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Autore: Bouchet    15/10/2012    4 recensioni
rating arancione-rosso.//Lea prese in mano la situazione. Non voleva più pensare a niente. Non le importava più di fare la figura della troia, di seguire il buon senso. Tutto quello che voleva e di cui aveva bisogno era Liam. Era stata troppo tempo lontana dal biondino, ed ora aveva bisogno di lui, disperatamente. Dopotutto, che cos’è l’amore, se non un perdersi e un ritrovarsi continuo?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 11.

 



“Lea, io credo di amarti,” mi disse in un soffio nell’orecchio, provocandomi  milioni di piccoli brividi che percorsero la mia schiena instancabili. Ogni volta mi faceva sempre lo stesso effetto, ma sapevo che non avrebbe mai smesso di fare così, il mio stupido e insignificante corpo, al minimo tocco delle sue dita affusolate sulla mia pelle.
Ma questa volta aveva detto qualcosa di diverso.
Avevo detto: “credo di amarti”.
Non l’ho sentito da sola, no? Non è stato solo frutto della mia malata immaginazione?
Mi ha detto di amarmi, davvero.
Stavolta non è stata la classica serata pizza/giro al parco/cinema/ristorante/film a casa, questa volta è stato diverso.
Proprio sulla soglia di casa, mentre si prodigava a darmi un casto bacio sulle labbra, le sue labbra avevano fatto un piccolo cambio di rotta, avvicinandosi al mio orecchio e pronunciando le agognate parole.
Mi ha detto di amarmi, davvero.
Quante volte ho sognato questo momento, quante volte stringevo il mio cuscino, facendo finta che fosse lui, e baciarlo per tutta la notte, fino a consumarlo. Adesso che ci penso, è una cosa piuttosto ridicola.
“Lea, tesoro?” mi passò una mano davanti al viso, preoccupata. In effetti, era da troppo tempo che non rispondevo. Arrossii violentemente, incapace di sorridere, pensando a quale scema e idiota si era andato a trovare da amare. Avrei voluto gridargli: “Si, Liam James Payne, ti amo anche io, con tutta me stessa!” ma le parole mi morivano in gola, non avevano il coraggio di uscire. Così mi coprii il volto con entrambe le mani, aspettandomi una fragorosa risata da parte sua.
Ma la fragorosa risata non arrivò.
Portò una mano sul mio polso, spostandolo leggermente. Potevo notare, con la coda dell’occhio, che si era illuminato di un sorriso timido, gentile, e anche un po’ malizioso.
Quello era sicuramente il sorriso più bello che avessi mai visto. Il mio cuore stava collassando per le troppe emozioni di cui si era sovraccaricato. Erano decisamente troppe.
-Basta, Lea, dì qualcosa, non fare la figura dell’idiota decerebrata.-
“I-io…” balbettai, cercando di introdurre tutto un discorso elaborato in ogni minimo dettaglio, così da spiazzarlo, così da renderlo fiero della persona che aveva scelto di amare.
Ma non me ne diede il tempo, sovrapponendo le labbra morbide sulle mie, bollenti.
Quel bacio di sicuro mi diede tutta la sicurezza e il coraggio di cui prima ero completamente priva.
E fu proprio contro le sue labbra, mentre approfondivamo quel bacio così dannatamente perfetto, che pronunciai le parole.
“Ti amo anch’io, Liam.”
Lui si fermò di scatto, allontanandosi quel poco che bastava per rifilarmi uno sguardo intenso e passionale. In quel piccolo istante che sembrò eterno, sembrammo trovare l’intesa perfetta tra noi, quella che entrambi aspettavamo da tanto.
Quante volte gli avevo detto di non essere pronta, di voler aspettare, e lui mi ha aspettato pazientemente, così come fanno i veri gentiluomini.
E quella sera, senza dire una sola parola a riguardo, ma semplicemente attraverso quello sguardo, compresi una cosa.
Ero stata sempre pronta, e se una volta volevo procrastinare quest’evento al più tardi possibile, ora lo attendevo pazientemente. E Liam lo capì, incollando nuovamente le sue labbra alle mie, unendoci in un bacio travolgente e passionale.
E proprio mentre avanzavamo verso la mia camera, soppesata dalle braccia di Liam che mi sostenevano con forza, mi chiedevo se il mio cuore ce l’avrebbe mai fatta, a reggere tutto quell’amore.







