Note
iniziali
Finalmente
l’ho messo!!! çAç *allaga la casa
di lacrime*
Lo
so, lo so… dire che faccio schifo è poco.
MOLTO poco.
Non
mi dilungo e vi lascio subito al capitolo
^_^’’
Buona
lettura! ^_^
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Tre
nuovi Alchimisti
Capitolo
24: Novità
Era
lunedì, e una nuova settimana era iniziata ad
Amestris…
<<
Addio Halloween. Ricomincia il lavoro… >>
disse Giulia, con tono nervoso. Come sempre, del resto.
<<
Già… >> sospirò
semplicemente Debora,
mentre continuavano a camminare per recarsi al Quartier Generale.
Luana
intanto, dietro si loro, non spiccicò una parola.
Passò qualche minuto e continuò a rimanere in
silenzio.
La
gemella e la sorellina si guardarono: qualcosa non
andava.
<<
Strano, Lua, che tu non abbia detto nulla...
nemmeno sul tuo “amato” Daniel…
>> cominciò l’Alchimista del
Fulmine,
spingendola a parlare.
<<
Che?! >> esclamò Luana, distolta dai suoi
pensieri. Vide che gli sguardi delle sorelle erano puntati su di lei, e
sorrise
imbarazzata: << Scusate, ero sovrappensiero…
>>
Lo
sguardo di Debora si fece preoccupato: <<
Qualcosa non va? >>
La
gemella prima la raggiunse, infilandosi tra le due
sorelle e mettendosi a braccetto con entrambe. <<
Ecco… spero solo che il
Generale mi dia i giorni di ferie… >>
<<
“Giorni di ferie”? >> chiese la
minore
delle Frid, alzando un sopracciglio. << E per fare cosa?
>>
<<
Ma per andare con Daniel a Central City, per la
mia ricerca! >> disse Luana come se fosse una cosa ovvia,
ma con una
percepibile punta di gioia.
L’Alchimista
delle Piante sorrise: << Ah, allora
avete scelto il giorno della partenza? >>
<<
Sì! >> annuì la gemella, con un
enorme
sorriso sulle labbra. << Partiamo tra due giorni!
>>
<<
TRA DUE GIORNI?! >> esclamarono sorprese
le due sorelle.
<<
E quando caspita avevi intenzione di dircelo,
eh?! >> aggiunse Giulia.
<<
Ma soprattutto >> s’intromise Debora
<< quando l’avete deciso? Fino a ieri era
ancora tutto indefinito…
>>
Luana
non rimase per nulla offesa dalla reazione delle
sorelle: era troppo contenta per esserlo. Così, continuando
a sorridere,
rispose: << Infatti l’abbiamo deciso ieri!
>>
La
gemella sbatté un paio di volte le palpebre, confusa.
<< Ehm… e quando? >>
<<
Durante la festa di ieri sera! >> rispose
allegramente. << Per la precisione, mentre stavamo
ballando! >>
<<
Ma che razza di momento è per parlare di una
cosa simile? >> esclamò l’Alchimista
del Fulmine.
Luana
si strinse nelle spalle: << Bè, che ci posso
fare se ci siamo ritrovati a parlare dell’argomento?
>> Poi continuò,
dando voce alle sue preoccupazioni: << Comunque possiamo
stare dopodomani
e i seguenti cinque o sei giorni… dopo non potremo
più andare perché ci saranno
dei lavori da fare nella biblioteca, e Daniel sarà
occupato… spero solo che il
Generale mi dia questi giorni... insomma, non vorrei che facesse storie
dicendo
che è troppo tardi o roba simile… >>
<<
Scusami un attimo, >> la interruppe la
sorellina << ma, essendo noi degli Alchimisti di Stato,
non dovrebbe
essere un nostro diritto avere dei giorni per fare delle ricerche?
>>
<<
Sì, è così >> disse
Debora, annuendo con
decisione. << O almeno, >> aggiunse
<< lo dovrebbe essere in
teoria… però non penso che il Generale possa
farsi dei problemi… >>
Le
sorelle la guardarono quasi in malo modo: <<
Dici? >> dissero all’unisono, poco convinte.
L’Alchimista
delle Piante sorrise imbarazzata: <<
Ok, ok… non è detto che non si faccia dei
problemi… >>
Nel
frattempo, erano arrivate al Quartier Generale.
