Peter è finito quel lontano giorno della minestra coi fagioli (notte spaventosa, commiserazione terminata di botto), per cui corriamo tutti dietro a quella piccola peste rossa finché non raggiungiamo un corridoio semi-allagato.

“È qui, ma loro sono ancora dentro.” dice lugubre Lily.

“Come, dentro? Non hanno, non so, paura di morire annegati?” domanda James, scioccato.

“Non sanno smaterializzarsi, e neanche noi possiamo, al momento. Non vogliono abbandonare le loro pozioni, dicono. Ce n'è di incredibili, e a giudicare dalla ringiovanente direi che funzionano.” dice lei con una smorfia. “Vogliamo vedere se funzionano uguale sulle rosse... che cretini. Comunque, dicevo, ce n'è di assurde! Una crea dei sosia perfetti, una rende fosforescenti a vita, una ritrasforma i vampiri in esseri umani, ce n'è anche una che fa lo stesso con i lupi mannari...”

Un attimo.

Ho sentito bene?

Sono io che ho le traveggole o Lily ha appena detto che là dentro, oltre questa porta, c'è una pozione che può trasformare i lupi mannari in persone normali?

Noi Malandrini ci scambiamo una serie di sguardi allarmati.

Ma allora...

“Entriamo con te.” decide James, prendendomi per un braccio.

Lily alza gli occhi al cielo (ma com'è che Sirius sta contando?) e sibila: “È già un miracolo se riesco ad entrare io senza farmi vedere, voi...”

James fa un sospiro plateale e si spettina i capelli. “Guarda che ti facevo più intelligente, Lily... credi davvero che ti abbiamo accompagnato fin qui per restare belli e tranquilli ad aspettarti? Seriamente?”

No, Lily non lo crede. E dal canto mio non mi farò sfuggire l'unica occasione della mia vita che ho per smettere di essere questo... questo mostro.

“Ma James, come...” tenta Lily, ma il mio amico, con un'espressione furba dipinta in viso, estrae dalla borsa un mantello dall'aria familiare.

“Adesso, Lily, ti spiego come funzionano le cose con noi Malandrini.” esordisce, un lampo preoccupante negli occhi.

Ho detto preoccupante?

Intendevo: esattamente quello che volevo vedere.

 

* * *

 

No, questa non sono io. Questa bambina che si sta stringendo sotto un mantello dell'invisibilità aggrappata a James e Remus intrufolandosi dentro ad uno studio alchimistico non posso essere io.

Va contro tutti i miei principi morali.

Perché a me? Perché a me?

“Ehi, Lily, tutto ok?” chiede James, preoccupato.

Argh. Come fa ad essere tutto ok se sono rimpicciolita di dieci anni, sto rischiando la pelle per un antidoto e sono fra le sue braccia?

Va bene che era l'unico modo per starci tutti sotto quest'affare (se lo sapesse Gazza...), però, che imbarazzo!

Oh, ma perché io mi sto imbarazzando di questo? Dovrei essere solo disgustata...

“Pronto? Terra chiama Lily, c'è nessuno?” sussurra di nuovo.

“Cos.. oh, sì, sto bene.” faccio io di rimando.

Ci stiamo infilando in un corridoio che sfocerà tra pochissimo nell'antro segreto in cui mi avevano trascinata... Sono scappata per miracolo meno di un quarto d'ora fa, e adesso mi tocca ritornarci!

Però almeno so dov'è l'antidoto. Già qualcosa... il difficile sarà prenderlo senza farsi beccare!

“È qui, fate attenzione!” sussurro, ma tutta questa estrema prudenza e questo aggrapparsi a James si rivelano inutili: qui non c'è proprio nessuno.

Non per questo però devo staccarmi, sia chiaro.

“Sembra deserto...” mormora Remus, sollevato. “Senti, Lily, dov'è che...”

“Di là, a destra.” comincio io. L'antidoto era vicino alla pozione.

