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Autore: Kilian_Softballer_Ro    18/10/2012    4 recensioni
Driiin! Suona la campanella per i nostri amici di Mobius, alle prese con i compiti, gli amici...E gli invariabili problemi che capitano solo in mezzo a una compagnia del genere. Perché si sa, anche se ci si fa dei nuovi amici, i più pazzi restano sempre i soliti. Come se la caveranno Sonic e company fra fratelli minori, professori "crudeli" e amori da Beautiful? Scopritelo qui!
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Denise P.O.V.
 
Io non ci credo….I miei neuroni faticano a comprendere certe cose…Shadow ha chiesto a Rouge di sposarlo. Sono finita in Beautiful senza saperlo?!
Ci ha radunate tutte fuori dal portone, e ci ha dato la bella notizia. Guardo le facce delle altre…e somigliano tutte alla mia. Siamo sbalordite. Felicissime per lei, certo, ma sbalordite.
Certo, Rougie ha spiegato fino allo stremo che non è ancora ufficiale, che pensano di sposarsi fra mooolto tempo….Però in una compagnia dove siamo tutte single a parte lei e Blaze mi sembra già una cosa un tantinello esagerata.
Ecco, Blaze. Incrocio il suo sguardo e lei scuote la testa. Si vede che la storia del matrimonio per lei è una cosa fatta fin troppo in fretta. I suoi occhi dicono chiaramente “stanno insieme da poche settimane in più che non me e Silver e già si sposano?”. Però non dimentichiamo che Rouge e Blaze si passano quattro anni di età….
Comunque, sommergiamo la nostra amica pipistrella di domande fino a che non suona la campanella. Stiamo per entrare, noi e i ragazzi, quando qualcuno alle nostre spalle grida – Aspettateci!
Silver, Knux e Aster ci piombano in mezzo col fiato corto. Mioddio. Aster. Sembra che…che qualcuno abbia usato la sua faccia come punching- ball. Mi volto verso Espio, perché dopo quel casino dell’altro giorno IO mi son chiarita con entrambi, ma loro due non si sono più neanche parlati, quindi potrebbe benissimo essere stato lui a picchiare il mio Aster.
Ma Espio ha la faccia stupita come tutti noi. Frattanto, sento Sonic fare la stessa domanda che mi pongo io.
-         Ehi, As, che ti è successo? – Mi giro per sentire la risposta.
-         Niente, ho fatto a botte con uno di quinta. – Sarebbe convincente, peccato che si scambi un veloce sguardo d’intesa con Knuckles. Non credo che gli altri l’abbiano notato, ma io sì.
-         Dì un po’, hai vinto?- Lo prende in giro Shadow. Lui alza le spalle.
-         E chi può dirlo?
Entriamo a scuola e ci smistiamo nelle varie classi. Io però non riesco a smettere di pensare a quello sguardo che ho visto. Cosa vorrà dire?
Tikal, mentre si siede nel banco vicino al mio, mi bisbiglia: - Ehi, ti sei accorta di come si sono guardati Knux e Aster,fuori, prima?
La guardo sorpresa e bisbiglio a mia volta. – Ma allora non l’ho visto solo io! Sì, secondo me è successo qualcosa che solo quei due  sanno.
-         Già. Ma tu come ti sei accorta che si sono guardati? Cos’è, eri concentrata su Aster? – Mi prende in giro ridacchiando.
-         E tu stavi fissando Knuckles? –
La rimbecco scherzosamente, facendola arrossire.
Insomma, passiamo le seguenti due ore a ridere come due idiote ignorando completamente la prof di latino. Adesso  so cosa fare. Aster si chiude a riccio ogni qualvolta gli fai una domanda personale, ma posso sempre chiedere a Knuckles…Lo so che probabilmente si incazzerà non appena gli rivolgerò la parola, ma tentar non nuoce.
Così, appena suona la campanella dell’intervallo breve, mi fiondo fuori della classe. E lui è già lì che aspetta Tiki. Vero, le nostre classi sono una di fronte al’altra….  
Mi avvicino e mi pianto davanti a lui. – Ehi Knux.
Lui mi guarda confuso. – Hi Deni, cosa vuoi?
-         Tu lo sai chi ha picchiato Aster? – E si arrabbia. Lo sapevo.
-         Ma perché lo chiedi a me? Vai da lui!
-         Lo sai che non mi risponderebbe mai…
-         Sì ma a te che te ne frega? E’ il tuo ragazzo?
-         Non ancora. – Mi scappa detto. Merda. Knuckles sogghigna.
-         Aaaah, allora è così…Tanto non posso dirtelo, ho giurato di non farne parola con nessuno.