Quando entrarono nel loro ufficio, rimasero a dir poco stupite nel
vedere che
il Flame Alchemist era già presente, seduto alla sua
scrivania che aspettava
l’inizio dell’orario di lavoro per cominciare a
firmare le solite scartoffie.
<<
Buongiorno, sorelle Frid! >> salutò
allegramente il moro. Era la terza volta che succedeva, e ormai
l’avevano
capito: farlo avvicinare a Riza e fargli passare del tempo con lei
aveva ottime
ripercussioni sia sull’umore che sul lavoro. Solo che
sembrava una cosa straordinaria
agli occhi di chi non era a conoscenza del “piano”
delle sorelle e delle altre
“Cupid Girls”. Militari che passavano davanti a
quell’ufficio non potevano fare
a meno di guardare il Flame Alchemist strabuzzando gli occhi.
A
dirla tutta, anche a certe persone che erano a
conoscenza del “piano” sembrava una cosa assurda.
Riferendosi ovviamente agli
altri “ometti” della squadra del Flame Alchemist:
Ed, Havoc, Breda, Falman e
Fuery.
<<
Buongiorno, Generale! >> salutarono
contemporaneamente le tre sorelle Frid, mettendosi perfettamente
sull’attenti.
Dopo
un momento d’indecisione, Luana
s’avvicinò alla
scrivania del moro. << Generale, dovrei…
chiederle una cosa. >>
<<
Dimmi pure! >> disse lui sorridendo,
mentre giocherellava con la penna stilografica.
Rimase
un attimo interdetta da quel tono raggiante, poi
continuò: << Ecco… dopodomani io e
Daniel vorremmo partire per Central
per la mia ricerca su come potenziare l’Alchimia
d’Acqua, quindi mi
servirebbero delle ferie… >>
<<
Ma certo! Non ci sono problemi! >> rispose
lui, sempre sorridendo. << Ma non saranno giorni di
ferie. >>
aggiunse con un tono da maestrina, agitando la penna come una
bacchetta.
<< E’ un tuo diritto avere quei giorni, essendo
tu un’Alchimista. E…
quanti giorni sarebbero? >>
<<
Bè… cinque o sei… sperando che
bastino… >>
<<
Ok, no problem! >> disse il moro, facendo
un gesto di noncuranza. << Vedi se ti bastano, altrimenti
mi fai una
semplice chiamata e ti darò altri giorni! >>
<<
Veramente… il problema l’avrebbe
Daniel… alla
fine di quei giorni dovrebbero cominciare dei lavori in biblioteca, e
sia lui
che Sheska devono essere assolutamente presenti…
>>
Il
Flame Alchemist si strinse nelle spalle: <<
Bè,
in quel caso troverò io una soluzione…
>>
Intanto,
tutti i presenti lo guardarono sbalorditi:
assurdo, quando era di buonumore gli potevi chiedere anche la luna!
Il
moro continuò: << … non so, magari
mando Falman
a sostituirlo… >>
<<
Perché io? >> chiese l’interessato,
ripresosi dalla sorpresa.
<<
Perché sei un’enciclopedia vivente, Maresciallo.
I libri sono il tuo pane quotidiano… Tra un po’ te
li mangerai pure a colazione
inzuppandoli nel latte al posto dei biscotti…
>>
Allegre
risate si levarono dall’ufficio per la battuta.
Contemporaneamente, a Ed venne un’idea. Con un sorrisetto
poco rassicurante
s’avvicinò alla scrivania del suo superiore:
<< Anch’io vorrei dei giorni
di ferie per andare con Win- >>
<<
No. >> fu la risposta secca del moro,
accompagnata da uno sguardo accigliato.
<<
Cosa?! >> urlò il biondino, innervosito.
<< Perché a Luana sì,
>> disse indicando la ragazza << e a me
no, stupido piromane?! >>
Roy
rispose con tutta calma: << Perché a lei
servono per una ricerca, non per una vacanza. Mi pare che anche a te e
ad Al
abbia dato tutti i giorni che volevate per la ricerca su come riavere i
vostri
corpi, quindi siete pari, giusto? >>
Ed
divenne rosso dall’imbarazzo e dalla rabbia: il Flame
Alchemist gli aveva appena rinfacciato una cosa che, purtroppo per lui,
era
giusta. Esplose definitivamente: << Maledetto bast-
>>
Le
urla furono fortunatamente interrotte dal rumore di
qualcuno che bussava sullo stipite della porta. <<
E’ permesso? >>
I
vari presenti si voltarono: era Leonard, con alcuni
fogli in mano. Debora notò nei suoi occhi una leggera
preoccupazione.
