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Autore: RanmaSaotome1989    15/10/2012    3 recensioni
*Sorridi e sei perfetta come sei.*
Ed eccomi qui, con la mia prima fanfiction in assoluto, nata da un'idea un pò pazza e spero che piaccia e incuriosisca. Partiamo dal presupposto che è una fanfiction completamente inventata, quindi non ho cercato alcun nesso logico con il mondo reale, quindi se trovate cose che vi sembrano stranezze, è per dare un filo logico alla storia. Vi lascio ad una breve introduzione.
I conti in rosso, che problema! Ed è proprio l'istituto superiore Furinkan ad essere in pericolo stavolta, nel tentativo di uscire da quella spinosa situazione, il pazzo preside dell'istituto decide in organizzare un'evento alquanto "singolare", aperto a tutti. Accolto inizialmente con scarso entusiasmo, i premi messi in palio per l'evento allettano molto determinati personaggi che, se inizialmente snobbavano l'evento, ora si ritroveranno a fare in modo e maniera di vincerlo, ritrovandosi a fare i conti anche con chi, o per rivalità o per altri interessi personali, ha deciso di prenderne parte. Ma la cosa non sarà affatto semplice, almeno per quella parte dei protagonisti che fino ad oggi hanno usato molto la forza, ma poco cervello e "cuore", mentre in palio c'è la realizzazione di un sogno.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come ogni volta in questa prima parte voglio ringraziare ran_ko, xingchan e Arya_drottningu per aver letto e recensito il precedente capitolo.
Senza trattenermi troppo, vi lascio alla lettura, spero che questo capitolo vi piaccia :)
Approfitto dell'ultima riga per ringraziare anche tutti coloro che stanno leggendo e seguendo la storia, anche senza commentarla :)
Buona lettura :)

12 - Il tentativo di Mousse



Facciamo un leggero salto indietro...

Mentre la famiglia Tendo era completamente riunita a tavola per cena, al Neko-Hanten la situazione non era altrettanto 'tranquilla', l'orario di cena era il momento del giorno in cui il locale di Obaba era più affollato e benchè non avessero fatto proprio il pienone una serie di sfortunati eventi stava condizionando parecchio il servizio al Neko-Hanten

"Accidenti, ci mancava la lavastoviglie rotta." commentò un'indaffarata Obaba mentre lavava piatti, padelle, bicchieri e intanto doveva sorvegliare anche la cottura delle pietanze.
Saltava freneticamente da una parte e l'altra della cucina per non far bruciare nulla, mettere tutti gli ingredienti al momento giusto e evitare che il locale rimanesse sguarnito di stoviglie varie per i clienti, stavolta non aveva tempo per lanciare piatti a destra e a sinistra

"Shan-pu! Vieni a prende questi piatti!" disse alla nipotina, che intanto stavolta stava servendo ai tavoli, quest'ultima appena sentita la frase servì velocemente gli ultimi piatti che aveva in mano e corse verso il davanzale della cucina per prendere i successivi.

"Allivo!" disse la cinesina mentre correva, poi afferrò una serie di piatti e si mosse velocemente per andare a servirli.

Al giro successivo, quando Shan-pu dovette tornare a prendere la successiva sequenza di piatti, poco prima che la ragazza ripartisse per consegnare le portate ai tavoli, la nonna gli diede un'ulteriore compito

"Shan-pu. Vai a chiamare Mousse." e mentre lo diceva, Obaba non si era staccata dai fornelli
"Non capisco perchè oggi non sia qui." commentò, poi diede un paio di girate di mestolo al contenuto di uno dei pentoloni, intanto Shan-pu aveva consegnato alcuni dei piatti, quelli dei tavoli più vicini alla cucina e si avviò rapidamente in cima alle scale per andare a chiamare Mousse

"Non capisco pelchè quella papela non scende. Oggi che c'è bisogno." commentò ad alta voce Shan-pu, mentre saliva le scale.

