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Autore: Agne_Styles    15/10/2012    0 recensioni
Ciao! Sono Ariel, ho 16 anni e vivo a Brighton, nel sud dell’Inghilterra. Sono una ragazza molto semplice, ho i capelli castani e lunghi e gli occhi color nocciola. Quando avevo 12 anni i miei genitori si sono separati ed io ho continuato a vivere con mia madre e il suo nuovo “compagno” David. Dopo un po’ che uscivano insieme è venuto ad abitare da noi. Dopo qualche mese, quando mamma lavorava fino a tardi, lui si ubriacava da far schifo e ha iniziato a picchiarmi e violentarmi. Non ce la facevo più, tutte le sere mi chiudevo a chiave nella mia stanza perché avevo paura che da un momento all’altro potesse entrare e violentarmi. Dopo mesi e mesi di sofferenze lo dissi finalmente a mia madre, che avvertì la polizia e lo cacciò di casa. Da quel momento in poi andai ad abitare da mio padre. L’unico ragazzo di cui mi fido da allora è il mio vicino di casa nonché mio migliore amico Austin, che mi ha sempre protetta ed è diventato come un fratello. E poi c’è lei, l’amore della mia vita, ci conosciamo da quando siamo nate, la mia migliore amica America!
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo mi svegliai presto, verso le 7:15 e decisi di andare a fare colazione con Austin. Mi preparai velocemente e scesi in cucina per prendere la borsa. Lì incontrai mio padre che faceva colazione. Papà:’Ehi come mai sei sveglia a quest’ora?! Non sei mai mattiniera! E’ successo qualcosa?’ Io:’ Si sono un po’ in ansia per la storia del video e....’ Papà:’ Ah, ho capito! Beh ricordati che sei una ballerina fantastica e ti aiuterò sempre a realizzare i tuoi sogni, sappilo!’ Lo abbracciai, lui mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì per andare a lavorare. Andai a svegliare Austin con metodo infallibile: tirare sassolini contro la finestra di camera sua! Dopo aver lanciato due o tre sassolini si sentì urlare‘Ma che caz!?’ Io:‘Svegliati fessacchiotto! Andiamo a fare colazione insieme?!’ Lui si alzò dal letto e si affacciò alla finestra. Austin:‘Ariel sono le sette e mezza del mattino ho bisogno di dormire cazzoo!’ Io gli feci gli occhi da cucciolo e non seppe resistermi. Austin:‘Okay! Aspetta che vengo ad aprirti la porta!’ rispose con aria scocciata e assonnata. Salii in camera sua e mi sedetti sul letto mentre lui si vestiva. Austin:‘Beh non ti ha ancora chiamato il tipo per il video?’ Io:‘No ancora no!’ risposi con aria triste. Austin:‘Prima o poi lo farà! Non può perdersi una ballerina così!’ Io:‘Grazie Austin!!’ gli dissi e poi gli stampai un bacio sulla guancia. Uscimmo da casa sua e come ogni giorno andammo a fare colazione al bar della spiaggia e come al solito io presi brioche alla crema e cappuccino e Austin caffè e bombolone al cioccolato. Austin si era portato dietro la macchina fotografica e iniziò a scattare foto al mare, al sole, alla gente che passava e anche a me mentre mi abbuffano! Io:‘Austin la smetti di farmi foto!’ Austin:‘Ahahahhahaha! Ma dai sei una meraviglia con i baffi di cappuccino.’ Io gli diedi un pugno sul braccio, lui mi tolse i baffi di cappuccino con un dito e dopo andammo a fare una passeggiata in riva al mare. Iniziammo a parlare della questione del video e io iniziai a farmi dei film mentali sul fatto che non fossi abbastanza brava a ballare e di non avere il talento necessario per fare la ballerina professionista. I miei film furono interrotti dalla suoneria del mio telefono. Io:‘Pronto?’ America:‘Ariel, Ariel, Ariel, Ariel!!!!!' Io:'America parlaaaa! Che è successo!?' La sentivo ansimare come se avesse appena fatto 800 km di corsa in 2 ore, continuava ad urlare e rideva come una pazza. America:'Mi ha chiamata il Signor Jones e indovina per chi balleremo??..............Gli ONE DIRECTION!!!' Io:‘Ahh, davvero?!' dissi io con aria delusa. America:‘Si! Non sei contenta?!?!' Io:' Oooh, felice come una Pasqua' dissi con aria sarcastica. America:' Uffaa! Lo so che non sono il tuo gruppo preferito però potresti mostrare un po' più di entusiasmo!' Io:' Siiii!! Evvivaaa! Sono tutta un brivido per l'emozione' America:’Beh io sono strafelice e non vedo l’ora di andare a Londra!’ Io:’Oh mamma! Davvero andiamo a Londra!?!?’ America:’ Si! Staremo lì una settimana! Ti rendi conto!? Londra!’ Io:’ Ommerdaa! Non vedo l’ora!’ America:’Si anch’io! Si parte tra dodici giorni! Inizia a prepararti! Ci sentiamo stasera! Ciao mucca pazzaaa! Io:’Ahahhah! Ciao scoiattolo barbuto!’ Non ero strafelice di ballare per gli One Direction, perché non erano proprio il mio gruppo preferito, anzi non gli sopportavo. Invece America gli adorava, erano la sua vita e ogni giorno mi raccontava tutta la loro vita fin nei minimi dettagli! Amavamo due tipi diversi di gruppi, io i Beatles e lei gli One Direction! Appena attaccai il telefono raccontai cosa era successo a Austin che mi abbracciò, mi prese in braccio e mi gettò in acqua, come vendetta per averlo svegliato così presto. Per pranzo mangiammo dei panini preparati da Austin e rimanemmo in spiaggia tutto il pomeriggio. Mentre lui faceva il bagno, io prendevo il sole e a qualche metro da me c’erano dei ragazzi che giocavano a pallone e uno di questi era molto carino, ma sapevo solo che si chiamava Nathan e che aveva 17 anni. Iniziò a tirarmi qualche occhiata, ma dopo un po’ non ci feci più caso e continuai a prendere il sole. Ad un certo punto mi arrivò una pallonata in testa, io mi alzai incazzata per ridargli la palla ma i suoi occhi azzurri mi fecero dimenticare tutto. Nathan:‘Scusami tanto ma il mio amico non sa proprio giocare a calcio! Tutto bene?’ mi chiese con aria preoccupata. Io:‘Aahahahha! Sisi è tutto ok non ti preoccupare!’ Nathan:‘Okay... Senti....eehm... Ti va se questa sera usciamo? Così ci conosciamo meglio e posso farmi perdonare per la pallonata?’ ‘Ooohh cazzoooo!’ pensai dentro di me. Io:‘Si certo, perché no!’ Nathan:‘Ok allora facciamo che ci troviamo in spiaggia alle 8.30 va bene?’ Io:‘Perfetto!’ gli risposi io con un sorriso a 32 denti. Nathan:‘A stasera allora!’ mi disse con gli occhi che gli brillavano per la felicità e intanto riprese la palla e tornò dai suoi amici. Mi girai per tornare ad abbronzarmi e davanti a me trovai Austin che aveva assistito a tutta la scena. Nathan: ‘Chi era quello Ariel?’mi chiese mentre prendeva l’asciugamano dalla borsa. Io:‘Si chiama Nathan.... E stasera usciamo insieme.’ Austin:‘Ariel mi raccomando stai attenta, non sopporterei vederti star male ancora.’ Oltre essere stata violentata dal ex-fidanzato di mia madre, sono stata violentata anche dal mio ultimo ragazzo Max e da allora in poi Austin è diventato ancora più protettivo di prima. Io:‘Va bene Austin starò attenta! Ti voglio un mondo di bene!’ Austin:‘Sei hai bisogno di me per qualsiasi cosa chiamami okay?’ Io:'Okay!’ Lo andai ad abbracciare e lui mi diede un bacio sulla fronte. Erano le 6.30 e corsi a casa in fretta e furia per prepararmi per la serata. Quando arrivai a casa chiamai America e le dissi di catapultarsi qui perché doveva aiutarmi a preparami e doveva ancora spiegarmi nei dettagli la faccenda del video.
  
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