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Autore: Dear M    17/10/2012    1 recensioni
Una ragazza di 17 anni, di nome Mari si traferisce a Londra all'età di 5 anni, perchè il suo sogno era, fin da bambina, deventare ballerina. Così i genitori decisero di portarla a fare un provino alla The Royal Ballet School, una delle scuole di danza più prestigiose al mondo.
Mari viene presa, ma non sapeva che questo sogno l'avrebbe portata lontana da
i suoi genitori. Loro, infatti non erano di Londra, bensì vivevano in Italia, precisamente a Milano.
Nonostrante questo, i genitori insieme alla figlia, decidono di far avverare questo sogno.
All'età di 17 anni , Mari, decide di lasciare la scuola di danza per affrontare la vita reale, quella dove bisogna lavorare per guadagnare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11.

http://www.youtube.com/watch?v=JU4he9BcVbs&feature=relmfu


...

#HARRY#

-Sì, vedi la protagonista perde la memoria proprio come te.- dissi abbassando la testa.
Lei non rispose, ma non so come, fece cascare per terra il dvd.
-O mio Dio scusami!- disse piegandosi per raccoglierlo, ma contemporaneamente mi piegai anche io e ci ritrovammo faccia a faccia.
Ci stavamo fissando. Stavo guardando ogni singola parte del suo viso e lei faceva lo stesso con me.
Non resistette ai nostri sguardi quindi si alzò.

-Scusami!- disse grattandosi la testa. Io ero un po' deluso mi aspettavo un bacio.
-Fa niente.- dissi raccogliendo il dvd.
-Che dici.. Guarderesti con me il film?- mi chiese.
-Certo.- risposi sorridendo.

Così ci sistemammo sul divano che era in salotto e come la prima volta io inserì il dvd e il film iniziò. Speravo che l'avrebbe aiutata a ricordare o almeno a capire come fare. Arrivati al punto dove Leo e Paige si dicono le promesse di matrimonio, Mari , si accucciò sul divano, appoggiando la sua testa sulle mie gambe.
E io iniziai ad accarezzargli i capelli. Li aveva morbidi e sempre più ricci.

Il film continuava ad andare avanti e io continuavo a fissarla. Era fantastica anche con le lacrime agli occhi. Ma all'improvviso alzò lo sguardo e vide che la stavo guardando. Mi sarei voluto sotterrare in quel preciso istante.

-Tu non piangi?- mi chiese asciugandosi le lacrime e tirandosi su.
-Perchè dovrei piangere?- chiesi confuso.
-Per il film! La ragazza ha perso la memoria.- disse lei spiegandomi.
-Non mi rende triste questo. Ho già pianto per una ragazza che ha perso la memoria. L'ho vissuto.- dissi fissandola. Lei capii e continuò a guardare il film senza dirmi niente.
Appena finito il film , ci raggiunsero a casa gli altri ragazzi , che ci avevano lasciato soli apposta per aggiustare alcune cose.
-Come è andata?- disse Louis prendendomi da un polso e portandomi in giardino.
-Cosa?- chiesi stropicciandomi l'occhio destro.
-Con Mari! Come è andata? Si è ricordata qualcosa?- mi chiese tutto frettoloso.
-No. Abbiamo guardato il film The Vow!- dissi scocciato
-Ah ,d ai potrebbe aiutarla quel film.- disse Louis, cercando di tirarmi un po' su il morale.
-Speriamo!- dissi raggiungendo gli altri che si erano fiondati in cucina.

Appena entrai in cucina trovai Niall che stava litigando con Liam, ignoro il motivo, ma erano fantastici. Mentre ascoltavo cosa si dicessero, preparavo il caffè a Mari, gli avrebbe fatto bene un po' di caffè. Poi però , tornando in salotto per dargli al tazzina, non la trovai. Non era in salotto e nemmeno in cucina e non poteva essere nemmeno in giardino, perchè c'eravamo appena stati io e Louis a parlare. Quindi decisi di cercarla, ma invece di salire al piano di sopra, decisi di uscire e cercarla fuori anche perchè la porta dell'entrata era aperta. Senza avvertire nessuno uscii di corsa, ma uno voce mi fermò al cancello che dava sulla strada.

-Harry! Dove vai di corsa?- mi chiese Zayn.
-Devo andare a cercare Mari! Non è in casa.- non volevo rimanere a parlare molto, perchè i peggio pensieri mi stavano viaggiando nella mente.
-Mari??!! Guarda che Mari non è passati di qui!- disse Zayn fumando la sua sigaretta.
-Davvero?- chiesi avvicinandomi a Zayn.
-Sono uscito io , solamente per fumare una sigaretta!- disse mostrandomela.
-Okkkei! Grazie!- dissi rientrando.

Allora mi tranquillizzai e salii al piano superiore a cercarla.

-Mari? Mari ?- la chiamavo per il corridoio. Poi all'improvviso si aprì la porta di camera mia e lei spuntò dicendo.
-Eccomi!- con quella voce squillante. Ma io mi spaventai e andai sbattere contro il muro opposto e un quadro mi cascò sul collo, procurandomi un taglietto.

-O mio Dio!- disse mettendosi le mani davanti alla bocca.- Tutto apposto Harry?- mi chiese.
-Ahi, Ah- dissi massaggiandomi il collo.
-Fai vedere!- disse avvicinandosi a me.
-No, non ti preoccupare. E' solo un piccolo taglietto.- dissi mentre lei mi spostava la mano.
-Vieni un secondo in bagno.- disse prendendomi per mano.

Appena entrati in bagno, Mari mi disse di mettermi a sedere sull'unica sedia che si trovava in quella stanza, perchè altrimenti non sarebbe arrivata al mio collo per disinfettare la ferita.
Allora prese il cotone e il disinfettante e lo appoggiò sulla ferita.

-Ah.. Brucia!- dissi lamentandomi.
-Oh per favore, fai l'uomo Harry!- disse accarezzandomi la testa.

Sarei stato lì tutto il giorno. Sarei stato ad osservarla per ore. Quando abbassai di poco gli occhi verso terra, mi ritrovai il suo sena davanti. Wow! E quindi cominciai a fissarlo.
Ma all'improvviso....

-Occhi a me, occhi a me, occhi a me, Occhi a me- disse Mari schioccando le dita davanti al suo seno.
-Ah, scusa. Devo ancora farci l'abitudine a non vederti nuda.- dissi sistemandomi i capelli.
-Capisco!- disse buttando il cotone. Aveva appena finito di medicarmi.
-Allora grazie infermiera.- dissi ridendo.
-Muoviti!- disse spingendomi e cominciando a ridere.
-Aspetta, aspetta! Questa è la mia felpa?- chiesi toccando la felpa che indossava.
-Scusa non lo sapevo , se vuoi la tolgo!- mi disse
-No. Ti sta bene! Tienila.- dissi fissandola.
-Grazie. - disse dandomi un bacino sulla guancia. Era uno di quei bacini delicati e caldi. Quei bacini che amavo.

Poi però , la voce di Niall che urlava dal piano di sotto 'Ho fameeeeee' , mi riportò alla realtà.
 
   
 
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