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Autore: Ena_min    17/10/2012    3 recensioni
(jongkey e 2min)
“lo sai quale è la cosa più stupida da fare nella vita?? Viverla senza nessuno al tuo fianco che ti ami!!”… era sempre questo che gli ripeteva sua nonna quando ancora era viva.. ed era anche l’ ultima cosa che gli disse prima di morire...
Ripensava sempre a quelle parole.. ogni tanto gli davano il coraggio di andare avanti.. ogni tanto invece lo facevano piangere..
Ricordi tristi, ricordi strappalacrime, ricordi che vorresti solo cancellare dalla mente.... Ma vale veramente la pena di vivere la vita senza di essi?
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi con il secondo capitolo!!.. :D.. Spero tanto che sia di vostro gradimento.. Buona lettura a tutti!!.. :)



Si rigirò nel letto con gli occhi ancora chiusi… il sole era già alto in cielo e illuminava tutta la stanza… Quel profumo però… No, mica lo riconosceva… Spalancò gli occhi spaventato… Dov’ era?? Di chi era quel profumo?? Di chi era quella camera??..
Quelle lenzuola celesti non le aveva mai viste e tantomeno quella televisione al plasma attaccata al muro o quella scrivania piena di libri…
 
Fece per alzarsi… ma con tutto l’ alcool che aveva ingerito la sera prima, o almeno credeva che fosse stata la sera prima, gli venne solo voglia di vomitare… Stette sul letto a cercare di ricordare ogni minimo particolare di quella sera dove si era ridotto come il più sudicio degli ubriaconi… ma niente… Non una immagine nitida, non un ricordo… Solo tanto dolore… Si ricordò del motivo per cui aveva bevuto e un fitta si insinuò all’ altezza del petto!!.. Come aveva fatto a ridursi così… Come poteva fare questo alla sua sorellina che tanto credeva in lui…
 
Prese le forze necessarie per rialzarsi…  Il dolore alla testa non aveva intenzione di cessare… ma lui doveva andare avanti… doveva capire dove era… e sperare di non essersi cacciato in nessun guaio!!...
Se mai ritornerò a casa mi ucciderò con le mie stesse mani!!!
Aprì la porta… si guardò intorno come i peggiori dei ladri… e andò verso quella che pensava fosse la cucina…
 
Non c’ era nessuno…
 
La casa era grande… la cucina e la sala erano un’ unica stanza arredata nei migliori di modi…
O è ricco o è ricco insomma… cosa darei per avere una casa così in ordine e bella… però ora basta… devo andare… non posso trattenermi ol….
“buongiorno dormito bene???” risuonò una voce dietro di lui.
 
 Kibum la conosceva bene… Non riuscì a muoversi… la bocca non collaborava e il cervello era andato a farsi benedire…
“scusa se ti ho portato a casa mia… ma ieri sera eri messo proprio male… mi dispiace per tua sorella...”
 
Il cuore di Kibum prese a martellare all’ impazzata… non sapeva come comportarsi… la prima volta in tutta la sua vita non sapeva cosa fare… 
Si girò con gli occhi ancora lucidi dall’ alcool… e lo vide…
 
Non riuscì a crederci… Allora era proprio lui… La sua mente non gli aveva fatto brutti scherzi.. l’ aveva riconosciuta veramente quella voce…
Impeccabile come sempre Jong era lì, davanti a lui… con i capelli castani ritti in una cresta… gli occhi pieni di gentilezza e le labbra incurvate in un magnifico sorriso…
Kibum si sentì mancare… le sue gambe non riuscirono a trattenere il suo peso… Fece per cadere ma 2 forti braccia circondarono i suoi fianchi…

Ora gli occhi del moro erano ancora più vicini ai suoi… Erano veramente belli…
Il dolce visino di Kibum divenne tutto rosso… Sentì qualcosa muoversi tra le mutande e fu in quel preciso momento che se ne accorse…

Non aveva i pantaloni!!... Il suo cervello cominciò a elaborare i peggiori trip mentali di questo mondo…
Porca frittellaaaa!!!... ma… ma… ma… ma… odddiooo.. cosa è successo ieri sera??... me li ha tolti lui i pantaloni??... chissà come ero messo!!!.. che figura che figura!! Perché mi hai portato qua  a casa tua??.. Come sai di mia sorella… e perché quello sguardo compiaciuto ora??

