Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h.
Segui la storia  |       
Autore: fers94    12/10/2012    1 recensioni
"Come si può coltivare un sentimento figlio di due mondi differenti che il destino condanna in qualsiasi circostanza? Come si può?" [Cornelia&Caleb]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb, Cornelia Hale
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7. Il coraggio di scegliere

Andrò alla partita di Peter tra poco, la sua finale. Se vincerà, dovrò condividere la sua gioia con lui, perché sono la sua fidanzata. Già. Gli occhi pietrificati di Caleb è tutto quello che mi viene in mente mentre mi preparo per andare a condividere un quotidiano stralcio di vita col mio ragazzo.

Il palazzetto di Heatherfield è pieno di gente. Io e le ragazze siamo sedute in una delle prime file. Peter ci raggiunge poco prima che inizi la gara.
"Grazie per essere venute tutte, ragazze!" esclama dopo avermi schioccato un bacio sulle labbra.
"È il minimo, fratellone. Stendili tutti adesso, sei il più forte!" risponde Taranee, radiosa per quella che è in qualche modo una grande occasione per il suo amato fratello.
Lui mi tiene la mano e risponde ai complimenti che gli rivolgono sua sorella e le ragazze, mentre io non riesco a dire nulla perché ho la testa altrove. Davvero è questa la vita che mi spetta? Mentre il mio fidanzato mi tiene la mano non provo nulla, se non rimorso per quello che ho abbandonato poche ore fa. Ho dovuto, mi ripeto. Non saremmo andati da nessuna parte. Continuo a massacrarmi psicologicamente mentre Peter ci saluta ed entra in campo. Prima che la partita inizi, Will nota il mio sconforto; quello che ho non è certo lo sguardo sognante di una ragazza che assiste il proprio fidanzato in una grande occasione per lui. Con una scusa mi prende da parte e ci spostiamo di poco dagli spalti, solo io e lei.
"Che hai, Cornelia? Non sei riuscita a lasciare Caleb nemmeno stavolta?" mi sussurra.
"È proprio perché ci sono riuscita che sto così..." mormoro io.
"Mi dispiace molto... Ti starò vicina, anzi, noi tutte ti staremo vicine e vedrai che supererai questo brutto momento. Da oggi comincia la tua rinascita. Peter saprà darti tutto quello di cui hai bisogno."
"Non so se sarà così, ad ogni modo ti ringrazio." rispondo fredda.
Il nome di Peter non provoca più niente in me. L'aver rivisto Caleb mi ha ben messo in chiaro quello che provo davvero per lui, ovvero un amore di conseguenza. Non poter amare Caleb, mi ha indotto ad amare Peter, ma questo non credo sia 'amore'. Aveva ragione Caleb anche su questo, come su tutto. Lui mi conosce meglio di quanto mi conosca io. Lui è in grado di leggermi l'anima. Lui è l'unico che può rendermi felice. Ma queste cose non riesco a dirle neppure a Will; preferisco sorriderle malinconica e dirle che proverò a rinascere, come dice lei.

Torniamo a sederci dalle altre. Cerco di mostrarmi -per quanto possibile- serena con loro, illudendomi -perché so che è solo un'illusione- che col tempo questa vita mi apparterrà a pieno. La cosa che più mi fa sentire inadeguata in questa situazione è il fatto che Peter stia vincendo la sua finale, che sia così vicino al suo sogno e a me non importi nulla. Una ragazza innamorata sarebbe fiera di lui, ma soprattutto felice, perché in amore la felicità dell'uno è anche la felicità dell'altra. E questo discorso non coincide con il mio rapporto con Peter. Ho sbagliato tutto; io non ho mai amato Peter. Mi sono convinta che fosse così, in modo da poter allontanare il lancinante ricordo di Caleb, ma non lo è mai stato, e una piccola parte di me l'ha sempre saputo. Sono sempre stata innamorata soltanto di Caleb. Innamorata di un irraggiungibile desiderio che il destino mi ha privato di realizzare. Innamorata della persona che è in grado di darmi la felicità alla quale mi è vietato aspirare. Innamorata dell'impossibile.

