Paradossali errori.
Commettiamo tutti degl’errori nel corso della
vita; Idee in continuo contrasto che annebbiano la mente, pensieri che
defluiscono in maniera intorpidita, timori infondati, tutte vane
preoccupazioni su quello che potrebbe guastare il nostro universo.
Fondamentalmente, però, ognuno di noi ha il potere di far
mutare ciò che ci svolazza intorno rendendo tutto meno
difficoltoso e precario.
Harry sentì un dolore al capo.
Sbarrò gl’occhi e cercò impacciatamente
d’alzarsi da terra. Se il buon giorno si vede dal mattino,
lui avrebbe passato una brutta giornata, pensò.
Entrò in doccia e si sentì libero
da ogni costrizione, si sentì rinato, come se
l’acqua bollente avesse lavato via tutti gli errori commessi.
Ma continue immagini ingombravano le pareti del suo cranio facendolo
sentire sempre peggio. Scosse
la testa come per sbarazzare la mente dai pensieri.
<< Si, siamo fidanzati >>
Quelle parole continuavano a pulsare dolorosamente nella
sua mente, si rincorrevano per poi scontrarsi, ed ogni qual volta che
accadeva il dolore alla testa s’intensificava. Aveva concesso
all’orgoglio di sopprimere l’amore incondizionato
verso quella ragazza, aveva concesso alla presunzione di prevalere sul
cuore, aveva concesso ad Andy di appropriarsi del cuore di Gwen.
Ad ogni modo, però, doveva scacciare via,
almeno momentaneamente, quei pensieri. Quella sera avrebbe dovuto
sostenere un’altra delle noiosissime cene di famiglia, ma
questa volta Taylor l’avrebbe distratto dalla nauseante
monotonia.
Gwen avrebbe avuto bisogno di un nuovo, bellissimo
vestito per la serata che avrebbe passato in compagnia di Andy,
così si vestì di corsa e andò alla
ricerca di quest’ultimo.
I negozietti in zona erano tutti abbastanza carini ma
nessuno di quelli sembravan conquistarla, soliti vestiti sfarzosi o
spartani.
Decise allora di entrare in un ultimo negozio, era molto
diverso dagl’altri, più elegante, sobrio ma non
troppo, sembrava contenere tutto ciò che le serviva. I suoi
occhi s’illuminarono alla vista di un celestiale abito, color
bianco con dettagli dorati. Non indugiò oltre, lo
afferrò e si diresse al camerino. Rimase sbalordita dalla
perfezione con la quale era avvolta in quell’idilliaco abito.
Morbido sui fianchi e sul seno, stretto in vita con una piccolissima
fascetta, lasciava trapelare le sue forme armoniose.
<< Ti sta molto bene. Sei bellissima.
Fossi in te lo comprerei.>>
Gwen sentì una sussurro a lei molto vicino.
Girò il capo per identificare la voce e due occhi color
smeraldo le trafissero l’anima. Sentì le guance
andare a fuoco, un brivido agonizzarle la schiena e il cuore sfondarle
il petto.
<< Gr..Grazie >>
Mormorò cercando di nascondere la vergona abbassando il capo.
Lui si avvicinò e le sfiorò
impercettibilmente il collo con le labbra. Solo allora, la ragazza
sentì l’affievolirsi dei battiti fino a cessare
completamente.
<< Harry! >>
Gridò una voce cristallina che molto probabilmente
apparteneva a Taylor.
<< E’ solo la verità.
>> Soffiò Harry a due centimetri dal dolce
viso di Gwen.
Subito dopo vide il ragazzo allontanarsi fino a
scomparire del tutto. Si portò una mano sul cuore e
l’altra sulle labbra.
Avrebbe tanto voluto assaggiare di nuovo il sapore delle
dolci labbra di lui sulle sue.
Un suono amaro la distrasse dai suoi ricordi.