<<
Ah, buongiorno Colonnello Blizzard! >>
rispose il Flame Alchemist. << Prego, entri pure.
>>
Il
biondo raggiunse la scrivania a passi veloci, ma
quando passò di fianco all’Alchimista delle
Piante, le rivolse un fugace sorriso.
Fu un attimo, ma le bastò per farla irrigidire e arrossire
lievemente.
Fatto
il saluto militare, il giovane Colonnello iniziò a
parlare: << Generale, ci sono novità
sull’attentato avvenuto durante il
concerto. >>
Il
moro si fece immediatamente più serio: <<
Ottimo. >> Sotto sotto, sia lui che gli altri della
squadra avevano perso
la speranza di trovare qualche indizio.
Il
biondo continuò: << E’ stato trovato
questo
>>, e appoggiò sulla scrivania alcune foto in
cui era rappresentato una
specie piccolo cerchio alchemico, con due linee ondulate che
s’intrecciavano,
incisa sul metallo. La foto era un po’ sgranata, segno che
doveva essere il
particolare di una foto molto più grande.
Anche
gli altri militari s’avvicinarono alla scrivania.
<< Dov’è stato trovato?
>> chiese Giulia: era strano che lei e le
sorelle non l’avessero visto.
<<
Sulla base del pilastro che è stato abbattuto.
>> rispose Leonard.
<<
Ma com’è possibile?! >> disse Luana,
incredula. << Io e le mie sorelle abbiamo
controllato… >>
<<
Era in una parte piuttosto nascosta, e per di
più quel simbolo è davvero
piccolissimo… un paio di centimetri di diametro al
massimo… >>
<<
Ecco perché è stato notato solo ora
>>
aggiunse il moro.
<<
Sembra un cerchio alchemico… >> disse
Riza, pur non conoscendo l’argomento.
<<
Ma non lo è. >> intervenne Ed, finalmente
calmo. Tutti si voltarono verso di lui, e il biondino
continuò: << Così
non è completo, e quindi non ha alcun effetto…
è come se fosse solo una parte
di un cerchio molto più grande… >>.
Nessuno replicò: sapevano che Ed, in
particolare dopo aver viaggiato verso ovest, era diventato uno degli
Alchimisti
più esperti in materia. << …
purtroppo, però, non conosco il cerchio
alchemico completo… >> aggiunse infine con un
tono leggermente dispiaciuto.
Scese
un momento di silenzio, interrotto da Havoc:
<< Io non so niente di Alchimia, ma… se questo
“cerchio” non funziona, a
che scopo metterlo? >>
<<
Bella domanda… >> borbottò il
Generale.
Era infastidito dall’idea di avere un indizio che
però non lo portava da nessuna
parte.
Dopo
un attimo d’indecisione, Debora diede voce alla sua
idea: << E… se fosse una specie di firma?
>>
Tutti
la guardarono sbalorditi: una firma?!
L’Alchimista
delle Piante arrossì e cercò di spiegarsi:
<< Bè, per esempio, io nei miei
disegni… >>
<<
Tu… disegni? >> chiese Roy, incuriosito.
<<
Sì, disegna, ma non mi pare il momento di
parlarne! >> disse Giulia, con i suoi soliti modi
sbrigativi. La risposta
del moro fu un semplice viso imbronciato.
<<
Ehm… dicevo… >> riprese Debora
<<
nei miei disegni, insieme alla mia firma, metto anche un simbolo, una
piccola
ape, poiché è il significato del mio
nome… >>
<<
Sarebbe un po’ stupido mettere la propria firma
in un attentato… così si può
rintracciare in qualche modo il colpevole…
>> palesò i suoi dubbi Breda.
<<
Non è detto. >> disse Leonard.
<<
Alcuni criminali megalomani hanno l’abitudine di firmare i
propri misfatti…
>>
<<
Ah, come il Ladro Gentiluomo che lasciava le
rose rosse! >> intervenne sorridente
l’Alchimista d’Acqua.
La
sorellina la guardò sconvolta: << Ma che
c’entra?! Quello era il personaggio di un romanzo…
>>
<<
Ma era pur sempre un esempio di firma! >>
disse Luana, convinta più che mai.
<<
Va bene, va bene, abbiamo capito il concetto…
>> disse il Flame Alchemist prima che la situazione
degenerasse. Subito
dopo tornò serio: << L’idea della
“firma” non è da scartare…
soprattutto
perché finora è l’unica.
