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Autore: giulia9779    15/10/2012    9 recensioni
“ti odio per quello che hai fatto...ma il mio amore per te supera anche questo, sei la mia ragione di vita...non andartene.” piccola anticipazione...spero vi piaccia Giuliaxxx
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io“Harry...come...hai potuto?!?” dissi con la voce rotta dal pianto.

H “io...mi dispiace...non volevo...ti prego...” mi supplicava.

Io “COME HAI POTUTO!?!” urlai sprigionando tutta la rabbia che avevo dentro.

H “Giulia...ti prego...perdonami” disse con i suoi meravigliosi occhi verdi gonfi di lacrime.

Io “pensavo mi amassi...ma mi sono illusa. Dovevo ascoltare gli altri quando mi dicevano di non fidarmi di te...ma io non ho voluto ascoltarli” dissi con un filo di voce “pensavo fossi cambiato...e invece sei sempre il solito stronzo...TI ODIO!”

H “...ma io ti amo...credimi! Ti prego...” iniziò a piangere.

io “ah si? Se ami veramente un persona non la tradisci con la prima che passa”dissi cercando di non guardarlo negli occhi, se l'avessi fatto l'avrei perdonato.

H “...amore...ti prego, dammi un'altra possibilità...” le lacrime che solcavano il suo volto si confondevano con le gocce di pioggia che avevano fatto scomparire i ricci che tanto mi piacevano.

Io “amore? AMORE? COME PUOI AVERE IL CORAGGIO DI CHIAMARMI COSI' DOPO QUELLO CHE MI HAI FATTO!” urlando con un tono pieno d'odio, come non lo era mai stato.

H “ti prego...” mi supplicò inginocchiandosi a peso morto per terra e guardandomi negli occhi.

Io “addio Harry...” dissi voltandomi per andarmene.

Non volevo più vederlo, mi aveva tradito con quella cubista della discoteca, non credo che sarei mai riuscita a perdonarlo...mi aveva spezzato il cuore in milioni di pezzi, ma, nonostante in quel momento lo odiassi con tutta me stessa, ero ancora perdutamente innamorata di lui.

Me ne andai da quel parco, dove era cominciato tutto un anno fa...lui era il classico ragazzo popolare della scuola, quello con mille ragazze, quello con tanti amici, quello a cui non fregava niente dei sentimenti degli altri, quello di cui mi sono innamorata quel giorno al parco.

Perché proprio quel giorno dovevo perdere il braccialetto di mia madre?!? Perché l'unica persona che pensò di aiutarmi era lui?!? Perché mi innamorai di lui?!? Perché non ascoltai il consiglio dei miei amici?!? queste sono le domande che mi frullavano in testa mentre stavo camminando verso casa dopo aver detto addio alla persona che amavo e odiavo contemporaneamente.

 

Quando arrivai a casa bagnata fradicia, avevo smesso di piangere, andai in bagno feci una doccia veloce, mi cambiai i vestiti e mi distesi esausta sul divano avvolgendomi con una coperta per riscaldarmi.

Mi guardai intorno e le lacrime cominciarono a scendere di nuovo: ogni cosa che vedevo mi ricordava lui e mi riaffioravano alla mente i momento più belli passati con lui...e questo di certo non aiutava a dimenticarlo per sempre.

Dovevo andarmene da quella casa...ma poi, dove sarei potuta andare?

All'improvviso mi venne in mente che i miei genitori abitavano i Italia...avrei potuto andare da loro, almeno fino a che non l'avrei dimenticato.

Sì, in Italia...io in realtà ero italiana ma mi ero trasferita a Londra per studiare l'inglese, ormai erano 3 anni che ero lì: avevo un lavoro che mi permetteva di vivere bene, un appartamento carino in centro...insomma, tutto perfetto.

Tutto perfetto fino ad oggi...il giorno più brutto della mia vita!

Comunque, avevo deciso di tornare a casa, così preparai le valige, prenotai il biglietto aereo e telefonai ai miei genitori per dirgli che tornavo. Loro mi dissero che non vedevano l'ora, così uscii di casa con le valige e presi un taxy per andare all'aeroporto.

 

Dopo 20 min di strada, scesi dall'auto, pagai il tassista, recuperai la valigia e corsi a fare il check-in visto che ero già in ritardo.