- Spero che la sorpresa di stasera non ti dispiaccia. Tra
un’ora ti passo a prendere xx Tuo, Andy –
Cosa c’è di più
disarmante dell’amare incondizionatamente una persona? Nulla,
nulla di più assurdamente semplice, ma il problema sta
nell’amare la persona giusta.
<< Siamo arrivati! >>
Esclamò Andy in preda al panico.
<< Lo vedo. >> Disse Gwen
osservando attentamente la villa davanti ai suoi increduli occhi.
<< E’ la casa dei miei genitori.
>> Affermò Andy con tono insicuro.
Piegò la testa di lato e notò
l’espressione crucciata della ragazza. << Se
non te la senti possiamo andarcene, anche ora.>>
Sospirò non distogliendo gli occhi fissi su di lei.
<< Oh, no no, tranquillo. >>
Bisbigliò Gwenny agitando le mani.
Andy scese dall’auto e come un vero gentiluomo
aprì lo sportello alla sua ragazza. Le porse la mano e
l’aiutò a scendere.
<< Sei bellissima e.. >>
Un rombo di motori distolse l’attenzione della
ragazza e ,istintivamente come se qualcuno l’obbligasse,
rivolse uno sguardo al ragazzo che scese dalla macchina. I suoi occhi
divennero tristi e torvi e
le forze l’abbandonarono.
Harry aspettò che Taylor scendesse
dall’auto per poi incamminarsi verso il cugino.
Sgranò gl’occhi quando si accorse della presenza
di Gwen. L’estasiante bellezza che la circondava inghiottiva
le parole sul punto di nascere e prosciugava la gola tanto da sentir il
bisogno insistente di bere.
<< Cugino, Taylor. >> Andy
fece un cenno con la testa.
<< Cugino, Gwen. >> Harry
ricambiò il gesto.
Le ragazze si scambiarono un sorriso poco accennato e
mano nella mano con i loro rispettivi fidanzati si avviarono
all’interno della maestosa casa.
<< Mamma, papà. Lei
è Gwen, la mia ragazza. >> Annunciò
Andy con enfasi.
Gwen arrossì.
<< Piacere Mr e Mrs Styles. >> Dichiarò mostrando il suo
sorriso perfetto.
<< Piacere tutto nostro, cara.
>> Esortarono i coniugi Styles.
<< Faccio fare un giro della casa a Gwen.
>> Enunciò Andy rivolgendo uno sguardo a Gwen.
Mr e Mrs Styles annuirono sorridendo.
<< E qui, infine, c’è
lo studio di mio padre. >> Disse Andy aprendo un
ulteriore porta di mogano ed entrandoci.
<< Hai una casa bellissima.
>> Mormorò la ragazza estasiata.
<< Mai quanto te. >>
Ribatté Andy con un sorriso sghembo. Prese il mento della
ragazza tra due dita e le lasciò un bacio a fior di labbra.
<< Vado a prendere qualcosa da bere. Aspettami qua.
>> Concluse dileguandosi.
Gwen sentì la porta aprirsi e due braccia
possenti circondarle i fianchi e spontaneamente inspirò il
profumo del ragazzo.
<< Non pensavo che avresti fatto
così presto. >> Comunicò Gwenny
girando il capo. << Ma.. Harry? >>
<< Pensavi fossi il tuo adorato ragazzo? O
non ti dispiace che sia io al suo posto? >>
Domandò Harry con un sorriso mozzafiato.
<< Che vuoi? >>
Reclamò a tono la piccola Gwen.
<< Niente, per ora. >> Si
avvicinò pian piano e sfiorò il vestito di Gwen.
<< Vedo con piacere che hai seguito il mio consiglio.
>> Concluse il riccio contemplando la ragazza.
<< Io.. Io non ho seguito il consiglio di
nessuno, ne tanto meno il tuo. >> Smentì
Gwenny indietreggiando di qualche passo.
<< Invece, io credo che tu
l’abbia comprato per me. >> Ribadì
lui sicuro.
<< Ti sbagli. >>
Continuò lei.
