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Autore: novalee_ack    17/10/2012    6 recensioni
"La gente non ha quello che si merita, ha quello che gli capita. E nessuno di noi può farci niente."
[...]
Posò lentamente le sue mani sulle mie gambe e mi fece scivolare verso di lui. Finì seduta a cavalcioni sulle sue cosce. Posai le mani fredde sul suo petto nudo e quel contatto mi fece quasi male, per quanta fosse la differenza di temperatura tra me e lui. Mi prese una mano e intrecciò le sue dita con le mie. «Sei la cosa più bella e vera che sia mai stata mia», sussurrò flebile. Feci quasi fatica a capire le parole che uscirono dalla sua bocca.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Entrai nell'appartamento aprendolo con la copia delle chiavi che Joe aveva fatto fare per me e una voltra dentro la chiusi con il lucchetto. Lanciai la borsa e il giubotto di pelle sul divano e a seguire le scarpe.  L'orologio digitale del televisore segnava le tre di notte. Camminai a piedi scalzi fino alla camera da letto. Sentivo il leggero russare di Joe, segno che era nel profondo mondo dei sogni, così presi il pigiama da sotto al cuscino e mi spogliai direttamente lì.
«Dovresti fare più attenzione quando decidi di cambiarti quando c'è qualcuno che dorme», il suono della sua voce sbucato dal nulla mi fece sobbalzare dalla paura. Non dissi niente, non ne avevo voglia. Mi infilai i pantaloncini e mi gettai sul letto accanto a lui. Cosa eravamo? Dividevamo il letto e tutto quello che sapevo su di lui era pari al nulla. 
Si girò verso di me e nel buio riuscì a scorgere una strana luce nei suoi occhi. «Come va?», chiese «Dovrei chiedertelo io», ribadì «A me va tutto bene, il dolore è diminuito», disse continuando a guardarmi. «A me va..», come andava a me realmente? Una lacrima rotolò giù. Lui la raccolse con l'indice prima che potesse cadere, e poi l0 avvicinò alle labbra. Mi fece sorridere. «Sono stata con Nick questa sera», gli dissi. «E..?» "...E ci sto male perchè non volevo, perchè mi sono sentita come una prostituta. Ci sto male perchè pensavo a te."  «Nulla», mi asciugai il viso «Ho sonno. Buonanotte Joe», mi voltai dal lato opposto al suo e chiusi gli occhi. «Buonanotte», sussurrò, dopodichè mi lasciai andare tra le braccia di Morfeo, anche se avrei preferito di gran lunga quelle di Joe. 
 
La mattina seguente la sveglia suonò presto. La giornata cominciava proprio in quel preciso istante. Balzai giù dal letto, mentre Joe dormiva ancora, e preparai la colazione. Uova e pancetta, mix perfetto. Joe l'adorava.
«Mh, che profumino», entrò in cucina sbadigliando e scompigliandosi i capelli. Gli misi il piatto davanti e divorai il mio in un batter d'occhi. «Come mai tutta questa fretta?», domandò lui infilandosi un pezzo di pane in bocca. «Vado a scuola Joe. E' arrivato il momento di ricominciare, non voglio perdere l'anno», dissi tutto d'un fiato, infilando alcuni libri nella tracolla. «Perchè, hai fatto pace con Nick?», sbattei la mano sul tavolo, irrigidendomi. Quel nome... Mi portava alla mente il ricordo della sera precedente. Mi faceva venir voglia di vomitare. «Non c'entra Nick. Lo faccio per me!», dissi uscendo dalla cucina. Mi lavai i denti e mi truccai. 
Perchè mi aveva fatto quella domanda? Era geloso oppure voleva solo vedermi imbestialire? Non lo capivo. 
Presi le chiavi dell'appartamento e tornai in cucina per salutarlo. 
«Allora io vado», dissi «Ti passo a prendere all'uscita», senza distogliere lo sguardo non disse più nulla. Lo lasciai li e uscì di casa. 
 
La giornata passò in fretta. Mancavano pochi minuti al suono della campanella ed io ero già fuori seduta sul banco di Kevin, con la stecchetta di un chupa chups che avevo appena finito di mangiare tra le labbra. Le gambe a penzoloni e la testa tra le nuvole.
«Fanny...», la voce di Kev risuonava come un eco nella mia scatola cranica. «Ti prego scendi dalle nuvole e torna tra noi», sbattei le palpebre e tornai a fissarlo. «Non so cosa fare», dissi sbuffando. «Questo l'avevo capito. Perchè non parli con il tuo amico moro e gli dici tutto?», mi suggerì riferendosi a Joe. «Ma cosa gli dico?» «Quello che provi per lui» «Io non so cosa provo...». 
Ed era vero. Mi piaceva stare con lui, cosa che non avrei pensato qualche mese prima.  Mi faceva sentire al sicuro in qualche modo, ma allo stesso tempo odiavo tutto quel silenzio tra noi. Non parlavamo, non discutevamo di nulla, erano solo sguardi e ancora sguardi. Non sapevo perchè stavo a casa sua, mentre ne avevo una a disposizione tutta per me. Forse perchè da quando la mamma era scappata avevo paura che anche lui mi avrebbe abbandonata o era tutto uno stupido gioco al quale non sapevamo di stare giocando. A volte mi chiedevo se anche lui provava qualcosa o sentiva il bisogno di capire. 
La campanella suonò e mi fece ritornare alla realtà. «Pensa bene a quello che vuoi e desideri Fanny, se prendi una decisione difficilmente potrai tornare indietro», mi disse Kevin, prima di iniziare ad urlare con i ragazzi che si spintonavano tra di loro e causavano solo caos.
Mi sentivo come in una campana di vetro. Tutto il resto del mondo era irrilevante. 
Raggiunsi il cortile e lì vi trovai Joe in sella alla sua bestia nera. Indossava un jeans strappato ed una maglietta verde militare. Tutte le ragazzine gli sbavavano dietro, lo vedevo. 
Mi avvicinai a lui e sentì per l'ennesima volta la gente mormorare. «C'è Nick che ti fissa», mi disse senza distogliere lo sguardo da quest'ultimo. Mi girai e lo vidi. Si mandavano delle occhiate da far paura. «Non dargli retta, andiamo». Non mi sorpresi quando Joe non mi calcolò minimamente e neanche quando sentì la presenza di Nick dietro di me. 
Tutto quello non avrebbe portato nulla di buono.



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chiedo perdono per tutto questo ritardo, ma non mi è facile aggiornare sempre :(
Spero che questo capitolo sia un pò più lungo e so che molte di voi mi odieranno perchè vi terrò sulle spine ancora per un pò.
Abbiate pazienza, vi voglio bene <3
xx Lee
   
 
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