Per fortuna riuscii a prendere l'aereo in tempo, così mi misi comoda e decisi di prendere il cellulare per vedere se era arrivato qualche messaggio. Rimasi sbalordita nel vedere che c'erano 11 chiamate perse e 16 messaggi tutti di Harry: in 2 ore di attesa per imbarcarmi mi aveva intasato il telefono...

cominciai a leggere i messaggi “scusami ti prego...perdonami, lo so che sono stato uno stronzo...ho fatto una cosa imperdonabile...ma io ti amo” oppure “dove sei? A casa non rispondi... lo so che mi odi...ma fammi parlare ti prego” e altri di simili. Subito pensai di non rispondergli, ma poi cambiai idea e gli scrissi “adesso sei libero di andare con la bionda cotonata...non mi rivedrai mai più addio”

Inviai il messaggio e per fortuna non arrivò nessuna risposta...finalmente aveva capito che non stavo scherzando!

 

Mi ero addormentata da qualche mi minuto quando sentii la voce metallica dell'altoparlante che informava i passeggeri che stavamo per atterrare all'aeroporto di Verona: finalmente pensai tra me e me...mi mancava un sacco casa mia.

Così scesi dall'aereo, andai a prendere la mia valigia e vidi in lontananza mia mamma e mio papà che si sbracciavano urlando il mio nome...quanto mi erano mancati!

Appena li vidi lasciai la valigia dove era e corsi ad abbracciarli, poi tornai a prendere la valigia e li seguii in macchina.

Fummo a casa per ora di cena e mia mamma aveva invitato a casa tutti i miei parenti: zii, cugini, amici, vicini di casa...insomma, sembrava di stare in una scatola di sardine ahahahha.

Quando tutti se ne andarono verso mezzanotte, io mi misi il mio pigiama e mi infilai nel mio vecchio letto dove mi addormentai dopo poco.

 

Passò un mese, non avevo più sentito Harry e anche se era difficile ammetterlo, mi mancava tantissimo. Una sera però mi telefonò Louis, il suo migliore amico.

L “hey Giulia, come stai?”

io “ti ha convinto Harry a chiamarmi?”

L “no...lui non sa neanche che sto parlando con te, volevo solo dirti che ho paura per lui, non l'ho mai visto in una condizione del genere...”

io “è stata colpa sua!”

L “lo so, ma ha cominciato ad ubriacarsi, sta tutto il giorno in casa a piangere, non vuole mangiare”

io “mi dispiace, ma non ho intenzione di perdonarlo...”

L “ti prego, si è pentito! da quando te ne sei andata non è più uscito di casa...sta tutto il giorno a guardare la porta d'entrata a sperare di vederti entrare e andare da lui, ogni giorno è lì fermo con il telefono in mano aspettando una tua telefonata...Giulia ti prego, ho paura per Harry”

io “non posso Louis, ciao”

L “come vuoi, non posso obbligarti, ma farà di tutto per riaverti...ciao” la conversazione finì lì.

 

Una mattina mi svegliai tardi, i miei erano al lavoro, così mi preparai la colazione e dopo essermi vestita e lavata i denti, decisi di uscire a fare un giro.

Così presi le chiavi e uscii di casa...quando vidi una persona seduta sul marciapiede davanti al vialetto di casa mia.

Così mi avvicinai e riconobbi subito Harry...mi venne un colpo al cuore: cosa ci faceva lui qui? Gli avevo detto chiaramente che non volevo più vederlo...gli avevo detto addio, non sono stata abbastanza chiara?!?

io “che ci fai qui?” dissi secca. Lui si volto verso di me e mi guardò:aveva gli occhi spenti, tristi...quel verde acceso era diventato opaco ed erano gonfi e rossi dal pianto. Era dimagrito tantissimo, aveva due occhiaie profonde e era pallidissimo.

Vederlo così mi distruggeva...avrei voluto perdonarlo, ma il mio orgoglio me lo impediva: non volevo dimostrarmi debole, non volevo dargliela vinta dopo un solo giorno.

