Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ariadne_    16/10/2012    1 recensioni
Se siete degli appassionati di Harry Potter, ma detestate Draco Malfoy, questa non è la fanfiction che fa per voi.
Questa è una romantica storia d'amore che nasce tra le mura di Hogwarts. E' basata su un sogno che ho fatto.
Il famoso serpeverde, ritenuto da molti il 'nemico' di Harry Potter, conoscerà finalmente l'amore e le complicazioni che esso porta.
E' la prima fanfiction che scrivo e non sarà molto lunga, (o almeno così credo).
Beh, vi auguro una buona lettura.
_zio Voldy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rya's Point of View.
 
Il gelo dei sotterranei penetrava fino alle costole, quasi impedendomi di respirare.
Ho sempre detestato il freddo, come del resto questi sotterranei, così cupi, così chiusi, claustrofobici.
Cerco sempre di passarci minor tempo possibile, ma, essendo una persona molto aggraziata dotata d’infinita agilità, ho dovuto passare l’intera pausa pranzo a ripulire il disastro che avevo combinato facendo cadere accidentalmente due calderoni.
Il pavimento era completamente coperto da uno spesso, e ahimè disgustoso, strato di miscuglio color violetto-verdastro.
Ripulendo tutto fui più volte scossa da conati di vomito, poiché quella schifosa poltiglia emanava un odore riluttante. Dopo che il suolo pietroso fu di nuovo ‘splendente’, dovetti rialzare quei due calderoni: inizialmente tentai di farlo da sola, ma essendo pesanti come macigni, mi aiutai con un colpo di bacchetta.
Soddisfatta di me stessa, mi diressi verso l’uscita, ma mi voltai istintivamente per controllare di non aver dimenticato niente (è più forte di me, credo che dipenda dal fatto che da piccola, essendo smemorata, persi la mia bambola preferita e passai un’infanzia d’inferno).
Mi pento ancora di quel gesto involontario, perché, girandomi, incrociai con lo sguardo degli occhi gelidi sfortunatamente familiari. I suoi.
Draco Malfoy si trovava esattamente dall’altra parte dell’aula e mi fissava con la sua solita espressione arrogante.
La mia mente mi ordinò più volte di andarmene, di lasciare alle spalle quel ragazzo e tutto ciò che aveva a che fare con lui, ma il mio cuore insisteva nel restare, così io rimasi là, completamente incapace di muover passo, mentre due dei miei organi vitali incominciavano un ennesimo conflitto.
Mente e sentimento. Una lotta eterna. Una battaglia che si scatenava alla sola vista di Draco Malfoy, che la notte non mi faceva dormire, che m’impediva di mangiare, di vivere.
L’orgoglio mi ripeteva di mandarlo al diavolo, che la ragione stava dalla mia parte, ma in cuor mio sapevo di aver torto.
Era stato un litigio idiota.
Quel giorno mi arrabbiai con Malfoy credendo che mi considerasse una cosa secondaria rispetto al Quidditch.
Ma cosa credevo? E’ ovvio che io fossi dopo la sua vera passione! In fondo, stavamo insiem..ehm..ci frequentavamo, se così si può definire quello che c’è stato tra noi, da pochissimo.
 A volte ho seriamente pensato di chiedergli scusa, soprattutto per lo schiaffo, ma la mente si intrometteva accendendo dentro me odio e rabbia nei confronti di quel biondino dagli occhi grigi.
Quel biondino che si trovava proprio davanti a me, che appena si accorse che il suo sguardo fosse ricambiato, si avviò verso me a ‘passo di carica’.
Tentai di fuggire..di sfuggirgli, ma i miei tentativi furono vani, completamente inutili; era come se i miei piedi si fossero fusi con il pavimento, impedendomi qualsiasi movimento.
Lo osservai avvicinarsi. Un passo dopo l’altro.
Iniziai a tremare: freddo? Timore? Non saprei ancora spiegarlo con chiarezza.
