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Autore: maxmin1997    17/10/2012    1 recensioni
Zoe Hastings è la ragazza stramba della scuola. Nessun amico, nessun interesse verso qualsiasi altra cosa che non siano libri e musica.
Jared Richmond, il bad-boy irromperà nella sua vita, mettendo in confusione tutto il suo mondo.
"Occhi-Di-Ghiaccio perse l’equilibrio e afferrò il primo appiglio possibile, la spalla di Zoe.
A quel piccolo contatto, la ragazza sentì la sua pelle bruciare e si limitò ad afferrare le braccia del ragazzo per aiutarlo.
Lui la guardò, quasi sorpreso che fosse ancora lì, e le fece un sorriso sarcastico, poi si scostò immediatamente, lasciandole una strana sensazione nel corpo, quasi di freddo."
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Eeeee eccomi qui ancora oggi! Spero di essere stata all'altezza con questo capitolo, anche perchè l'ho scritto tutto di getto, senza pensare :3

“Seriamente, Zoe, cosa ti prende? È da un po’ di giorni che sei così… così distratta e distante. Come se stessi in un altro mondo!”
La voce di Lucy continuava a perforarmi le orecchie, ma non la ascoltavo. Anche se una parte di quello che aveva detto era vera. Non mi trovavo più in quel mondo. Ero rimasta in quell’universo parallelo nel quale si trovava il magnifico, perfetto bacio con Jared.
Ma ora dov’era? Cos’era successo a quel maledetto ballo? Perché d’un tratto si era fatto così freddo? Un attimo prima ci stavamo baciando appassionatamente, come se non ci fosse un domani. E il minuto dopo lui era semplicemente sparito, liquidandomi con un semplice ciao.
Probabilmente avrebbe dovuto incazzarsi, ma era troppo sconvolta. Non era da lui comportarsi così, anche se lo conosceva pochissimo, di certo non era il tipo da tirarsi indietro. Le pareva piuttosto ovvio che volesse portarsela a letto!
E se… E se fosse rimasto scandalizzato dal suo passato? E quel bacio fosse stato un esperimento, un momento di debolezza?
“Zoe! Zoe mi ascolti! Sto parlando di una cosa seria!”
La ragazza si rianimò dai suoi pensieri e guardò la rossa.
“Cosa?”
“Ho detto – cominciò con un’espressione scocciata e buffa – che tra poco ci sarà la festa di Noel, ha invitato mezza scuola, e indovina? Ci siamo anche noi! Penso che abbia fatto la lista a casaccio, ma chi se ne frega? Siamo invitate, e saremo bellissime, giusto?”
“Ehm… Una festa?”
“Sì, Zoe. Ti prego, vieni!”
Come resistere a quel faccino tenero? E poi chissà, magari si sarebbe ubriacata… aveva promesso a sua madre che non l’avrebbe fatto mai più, ma diamine, le serviva staccare la spina.
“Certo, come no. Quando?”
“Domani sera. Ti passo a prendere alle nove?”
“Certo, ti do l’indirizzo.”
Zoe si girò sulla sedia per prendere un block notes dalla borsa, ma quando rialzò lo sguardo, i suoi occhi vennero imprigionati da un mare di ghiaccio.
Rimase lì imbambolata per almeno cinque secondi. Si guardavano, uccidendosi con lo sguardo – o facendo sesso? – e nessuno dei due aveva intenzione di fermare quella guerra.
“Zoe! Lo so che non è un bel periodo, ma cavolo, la gente già pensa che tu sia strana, cerca di sforzarti…” disse Lucy in un sussurro.
La ragazza distolse lo sguardo e scrisse velocemente dove abitava, diede il foglietto alla ragazza e si alzò, lanciando una veloce occhiata a Richmond. Voleva fargli capire che la doveva seguire.
Quando Zoe arrivò al rifugio dietro la palestra, si girò e lui se ne stava lì, che la fissava ardentemente.
“Che vuoi?” le disse con voce apparentemente fredda, peccato che i suoi occhi dicevano il contrario.
“Cos’è successo al ballo?”
Lui fece finta di non capire la domanda: - “In che senso, dolcezza.”
Lei si fece più avanti e gli puntò l’indice al petto.
“Lo sai che intendo, stronzo.”
Lui si grattò la nuca e, quasi fosse un segreto, le sussurrò all’orecchio qualcosa.
“Il fatto è, dolcezza, che non mi attizzi per niente.”
Lei quasi rise per quell’affermazione. Quante volte l’aveva visto guardarla con desiderio? E quando si era eccitato per lei? Oh, andiamo, nemmeno la più stupida tra le ragazze avrebbe mai creduto a una cazzata del genere.
“Ah no?” disse in un sussurro che sperò suonasse seducente.
“No.” Rispose lui sorridendole sarcasticamente.
