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Autore: koopafreak    12/10/2012    2 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Solitamente il cavaliere prediligeva starsene sulle sue ed impiegare il proprio tempo meditando, esercitandosi in beneamata solitudine o ancora meglio addestrando il suo pupillo a tirar fuori il suo latente istinto di guerriero. Tuttavia la breve spanna d'attenzione di Kirby era già totalmente impegnata coi suoi nuovi amici ed il giovane apprendista aveva ricevuto il consenso del suo maestro, il quale aveva ceduto un po' malvolentieri, per poter essere esonerato quel pomeriggio dall'allenamento ed andare invece a trastullarsi liberamente insieme a Mario e Link. Un ulteriore imprevisto subito dopo era stato l'arrivo dei due spadaccini che aveva già incontrato nel deserto ed insieme a cui aveva stretto temporanea alleanza combattendo contro Galleom, perciò aveva creduto che fossero tornati a regolare quel piccolo conto rimasto in sospeso tra loro ed aveva accolto con una certa letizia la prospettiva di una sfida.

Eppure, non appena aveva estratto la sua Galaxia, il duo aveva manifestato solo sorpresa anziché ostilità ed aveva scoperto che il loro intento era invece tutt'altro che massacrarsi. Coi suoi modi composti Marth aveva avanzato l'invito, Ike aveva insistito, poi aveva insistito ancora e, intuendo che non se ne sarebbero andati con un “no, grazie”, Meta Knight si era infine ritrovato piuttosto scettico ad accettare di visitare questa fantomatica Isola Delfina di cui entrambi avevano raccolto opinioni tanto entusiaste dagli altri gareggianti. Non propendendo per natura all'espansività, durante il viaggio il cavaliere aveva occupato il ruolo più di ascoltatore che di attivo partecipe alla conversazione ma Marth e Ike sembrarono accontentarsi anche solo della sua compagnia, senza trarre offesa dalle risposte secche e bruschi monosillabi che erano riusciti a strappargli di tanto in tanto.

Un paio di cose aveva dovuto concederle però una volta giunti a Delfinia: il posto era incantevole e gli abitanti ospitali, fin troppo forse. All'ennesima collana di fiori posatagli in testa dovette fare uno sforzo per ringraziare velando la sua esasperazione, prima di farla sparire sotto il suo mantello anziché rifiutarla o buttarla in giro per riguardo verso i loro sentimenti. Il giovane Lord ed il liberatore di Crimea non mostravano il benché minimo disagio ad indossare i floreali ornamenti di benvenuto, sfoggiandone disinvoltamente cinque o sei al collo così da spostare tutta l'attenzione dei Palmensi su di lui che, raccapriccio, non ne aveva addosso nemmeno una. Seduti allo stesso tavolo del bar ed in pausa dalla furia combattiva che lasciavano esplodere negli stadi, gli spadaccini si gustavano quell'idilliaco momento di relax e scambiavano amichevolmente due chiacchiere sui match della mattinata in attesa dei loro drink, le lame divine di Ragnell e Falchion nascoste alla vista nei rispettivi foderi sotto le loro cappe. Ike condivideva con un sorriso il proprio compiacimento raccontando le sue ultime sfide da cui era uscito a testa alta, mentre il Principe di Altea gli prestava cordialmente attenzione con la schiena rilassata sulla sua sedia e le braccia conserte. Nonostante il grande divario sociale che li divideva, tra i due era evidente un rapporto di reciproco rispetto forgiato col ferro delle loro armi ed anche Meta Knight aveva apprezzato il loro valore combattivo nelle battaglie vinte insieme nelle lande deserte. Ed era certo che il desiderio di misurarsi in un vero scontro non avesse abbandonato nemmeno loro dal primo confronto, anche se al momento pareva proprio che le quisquilie sociali si fossero conquistate il primo posto nell'elenco delle priorità.

I modi schivi del cavaliere si ammorbidirono sensibilmente quando vennero serviti loro dei raffinatissimi cocktail di frutta in grandi coppe di vetro ed il suo punto di vista fu un piacevole contributo alla discussione. Gli occhi dei suoi compagni brillarono d'interesse al racconto di qualche esperienza nel suo lungo cammino verso l'eccellenza nell'arte della spada e, dopo un silenzio di completa attenzione, gli scambi di pareri si rinvigorirono con maggior scioltezza e Meta Knight ammise a se stesso che la scampagnata fuori programma non si era rivelata una cattiva idea in fondo. Tuttavia non avrebbe mai esternato quella riconsiderazione. La cameriera con delle perline ad abbellire il fogliame che aveva per capelli notò con disappunto che il terzo cliente non aveva ancora ricevuto una collana di benvenuto e premurosa pose immediatamente rimedio: Meta Knight vide affranto la palmense ritornare fuori dal locale dopo un secondo con ben due omaggi floreali e porgerglieli coi complimenti della casa. Prontamente vennero nascosti sotto il mantello con un sospiro.