Complimenti, Liam.
Come ci si sente ora?
Hai tra le mani la parte più subdola della tua vita, mentre davanti a te la parte più viva e bella giace su un lettino d’ospedale.
Tutto per colpa tua. O almeno, per quella stupida troietta di Claire.
Sei felice?
Direi proprio di no,  data la faccia funeraria che hai dipinta sul volto.
Eppure, se ci pensi bene, tutta questa situazione è nata dai tuoi desideri perversi e dal tuo incredibile egoismo. Se non l’avessi tradita, se ti fossi “accontentato” della sua bellezza pura e magnifica, se solo non ti fossi fatto ammaliare dalle altre…
Lea starebbe bene.
Lea sarebbe felice e viva più che mai. Con te.
E ora dimmi, cos’hai intenzione di fare?
Vuoi dare una svolta radicale alla tua vita, lo so.
Prima di andare da Lea avevi deciso di partire, una volta e per tutte. Lei avrebbe ripreso la sua vita, come un ciclo infinito. Ma ti sei mai chiesto se la tua vita sarebbe continuata normalmente?
Ora che lo noti, ci pensi profondamente: come sarebbe la mia vita senza di lei?
Vuota. Scura. Orribile.
La ami, questo è palese. Ma riusciresti a donarle un amore felice, senza nessun intrigo?
Ci ripensi di nuovo su, profondamente. Ed arrivi ad una conclusione.
-Farei questo ed altro per vederla felice.-
E bravo Liam, questo si che è parlare. Ma sarai capace di mantenere vive le tue promesse?
Aspetta, aspetta. Ti sto parlando, non puoi fissare Lea e pensare solamente a quanto sia bella e a quanto tu sia pronto ad amarla sul serio!
In tutto questo, tieni la sua mano un po’ fredda intrecciata alla tua, mentre il foglietto spiegazzato che per te non ha alcun senso è andato a finire in chissà quale angolo della stanza.
-Che mi importa di tutto il resto del mondo, quando ho te.-
L’intreccio fitto delle vostre mani si bagna di una tua lacrima. Una lacrima? Sul serio? Ti facevo più forte.
Noti un lieve movimento, che però non proviene dal tremore della tua mano. La sua mano. Ha reagito. Si sta svegliando.
Pronto? Si sta svegliando! Non stare lì a fissarla come un babbeo! Chiama un infermiere, un dottore, un netturbino, ma fa’ qualcosa!
Eppure tu rimani lì, a fissarla, e sul tuo viso compare l’ombra di quello che dovrebbe essere un sorriso. Un sorriso idiota, ma pur sempre un sorriso.
Tutto quello che fai è alzarti dalla sedia, e aspettare un suo segno di ripresa. Probabilmente, questo è il momento più critico di tutta la tua vita. Stai lì, a fissare, a tenere la mano, a pregare.
Dopo qualche minuto, le palpebre tremolano. Ti senti scosso nel momento in cui apre lentamente gli occhi, rivelando uno sguardo stanco, ma sorpreso. Probabilmente di vederti lì.
 Apre la bocca, nel tentativo di dire il tuo nome, ma ne esce un suono storpio e roco. Tu sorridi, inconsciamente. Lei arrossisce, un rossore che fa incredibilmente contrasto con la sua carnagione pallida. Ti sembra di essere tornato a quella sera, quando faceste l’amore per la prima volta. E arrossisci anche tu.
Come sollevato, ti risiedi, senza però lasciare la sua mano. Lei abbassa di poco la testa,  per vederti in pieno viso.
“Mi hai fatto preoccupare da morire,”confessi, tirando su col naso.
Lei si lascia scappare un risolino divertito.
“Già,”ammette.