Nel frattempo, nella stanza di Mousse, il ragazzo era seduto per terra, curvo su se stesso, intento a scrivere qualcosa su un foglio e dopo pochi minuti poggiò la penna per terra e iniziò a rileggere quello che aveva scritto.

Quando terminò, sfilò da una delle maniche un'ulteriore foglio di carta piegato e dopo averlo aperto unì i due fogli che teneva in mano, ripiegandoli insieme per poi infilarseli di nuovo in 'tasca'

"E con questo sono due." commentò Mousse sorridendo, mentre metteva al sicuro le sue opere, poi proseguì

"Bene! Ora non resta altro che fare la prova generale. Devo esercitarmi un pò." a questo punto si schiarì la voce e fece per iniziare a cantare, ma qualcosa lo distrasse dal suo intento, o meglio qualcuno

"MOUSSE!!" un'arrabbiata Shan-pu fece capolino nella stanza del ragazzo

"Cosa fai ancola qui?! Devi venile di sotto a dale una mano, c'è gente!" quello della ragazza fù più un ordine che una richiesta, Mousse dal canto suo annuì semplicemente, poi spostò il discorso su un altro fronte

"Senti Shan-pu. Posso chiederti una cosa?" domandò dubbioso Mousse, mentre dal canto suo la ragazza non capì cosa aveva in mente e il risultato fù che rimase ferma a guardarlo, intanto il ragazzo andava avanti

"Stavo pensando." si fermò un attimo, colto dall'indecisione, ma poi continuò
"Vuoi partecipare alla gara insieme a me?" ce l'aveva fatta, gliel'aveva chiesto finalmente.

Shan-pu invece credeva di non aver sentito bene, sbattè un paio di volte le palpebre fissando Mousse, poi disse
"Alla gala? Con me?" chiese conferma la ragazza

"Si, sarebbe stupendo, non trovi Shan-pu?" un bagliore di speranza si era acceso negli occhi, anzi negli occhiali di Mousse, mentre diceva quella frase.
Shan-pu fece per pensarci un'attimo "Mmmmmh" incrociò le braccia al petto, poi si decise a rispondere "No! Non ci penso ploplio." arrivò secca e tagliente come una lama, la risposta di Shan-pu, alle orecchie di Mousse, il quale voleva proseguire il discorso, tentare di convincerla, ma la ragazza non gliene diede il tempo

"E adesso sbligati a scendele, i clienti aspettano i piatti."
aggiunse fredda, Shan-pu, poi si precipitò al piano di sotto per tornare a servire i clienti.

Dal canto suo Mousse rimase non poco abbattuto dalla risposta della ragazza, non che ormai non ci fosse abituato ai suoi rifiuti, si diede ancora qualche secondo per riprendersi poi scese anche lui al piano di sotto per dare una mano.

Appena sceso trovò di fronte a se una scena al quanto singolare, i clienti seduti ai tavoli si stavano lamentando sempre più, intanto Shan-pu correva da una parte all'altra del locale per consegnare quanto più in fretta possibile le pietanze e nel frattempo Obaba festeggiava perchè la lavastoviglie era ripartita, poi tornò ai fornelli.

La scena che si parò di fronte a Mousse lo lasciò a bocca aperta, mai aveva visto tanto scompiglio in quel posto, in fin dei conti anche lui serviva a qualcosa lì dentro, si ridestò dai suoi pensieri quando dovette afferrare al volo una ciotola di ramen volante che stava passando a pochi centimetri da lui, non appena la prese riconobbe all'istante anche la voce di Obaba che lo chiamava

"Mousse. Ce l'hai fatta a scendere, forza sbrigati." gli disse l'anziana cinese, poi lanciò un'altra serie di portate da consegnare in direzione di Mousse, che si mise subito a lavoro il quale, benchè con poca coordinazione, riuscì comunque ad afferrare tutte le portate per poi andare a servirle ai tavoli.

Ormai il ragazzo cinese era abituato a quei ritmi lavorativi e in quella giornata non mancò di ripresentare a Shan-pu la sua richiesta di partecipare insieme alla gara, l'ennesimo rifiuto della ragazza non si fece attendere, finchè come al solito, visto che Mousse era tornato operativo, la ragazza saltò sulla sua fedelissima bicicletta per andare a fare le consegne a domicilio.

