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Autore: Ale_kiss_    13/10/2012    3 recensioni
Dopo ogni processo, gli imputati gridano insulti o minacce ai procuratori che li hanno fatti condannare; ma non si è mai arrivati a casi di omicidi come nella vicenda di Franziska von Karma, la quale ricevette una cruda minaccia che trasformò la sua vita in un inferno ...
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era sbiadito, ogni colore ed ogni immagine. Non riuscivo a vedere bene e la testa girava come non mai. C’era una figura sopra di me che mi fissava. I suoi capelli erano bagnati, infatti gocciolavano sul mio viso. Riuscii a distinguere le figure e vidi Franziska osservarmi. Si stringeva in uno scialle di seta bianca, contornato da pelo sicuramente vero, sapendo che se lo poteva permettere senza problemi di denaro. Indossava un baby-doll nero, di pizzo ed era … bellissima. Le sue gambe erano magre e lisce. La carnagione pallida le donava ed i suoi occhi azzurri erano messi in risalto da ogni sua caratteristica.
Sicuramente arrossii e la sensazione di poco prima ricominciò a farsi sentire più fervida. Sicuramente Franziska notò la mia eccitazione, infatti la sua frusta si sferrò su di me, ma più rapido, riuscii ad impugnarla poco prima che segnasse il mio viso e gliela tolsi dalle mani. Lei lanciò un grido di rabbia e provò a lanciarsi su di me, ma scappai trascinandomi indietro con la schiena e velocemente mi alzai, lei invece, cadde a terra. Se avessi potuto scegliere, non mi sarei voluto trovare lì quando si sarebbe rialzata. Sapevo che mi avrebbe ucciso, e desideravo continuare a vivere! Alzò lentamente il volto e vidi prima di tutto la fronte corrugata, gli occhi azzurri che lanciavano fiamme e la sua smorfia di disprezzo.
- TU! SCIOCCO!- gridò con tutto il fiato che poteva essere in quel corpo snello e delicato e posso assicurare che ce n’era più di quanto chiunque possa aspettarsi. Saltò in piedi e mi venne davanti in modo minaccioso.
- Ridammi la frusta! Te lo ordino!- urlò con meno foga di poco prima, ma comunque abbastanza da farmi riflettere se la mia incolumità fosse stata compromessa. Sorrisi per farla innervosire.
- No- le risposi con tutta la calma possibile. Iniziò a saltellare per provare a prenderla ma alzai il braccio e per lei fu impossibile.
- Ascoltami e te la restituirò, promesso, ma tu devi ascoltarmi!- ma non aveva la minima intenzione di udire ciò che avrei voluto dirle e continuò a saltellare.
- NO! Non ascolterò uno sciocco!- ed io … io abbassai la guardia e lei raggiunse il suo obiettivo. Infuriata, mi frustò ma riuscii nuovamente a non farmi colpire, ed anche io, alterato, presi la sua arma e la tirai con violenza verso di me. Franziska mi finì addosso, petto contro petto e le nostre labbra si sfiorarono. I suoi occhi cominciarono a tremare ed il suo cuore a battere. Lo sentivo sulla mia pelle, un ritmo agitato ma dolce. Franny arrossì e provò a staccarsi ma la tenni salda dietro la schiena e strinsi una sua mano.
- Ti prego, Franziska … se …- abbassai lo sguardo. No … non stavo realmente per dire ciò, vero? –se … se ti mostrassi quel … quel biglietto … mi ascolteresti?- i suoi occhi si illuminarono.
- Dammelo e ti ascolto!- fece un ghigno maligno. La lasciai andare e le indicai di sedersi sul letto. Sbuffò ma seguì l’ordine e si accomodò con la schiena appoggiata alla testiera. Lo scialle le era scivolato e se lo riavvolse attorno alle braccia. Com’era bella … non riuscivo a considerarla come una sorella e non ci sarei mai riuscito, perché da quando ci eravamo rivisti in America … io provavo un sentimento per lei che non avevo mai provato. E quando l’avevo guardata poco prima … la mia eccitazione non era una minaccia per lei, non lo sarebbe mai stato, e se lei non avesse voluto diventare mia l’avrei accettato perché l’avrei per sempre assecondata in tutto, in ogni suo capriccio ed in ogni suo ordine che non compromettesse la sua vita perché io … sì! Io amavo Franziska.