10000 domande in testa e non riusciva a formularne neanche una… Si allontanò il più velocemente possibile da quelle braccia forti e corse nella camera in cui aveva dormito… Dove sperava di trovare i pantaloni…
Ma niente… non c’ era ombra di quei pantaloni… che se non altro erano anche i suoi preferiti…
“li ho buttati a lavare… ci avevi vomitato sopra ieri sera” Jong fece capolino dalla porta della camera “questi dovrebbero andarti… sono i miei di quando ero un po più piccolo… mettili pure e poi ritorna di là… ti ho preparato la colazione…”
Kibum si allarmò per un momento… ma  Jong fu bravo a leggergli nella mente.. e continuò “non ti preoccupare la lettera l’ ho messa dentro la tasca del tuo giubbotto” disse, placando così l’ agitazione del più piccolo con un sorriso
Non sapeva neanche se fosse riuscito a sopravvivere quella mattina.. ma fece come quel ragazzo gli aveva detto... si mise i suoi pantaloni…

Sicuramente quel colore verdognolo non gli piaceva per niente… ma non avrebbe di certo fatto lagne per metterseli…
Andò in bagno si lavò la faccia sperando che l’ acqua fresca rinfrescasse anche la sua memoria… ma niente… Ricordava il nulla!!!
 
****
 
Non ha detto una parola da quando mi ha visto… poverino era così imbarazzato… spero che non gli abbia dato fastidio, ma mica potevo lasciarlo con i pantaloni puzzolenti di vomito…
Penso che ieri mi abbia mandato il suo angelo custode  da lui… Era così sconvolto… esausto… spaventato… non so neanche se ricorda niente di tutto ieri sera…
Non so cosa mi abbia spinto a portarlo a casa con me… l’ avevo visto si è no 6 o 7 volte… sull’ autobus quando ritorno a casa…
I suoi occhi… forse sono stati quelli… così impauriti spenti… mi aveva fatto tenerezza…
Eccolo…

Kibum entrò in cucina… la tavola era piena di cose buone… ma l’ imbarazzo gli impediva di osservare tutto quel ben di Dio.
“piacere io mi chiamo…” cominciò il moro
“Jong.. si lo so..” lo interruppe Kibum… “io sono Kibum piacere”
“ma come sai il mio nome??”
Ma perché non sto mai zitto!!!.. adesso che cavolo gli dico.. che origlio mentre parla al telefono??
“emmm… c’era scritto sull’ etichetta dei pantaloni”
“ahhahah… è vero.. mia mamma da piccolo mi scriveva sempre il nome sui pantaloni… ma non mi ricordavo fosse anche in quelli.. vabbè.. dai ora vieni a mangiare”
 
Fu la colazione più imbarazzante della mia vita… Dovevo dire qualcosa… lo sapevo.. un Grazie sarebbe anche bastato credo… ma non riuscivo ad alzare lo sguardo dalla mia tazza di latte!!
Ero in panico si…
“mi passi la marmellata per favore??” squillò la voce di Jong.
“C-certo” balbettai.

Fu in quel momento che le mie guance presero fuoco… il mio cervello divenne pappa per pesci… e quella cosa che mi contraddistingue dalle femmine riprese vita.
Mi aveva toccato la mano mentre mi prendeva il barattolo che gli stavo passando…
Ritirando via la mano velocemente da quel contatto feci cadere la marmellata sul tavolo…

“mannaggia kibum sei un idiota” mi maledissi nella mente…
“non ti preoccupare… pulisco io dopo”Mi disse che quel bellissimo sorriso …
In quel momento sapevo che se non me ne fossi andato via subito gli sarei saltato addosso!! Quindi presi il giubbotto e con un veloce grazie che gli rivolsi, me ne andai da quella casa più rapidamente possibile!

Riconobbi quella via… Se l’ avessi percorsa fino in fondo sarei subito arrivato a casa mia… Ma non ci volevo ritornare…
Taemin sarebbe stato sicuramente in pensiero per me… il giorno precedente ero scappato dal bar in cui dovevamo fare colazione.. e il pomeriggio avevo spento il telefono per non ricevere alcuna chiamata… ah giusto il telefono!
Cercai dappertutto… Nelle tasche del giubbotto… Nella piccola borsettina che portavo sempre con me.. ma non c’era nulla… ma poi mi ricordai…  Il comodino!!.. era lì che lo avevo visto l’ ultima volta.. sul comodino di Jong!!!..
“Nono io non ci ritorno là… mi avrà preso per pazzo!!.. non ho la minima intenzione di fare altre figuracce!!... povero meee.. il telefono noo!!.. già avevo deciso di abbandonare i miei pantaloni…”
****
 
 
Non era riuscito a calmarsi anche se sapeva che la sua Omma stava bene… Aveva preso un grosso spavento quando aveva sentito la voce di Jong che parlava dal cellulare di Kibum… 