Un fischio spezza ogni mia riflessione. La partita è terminata e la squadra di Peter ha vinto. Le ragazze si abbracciano alle mie spalle, io mi alzo e non so cosa fare. Rivolgo uno sguardo a Peter e lui mi manda un bacio con la mano, poi Taranee mi piomba addosso urlando. Mi fingo contenta, anche se sono anni luce lontana dalla concezione di contentezza. Peter esce dal campo e ci raggiunge sugli spalti. Mi prende per i fianchi e mi abbraccia facendomi fare una giravolta.
"Ce l'ho fatta, amore mio! Ce l'ho fatta!" continua a ripetermi esaltato.
"Sei stato fantastico!" rispondo io, anche se in realtà non ho visto nulla della sua partita.
"Sai, c'è una cosa che devo dirti..." riprende lui, facendosi più serio e facendomi tornare con i piedi a terra.
Mi verrebbe da rispondergli qualcosa del tipo 'Sapessi quante cose dovrei dirti io!', ma me lo risparmio.
"Cosa c'è?" rispondo dunque.
"Ecco... Alla partita di oggi ha assistito un talent scout, sai, un pezzo grosso... Nello specifico, si tratta di un osservatore per conto della squadra di basket di Oxford. Sembra che sia interessato a me e altri miei compagni per portarli con sé nella sua squadra... Giocare nella squadra di Oxford sarebbe un sogno, ma quel che più fa di tutto questo un vero sogno, è il fatto che tu presto ti troverai a studiare nella stessa città nella quale io giocherò. Cornelia, quello che sto cercando di dirti è che... Beh, se tutto va bene, dal prossimo anno potremo vivere insieme. Capisci? Dividere la stessa casa, le nostre piccole cose quotidiane... Cominciare una vita insieme! Ad Oxford, io e te, insieme! Sempre che tu lo voglia, naturalmente... Io penso che non ci sia cosa migliore di arrivare all'apice della mia carriera da playmaker con accanto una ragazza meravigliosa come te... Mi sembra un sogno tutto questo!" mi dice lui tutto d'un fiato, congelandomi all'istante.
Io lo guardo paralizzata. Sarebbe la mia occasione per resettare tutto e provare davvero a guardare avanti. Immagino me e Peter sotto lo stesso tetto, a condividere la routine come una coppia a tutti gli effetti. Devo dirgli di sì. Devo accettare, potrebbe davvero essere la mia rinascita, come dice Will. Devo, è giusto così, ma voglio? Ancora una volta le due cose non coincidono. Ciò che voglio non può essere, ciò che è giusto invece può. 'Il destino è davvero più forte del nostro amore?'; di nuovo quella domanda di Caleb mi riecheggia in testa. E mi fa fermare. Stavolta, in cuor mio, rispondo di no. Non voglio una vita con Peter, sarebbe una vita di fintà felicità ed io mi rendo conto che è meglio una vera sofferenza che una finta felicità. Non voglio fare il burattino del destino, io sono una persona che si è innamorata di un ragazzo speciale per cui vale la pena andare fino in fondo. E non posso permettere di condannare me e Caleb senza provare a lottare con tutte le mie forze. Non so a cosa andrò incontro sfidando il destino, ma non posso condividere la vita con Peter; non posso perché ho capito che non lo amo, perché non intendo ingannarlo visto che so quanto lui mi voglia bene. Peter non merita questa mia presa in giro. Amo Caleb e voglio lottare per il nostro amore insieme a lui. Insieme. Peter è ancora lì sorridente che aspetta una mia reazione alla sua 'proposta', ma io non so fare altro che scappare.
"Ehi, Cornelia! Cornelia, aspetta!" mi sento richiamare in lontananza dal vocione di Peter, e contemporaneamente mi sento seguita dagli sguardi attoniti di Will, Irma, Taranee e Hay Lin.
Ma io sono già fuori dal palazzetto; sto andando alla radura, il sole non è ancora tramontato e Caleb andrà via all'imbrunire, dunque sono ancora in tempo per fermarlo, per chiedergli di restare, per dirgli che sono pronta a lottare per il nostro amore e che sono stata una stupida a non esserlo stata da subito.

Corro frettolosamente, rischiando più volte di inciampare tra gli arbusti. Il cellulare mi squilla più volte, dunque lo spengo e lo rimetto al suo posto. So già che le chiamate sono di Peter o tutt'al più delle ragazze, ed in questo momento non voglio pensare a nient'altro che a Caleb. Non ancora ha fatto buio, sono in tempo, ma la paura di tardare all'ultima occasione che ho per riprendere in mano la mia vita mi assale prepotente. Il cuore batte forte e il fiato comincia a mancare, la radura si avvicina ma c'è ancora da avanzare. La distanza si accorcia sempre più, finché finalmente non arrivo ed il sole è ancora alto.
"Caleb!" urlo con tutta l'energia che ho.
Mi risponde solo il cinguettio di qualche passero. Forse Caleb è già andato via. Forse è troppo tardi. Comincio a piangere in preda allo sconforto, quindi entro di corsa nella caverna, sperando che magari Caleb stia dormendo lì. Ma non lo trovo, c'è solo la sua amaca; mi ci appoggio e piango. Non è ancora l'imbrunire, ma Caleb non c'è già più ed è solo colpa mia. Ho preso la decisione giusta a lasciarlo andare, giusta per tutti tranne che per noi. Quindi, per me, è stata la decisione sbagliata. Mi sono accorta troppo tardi dell'errore che stavo commettendo ed ora non posso fare nulla per rimediare.

Mi corico sull'amaca e chiudo gli occhi. Scorrono tutte le immagini della mia storia con Caleb, come se la mia mente fosse il telo dove in un cinema si proietta un film. Quel film siamo io e lui. O meglio, lo eravamo. Un film, una favola. Se eravamo una favola, io ho strappato tutte le pagine soltanto perché avevo paura del lieto fine. Illusione, cos'altro siamo stati? È stata colpa mia se quella storia non è diventata la mia vita. Mi sento a pezzi, mi resta solo il bellissimo ricordo di qualcosa che, molto probabilmente, avrei dovuto rincorrere con più insistenza per realizzare. Mi lascio cullare dal suo pensiero e vado a cercarlo in un sogno, magari per chiedergli di tornare indietro a prendermi. O forse dovrei andare io a Meridian? Certo che no. Lui ha il diritto esattamente quanto me di provare a ripartire da zero in una nuova vita, magari con Elyon. Ed io non devo più creare problemi. Il treno è passato ed io non l'ho preso. Ora devo lasciare stare le cose come stanno.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h. / Vai alla pagina dell'autore: fers94