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Autore: Brooklyn_Rogers    16/10/2012    2 recensioni
Si tratta di una serie a sé, che comincia qualche anno prima dell’incontro fra Ichigo e Rukia, anche se questi non appariranno mai nella storia. I protagonisti saranno un nuovo personaggio e la sua Zampakuto. La storia seguirà la loro crescita e il loro imparare l’arte del combattimento fino all’incontro con Hitsugaya, che ormai figura come un diciassettenne, e Oshiko, la sorellina di Yoruichi, un’indomabile quindicenne in fuga dalla Soul Society. Da qui in poi la storia si intreccerà con questi due personaggi e la trama sarà più complessa.
Un piccolo avvertimento! Io ho visto Bleach solo fino alla fine della 2° Serie (il salvataggio di Rukia), quindi tutto ciò che riguarda Hitsugaya e gli altri personaggi che nominerò, sarà riferito solo a quella serie.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hitsugaya Toushirou, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Urahara-sensei, quando faremo l’addestramento vero?- si lamentò Tsuki, stanca di aspettare chissà quale miracolo, inginocchiata accanto a Kazuko.
-Ha ragione. Non facciamo altro che stare fermi, non mi sono nemmeno trasformato.- gli fece eco il fratello, senza però rischiare di muoversi. L’ultima volta che si erano alzati senza permesso, avevano corso il rischio di essere quasi uccisi dal loro “sensei”.
-Voi due vi siete mai parlati?- chiese Kisuke ai due bambini.
-Che razza di domanda è? Ovviamente.- dissero all’unisono.
-Intendo… vi siete mai parlati mentre lui è trasformato in zanpakuto?- si osservarono a lungo prima di dare una risposta, che arrivò da Kazuko.
-Si può fare sul serio?- disse con lo sguardo estremamente curioso.
Una risposta così idiota…, pensò Tsuki.
Adorava il fratello, tuttavia a volte gli sembrava parecchio stupido.
-Siamo messi male. Se non vi siete mai parlati c’è un solo modo di aiutarvi: Tsuki, sfodera la tua zanpakuto, trasformati in shinigami.- i due sorrisero e si presero per mano. Con la solita luce, Kazuko divenne la katana che Tsuki aveva utilizzato contro l’hollow, e la bambina mutò nella shinigami azzurra.
-Bene, il controllo c’è. Ora bisogna vedere come combattete. Svegliati, Benihime.- al comando, la Principessa Scarlatta, sigillata in un bastone, mutò nella straordinaria zanpakuto di cui Kisuke era in possesso.
-Andiamo, Kazuko!- la bambina si lanciò all’attacco, la spada sguainata contro il maestro, gli occhi grigi in tempesta.
Si sentiva stranamente bene, al sicuro, quando Kazuko era fra le sue mani, anche se intorno a lei infuriava la battaglia, sapeva di poter vincere, che Kazuko non era un oggetto inanimato, non l’avrebbe abbandonata.
-Che furia.- commentò Kisuke, che con facilità bloccò il colpo.
Non aveva mai visto una bambina tanto precoce, dal reiatsu così particolare e con un controllo di esso così sicuro.
-Non ce la farai mai, se non lo rilasci.- le spiegò in tono pacato.
-Rilasciarlo? Che vuol dire?- pose la spada di fronte a sé,  per proteggersi da un eventuale attacco.
Ci sta andando troppo leggero. E non mi convince, pensò Tsuki, cercando di capire ciò che Urahara volesse dire.
-Significa che devi trovare la vera forma e il vero nome di Kazuko.
Le scorsero nella mente le immagini della sua vita. Inizialmente, c’era sempre la mamma. Poi lei spariva e rimaneva sola con suo padre. Infine, tutte le avventure erano vissute in compagnia di Kazuko, l’hollow, la pesca, anche cose banali, ma lui c’era. E ci sarebbe stato ancora, doveva solo trovarlo.