Quella mattina appena sveglio si era ritrovato Minho nel suo letto…lo stava abbracciando…
A quella vista il suo cuore smise per un attimo di battere… Cosa ci faceva lì??
Tutto scombussolato non riusciva a muoversi…
“ quanto è bello”continuava a pensare…
Minho ancora dormiva quando a Taemin venne quella grande voglia di baciarlo… di toccare le sue labbra… di gustarne il sapore…
E seguendo il suo cuore, che continuava a suggerire tutto ciò, lo fece…

Fù un piccolo bacio… stampato su quelle labbra carnose…
Tutto ciò però venne interrotto… un suono stridulo…

La sveglia…

Taemin si svegliò.. questa volta però veramente… Era stato tutto un sogno… La consapevolezza di quella realtà fece venire voglia di piangere al biondino… che al suo risveglio, contrariamente dal sogno che aveva fatto, nel suo letto era da solo!
Spense quella macchina dell’ inferno che lo aveva riportato alla cruda verità… dove Minho non lo amava così come lui amava Minho…

Si rimise a letto.., con le coperte fino sopra la testa…ripensando alla sera precedente…
Che spavento che aveva preso.. Per fortuna però Jong aveva raccontato tutto a Minho… e quest’ ultimo di conseguenza aveva calmato il piccolo Taemin…  Si ricordò delle carezze prima di addormentarsi… e anche di quelle braccia che lo stringevano forte forte…
“che bastardi sti sogni… mi illudono soltanto!!” continuava a maledirli…

Ad un certo punto sentì la porta cigolare..

L’ unico che poteva essere era Minho…

Non lo voleva vedere… non dopo il sogno che aveva fatto.. quindi fece finta di dormire… il suo cuore batteva all’ impazzata e sarebbe stato sgamato subito se non lo avesse fatto rallentare!!!.. ma niente da fare… Non c’era modo di controllarlo!!..
Minho si avvicinò al suo letto… gli tolse le coperte da sopra la testa e rimase lì… a guardarlo…

“perché sei così agitato piccolino… stai facendo un brutto sogno??” chiese Minho sicuro che Taemin stesse dormendo…

Si avvicinò… Taemin poteva sentire il suo respiro caldo… Il più grande lo baciò sulla fronte e si distese di fianco a lui…
Cosa sta facendo??... mamma mia io muoio ora!! Minhoooo.. allontanati o qua mi perderai per sempre!!
Fu un attimo… Taemin sentì un calore sulle sue labbra…

Minho lo stava baciando… Aveva appoggiato le sue morbide labbra sulle sue… e lì sotto di lui Taemin stava per morire!!
Non aprì gli occhi… per paura che anche questo fosse solo un magnifico sogno… non voleva svegliarsi… voleva restare lì per sempre…

Minho si alzò dal letto… andò verso la porta e la chiuse  alle sue spalle…  Il biondino rimase di nuovo solo nel suo letto… senza il calore del più grande ora sentiva anche un po freddo… ma non gli importava niente… Minho l’ aveva baciato e questo voleva dire che anche lui provava i suoi stessi sentimenti!

Era troppo felice… non sapeva neanche come faceva a contenersi, ma era rimasto lì immobile.. con gli occhi ancora chiusi e la bocca socchiusa…

Fu un attimo che però la felicità scomparve…
Come faccio adesso?...
Il suo sguardo perse di luminosità… Ora la felicità aveva lasciato lo spazio all’ ansia, all’ angoscia, alla paura…

Fino adesso lo sapeva solo Kibum… nessun’ altro… Ma come avrebbe fatto se lo avesse scoperto anche suo padre??
Non gli posso dare anche questa  delusione… mi ha sempre fatto tutti quei discorsi su quanto i figli fossero importanti nella vita di una persona… su quanto avere una donna al proprio fianco fosse indispensabile…

Forse lui lo aveva capito… forse è proprio così… l’ aveva capito prima di me che ero di altre “vedute”.

Minho è stato l’ unico uomo di cui io mi sia mai innamorato… negli anni dell’ adolescenza avevo addirittura avuto delle fidanzate… Poi quando l’ avevo visto era cambiato qualcosa… Dopo soli 4 giorni di convivenza avevo capito che ero cotto di lui…
Avevo sempre pensato che fosse assolutamente etero… E quindi non mi sarei fatto tanti problemi nel convincermi che non sarebbe stato mai mio… Alla fine dovevo farmene una ragione… Non sarebbe stato difficile lo sapevo… Sarebbe ritornato tutto come prima e,  prima o poi, avrei trovato una donna con cui passare il resto della vita… Come mio babbo aveva sempre voluto!
Ma adesso che è successo questo…

Si alzò dal letto ancora tutto frastornato.  Non sapeva ancora bene cosa avrebbe fatto. Di una cosa però era certo… Non avrebbe mai detto niente ne alla sua Omma e né a Minho…
Andò in bagno, si lavò la faccia e dopo un grosso sospiro andò verso la cucina…