Lui si fermò a pochi centimetri da me; così vicino da poter entrare in un universo parallelo attraverso quei gelidi occhi, da poter sentire addosso il suo respiro, che, insieme al mio, formava delle soffici nuvolette nell’aria congelata.
Cercai di distogliere lo sguardo, chinai la testa, ma lui posò due dita sotto il mento e mi costrinse dolcemente a guardarlo: aveva un’aria stanca, di chi sente la mancanza di un qualcosa che non sa spiegarsi.
Che quel qualcosa fossi io?
Lui spostò le dita e mi accarezzò la guancia; al suo tocco chiusi forte gli occhi, sperando che appena li avessi riaperti lui fosse sparito.
Ma ciò non accadde. Con l’indice tracciò il contorno delle mie labbra, seguì la linea del naso e del mento; aveva un tocco delicato, quasi impercettibile.
La sua mano sinistra si cinse attorno al mio fianco e mi strinse, la destra si posò sulla mia schiena dopo aver disegnato la sagoma del mio collo e della mia spalla.
Mi portò lentamente a sé.
Tentai di bloccarlo; appoggiai le mani sul suo petto, respingendolo, ma lui era più forte di me.
Accostò le labbra al mio orecchio: «Amami» sussurrò: « amami, come ti amo io».
Spalancai gli occhi sorpresa: Draco Malfoy che confessava di amarmi? Sicuramente si trattava di uno scherzo, lui non avrebbe mai il coraggio di..
 
Invece lo fece.
Vedendo che non sapevo cosa dire, lui si avvicinò pericolosamente a me..
Provai ad evitarlo: strinsi le labbra, mi voltai, lo spinsi via, invano. Lui mi prese il viso fra le mani, sentii
il suo calore sulle mie guance fredde; mi accarezzò con il pollice. Mi rivolse uno sguardo gonfio di desiderio; mi persi nel grigio dei suoi occhi, fui trascinata dall’amore che trasmettevano.
Socchiusi i miei, certa su cosa sarebbe accaduto dopo.
Draco mi baciò. Non fu un bacio come quello che ricevetti alla festa del Lumaclub; non fu un bacio casto e innocente.
Dentro il mio esile corpo si accese un fuoco, ardente come le fiamme dell’Inferno, dotato della stessa forza di un uragano, che mi trascinò nell’oblio.
In quel momento esistevamo solamente io e lui, due pilastri immobili nel bel mezzo di un vorticoso mondo, che si muoveva, e si muove, troppo veloce per le emozioni.
Un brivido mi scivolò lungo la schiena. Sentii Draco sorridere sulle mie labbra; continuò a baciarmi e a baciarmi. E io non volevo che finisse.
Avevo fame dei suoi baci; avevo fame di lui. Volevo sempre più.
Sapevo benissimo che se qualcuno ci avesse visto, saremmo finiti in grossi guai, ma non mi importava.
Contavamo solo noi. Io e lui. Lui e me.
Affondai le mani nei suoi morbidi capelli biondi; una sua mano slittò giù dalla mia schiena, soffermandosi sul mio fondoschiena.
Mi strinse sempre più a me e si allontanò dalle mia labbra, ancora bramose e frementi; mi guardò dritto negli occhi e rise.
«Ti sei per caso esercitata in questi mesi?».
«Riesci a rovinare anche i momenti impossibili da rovinare, mio caro Draco» sbuffai con aria divertita.
«Sai benissimo che io possiedo un’indole malvagia» scoppiò a ridere lui.
Ridemmo insieme fino alle lacrime.
Suonò la campanella.
«Dobbiamo andare» affermai tristemente: «Piton ci attende».
«Andasse al diavolo» disse lui: «Aspetta un secondo..Ti andrebbe di saltare Difesa Contro le Arti Oscure..con me?».
«Sarebbe un vero onore, signor Malfoy. Ma quell’untuoso ci troverebbe subito» risposi divertita.
Vidi il suo volto assumere un’espressione maliziosa: «Non se vieni con me. Stai certa che non ci scoverà mai».
Mi prese per mano e mi trascinò fuori dall’aula di corsa, verso l’ignoto.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ariadne_