>> e concluse con un sospiro. Chiuse per un
secondo gli occhi, come ad ordinare le varie ipotesi che gli erano
passate per
la testa, poi li riaprì e riprese, prendendo una copia della
foto e porgendola
a Luana: << Rubinetto, cerca questo simbolo tra i libri
della biblioteca.
E se non lo trovi qui, cercalo anche a Central City. >>
L’Alchimista
d’Acqua prese a malavoglia la foto e disse,
un po’ scocciata: << Non potrebbe evitare
questi soprannomi idioti almeno
nei momenti seri? >>
Il
Flame Alchemist la ignorò totalmente, prese
un’altra
foto e si rivolse verso Ed e Giulia: << Lampadina,
Acciaio, andate in
città e cercate questo simbolo OVUNQUE. >>
La
reazione dell’Alchimista del Fulmine fu un sonoro
sbuffo, mentre il maggiore degli Elric volle mostrare il suo
disappunto:
<< Perché siamo sempre io e Giulia a dover
andare in giro per la città?!
>>
<<
Proprio perché ci siete sempre andati, ormai la conoscete
perfettamente >> fu la semplicissima risposta del moro.
<<
Ma Generale… la città è troppo grande,
e due
persone non bastano per cercare questo
“simbolo”… >> intervenne
Leonard.
<< Manderò con loro due dei miei uomini, se
per lei non è problema. >>
<<
No, no… anzi, è un’ottima idea
>> approvò
Roy. << Potresti mandare… ehm… il
ragazzo con i capelli grigi e quello
castano… >>
<<
Il Sottotenente Harrow e il Sergente Bale.
>>
<<
Esatto. >> annuì il moro. << Mi
sembrano i più adatti per fare queste cose…
Havoc, Breda, andrete anche voi ad
aiutarli. >>
I
due militari, in risposta, annuirono: <<
Certamente, Generale. >>
Il
Flame Alchemist riprese: << Il rosso voglio
mandarlo con Falman negli archivi. >> Subito dopo rivolse
lo sguardo
verso il Maresciallo: << Voglio che cerchiate tra i
documenti se ci sono
stati altri episodi simili in precedenza, e soprattutto se questo
simbolo è già
comparso in altre occasioni. >>
<<
Sissignore! >> disse il canuto militare.
I
vari militari finora chiamati uscirono ad eseguire gli
ordini, Falman andando anche ad avvertire i sottoposti del giovane
Colonnello.
<<
E… noi? >> chiese Debora, indicando se
stessa e Leonard.
<<
Voi restate qui: mi serve una mano con tutti
questi maledetti documenti… >> rispose il
moro, finendo con un tono un
po’ spazientito.
Si
misero all’opera, e poco dopo a Roy venne in mente una
cosa: << Capitano? >>
<<
Sì, Generale? >> rispose Riza.
<<
Dici che… è stata una buona idea questa
“ricerca” su larga scala? >>
<<
Certo, signore >> rispose la bionda, sorridendo
appena. << Non poteva fare altro… per me ha
deciso la cosa giusta.
>>
Il
moro sorrise e riprese a controllare le carte: non
sapeva il perché, ma si sentiva sempre più sicuro
quando aveva l’approvazione
della donna.
-
-
-
Passò
quel giorno, e anche quello successivo, ma non ci
furono risultati di alcun tipo.
Arrivò
così la mattina della partenza di Luana e Daniel.
L’inizio di quel viaggio sarebbe stato accompagnato dal
maltempo: dense nuvole
nere coprivano tutto il cielo di East City.
<<
Accidenti, che brutte nuvole… non promettono
nulla di buono… >> disse Debora, mentre lei e
le sorelle, dopo aver
parcheggiato l’auto, raggiungevano la stazione a piedi.
Luana
seguì lo sguardo della gemella: << Speriamo
che a Central non si metta a piovere… >>
<<
Ti sei portata un ombrello, per sicurezza?
>> chiese la sorellina.
<<
Sì, sì! >> rispose Luana.
<< Non era
troppo grande, così sono riuscita a metterlo in valigia!
>>
Mentre
Giulia approvava annuendo, nella mente di Debora
si formò un’idea, semplice ma geniale.
<< Ragazze, ho un’idea per aiutare
il Generale e Riza! >>
L’Alchimista
del Fulmine sbuffò: << Ancora?
