Emma era nella sua stanza, sommersa dagli scatoloni, mancavano pochi giorni alla partenza.
Non aveva più visto Will dal giorno del loro battibecco.
Sentiva sempre più la sua mancanza, per questo non vedeva l’ora di partire. Pensava, o meglio, sperava, che la lontananza avrebbe reso le cose più facili. Eppure, negli ultimi giorni non faceva altro che pensare di aver sbagliato ad accettare quel posto. La sua vita era lì, a Lima. Con Will.
Era così che doveva andare. Ma ormai era troppo tardi, tutto era cambiato..
Il suo cellulare squillò, Emma dovette accantonare certi pensieri e andare a rispondere.
«Pronto?»
«Ciao Emma!» era Shannon «come stai?»
«Sto bene, grazie. Sono un po’ incasinata, tra valigie e scatoloni»
«Ti va di mangiare un boccone insieme stasera?»
«Uhm..non so..sono parecchio indietro qui..»
«Oh andiamo! Già ci abbandoni, una serata puoi anche concedermela!» disse Shannon, prendendola in giro.
«Hai ragione! D’accordo! Ci sarò!»
«Bene! Allora ci vediamo alle 7 e 30 al bel grissino»
«Ok. A stasera allora»
«A stasera! Ciao»
Emma chiuse la telefonata e iniziò a cercare in giro per la camera qualcosa da mettere quella sera.
Arrivò al bel grissino puntuale, entrò, ma era completamente deserto, tranne per Shannon, che le venne incontro.
«Ciao Emma! Siamo laggiù» le disse, indicando un tavolo al centro del locale «io devo fare una telefonata, arrivo subito»
«D’accordo» disse Emma e si incamminò verso il loro tavolo, si guardò intorno, tutti i tavoli erano perfettamente apparecchiati, su ognuno c’era una candela accesa. Però non c’era nessuno, fatta eccezione per una band che strimpellava sul palco.
Emma si sedette e all’improvviso tutto divenne buio. Si guardò intorno spaventata. Il locale ora era illuminato solo dalle luci delle candele. Un attimo dopo la band iniziò a suonare, e il palco venne illuminato. E una voce che lei conosceva fin troppo bene, iniziò a cantare.
It’s amazing how you
can speak right to my heart
Without saying a word
you can light up the dark
Try as I may
I could never explain
What I hear
when you don’t say a thing
The smile on your face
lets me know that you need me
There’s a truth in your eyes
Saying you’ll never leave me
The touch of your hand
says you’ll catch me
wherever I fall
You say it best
when you say nothing at all
All day long I can hear
People talking out loud
But when you hold me near
You drown out the crowd
Try as they may
They can never define
What’s been said
Between your heart and mine
The smile on your face
Lets me know that you need me
There’s a truth in your eyes
Saying you’ll never leave me
The touch of your hand says
You’ll catch me
Wherever I fall
You say it best
When you say nothing at all
You say it best
When you say nothing at all
La canzone finì le luci si accesero e solo allora Emma si accorse che il locale si era riempito, c’erano tutti, i ragazzi del glee, Shannon, Sue. Emma aveva le lacrime agli occhi, si guardò intorno senza sapere cosa fare o cosa dire. Will si avvicinò a lei, Emma lo fissava, con gli occhi sbarrati. Lui la raggiunse e si inginocchiò davanti a lei.
«Emma» disse dopo un attimo «mi devi perdonare. Perché per un lungo periodo mi sono sentito perso, confuso, incompleto e non riuscivo a capire il perché! Ma adesso, adesso mi è tutto chiaro.
La mia vita non poteva essere completa, non era neanche lontanamente avvicinabile a una possibile completezza, perché non la stavo condividendo con te. Tu..tu mi completi e io ho bisogno di te»
Will turò fuori dalla tasca della giacca la scatoletta rossa e il cuore di Emma perse un battito. «Ti amo» continuò lui «e non voglio passare un altro giorno lontano da te. Voglio passare il resto della mia vita con te. E voglio che il resto della vita inizi il prima possibile, quindi, Emma, sposami»
Emma ci mise un po’ ad elaborare il tutto, poi finalmente riuscì a dire, tra le lacrime «Tu..tu ti ricordi?»
«Si» disse lui, asciugandole una lacrima. «Mi dispiace. Mi dispiace davvero per quello che ti ho fatto passare..»
«Sei tornato» lo interruppe lei.
«Si. Sono tornato» disse lui ridendo.
Emma non aspettò oltre e lo baciò. Si baciarono a lungo e quando si staccarono Will chiese «lo prendo come un si?»
«Si..si..certo!» il risultato fu uno schiamazzo generale e poi ripresero a baciarsi.
Da quel momento, nessuno li avrebbe più divisi.
Erano desitinati.
Destinati ad essere.
Ed era cosi che doveva andare.
E anche questa storia è finita! questo capitolo non è venuto come speravo, ma pazienza.
spero comunque che vi piaccia.
quindi per adesso vi saluto.
a presto!
xx
E anche questa storia è finita! questo capitolo non è venuto come speravo, ma pazienza.
spero comunque che vi piaccia.
quindi per adesso vi saluto.
a presto!
xx