William, smettila di camminare avanti e indietro, lascerai il segno delle tue scarpe!
Ok, sei nervoso. E’ vero, la rabbia è troppa. Ma probabilmente non ce l’hai con Liam per la lettera, sai che sarebbe troppo anche per lui. Quello è tutto frutto della mente insana di quella troietta.
Più che altro ce l’hai con Liam perché devi rassegnarti.
Tu non sarai mai come lui, agli occhi di Lea. Sebbene tutte le volte che l’ha tradita, la bionda lo ha sempre accolto a braccia aperte. Perché?
Tu non l’hai mai tradita. Tu per lei ci sei sempre stato. Tu le portavi la colazione a letto dopo notti di lacrime, tu la facevi ridere quando era depressa, tu la consolavi giorno e notte, ogni volta che ne aveva bisogno, dove voleva e quando voleva.
Semplice: perché lei ama Liam.
-Perché lui? Perché non io? Io l’ho sempre sostenuta, e la tratterei come una principessa, non come una schiava.-
Calma, calma: non c’è bisogno di prendersela tanto. Il destino ha deciso così, e tu non puoi farci niente.
-Taci coscienza, il destino non esiste.-
Vero: la verità è che è così e basta, e tu non puoi cambiare la certezza assoluta di due persone che si amano e desiderano.
Sbatti le mani contro le finestre: vorresti evadere da quella prigione, andare da Lea, dirle che la ami, sentire la sua risposta complice, e andarvene via, da tutto e da tutti.
Questa situazione ti sta consumando dentro, e pensi che la tua coscienza sbaglia.
Non è vero che tu non puoi farci niente: volere è potere.
La ami, e questa è una verità incondizionata: Liam è solamente un buffone che finge di amare le persone.
Stai delirando, ormai è chiaro. Ma non ti interessa. Ripercorri il corridoio sino alla stanza di Lea, per entrare e aspettare che si svegli.
Ma accade una cosa inaspettata.  
Dalla finestra che da nella camera, vedi Lea. E’ sveglia, e parla amabilmente con Liam, lo tiene per mano. Lui le sorride, lei gli sorride, entrambi arrossiscono, e volgono lo sguardo altrove.
Ma certo, come hai potuto illuderti anche solo per qualche istante. La tua coscienza aveva ragione: non puoi cambiare la verità assoluta di due persone che si amano e desiderano.
Ti senti escluso dalla felicità di Lea, fino a qualche tempo fa il suo sorriso ruotava attorno a te. E vedere quelle scene che rappresentano la vera essenza dell’amore ti strappa il cuore, lo riduce in brandelli, te lo restituisce, tutto spezzettato.
Qualcuno col fiatone arriva al tuo fianco: Misha ha un’espressione preoccupata, ma si ferma a guardare con te le stesse immagini che ripercorrono la tua testa come un martello pneumatico.
Al contrario tuo, lei assume un’espressione dolce. Sorride, farfuglia qualcosa di strano, dice:
“Sembra di essere tornati ai vecchi tempi.”
Già. Ai vecchi tempi. Che disgusto.
Senza dire niente a lei, te ne vai via, vuoi andartene più in fretta possibile da quello stramaledetto ospedale, ormai ti manca l’aria.
Prendi l’ascensore, un respiro in più.
Ferma al piano terra, due respiri in più.
Attraversi con velocità le porte trasparenti dell’uscita. Respiri regolarmente.
Ma  il cuore, quello è ancora spezzettato. E ora?




Galeotto fu quel libro.
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaao!
Devo dirlo, mi siete mancati da morire, e anche questo sito.
Odio questa fottuta scuola, e godo perché domani è chiusa. Muahahhah
Lo so che non vi sono mancata, ma ho avuto un periodo un po' difficile... Sapete, le solite questioni amorose di merda.
Ma passiamo al capitolo.
Credo che sia un po' difficile da capire l'andatura di questo pezzo, ma vi do una mano.
-La prima parte è un ricordo di Lea mentre dorme, come vedete pensa sempre e solo a Liam.
-La seconda invece è una specie di esame di coscienza di Liam, che vi farà capire un sacco di cose.
-Infine, la terza, che è simile alla seconda parte, ma ha come protagonista Louis.
Sinceramente mi sono emozionata a scrivere questo capitolo, non so precisamente perché.
E spero che abbia fatto lo stesso effetto su di voi, magari potreste farmi cosa ne pensate. :)
Un'ultima cosa prima di andare.
Sappiate che provo un amore incondizionato nei vostri confronti, anche sempliccemente se la leggete, sono contenta di far parte, anche in minima parte, della vostra giornata.
Se c'è qualche anima buona che è arrivata fin qui, voglio che sappiate che vi amo. Grazie. <3

Alla prossima, e buona lettura!
-Alex.





   
 
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