« Se posso permettermi, non fareste meglio ad accettare di portarne almeno una? » domandò discretamente Marth sorridendo per la scomoda situazione in cui il cavaliere si stava mettendo da solo. « Di questo passo potrete aprire un negozio. »

« No ad entrambe » fu la pacata risposta. Si mosse un poco sulla sedia, sentendo che non gli era rimasto molto spazio per le prossime collane che sicuramente gli sarebbero arrivate. Spostò la maschera il giusto per prendere un sorso dal suo drink. All'improvviso qualcosa catturò l'attenzione di Ike che si sporse in avanti coi palmi sul tavolo, accidentalmente intingendo qualche fiore nella sua coppa.

« Questa è una cosa che non si vede tutti i giorni » commentò il giovane guerriero con lo sguardo oltre il cavaliere alzando le sopracciglia. Il Principe di Altea e Meta Knight si girarono e di fronte a quello spettacolo afferrarono d'istinto l'elsa delle loro spade.

Parzialmente immersa nell'acqua che rifletteva il principio del tramonto, la mastodontica presenza incedeva lenta spostando flutti spumosi che ne annunciavano ogni passo e la sua ombra si estendeva minacciosa inquinando lo specchio di luce come una macchia di petrolio. Giga Bowser camminava placido seguendo la linea della costa all'apparenza con atteggiamento più da turista che aggressore, la sua coda spinosa affiorava ondulando pigramente e gli aculei affilati sul guscio frastagliavano la sua sagoma che attraversava il mare con calma innaturale. La testa del drago ornata dalle lunghe corna taurine puntava dinnanzi a sé e non indirizzava alcun interesse alla città terribilmente vicina alla portata delle sue vampe infuocate e delle sue zanne, ignorando che altri tre opponenti della Brawl erano nei paraggi.

Scorgendo meravigliati una figura minuta tra gli artigli letali del mostro, Meta Knight e Marth abbassarono la guardia quando si resero conto di cosa stesse veramente accadendo.

Peach, seduta sul possente avambraccio ricoperto di squame lisce e resistenti come scudi, si reggeva tranquilla alla fascia irta di punte intorno al bicipite del koopa e la grande mano al termine del titanico arto stava semichiusa intorno a lei con fare protettivo, quasi celando la delicata formina rosa dietro una corazzata impenetrabile di muscoli e picche acuminate come se non avesse voluto mostrarla a nessuno. La principessa sorrideva spensierata sull'insolito seggio e rigirava distrattamente il suo parasole su una spalla, perdendosi con lo sguardo nel panorama offerto dall'isola e godendosi l'odore salino del mare che apriva i polmoni. Poi fece una carezza al gigantesco torace ed un occhio dall'iride rovente si abbassò su di lei. Bowser si arrestò di colpo mentre un braccino coperto da un guanto color neve indicava chissà cosa nell'acqua davanti a loro. La belva colossale si chinò a quella silenziosa richiesta ed una zampa scattò per ghermire qualsiasi regalo del mare gli occhi limpidi della fanciulla avessero individuato sotto i riflessi del tramonto. Rialzando la mano grondante, Bowser le avvicinò il palmo e le minuscole dita bianche passarono con naturalezza tra le sue, tra le grinfie ricurve come sciabole, per raggiungere l'oggetto rivelato alla luce vespertina.

Che fosse stato un sassolino levigato, o una conchiglia, o un ricordo appartenuto una volta a qualcuno e trascinato dalle correnti non si poté dirlo con certezza perché da quella distanza fu impossibile distinguerlo, ma a nessuno dei testimoni importò granché.

Mentre Peach ispezionava inclinando la testa il suo piccolo premio, gli occhi cremisi del drago la osservarono con un fascino tale come se non ci fosse stato altro al mondo che fosse valso la pena guardare, bevendo dal suo sorriso e traendone una felicità dieci volte superiore. Anche se il muso sauresco di Bowser non imitava la stessa espressione della principessa, le sue iridi in quella forma ancora più feroce riflettevano così intensamente i tenui raggi del tramonto da poter pensare che crepitassero, magnetizzate sulla creatura che con un solo movimento incauto avrebbe potuto ferire tra quelle punte taglienti che invece sembravano star lì apposta per difenderla da qualunque cosa avesse potuto portarle via quel sorriso. Nonostante tale scena addirittura sfiorasse l'assurdo ricordando la bestialità senza controllo in cui il drago cadeva in quell'aspetto, c'era tuttavia un'armonia tanto fragile in essa che una sola parola avrebbe potuto intaccare ed i tre guerrieri si limitarono a restare in reverenziale silenzio seguendo la sagoma scura del koopa continuare il proprio percorso lungo il lido, lasciandosi dietro una scia irregolare di onde che si ampliava fino ad annullarsi pian piano nell'immensa distesa d'acqua.

« Vengono qui spesso di sera a fare una passeggiata. »

Il trio si voltò allibito verso la cameriera che fissava il mare con sguardo nostalgico. Con un gesto fluido appioppò un'altra collana in testa ad un rassegnato Meta Knight e se ne andò ancheggiando a servire altri clienti ad un tavolo vicino.


Nota d'autrice:

Avevo lasciato scritto l'avvertimento che sarebbe capitato un po' di BowserxPeach, sono con la coscienza a posto. Bwahahah!!

Grazie di aver letto anche la quarta one shot :]


Koopafreak

  
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