Capitolo 26. Un avversario inaspettato.

I ragazzi irruppero nell'esatto momento in cui Ottavia aveva ripreso il finto combattimento con Hogan. Immaginavano fosse nei guai, ma non così grossi, ma sapevano che lei comunque aveva la sua immortalità come vantaggio, peccato che non sapessero che anche il suo avversario non era umano, è l'incantatrice non era come le sue vecchie amiche, no aveva qualcosa di diverso, ma nessuno avrebbe saputo dire cosa. Forse era più resistente o forse più furba, o addirittura più cattiva e più potente rispetto alle altre che i ragazzi avessero affrontato.

Si chiedevano se, come le altre, sarebbe morta non appena Cam avesse ricordato. Gli sembrava strano che non fosse ancora successo, con loro aveva funzionato perchè con lui no?

Se ne stava li immobile, in piedi, in un angolo buio e remoto della stanza.

“Ehi che hai fatto al nostro amico?” disse Heiji con decisione alla ragazza vestita di bianco da capo a piedi, che sfoggiava un sorriso furbo e maligno.

“Nulla, state tranquilli, non ho intenzione di fargli del male. È l'unico che voglio che viva tra tutti voi. Quando Hogan avrà finito con la vostra amica, si occuperà di voi. Tranquilli, rispetto a lei, non sentirete dolore alcuno.”

“Non ci faremo battere da te, abbiamo battuto loro e lo faremo anche con te, stanne certa!” disse Ran più determinata che mai.

In quel momento c'era bisogno di tutto il coraggio possibile, senza farsi scoraggiare, altrimenti sarebbe stata la fine, dovevano tenere duro, perchè lo stava facendo anche Ottavia.

“Bene se è così che la mettete allora è ora del mio asso nella manica. Mi dispiace Hogan, non mi servi più, ti ho permesso di vivere qui anche troppo a lungo. È il momento di riportarti da dove sei venuto: nel regno dei morti!” e si preparò a scagliare un attacco micidiale contro di lui.

Lui impaurito e colto si sorpresa da quell'atto, guardò Ottavia e, con quello sguardo, capì che era ora di aiutarlo. Prima che Angelique sferrasse il tuo attacco, doveva fare in fretta. Quindi si lanciò all'attacco, aveva intenzione di sferrare al massimo la sua forza. Se Angelique lo avesse colpito per primo, non avrebbe mai potuto raggiungere la donna che Hogan aveva amato, che dopo aver scoperto cosa gli fosse successo, si era buttata da un dirupo e si era tolta la vita.

Hogan l'aveva seguita nella sorte, ma l'incantatrice aveva altri progetti, e lo riportò in vita. L'unico modo per far in modo che tornasse al fianco della sua amata nell'aldilà, qualcuno doveva colpirlo con una forza immensa, questi erano i patti, e allora avrebbe potuto stare al fianco dell'amata per sempre. Ma se lo avesse fatto lei, con la magia, la sua anima sarebbe stata distrutta e non sarebbe più rimasto nulla di lui.

Per questo era tanto importante per lui che Ottavia arrivasse per prima.

“Cosa vorresti fare tu ragazzina? Il tuo comportamento non ha senso!” disse Angelique sprezzante.

“Non lo avrà per te, ma per lui si.” disse lei e, dopo quella frase, Angelique, capì di essere stata ingannata da Hogan e da quella ragazzina. Non capiva com'era potuto accadere.

Ma non gli importava più di tanto, perchè li avrebbe eliminati tutti, ma prima voleva sistemare la ragazza che si era presa gioco di lei e col metodo più crudele che conoscesse, poi avrebbe pensato anche agli altri.

Intanto, Ottavia aveva mantenuto la sua parola, come sempre. Era arrivata prima dell'incantesimo e lo aveva colpito con un pugno con tutta la forza che aveva in se, spezzando così il corpo di Hogan mandandolo in mille pezzi, come se fosse stato un vaso di ceramica.

Aveva rotto il suo contenitore e la sua anima, adesso, era libera di tornare dalla sua amata nel regno dei morti.

“Grazie ragazzina, grazie di tutto” disse e la sua anima si dissolse nel nulla.

