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Autore: Friedrike    12/10/2012    2 recensioni
Ludwig Beilschmidt e Feliciano Vargas in un contesto 'normale'.
Non sono più Nazioni, non hanno più il peso delle Guerre alle spalle, non le hanno combattute.
Sono due universitari poco più che ventenni, vivono a Berlino, il tedesco perché vi è nato, l'altro perché vi studia arte, essendo la Capitale Tedesca uno dei centri migliori al mondo per la cultura giovanile europea.
All'inizio non si parlano nemmeno, solo ogni tanto s'incontrano grazie all'associazione a cui entrambi prendono parte, l'AIESEC (realmente esistente), che comprende giovani iscritti alle università di tutto il mondo.
Col passare del tempo, tra loro nasce qualcosa ed oggi sono innamorati.
Ne hanno passate tante, entrambi, ed hanno capito che solo insieme stanno bene.
Ma non tutti accettano la loro unione..
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Dovunque sarai, ti amerò per sempre.'
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Quartiere Mitte solito posto, aveva detto il fratello, no? Alle.. quindici.  
Ludwig ha finito la lezione circa mezz'ora ed ora, alle quattordici e trentasei, si ritrova al punto prestabilito, con un panino preso al volo tra le mani quasi finito. Lo ha mangiato mentre camminava verso la meta. Ne da altri due morsi, poi getta la carte e beve un po' d'acqua. 
-West!- si ritrova un braccio intorno le spalle ed il suo ghigno vicino l'orecchio.
-Non mi sei mancato per niente.-
Bugia! Gli è mancato terribilmente! Il fastidio che gli dava, i suoi scherzi idioti, la sua risata. Insomma, suo fratello è suo fratello. Sempre e comunque.
-Ehh? Non ci credo! Komm, Bruder. Sediamoci e prendiamo qualcosa.-
-Ho già mangiato. E smettila di mangiare schifezze!-
-Non ci vediamo da tre settimane e non parliamo per più di dieci minuti da due mesi e tu ora mi rimproveri? Guarda che sono io, il maggiore!- gli fa notare, osservando il menù, poi il seno prosperoso della cameriera, ma al calcio del minore, riporta l'attenzione sulla carta ed ordina una cocolacola.
-Sei sempre il solito.-
Gilbert scrolla le spalle ed attende che arrivi la bevanda, prima di iniziare a parlare. Porta la cannuccia rossa come i suoi occhi alle labbra, prendendone qualche sorso, poi gli fa un cenno, come per invitarlo ad assaggiarne un po', ma il biondo rifiuta.
-Wie geht's dir?- gli chiede innanzitutto come sta.
-Sehr gut, und du?- 
-Gut, danke. Con Felì? Ho saputo che hai conosciuto i suoi.-
Il tedesco si stupisce e spalanca un poco gli occhi: -come fai a saperlo?!-
-Facebook. Me lo ha detto Fé da lì.-
-Was?! Tu hai il mio ragazzo tra gli amici di Facebook? Und.. parlate? Che vi dite?-
L'albino ridacchia e si passa una mano tra i capelli biancastri, allontanando poi la lattina. -Parliamo solo ogni tanto, gli scrivo io. Gisto per sapere come sta il mio fratellino, visto che non si fa mai sentire.-
-Lavoro, studio e vado all'università. Sono impegnato!- 
-Ma il tempo per il fidanzato lo trovi! E del tuo Magnifico fratello ti dimentichi!- gli lancia un'occhiataccia e lo nota incrociare le braccia al petto. Tipica sua risposta. -Also, non sono qui per parlare di questo.Ti ho trovato un lavoro.-
-Io ho già un lavoro- ribatte l'altro confuso. 
-Che ti paga così bene?- gli mostra un appunto scritto a matita su un pezzo di carta, con orari, stipendio e tutto ciò che serve, poi il bigliettino del locale. Gli spiega il lavoro che dovrà svolgere.
Lud osserva entrambi, con serietà, poi annuisce alle sue parole. Promette che ci penserà. 
-Comunque credo che vada bene. Non ti toglierebbe nemmeno troppo tempo allo studio. Certo.. devi avere un bel po' di pazienza.-
-Ja.. dankeschoen..- mugugna lentamente, pensieroso. 
-Allora, come sono i genitori di Felì? Ti hanno trattato bene?- domanda appoggiando le braccia incrociate sul tavolino di plastica e finendo la bevanda scura con un volgare risucchio. 
Il suo interlocutore mette da parte entrambi, riponendoli con cura nella tasca dei jeans ed annuisce.
-Sehr gut. Mi hanno fatto sentire a casa, in un certo senso.. sono delle bravissime persone.-
Gil sorride alle sue parole, è felice per lui, vorrebbe vivessero ancora sotto lo stesso tetto, ma lui ha un lavoro, vive da pochi mesi in un'altra casa e non ha molti rapporti con il padre, da quando ha osato fare quello al suo fratellino adorato.
-Ne sono felice, Lud. Davvero, sono felicissimo! Ora devo andare a lavoro, ci sentiamo! E pensa a quello che ti ho detto!- lascia i soldi della bevanda, anzi lascia quasi il triplo, e va via, dopo un cenno veloce di saluto. Ludwig sa perché lo fa, perché il resto lo tenga lui, ma non vuole che si comporti così. Prende i soldi -ovviamente lasciando il costo della Coca e la mancia- appuntandosi mentalmente che gli parlerà di ciò. 
Si volta e verso casa. 
Un messaggio. E' di Feliciano. E lui come prenderà la notizia del lavoro che pensa di accettare? Sicuramente non bene.
 
 
 
 
 
 
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Note
Beh, non c'è molto da dire, a dire la verità. Mi scuso per gli errori, ma ho molto sonno! Il perché Gilbert chiami 'West' Ludwig lo sappiamo tutti, ma ben presto metterò la motivazione della storia, prometto.  Non credo debba aggiungere altro che non sia scontato.. Grazie per l'attenzione! 
  
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