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Autore: Dear M    13/10/2012    3 recensioni
Mi chiamo Beatrice , ma tutti mi chiamano Bea. Ho 16 anni e la mia vita sta per cambiare radicalmente.
Io vivo in Italia da quasi 8 anni, ma adesso voglio tornare a Londra, la mia città Natale. I miei genitori si sono conosciuti in crociera. Mia mamma è Inglese e mio papà è italiano. Si sono incontrati, sono usciti e poi hanno deciso di avere una figlia, e lì sono nata io, il 10 Luglio 1996.
Ma c'
è un dettaglio molto importante della mia vita che vi devo dire. Io sono la cugina di una star del momento. Sono al cugina di Louis Tomlinson degli One Direction.
Infatti adesso sto andando a Londra per andare a vivere con lui e i suoi 4 amici : Harry, Liam, Niall e Zayn. Nessuno di loro mi ha mai visto, quindi non so che reazione possono avere appena mi vedono.
Quindi adesso sono alle prese con la mia valigia, ma ad aiutarmi ci sono Eri e Sa , e mentre loro decidono cosa io mi devo portare, io messaggio un po' con mio cugino . Certo mi dispiace lasciare tutto e tutti, ma la voglia di andare a Londra è troppa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20°Capitolo

 

http://www.youtube.com/watch?v=crrOl0egI00


 #HARRY#

 

Appena saputa la notizia che Bea sarebbe tornate a Londra, mi chiusi nella mia stanza d'albergo.

Non volevo ne vedere, ne parlare con nessuno. Non volevo che se ne andasse, non volevo più litigare con lei.

Ma mentre pensavo a tutto ciò, mi addormentai con le lacrime agli occhi.

Quando mi svegliai erano passate circa 2 ore e decisi di andare a parlare con Louis, giusto per tirarmi un po' su il morale.

Iniziai a bussare alla porta di Louis, ma nessuno mi apriva, così andai da Niall, poi da Zayn, poi da Liam. Nessuno mi aprii, così mi rimaneva un'ultima speranza, Paul. Bussai e finalmente lui mi aprii.

 

-Oh Harry! Che succede?- mi disse sbadigliando

-Dove sono tutti?- chiesi

-Sono all'aeroporto! Non lo sapevi che Bea se ne va?-

-Sì.. Ma perchè non mi hanno chiamato per andare?-

-Abbiamo provato a bussare , ma tu non aprivi. Scusa ora torno a riposarmi.- disse Paul chiudendo la porta.

In quel momento iniziai a correre, volevo salutarla un'ultima volta, volevo rivederla un'ultima volta.

Correvo più veloce che potevo. Salì su un taxi e appena arrivato all'aeroporto iniziai a correre scansando le persone. Chiesi scusa moltissime volte, ma non avevo tempo, non avevo tempo.

A un certo punto mi bloccai. Eccola , la vidi, stava per consegnare il biglietto aereo all'hostess. Così per distrarla iniziai ad urlare il suo nome.

Lei si girò verso di me, mi vide, sorrise e poi salì sull'aereo senza nemmeno salutarmi. Perchè?

Io dovevo salutarla. Quindi saltai l'asta di imbarco, spostai le persone in fila dicendo 'Permesso, scusate, permesso'. Passai sotto l'allarme e per fortuna non suonò. Molte persone cercarono di bloccarmi, ma la voglia di salutarla superava ogni cosa.

Poi in pochissimi minuti mi ritrovai sulla pista di atterraggio. Lei era lì, era sulle scale che portavano dentro l'aereo. Così continuai ad urlare il suo nome,però c'era troppo rumore non poteva sentirmi. Ma non mi davo per vinto e quindi continuai ad urlare fino allo sfinimento. Poi però l'aereo partì e le lacrime iniziarono a scendere. All'improvviso, mentre ero a terra in lacrime, fissando quell'aereo, qualcuno mi toccò la spalla. Era Louis.

 

-Andiamo Harry! Tornerà.. Non preoccuparti!- disse cercando di rassicurarmi. Ma lui sapeva meglio di me che non sarebbe mai tornata, MAI.

 

Tornammo in Hotel, stanchi, tristi e giù di morale. La sera avremmo avuto un concerto, non so come sarebbe andato, ma sapevo che dovevo tirare fuori il meglio di me.

Così prima del concerto, mi chiusi in camera. Feci una doccia rinfrescante emi vestii per la serata. Quando aprii l'armadio, il primo vestito che vidi fu uno che mi aveva regalato Bea. Lo misi solamente una sera, per una cena romantica con lei. Però decisi di indossarlo per una seconda volta. Lo avrei indossato quella sera per il concerto. Almeno lei guardando il live del concerto in Tv , a Londra, poteva vederlo e sicuramente sarei riuscito a strappargli un sorriso, dopo tutti le lacrime che gli avevo rubato.

Dopo aver indossato quel capo, mi sdraiai sul letto e girando lo sguardo vidi il mio cellulare sul comodino. Decisi di inviarli un messaggio. Mentre scrivevo mi affacciai alla finestra.

 

*Ciao! Scusa se non sono riuscito ad arrivare in tempo. Volevo sapere dove sei? Ti voglio bene

Bea. Volevo anche dirti che già mi manchi! Mi manca il tuo sorriso raggiante, i tuoi occhi, le tue parole, al tua voce. Mi manchi, ti prego torna! *

 

E dopo aver premuto il pulsante invia, iniziai a guardare il cielo. Chissà se dall'altra parte del mondo lei stava facendo altrettanto.

   
 
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