James e Remus si scambiano un'occhiata che non cerco nemmeno di interpretare (certi segreti, è bene che rimangano tali, nei miei interessi).

“Su, allora scendi e valla a prendere, noi diamo un'occhiata in giro.” fa James spiccio, posandomi delicatamente a terra.

Non faccio in tempo a protestare, che mi ritrovo fuori dal mantello, in bella vista.

“Ehi! Ma cosa...” comincio a lamentarmi, ma Remus mi mette una mano sulla spalla.

“Lily, è importante. Mi potresti dire dove hai visto tutte le pozioni che ci hai detto prima?”

Ed ecco il famoso intenditore di pozioni che fa il suo ingresso... dovevo sospettare che non si sarebbero lasciati sfuggire quest'occasione. Però, che cavolo, rischiano di mettermi nei pasticci!

Però c'è qualcosa di strano nelle loro espressioni, perciò mi limito ad indicargli lo scaffale su cui mi ero soffermata e che contiene tutte le pozioni che ho visto.

I due ci si fiondano come indemoniati (comincio seriamente ad avere paura) mentre io mi dirigo verso l'antidoto.

Insomma, non dico che dieci anni di vita in più siano da buttar via, però...

Ma dai, voglio dire, dovrei andare di nuovo ad Hogwarts (non ero triste all'idea di lasciarla?), dovrei farmi nuovi amici (non che io ne abbia poi tanti), dovrei spiegarlo a Petunia (sarebbe un modo per togliersela dalle scatole)...

Oh, insomma, ma perché allora voglio tornare normale?

No, non devo farmi questa domanda, la risposta potrebbe farmi paura.

Tornerò normale e basta.

Stappo la bottiglietta e la mando giù in un colpo solo, e di nuovo quella strana sensazione di prima...

Non la augurerei nemmeno a Sev, per quanto crudele sia stato.

Alla fine però, grazie a Dio, ho le mie sembianze.

Mi tocco tutte le parti del corpo prima di accertarmene, poi tiro un sospiro di sollievo.

Meno male, è andata!

“Ragazzi, ci sono!” chiamo. Perfetto, anche la mia voce è quella di prima.

Non ottengo risposta.

“Ehi, voi! Che fine avete fatto?”

Cammino un po' nervosa verso il luogo in cui ci siamo separati.

Se mi stanno facendo uno scherzo, giuro che...

Giro l'angolo e subito rimango paralizzata.

Vedo un volto che avevo sperato non dover vedere mai più: l'Alchimista capo, quello che mi ha fatto prendere la pozione.

Sta sorridendo malignamente a James e Remus, che lo fissano ostili con le bacchette sollevate di fianco a me, poi dice: “Adesso, da bravi, mollate la pozione e il rubino, e forse non farò del male a loro.”

Dietro di lui, Peter e Sirius sono bloccati da due maghi che gli tengono la bacchetta alla gola.

 

* * *

 

Emma's corner:

Buongiorno... allora...

È necessario implorarvi di nuovo di non linciarmi? Perché se ce n'è bisogno lo faccio u.u

Insomma... Intanto scusate se vi avevo detto che avrei postato ieri, c'è stato il blocco di efp, sono innocente o.O

Su, che ve ne pare? Vi sto un po' incuriosendo?

Come se la caveranno i nostri eroi?

Se devo dirla tutta, io non ne ho ancora idea... ma mi farò venire in mente qualcosa, ve lo giuro!

Sempre lo stadio extracorporeo, ricordate? Il segreto del mio (presunto) successo...

Ok, del mio inesistente successo.

(Oh, ma aspettate e vedrete!) (Taci, Emma, taci)

Intanto, per voi fan di Sirius, potrei darvi una minuscolissima anticipazione...

Forse, ma dico forse, sarà lui ad avere un'idea che... Non vi dico altro!!

Grazie mille a tutti quelli che mi hanno seguito fin qui, perché mi scaldano sempre il cuore!

A presto, un bacio

Emma

  
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