Era contenta di aver salvato almeno loro. Ora voleva salvare anche Cam, solo che non aveva calcolato che Angelique, in quel momento, svegliasse il ragazzo e gli disse:

“Adesso, amor mio, svegliati un momento, ho un compito da affidarti e so che lo porterai a termine per me.” gli prese in volto con una mano per farlo voltare con la forza, ma senza fargli male, verso Ottavia. “La vedi quella ragazza con i capelli rossi col codino? Eliminala per me, così potremmo stare per sempre insieme.”.

Il ragazzo, che fino a quel momento aveva tenuto gli occhi chiusi, li riaprì improvvisamente e Ottavia scoprì, con rammarico, che i suoi bellissimi occhi color smeraldo erano diventati di un verde spento, erano verde acido e da quegli occhi, non traspariva emozione, come se fosse in trance.

Allora Ottavia collegò il tutto: Angelique lo aveva pregato, prima di far rapire le ragazze da Hogan, aveva detto a Cam di andare da lei. In questo modo lo ha ipnotizzato, perchè sapeva che le compagne incantatrici avrebbero fallito con i loro, in che modo non seppe dirlo, ma in questo modo aveva evitato che lui ricordasse le altre ragazze e i compagni nemmeno sembrava riconoscere più.

Il suo incantesimo sarebbe stato il più difficile da spezzare. Mentre lei pensava a tutti gli avvenimenti, Cam si lanciò all'attaccò verso di lei:

“Sta attenta!!” urlarono in coro gli altri spaventati dal comportamento del ragazzo, sapendo che era sotto il controllo di Angelique.

Ottavia evitò per un soffio il colpo del ragazzo, combattere contro Hogan le era sembrato uno scherzo, ma contro di lui aveva ben poche speranze: lui era notevolmente più forte di lei fisicamente, poteva batterlo in velocità, ma non con la forza.

Al pelo evitava i suoi attacchi sferrati con violenza e decisione, perfino Angelique era rimasta stupita da tanta forza fisica, ma a lei piaceva, era pur sempre un vantaggio per lei.

Ran, intanto con l'arma che le aveva affidato la ragazza quella mattina, stava per lanciarsi in aiuto a quest'ultima ma Angelique se ne accorse.

“No ragazzini, non farò lo stesso errore di quelle incantatrici da quattro soldi, state al vostro posto e osservate la vostra amica perire per mano di quello che una volta era stato un suo compagno o forse era solo un semplice amico.” disse e con un abile gesto delle mani, fece in modo che delle corde resistenti si materializzassero attorno al corpo dei sei amici e li incatenò al muro, per farli stare buoni a godersi lo spettacolo.

Intanto, Ottavia cercava di evitare come meglio poteva gli attacchi terribili del ragazzo, non ci credeva ancora che era riuscita persino a metterglielo contro, adesso era come un robot che non sentiva altro che i comandi della sua padrona, e il resto non gli importava nulla.

Gli altri osservavano la scena terrificati:

“Oh no, cosa le succederà?” disse Kazuha.

“No mi rifiuto di credere che Cam le stia davvero facendo questo! Perchè non si sveglia?” disse Aoko.

“Non possiamo far altro che sperare che si riprenda, altrimenti sarà la fine per tutti.” disse Shinichi,

“Avanti tieni duro!” disse Ran per incoraggiarla.

“Ma che carini fate il tifo per lei. Tesoro, falla soffrire come si deve mi raccomando!” disse Angelique, che non aveva pietà dei suoi nemici.

E, detto questo, il ragazzo di lanciò all'attacco con più foga di prima e stavolta, un paio di volte riuscì a colpire la ragazza ma, con grande stupore di Angelique, non perdeva sangue.

Ottavia stava combattendo con tutta se stessa quella battaglia perchè ci credeva, voleva disperatamente credere che, alla fine di tutto, lui sarebbe tornato come prima.

Si ritrovò faccia a faccia con lui, aveva parato entrambi i suoi pugni e si fissavano dritti negli occhi, lui non faceva sforzo alcuno ma Ottavia gli costava parecchio tenerlo a bada con le mani che tenevano bloccati le sue.