Si fermò di scatto e sorrise. Continuò a stringere l’arma fra le dita e fu proiettata in un altro luogo, che non era lo spazio roccioso sotto l’emporio, ma l’antica sala di un maniero medievale. Alle pareti vi erano armi di ogni sorta, a centinaia, di ogni epoca ed età. Al centro della sala, un libro, chiuso da un sigillo.
-Non riesco proprio ad aprirlo.- la voce di Kazuko veniva da dietro di lei. Si girò di scatto e il fratello la abbracciò.
-Cosa devo fare?
-Devi aprirlo e leggerlo. Lì c’è scritto quello che ci serve sapere.
-E come faccio?- lo sguardo di entrambi si volse verso il tatuaggio sul polso della bambina.
-Sta’ indietro.- l’arco apparve fra le dita ormai esperte di Tsuki, e la freccia ruppe il lucchetto senza danneggiare nemmeno una pagina del libro. Esso si aprì in due di scatto, liberando una corrente d’aria nella sala. Tsuki vi si avvicinò, cercando di leggere il contenuto.
-Viaggia sulla schiena del vento, Okami…- mormorò. C’era scritto anche  qualcos’altro, ma lei non ebbe il tempo di vederlo, perché era tornata a Karakura, ma in mano non aveva più una katana, bensì due spade uncinate e identiche. Il paramano era provvisto di una lama a mezzaluna, inoltre sopra il manico, entrambe terminavano in un uncino dall’aria alquanto letale.
Ad un gesto di Tsuki, un vento freddo e pungente fece volar via il cappello a Kisuke.
-Non ho mai visto nulla di simile.- Urahara rinfoderò Benihime e cominciò ad applaudire.
-Noi non abbiamo fatto niente, abbiamo solo aperto un libro…- replicò la bambina, che era arrossita per il complimento.
-No, al contrario! Sei veramente brava, e a quanto pare… Kazuko è una zanpakuto di tipo elementare! Veramente molto bene!- intanto il bambino era tornato normale.
-Elementare? Che vuol dire?- chiesero in coro.
-Significa che il tuo potere si basa su un elemento, in questo caso, l’aria. Ecco perché avete generato quella corrente.- i due annuirono, cercando di seguire il filo della spiegazione.
-Andate a casa, presto.- li spinse letteralmente fuori, qualche secondo prima che un gatto nero entrasse nel negozio.
-Yoruichi! Finalmente sei tornata! Dov’eri finita?
-In giro. Piuttosto, Kisuke, come va con i due?- saltò su un cuscino che riportava lo stesso motivo del cappello di Urahara.
-Non ci crederai, ma Tsuki ha rilasciato Kazuko, oggi. E dopo un solo tentativo!- nell’espressione da gatta, Yoruichi sembrò sbalordita.
-Me lo aspettavo. Dopotutto sono i figli di Akane, no? Non è stato giusto quello che la Soul Society le ha fatto.- la dea della velocità cambiò improvvisamente discorso.
Akane era stata sua sottoposta, poi si era trasferita alla quarta brigata dove aveva raggiunto uno dei gradi più alti. Era una persona pacifica, che però aveva un grande potere, inoltre si vociferava in giro che avesse raggiunto il bankai, ma che essendo esso uno strumento di distruzione, lo tenesse segreto.
Sia Kisuke che Yoruichi, però, sapevano bene che queste voci erano vere e fondate, tuttavia nessuno dei due aveva mai visto il rilascio finale della shinigami.
-La Soul Society ha fatto molte cose non degne di merito, però bisogna guardare il lato positivo, e cioè che la bambina non è stata trovata. Dopotutto, se qualcuno l’avesse vista, sarebbe finita piuttosto male per lei.- sentenziò Urahara, sedendosi accanto all’amica.
-La bambina sembra proprio sua madre, non trovi?- Kisuke assentì con un movimento del capo.
-Speriamo che non la scoprano.
Kisuke sospirò, pregando in cuor suo che quelle parole si avverassero.
  
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