Più tardi, quando tutti i clienti lasciarono il locale, Obaba, Mousse e Shan-pu iniziarono le pulizie e il riordino del posto. Quando le lancette segnarono la mezzanotte Mousse si voltò verso l'orologio e poco dopo si mosse, andò a posare la scopa nell'apposito ripostiglio, poi salì al piano di sopra.
Obaba e Shan-pu stettero a guardarlo in silenzio, Mousse che se ne andava senza completare il suo lavoro e senza proporsi a Shan-pu di finire il suo, beh, non era Mousse, ma per stavolta non ci diedero peso, fecero spallucce e tornarono a pulire.

Intanto Mousse aveva raggiunto la sua stanza, appena entrato tirò fuori dalla manica i due fogli e guardandoli pensò
*E' ora della prova generale. Se vinco. Potrò tornare in Cina insieme a Shan-pu.* con un ultimo movimento aprì uno dei due fogli.

Intanto al piano di sotto Obaba e Shan-pu avevano finito le pulizie
"Nonna, io vado in camela." avvisò la ragazza

"Va bene Shan-pu, tra poco ti raggiungo." disse Obaba, lasciando che la nipotina andasse avanti, mentre lei contava l'incasso della serata.

Passato qualche altro minuto, anche Obaba si diresse al piano superiore, stava per andare nella camera di Shan-pu ma qualcosa di diverso attrasse la sua attenzione stavolta, infatti si sentiva una voce provenire dalla stanza di Mousse.
A quel punto Obaba cambiò direzione e si avvicinò alla porta del ragazzo tendendo l'orecchio

*E' Mousse!* pensò *Cosa sta facendo?* ascoltò ancora per un pò
*Sta cantando!* pensò sempre, spalancando gli occhi, poi li socchiuse di nuovo per concentrarsi meglio
*Sentiamo.*

Mousse:
[Quante volte ho pensato di dirglielo
quante volte ho creduto di farcela.
Ore in macchina a parlare sotto casa sua
si rideva si scherzava e non capiva che
non capiva che l'amavo
e ogni volta che soffriva io soffrivo
quante notti ho pianto senza dire niente
perché perché perché perché.
Non capiva che l'amavo
e ogni volta che non c'era io morivo
quante notti ho pianto senza fare niente
e mi nascondevo all'ombra di un sorriso
non capiva che l'amavo.]

Mentre cantava Mousse non faceva alcun tipo di movimento, teneva tra le mani il foglio, il che voleva dire che non sapeva ancora perfettamente a memoria tutto, ma questo non toglie il fatto che Obaba rimase colpita nel sentire la voce di Mousse

*E' bravo. Troppo.* pensò con gli occhi spalancati dall'incredulità, poi interruppe Mousse bussando alla porta

Nell'istante in cui Obaba bussò alla porta, Mousse fermò la sua 'esibizione', per chiedere chi fosse "Si?"

"Sono Obaba. Posso entrare?" mentre lo disse aprì la porta entrando comunque

"Si... certo." disse a tono basso Mousse vedendo che era entrata senza nemmeno attendere la risposta.

"Stavo passando di qui e ho sentito una voce provenire dalla tua stanza." cominciò Obaba mentre saltellava in giro per la stanza di Mousse, sempre sul suo bastone, il ragazzo dal canto suo rispose

"Si, ero io, stavo provando." si fermò un'attimo "delle cose." concluse

Obaba fermò il suo giro e rivolse lo sguardo a Mousse "Mmmh capisco." disse solamente, poi ricominciò a girare, arrivò alla finestra della stanza e si affacciò lì, poi riprese a parlare "Dunque ti stai preparando anche tu per la gara vero?"
centrato in pieno, d'altronde non era una novità, Mousse dal canto suo annuì semplicemente, sicuro che Obaba avesse colto ugualmente il movimento, nonostante fosse girata.