Zoe non aspettava che quella risposta. Con un sorrisino enigmatico si fiondò sulle sue labbra, allacciandogli le mani dietro la testa.
Il bacio, all’inizio molto casto, lo fece diventare appassionato. Spinse la sua lingua verso la sua, e si sentì euforica quando lui rispose con entusiasmo.
Lei fece un piccolo saltello e si sistemò con le gambe sui suoi fianchi, mettendogliele dietro la schiena.
Lui la stringeva e le carezzava ogni parte del suo corpo a cui poteva arrivare.
Quando si staccarono avevano entrambi il fiatone, e la ragazza poteva sentire l’eccitazione che spingeva proprio sulla sua intimità, procurandole un piacere immenso, che la fece ansimare.
“Allora, non ti attizzo, mh?” disse lei in un sussurro.
“Oddio, Zoe…” ansimò lui, quando la ragazza si strusciò sul suo corpo.
Le loro labbra si scontrarono nuovamente, dando vita a quella danza di cui ormai conosceva i passi. Si ricorrevano, senza mai prendersi.
Poi lui la fece scendere di botto, senza preoccuparsi minimamente che lei potesse cadere o meno.
“Mi devi stare lontana.”
Zoe era confusa. Un momento prima tutto sembrava a posto…
“Perché? Ti disgusta quello che ho fatto a Nate? È questo?”
Lui la guardò di sfuggita e si limitò a sorridere.
“Rispondi.”
“No, Zoe, non è per quello. Ovviamente non è per quello. Non è stata colpa tua.”
“Allora che cazzo di problemi hai?!” gli urlò con le lacrime agli occhi.
“Il problema sono io, maledizione!” rispose lui a voce altrettanto alta e guardandola, finalmente, diritto negli occhi.
“Io e te… Non è possibile, ok? Finirei solo per farti soffrire.”
È per caso completamente matto?!
“Cosa?!”
“Potrei spezzarti il cuore.”
“Magari sarò io a spezzare il tuo.” Disse lei, orgogliosa.
“Nessuno spezza il mio cuore.”
“Non ci credo.”
“A cosa?”
“Non è solo questo! Non puoi cambiare così repentinamente e sparare la balla del ragazzo duro che non vuole legami, ok? Non con me.”
Jared sogghignò e a Zoe venne la pelle d’oca.
“E tu mi conosci, ovviamente, giusto Hastings?”
La ragazza arrossì visibilmente, aveva ragione, non lo conosceva minimamente.
“Non ci credo ugualmente.”
“Sono cazzi miei, Zoe!”
“Ma tu non hai esitato un attimo a farti i cazzi miei, vero? Allora tu puoi sapere tutta la mia fottuta vita, ma io non conosco niente della tua?!” urlò lei, senza fiato.
“Esatto.”
Lei fece qualche passo indietro, decisa a mantenere le distanze con quell’individuo disgustoso.
Lui sembrò sul punto di dire qualcosa, ma poi si bloccò, così Zoe prese la sua borsa e scappò, con le lacrime che minacciavano di fuoriuscire.
Il giorno dopo, voleva morire. Aveva passato l’intera notte in bianco, rigirandosi nel letto e pensando alle parole di Jared.
Anche dopo quello che aveva detto, non poteva credere alla stronzata che non voleva farla soffrire. Era la solita scusa che propinava a tutti i ragazzi che si interessavano a lei, ma lei non voleva frequentarne nessuno, per non far scoprire accidentalmente il suo passato.
Passò l’intera domenica stesa sul letto a leggere  Orgoglio e Pregiudizio e sognando di potersi trovare tra le pagine di quel libro, insieme all’affascinante Mr. Darcy.
Alle sette e mezza la sua sveglia del cellulare suonò, ricordandole che doveva prepararsi per la festa e si mise le mani tra i capelli. La sua voglia di andarci era pari a zero, ma Lucy ci teneva, e stranamente, Zoe teneva a quella piccola gnometta roscia.
Si fece una lunga e rilassante doccia e dopo un’ardua scelta, optò per una cosa alla Zoe: degli shorts neri a vita alta, una maglietta coloratissima annodata sopra l’ombelico e degli enormi orecchini a croce.
Si lasciò sciolti i capelli e prese i suoi immancabili stivaletti neri.
Alle nove precise Lucy, che indossava una semplice minigonna dorata e una canottiera nera, era davanti alla sua porta e insieme si diressero verso casa di Noel.
Purtroppo Zoe non avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe successo a quella dannatissima festa.

Alla festa, Zoe: http://www.asos.com/Badlands/Badlands-Ride-or-Die-Studded-Vintage-Denim-Hotpants/Prod/pgeproduct.aspx?iid=2530477&cid=16123&sh=0&pge=6&pgesize=20&sort=-1&clr=Black

  
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