Cap 12
-Nieto,sei tu?- chiese Leticia Navarro,udendo il rumore della porta che veniva chiusa.
-Sì,abuela,sono io- replicò Eli,facendo segno a Fiamma di rimanere in silenzio. Prese gentilmente per mano la ragazza e la condusse verso il piano superiore,lontano dal campo visivo di sua nonna.
-Vedo che le regole in casa Navarro non sono cambiate,niente ragazze in casa durante la notte- commentò divertita l’italiana,buttandosi a peso morto sul letto del messicano.
-Già,alla nonna non importa a che ora rientriamo o quello che facciamo,ma sul sesso pre matrimoniale è irremovibile- confermò Eli,alzando gli occhi al cielo in un misto tra esasperazione e divertimento.
-Bè,una donna deve pur avere qualche regola- replicò Fiamma,con aria saggia.
-A sì? E le tue quali sarebbero?- le chiese,sdraiandosi accanto a lei e passandole un braccio dietro al collo.
-La mia regola è una sola…fare quello che mi pare- replicò la ragazza,abbagliandolo con un sorrisetto malizioso.
-Ed ora cosa ti va di fare?- le chiese Eli,sorridendole allo stesso modo.
-Bè,ora voglio fare solo una cosa…- gli sussurrò,sfiorandogli appena le labbra,prima di aggiungere,sorridendo beffarda, - dormire-
Eli si lasciò sfuggire un sospiro,quella ragazza avrebbe finito con il farlo andare a fuoco;imponendosi di fare il bravo,annuì con aria seria e allungò l’altro braccio per cingerle il fianco.
-Buenas noches,dulzura- le sussurrò,scoccandole un bacio sulla fronte.
-Notte- replicò l’italiana,accoccolandosi contro il petto muscoloso del ragazzo.
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-Ehi Rico,sono arrivato- annunciò Cesar,smontando dalla moto e dirigendosi verso il patio di casa Mars;il leader dei Demonios si separò dalla ragazza che stava baciando e alzò lo sguardo verso il suo amico.
-Ops,scusate- aggiunse Cesar,non appena si rese conto di averli interrotti.
-Tranquillo,io stavo giusto per rientrare a casa…si è fatto tardi- mormorò Veronica,giocherellando con una ciocca di capelli con aria imbarazzata.
-Già…bè,ci vediamo domani a scuola- replicò Rico,alzandosi in piedi e spolverandosi meccanicamente i pantaloni.
-Sì,a domani- confermò Veronica,ancora leggermente rossa in viso,prima di voltarsi e dirigersi verso la porta.
Una mano la afferrò delicatamente per il polso e la spinse a voltarsi verso il suo proprietario.
-Non dimentichi niente?- le chiese l’italiano,rivolgendole quel sorriso sghembo che la faceva letteralmente sciogliere.
-Non direi- replicò,facendo la finta tonta.
-Io penso proprio di sì- la contraddisse Rico,catturandole le labbra in un bacio decisamente più casto di quelli che si erano scambiati fino a qualche minuto prima. Chiuse gli occhi e ricambiò il bacio,rilassandosi nell’abbraccio del motociclista.
-Buonanotte – le sussurrò a fior di labbra,liberandola dal suo abbraccio.
-Notte- replicò Veronica,voltandogli le spalle ed entrando dentro casa. Aspettò finchè non udì i rombi delle moto sparire in lontananza e,solo allora,si concesse di manifestare i suoi sentimenti;un sorriso,pericolosamente ebete,le si dipinse sul volto.Per la prima volta,dopo più di un anno,era di nuovo felice.