Passo qualche secondo poi Obaba sospirò si girò verso Mousse e continuò
"Sai Mousse." aprì il discorso "Ti ho sentito prima, qualche parola intendo." non proseguì subito, aspettò la reazione del ragazzo, che dal canto suo si schiarì semplicemente la voce, senza dire nulla, a quel punto toccò ad Obaba continuare

"Il testo non sembra male." Obaba che faceva un complimento a Mousse, incredibile "E' una mossa astuta da parte tua voler sfruttare dei sentimenti per creare una canzone." proseguì, poi si avvicinò ancora un pò di più a Mousse "Tuttavia... benchè una canzone possa essere ottima, deve esserlo anche altrettanto il cantante, altrimenti quello che si ottiene è solo un effetto negativo."

Obaba si fermò ancora una volta, scrutando possibili reazioni del ragazzo, l'unica cosa che fece Mousse fù inclinare la testa da un lato, non riusciva a capire il discorso di Obaba, a quel punto lei continuò

"Quello che sto dicendo Mousse, è che io non credo tu sia in grado di partecipare da solo a questa gara, forse il testo non è male, ma non ti vedo per niente appropriato a cantare da solo." mentre lo diceva Obaba ricominciò a saltellare verso la porta della camera, intenzionata ad uscire, intanto Mousse aveva spalancato gli occhi e assunto un'aria piuttosto dispiaciuta.

"Se vuoi vincere Mousse." a quel punto il ragazzo si mostrò ancora più interessato alle parole di Obaba
"Non potrai partecipare da solo e ti consiglio di trovarti uno o più, ottimi compagni se vuoi avere qualche speranza di andare in Cina con Shan-pu." mentre lo diceva Obaba nascondeva un ghigno malefico
"Credo sia la tua unica speranza, altrimenti penso faresti meglio a ritirarti piuttosto che fare una figuraccia agli occhi di Shan-pu. La scelta sta a te alla fine, ma questa sono le condizioni secondo me, se non vuoi essere pesantemente sconfitto." dopo quest'ultima frase Obaba lasciò la stanza lasciando a Mousse una bella pulce nell'orecchio e una rognosa gatta da pelare.

Dopo qualche minuto passato a ripensare alle parole di Obaba, Mousse si ridestò dal suo torpore
*Da solo non posso nulla e Obaba non sbaglia mai. Ma che cosa dovrei fare ora?* fù il primo pensiero di Mousse, di certo le parole di Obaba lo avevano condizionato, incrociò le braccia al petto, pensando

*A chi potrei chiedere? Non che conosca tanta gente disposta ad aiutarmi, anzi.* in aggiunta alla posizione assunta in precedenza, cominciò anche a battere un piede sul pavimento in segno di nervosismo.

*Si, senza dubbio devo chiedere a qualcuno che abbia il mio stesso problema, poca immaginazione, una voce non particolarmente stupenda e ...* si fermò un secondo, smise anche di pestare il piede per terra, poi congiunse la mano destra a pugno, picchiandola sulla mano mano sinistra aperta
*Trovato! So da chi andare!*
Poi si voltò verso l'orologio della sua stanza

"Oramai è tardi credo, ma domani pomeriggio ci andrò sicuramente, vinceremo la gara e potrò andare in Cina con Shan-pu." pensò ad alta voce, soddisfatto di aver trovato, almeno apparentemente, una soluzione.

Intanto nell'altra stanza, Obaba aveva appena raggiunto Shan-pu
"Come mai così taldi nonna?" chiese quest'ultima

"Oh non ti preoccupare nipotina. La tua nonna ha risolto quella che poteva diventare un brutto inghippo." rispose Obaba con sicurezza e con un sorriso di soddisfazione in volto, poi si avvicinò ancora di più a Shan-pu

"Allora Shan-pu? Vogliamo continuare?" propose Obaba

"Celto!" la precisa risposta di una contenta Shan-pu, poi ricominciarono a darsi da fare, la gara si faceva sempre più vicina.
  
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