>>
<<
A me sembra che un po’ si siano avvicinati…
>> disse Luana.
<<
Sì, ma… conoscendo il Generale, credo sia meglio
dargli sempre un aiuto… >> spiegò
la gemella.
<<
Hai ragione… e quindi? >>
<<
Ora vi spiego… >>
Mentre
raggiungevano il binario dove il treno per Central
city sarebbe partito, Debora finì di spiegare.
<< Allora? … Che ne
pensate? >>
Giulia
si strinse nelle spalle: << Non è una
cattiva idea… speriamo solo che Riza capisca…
>>
<<
Allora, quando torniamo in ufficio la mettiamo
in atto! >> disse allegramene l’Alchimista
delle Piante.
Luana,
intanto, si guardava intorno: << Dove sarà
Daniel? … Ah, eccolo! >> disse con un largo
sorriso sulle labbra. S’avviò
in quella direzione, ma una presa ferrea al braccio al
bloccò.
<<
Aspetta un attimo! >> Era stata la
sorellina a bloccarla. << Voglio dirti una cosa.
>>
L’Alchimista
d’Acqua sbatté più volte le palpebre,
confusa,
e Giulia continuò, con estrema serietà:
<< Mi raccomando. Mentre lavori,
non farti distrarre dalla presenza di Daniel. E… fa
attenzione. E’ pur sempre
un uomo. >>
<<
… eh? >> esclamò Luana, ancora
più
confusa.
Debora,
al contrario, capì al volo: << Guarda che
Daniel non è mica come Romeo… >>
disse, alzando un sopracciglio.
Adesso
per la gemella fu impossibile non comprendere il
significato della frase, e il suo volto divenne addirittura
bordò. <<
G-Giuly, ma che cavolo dici!?!? Certo che Daniel non è come
Romeo! >>
<<
Lo so, lo so, >> rispose Giulia con calma,
<< ma ripeto: un uomo rimane SEMPRE un uomo.
>>
<<
Va bene, va bene… >> disse Debora, visto
che la gemella sembrava andata un po’ in tilt per quei
“pensieri”, <<
raggiungiamo Daniel prima che il loro treno parta… E
intanto, Lua, cerca di
riprenderti. >>
Quando
s’avvicinarono il giovane bibliotecario, questo
salutò le tre sorelle: << Buongiorno!
>>
<<
Buongiorno! >>
<<
Allora, tutto a posto? Hai dimenticato niente?
>> chiese Daniel.
Luana
arrossì appena: << N-no, no,
tranquillo… ho
preso tutto, ho controllato più volte… ce li hai
tu i biglietti, vero? >>
<<
Certo! Eccoli qui! >> disse, mentre
infilava una mano nella tasca della giacca per mettere fuori i due
foglietti di
carta.
In
quel momento, una voce leggermente meccanica lì
avvertì dell’imminente arrivo del treno.
<<
Ah, eccolo! >> disse Giulia, vedendo
arrivare la locomotiva. Dalla ciminiera fuoriusciva un fumo nero, che
quasi si
confondeva col cielo cupo.
Pochi
secondi, e il treno si fermò in un assordante
stridore che riempì l’aria della stazione, insieme
al denso fumo.
<<
Bene, noi andiamo! >> disse Luana, mentre
stava per prendere la sua valigia. Ma il giovane bibliotecario fece
prima di
lei.
<<
Tranquilla, ci penso io >> disse Daniel,
sorridendo cortese. L’Alchimista d’Acqua ovviamente
arrossì a questa
gentilezza.
<<
Avanti, Lua, muoviti! Non restare imbambolata, o
prederai il treno! >> disse Giulia, dandole una leggera
spinta.
<<
Ah, sì, certo! >> balbettò mentre
saliva
sul vagone. Raggiunse i posti prenotati e
s’affacciò dal finestrino. <<
Ciao! Mi raccomando, fate attenzione! >> disse
riferendosi alle possibili
missioni.
Il
fischio del treno che stava per partire assordì per un
attimo tutti i presenti, sia sulla banchina che nei vagoni. Quando il
frastuono
si smorzò, il treno cominciò poco alla volta a
muoversi. Finalmente Debora
riuscì a salutare la gemella: << Stai attenta
anche tu! >>. Giulia,
invece, alzò semplicemente una mano.
<<
Ciaoooo!!! >> urlò Luana, agitando un braccio,
subito dopo imitata da Daniel, che s’affacciò al
suo fianco. Tempo di un
minuto, e il treno s’allontanò.