<< Quindi non volevi stuzzicarmi
indossandolo questa sera? >> Rivolse un sorriso malizioso
alla ragazza e azzerò la distanza tra i loro corpi facendo
combaciare alla perfezione i loro bacini. << Non volevi
che io guardassi le tue bellissime cosce? >>
Passò una mano su una coscia facendola boccheggiare.
<< No >>
<< Non volevi che io guardassi il tuo
meraviglioso sedere? >> Salì pian piano e
strinse possessivamente una natica.
<< No >> Sospirò.
<< Non volevi che io guardassi i tuoi
maglifici fianchi? >> Arrivò ai fianchi
facendo dei cerchi immaginari con le dita.
<< No >> Sospirò
nuovamente.
<< Non volevi che io guardassi il tuo
splendido seno? >> Le sfiorò la pancia e
salì fino a stringerle delicatamente un seno.
<< No, Harry, no >>
Mormorò a fatica.
<< Non volevi che io guardassi il tuo
fantastico collo? >> Baciò impercettibilmente
il collo della ragazza.
<< No >> Ansimò.
<< E non volevi neanche che ti baciassi,
vero Gwen? >> Soffiò sulle sue rosee labbra.
Poggiò una mano sulla nuca di lei e l’altra sul
suo fianco, e delicatamente posò un dolce bacio sulle sue
labbra. << E allora perché mi stai permettendo
di farlo? >> Continuò facendole tremare le
gambe.
<< Io.. io >>
Farfugliò Gwen.
<< Tu? >> Fuse le loro
labbra con un repentino gesto. Le morse il labbro inferiore e
sentì i brividi che le percorrevano la schiena e istintivamente
sorrise nel bacio.
<< Noi.. noi >>
Balbettò nuovamente la ragazza.
<< Noi? >> La strinse ancora
più a se, le afferrò la mano e la posò
sul suo cuore. << Senti quello che mi fai? Lo senti?
>>
<< Harry, io, tu, noi. >>
Mormorò Gwen distogliendo lo sguardo da quello del riccio,
come se dentro qualcosa le bruciasse ardentemente.
<< Cosa Gwen? Cosa? Santo cielo, parla!
>> Esclamò Harry scoraggiato.
<< Io ti.. >> Gwen
sembrò pensarci. << Ti.. >>
Un improvviso rumore li fece allontanare, le loro mani
separate sembrarono inseguirsi ma senza acchiapparsi, i loro cuori non
più vicini sembrarono rincorrersi ma senza scontrarsi, i
loro sguardi cupi sembrarono cercarsi ma senza trovarsi. Un continuo
gioco senza fine.
<< Ragazzi cosa succede? >>
Domandò Andy con tono indagatore.
I corpi non sono fatti per stare da soli, l'amore
è un gioco ad incastro. Devi trovare il pezzo giusto, devi
inciampare e continuare a cercare, come il mare abbraccia la sua
spiaggia, come il cielo avvolge la luna l’alba, ognuno di noi
ha bisogno di qualcuno che ci completi.
Nella vita si perdonano errori imperdonabili, si cerca
di sostituire persone insostituibili, e si dimenticano persone
indimenticabili. Nessuno è in grado di definire
ciò che leghi la gente, ci si può sfarinare il
cervello per anni e anni e cercar di dare un senso ad alcuni gesti, ma
l’unica cosa che spesso potrebbe sembrare evidente
è l’assurdo vincolo che si contrappone tra loro.
Hi
everyone J
Scusate
il terribile ritardo, ma non ho
Avuto
nemmeno un momento libero.
Voi
siete meravigliose e io pubblico un capitolo
Che
non ho neanche riletto, quindi vi chiedo scusa
Per
gli eventuali errori.
Volevo
inoltre ringraziare le sette persone che
Hanno
lasciato una recensione al capitolo precedente! Grazie davvero!
Grazie
a tutti coloro che hanno messo la storia tra:
preferite,
seguite, ricordate e un eterno grazie va a chi
ha
recensito la storia;
Anyway
al prossimo capitolo xx
-With love deb