Minho lo stava aspettando seduto al tavolo dove facevano colazione insieme ogni mattina!... Dopo 1 anno di convivenza, il più grande sapeva a memoria tutto quello che a Taemin piaceva fare e mangiare al mattino, quindi gli aveva già preparato il latte con ben 3 cucchiaini di zucchero, il pane con la nutella e la sua spremuta di arance… Dopo un anno però doveva ancora capire come Taemin riuscisse ad ingerire tutte quelle cose ogni mattina e a non ingrassare… 

“Sicuramente ora so dove prende tutte quelle energie durante il giorno!” gli diceva di tanto in tanto.
Taemin arrivò al tavolo con passi frettolosi e si sedette subito, non lo guardò in faccia, soltanto un veloce buongiorno uscì dalla sua boccuccia… Era davvero imbarazzato ma doveva fare finta di nulla!.. quindi cominciò a sfogliare il giornale che c’era sul tavolo.
“un’ altro incidente, guarda hyung, a quanto pare questa volta erano in motorino. Sono usciti fuori strada poverini…”
Minho si avvicinò al suo coinquilino. Il cuore di Taemin prese a battergli all’ impazzata. Doveva calmarsi, non doveva farsi vedere così emozionato!

“erano ubriachi!!” tuonò la voce del maggiore…
Le sue, erano parole di disprezzo… i suoi lineamenti divennero più marcati e i suoi occhi divennero vuoti come quando si rivedono le scene peggiori della propria vita!!

“sono solo fortunati di non essersi rotti la testa!!!”  continuò, non badando allo sguardo stupito che il più piccolo gli aveva rivolto!!
Minho si allontanò… Mentre preparava il caffè informò Taemin del  suo programma per la giornata…
Ma il più piccolo non lo stava ascoltando… Era ancora sorpreso da tutto quell’ odio che Minho era riuscito a scatenare con delle semplici parole!
 
****
 
“ sei in ritardo!!!”  risuonò una voce appena Jong arrivò sul set fotografico
“non possiamo aspettarti in eterno” continuò…
“scusa ma ho avuto ospiti…” rispose il ritardatario con un filo di voce…
Come ormai faceva da anni si cambiò… una sistemata ai capelli, un po’ di trucco per esaltare i lineamenti del suo viso ed era pronto…
Il lavoro cominciò… certo non era un lavoro difficile… alla fine doveva solo mettersi in posa e il suo bell’ aspetto avrebbe fatto tutto il resto!!
“ queste foto andranno sul giornale più famoso qua in Corea.. quindi cerca di dare il massimo” lo incitò il fotografo..
“certo vecchio mio… ormai lavoriamo insieme da anni sai che do sempre il massimo..” lo rassicurò Jong…
“e poi dicevano che non avresti fatto carriera perché eri basso!! Ahahahhaa..” si mise a ridere l’ amico…
“non sempre l’ altezza è mezza bellezza caro Jinki!!.. l’ avranno capito sicuramente ormai!!”

Jinki era sempre stato un grande amico di Jong… Erano cresciuti insieme… I loro padri si erano conosciuti durante l’ addestramento militare e la loro amicizia era durata da allora!!. Avevano  messo su famiglia, trovato lavori completamente diversi, preso ognuno la propria strada. Eppure non si erano mai allontanati uno dall’ altro. E come accada in queste bellissime storie d’ amicizia   anche i loro figli erano diventati inseparabili.

Jinki aveva frequentato un sacco di corsi per diventare un fotografo… la sua passione per la macchina fotografica era nata da quando aveva appena 5 anni. Si divertiva un sacco ad immortalare i petali dei fiori, il panorama nelle belle giornate di primavera, e la sua ragazza!! Ormai si sarebbero dovuti sposare. Mancavano soltanto i soldi.
“lavoreremo insieme e presto tu e Sara vi sposerete te lo prometto” gli aveva detto un giorno Jong.
Era davvero affezionato a quella pulce… e chiariamo, pulce solo per l’altezza…
Non avrebbe saputo cosa fare senza di lui!!
Le foto vennero veramente bene.
“le spedirò domani mattina, per dopo domani penso che le pubblicheranno!!.. non vedo l’ ora amico mio!! E per festeggiare.. BIRRAA!!!!” gli propose Jinki tutto esaltato dalla magnifica riuscita del lavoro.
“no scusami!” si affettò a dire Jong prima di catapultarsi verso l’ uscita “ ma devo fare una cosa importante.. oggi non posso ma domani sicuramente.. mi farò perdonare te lo giuro… la prossima volta al ristorante te li pago io i 2 polli interi che ti mangi di solito!!”
 
 

 
 
 
  
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