Dopo un paio di minuti, Ottavia trovò la forza per allontanarlo da se, peccato solo che lui tornò subito all'attacco; la ragazza parò quasi tutti i colpi a eccezione dell'ultimo che la colpì in pieno allo stomaco, facendola capitolare per terra. Cam era inarrestabile, Ottavia non aveva fatto in tempo a rialzarsi che lui era già sopra di lei, pronto per un altro attacco che la ragazza, schivò al pelo facendogli perdere l'equilibrio con uno sgambetto, in questo modo ebbe tempo per prepararsi al prossimo attacco da evitare.

Non sapeva che fare, pur non dovendo mai riprendere fiato si sentiva stanca, stanca di combattere contro quello che, fino a un mese fa, era suo amico e alleato. Non potevano andare avanti così per molto, prima o poi qualcuno doveva fermare quella pazzia. Ma lui non lo avrebbe mai fatto se Angelique non glielo ordinava e lei non voleva certo smettere di vederli combattere, almeno finchè lei non moriva per mano sua.

Non si seppe se lo fece apposta o no, ma di fronte agli occhi altrui, era come se si fosse arresa: non reagiva più ai suoi attacchi, semplicemente li subiva, sangue non ne usciva, ma sulla sua pelle, per un occhio molto acuto, si potevano vedere delle crepe profonde, come se si stesse per rompere. Si ritrovò di nuovo nella condizione di trovarselo faccia a faccia, tentò di divincolarsi, ma lui fu più furbo o solo più crudele: perchè la afferrò da dietro e le ruppe l'intera colonna vertebrale, un urlo di dolore uscì dalla bocca della ragazza, che quando lasciò la presa su di lei, si accascio al suolo inerme, non riusciva più a muoversi. Il ragazzo, che doveva terminare il compito affidatogli, la afferrò per la gola e la sollevò fino alla sua altezza perchè lo guardasse mentre moriva. Ma guardandola fissa negli occhi, si bloccò. Durante i colpi inferti alla ragazza, aveva perso il suo fiocco e i capelli le ricadevano lungo tutta la schiena e sul volto. La ragazza lo fissava con uno sguardo terrorizzato e disperato. Non sapeva se era quello sguardo ad averlo fermato per un istante, ma certamente qualcosa in lui era scattato, visto che anche lui la fissava, non più con occhi spenti ma con occhi di chi sta cercando di capire chi ha di fronte: la scrutava, perchè lo faceva?

“Ha un volto così familiare...e perchè mi fa tanto male vedere i suoi occhi così... disperati.. perchè?” si ritrovò a pensare.

“Cosa aspetti? Falla fuori!” la voce di Angelique, potente come un tuono, arrivò dritto a lui, facendogli aumentare la stretta al collo, contro la sua volontà e delle altre profonde crepe di stavano disegnando sul collo della ragazza, provocandole dolore.

I ragazzi che avevano visto tutta la scena, guardavano con occhi terrorizzati:

“No così la ucciderà!!” disse disperata Aoko.

“No fermati per favore, Cam!” disse Shinichi, ma il ragazzo sembrava non averlo sentito.

“oh no, non voglio guardare!” disse Kazuha, chiudendo gli occhi e voltandosi.

“Credo che nessuno di noi voglia guardare” disse Heiji e tutti si prepararono a vedere la ragazza morire per mano di Cam, le ragazze istintivamente, chiusero gli occhi.

Finchè una voce sembrò fermare il ragazzo:

“Basta! Cam, fermati!”


Ciao a tutti!! XD come va?? 
sono tornata!!! XD Non so se ne siete contenti xD comunque
allora parliamo del capitolo che è meglio 
allora che ve ne pare?? vi aspettavate una cosa del genere ?? lo avevate capito lo scorso capitolo cosa sarebbe potuto accadere??
spero che vi abbia stupito almeno un pochino ;)
perchè da questo capitolo mi è venuta l'ispirazione per i 5 capitoli che verranno dopo 
dopo di che la storia pùò dirsi conclusa ;) felici?? cos'ì non vi rompo più xD
Grazie mille a chi mi segue ;) e a chi recensisce ;) Grazie mille xD
Alla prossima, 
Kiss Kiss
Shana