La
minore delle Frid sospirò: << Bene, e una
è
andata… >>
<<
Giulia! >> urlò sconcertata la sorella.
<<
Adesso devo vedere come mandare via l’altra…
>> borbottò l’Alchimista del
Fulmine, come se stesse parlando da sola.
<<
Ah, ah, certe volte sei davvero simpatica…
>> disse atona Debora.
<<
Sto scherzando… è solo che…
>>
<<
E’ solo che? >>
<<
… Che finalmente per un po’ non sentiremo
più
Luana dire “che bello, parto con Daniel”
>> disse Giulia, facendo una
vocina come se stesse imitando la sorella. << In questi
due ultimi giorni
lo diceva ogni cinque minuti! >> concluse, spazientita.
Debora
rise di gusto. << Bè, adesso non
potrà certo
lamentarsi: starà per qualche giorno sola soletta con il suo
“amato
bibliotecario”! >>
<<
E ci mancherebbe… >>. Giulia prese
l’orologio d’argento e lo aprì:
<< Piuttosto… muoviamoci, o faremo
tardi…
e chi lo sente quel rompi del piromane… >>
L’Alchimista
delle Piante sorrise: quella reazione di
Giulia la divertiva sempre. << Sì, andiamo.
>>
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Note
finali
Finito!
^_^ *intanto ha buttato l’acqua a secchiate*
Ta-dah!
Novità con l’attentato! :D Ve lo aspettavate? Non
credo, ormai non ne parlavo più da un po’! XD
Mi
sono divertita molto a fare Roy tutto felice che
“accontentava” Luana! XD
Parlando
di Luana, finalmente è partita! :D Così non mi
stressa! :D XD No, dai, scherzo: se non succedeva in questo capitolo,
sarebbe
successo nel prossimo, da ma da alcuni appunti che avevo preso mi sono
resa
conto che dopo questo veniva microscopico e quello dopo infinitamente
lungo! D:
Così ho messo qui la partenza! XD
L’idea
di Debora (mi fa strano parlare del mio
personaggio in terza persona XD) la scoprirete nel prossimo capitolo,
non vi
preoccupate! ^_^
Ah,
quando Giulia dice “finalmente una è
andata”… bè,
l’ha detto davvero quando le ho accennato della partenza di
Lua in questo
capitolo! XD Mi ha fatto troppo ridere, così l’ho
messo davvero! XD
Disegni!
:D
-della
serie “Halloween”, c’è Romeo
vestito da angelo
nero ^_^ : http://silverylugia.deviantart.com/art/Halloween-Romeo-angelo-nero-330536356
-e
sempre di Halloween, c’è Mary-Ann gatta nera: http://silverylugia.deviantart.com/art/Halloween-Mary-Ann-gatto-nero-332869982
-E
poi, un disegno di Riza che ho fatto un secolo fa, ma
che mi sono sempre dimenticata di postare su DeviantArt: http://silverylugia.deviantart.com/art/Riza-with-guns-lineart-332870744
Ci
sarebbe anche un altro disegno, ma è ancora in
corso…
volevo mettere il “work in progress”, ma il mio
fantastico scanner ha deciso di
uccidere i colori che ci sono ._.’’ Quindi
vedrò di finirlo e di fotografarlo
^_^
Passiamo
ai ringraziamenti! :3
A
chi ha commentato (anche se non sempre), sia su
DeviantArt che su EFP:
Lulumoon91, VioletJuliet, NeutralDarkSide, Hanako_Hanako,
Lupoz91, Ashtart, Piwy,
Celest93, Haisa, Melanita,
MartaAka97 e GajeelxLevy997,Hummingbird Royaifan e
GabbaFMA e le
ultime arrivate Racheluccia (Anna296 su DeviantArt) e DramaTaisa (che
ha
cambiato nickname un sacco di volte XD)… Grazie! (_ _)
(spero di averli scritti
tutti… siete così tanti! XD)
Ovviamente,
ringrazio anche chi segue solamente la storia
senza commentare, tra cui due Roy conosciuti su Facebook: un Roy
Mustang (che
si era bloccato a causa degli impegni… non so se
è riuscito ad andare avanti
^_^’’) e Flame Roy Mustang! Forse c’era
anche qualche Riza, ma non mi ricordo
più… X/ Perdonatemi, tanto il ringraziamento vale
comunque! ^w^
Al
prossimo capitolo! ;D