H “mi manchi, non riesco a stare senza di te...mi dispiace, mi pento per quello che ho fatto, ho sbagliato! Non dovevo farti soffrire così, sono un idiota...sono la persona peggiore che esista a questo mondo, una persona che fa del male alla persona che ama non merita di essere perdonata. Ma io te lo chiedo lo stesso, ti amo troppo per lasciarti andare...credimi ti prego” mi disse con le lacrime agli occhi che stavano ricominciando a scendere.

Io “Harry...mi ha fatto soffrire come nessuno aveva mai fatto prima, mi hai spezzato il cuore in mille pezzi, mi ha illusa...mi fai schifo, ti odio con tutto il cuore...” esclamai fredda...lui stava per dire qualcosa ma io lo zittii.

Io “ma nonostante questo neanche io riesco a vivere senza di te, mi sei mancato tantissimo, ogni giorno controllavo il telefono per vedere se c'era qualche tua chiamata o messaggio, pensavo ti fossi dimenticato di me, che mi avessi già sostituito con una di quelle barbie che ballano mezze nude in discoteca. Io non avrei mai voluto lasciarti, ma non mi ha dato altra scelta...è stato difficile anche per me.”

H “...ti amo Giulia, ti prego torna con me”

io “...” eh adesso, che faccio? Io non voglio tornare con lui...ma lo amo ancora e sembra sincero. E se poi mi fa soffrire ancora? Sarei stata fregate due volte consecutive...ma se diceva la verità? Ero in uno stato di confusione assurdo!

H “Giulia, guardami! Sono distrutto...è la prima volta che sto così male, è la prima volta che ho avuto paura di perdere una persona...è la prima volta che mi innamoro veramente! Senza di te niente a più senso...se adesso mi dici di andarmene...ti prometto che non mi vedrai più, nessuno mi vedrà più” disse.

Non dissi niente e lo guardai negli occhi:era sincero, i suoi occhi erano spenti, opachi...non avevano più quella luce che trasmetteva voglia di vivere.

La parte di odio che era dentro di me si dissolse nel nulla...lo vidi che stava per andarsene rassegnato all'idea che non avrebbe più fatto parte della mia vita.

Capii che se l'avessi lasciato andare non l'avrei più rivisto e io non volevo assolutamente che la mia ragione di vita se ne andasse...

io “Harry...” lui si voltò di scatto con un'espressione speranzosa stampata sul volto.

Io “ti odio per quello che hai fatto...ma il mio amore per te supera anche questo, sei la mia ragione di vita...non andartene.”

Vidi la sua bocca formare il sorriso più bello e sincero che avessi mai visto, i suoi occhi si illuminarono e senza neanche pensarci corsi fra le sue braccia. Restammo abbracciati per non so quanto tempo, quanto mi mancavano i suoi abbracci: mi davano forza...come una medicina.

H “grazie...ti amo più di me stesso amore mio” mi sussurrò all'orecchio.

Io “non hai idea di quanto tu sia importante per me...ti amo anch'io” risposi sottovoce.

Lui si allontanò da me per guardarmi negli occhi. Tra le nostre bocche c'era pochissimo spazio tanto riuscivo a sentire il suo respiro sulla pelle.

Lui lentamente si avvicinò per annullare quello spazio e mi baciò.

Un bacio pieno d'amore...uno dei più belli, uno di quelli che ti ricordi per tutta la vita.

Il giorno dopo tornammo insieme a Londra e la prima cosa che facemmo dopo aver riportato le valigie a casa, fu andare in quel parco...in quel banalissimo parco dove tutto aveva avuto inizio...

in quel parco dove ci siamo conosciuti, dove abbiamo litigato, dove abbiamo rischiato di lasciarci, dove ci eravamo dichiarati, dove gli avevo detto “ti amo” per la prima volta, dove ci siamo dati il primo bacio...insomma, il posto dove erano racchiusi i nostri ricordi più belli e più brutti.

Il posto che abbiamo scelto per celebrare il nostro matrimonio...sì, ci siamo sposati e adesso siam insieme e felici...spero per sempre.
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spazio autrice: eccomi qui di nuovo con un'altra OS, 
spero vi piaccia...ah e volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito 
le os precedenti e anche a quelli che hanno messo le mie storie tra le preferite. Grazie
lasciate una recensione, voglio sapere che ne pensate.BACI Giuliaxxx

  
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