Mi sedetti accanto a lei ed estrassi dalla tasca della giacca quel foglio stropicciato e con riluttanza tesi la mano verso di lei. Subito me lo strappò e lo lesse senza attendere un secondo. Ricordavo ogni singola parola, ogni virgola e non avrei mai voluto che lei lo leggesse e le mie preoccupazioni erano fondate … infatti iniziò a tremare. Il foglietto volò via e rilessi le sue parole …
“Fai un passo, e mi avvicino, se ti allontani, ti sarò comunque dietro. Se provi ad evitarmi, sarò la tua ombra e se provi a contrastarmi avrai il ricordo delle mie mani sul tuo corpo. Non credevo saresti resistita così tanto, bambola. Vedrai, non durerai ancora molto! Se dovessi ricorrere alle maniere forti, come reagiresti? Se dovessi farti prima soffrire e poi, quando il tuo dolore sarà al massimo, ucciderti? Ti piacerebbe? O seguirai i miei ordini o nessuno potrà salvarti.
Solo un consiglio, von Karma, se non vuoi correre rischi ti conviene non uscire, ne di sera, ne di giorno, nemmeno con la scorta. La prossima sorpresa potrebbe non piacerti!”
- OH MIO DIO! QUELLO MI UCCIDERÀ!- iniziò a gridare prendendo il viso tra le mani. Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime e lei che cercava disperatamente di trattenerle per non piangere.
- No … no … Franny, non fare così ...- mi avvicinai a lei e la strinsi forte tra le mie braccia. In quel momento iniziò a singhiozzare prendendo la mia giacca tra le mani e stringendola forte. Sapevo quanto lei fosse spaventata e avrei voluto solo che si sfogasse ma era una von Karma, e per l’orgoglio non l’avrebbe mai fatto! Io l’abbracciai comunque più forte che potei. Era quello il momento? Avrei dovuto rispondere ai suoi interrogativi in quel momento? Sì … forse era l’attimo giusto …
- Franny …?- sussurrai il suo nome. Lei alzò la testa con gli occhi arrossati e mi guardò. Quegli occhi … non potevo ingrandire il suo dolore. No! Non era l’attimo giusto, non ora! Stava già abbastanza male e non potevo farla soffrire ancora, non me lo sarei perdonato. Così mi alzai staccandomi dal suo abbraccio.
- Non questa volta!- esclamai ad alta voce dando vita ai miei pensieri e mi diressi verso la porta. Improvvisamente venni preso per la giacca e voltato dal lato opposto. Franziska si era alzata e mi fissava con sguardo interrogativo.
- Che vuoi dire con “non questa volta” Edgeworth? Cosa non … non vuoi fare? Che succede?- oh, Franny, se solo sapessi … perché non trovavo le parole? Perché non riuscivo a raccontarle la storia di quella cicatrice, in me ancora aperta? Abbassai lo sguardo provando a mordermi la lingua per non far uscire quelle parole che l’avrebbero devastata ma era abbastanza grande, sin troppo, per tenerle ancora nascosta quell’amara verità; così presi fiato.
- Eri … eri realmente perfetta prima di allora …-

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ed ecco qui un altro capitolo narrato dal nostro principe in bordeaux! Ok, dal prossimo ritornerà a narrare Franny. Spero che vi sia piaciuto e vorrei tanto ringraziare la mia migliore amica Ilenia per avermi aiutata a scriverlo e varrà anche per tutti gli altri capitoli, la potrei definire la nostra storia. Ovviamente ringrazio la mia Lady_Dragon99 con la quale ho intensificato un bellissimo rapporto (solo lei lo capirà ma ... NxF ... coppia strana quanto perfetta eh Lady_Dragon99? hahaha), e che sicuramente leggerà il capitolo.
Poi assolutamente non può mancare Kirlia che nonostante i numerosi impegni come l'università ha recensito abbondantemente, grazie mille cara!
Vi mando tantissimi perfetti bacioni e ci vediamo al prossimo capitolo
Ale_kiss_



   
 
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