-         Quindi non è stato davvero uno di quinta…Okay grazie!
-         Te ne vai adesso? – Grugnisce.
-         Certo. Ti lascio alla tua, di ragazza! – E scappo nel bagno delle femmine prima che possa menarmi.
-         VAFFANCULO, Denise!- Mi urla lui attraverso tutto il corridoio.
Qualche ora dopo, scendo in cortile con in mano il mio pacco di biscotti. Già, nel nostro liceo l’ora di pranzo possiamo passarla dove vogliamo e mangiando cosa ci pare, il che è perfetto per quello che ho intenzione di fare.
Aster è seduto in un angolino, con un sacchetto di patatine e il libro di storia, distante da tutti. Mi avvicino con cautela. Quando mi sente arrivare, si volta, mi sorride ( sarà patetico, ma mi stringe il cuore vederlo con quel labbro spaccato ) e mi fa cenno di sedermi di fianco a lui.
-         Ciao…Che ripassi? – Gli chiedo, sedendomi a gambe incrociate sull’erba. Aster picchietta un dito sul libro.
-         La seconda guerra mondiale. Nooooia. – Getta un occhio nel sacchetto. – Okay, se vuoi prenditi l’ultima patatina. Non ne ho più voglia.
Facendo un tot di scena, metto la mano nel sacchetto e afferro la patatina. – Prendo la patatina…E me la mangio! – Esclamo, con l’occhio da psicopatico, imitando Light di Death Note.
Lui mi guarda preoccupato.  – Sicura di sentirti bene? – Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
-         Sì, sì, sto benissimo. Vuoi una? – Dico , aprendo il pacchetto di Gocciole.
-         Perché no? – E me ne ruba una manata intera.
-         Ehi!
-         Che c’è? Studiare fa venire fame. – E ridiamo ancora.
Attacco anch’io a mangiare biscotti. – Un pranzo a base di Gocciole….Salutare.
-         Beh, il cioccolato fa bene all’umore. – Lo guardo mentre stacca pezzi di biscotto mentre legge e penso…a quant’è bello…All’improvviso mi viene da ridere e rido.
-         Cosa c’è? – Mi chiede Aster stupito. –Faccio così ridere?
-         No, no…è che sembri un personaggio di un anime mentre mangia il cioccolato. – Mi affretto a rispondere. – Si chiama Mello. Lo conosci?
-         No ma mi sta simpatico.
-         Perché? Ti piace per caso il cioccolato?
-         Scherzi? Quando lo mangio sembra che abbia fumato del crack. Ne vado pazzo!
Scoppio a ridere. – Allora ti sto drogando.
-         Sì, ti dovrei denunciare. – Dice mettendosi a ridere con me.
-         Non puoi denunciare una che ti offre delle Gocciole! Sono il cibo degli dei! – Esclamo facendo la faccia estasiata.
-         Fidati, gli dei che conosco io preferiscono il pesce.
-         Eh?
-         Non te l’ho detto? Mia madre è norvegese. Conosco personalmente Odino e company.
-         Sì, e magari hai anche il loro numero di cellulare.
-         Ovvio. – Fa lui posato. – Scherzi a parte, sono veramente mezzo norvegese.
-         Quindi hai un cognome da mobile Ikea?
-         No, scema, mio padre è inglese.
-         Giusto. Perdona i miei neuroni, a forza di lavorare per un genio si sono fusi.
-         Eeeee…Ovvio, genio.
Passiamo tutta la pausa pranzo a sparare stupidaggini, finché non sento suonare la campanella.
-         Merda! – Scatto in piedi. – Devo andare, o la prof di ginnastica mi ammazzerà!
-         Okay, ci vediamo all’uscita. – E mi saluta con la mano.
Mi affretto su per le scale e lungo il corridoio, ma a un certo punto sento una voce che mi chiama. – Denise!
Mi volto e Aster è in fondo al corridoio. – Il tuo pranzo! – Mi tira qualcosa, che mi cade davanti ai piedi. E’ il mio sacchetto di biscotti.
-         Grazie!- Esclamo. Lo raccolgo e mi precipito in classe col cuore che batte all’impazzata.
D’accordo, non sono riuscita a sapere nulla, però…Questa è stata la pausa pranzo più bella della mia carriera scolastica!
 
Sonic P.O.V.
 
Esco dalla classe di corsa e poi mi sbatto la porta alle spalle. Dieci minuti di libertà dalla lezione di storia in cui, però, più che tutto c’è tensione. Infatti, la prof ha avuto l’idea geniale di interrogare Aster e Espio insieme . Quei due hanno passato l’ultimo quarto d’ora a guardarsi in cagnesco, cercare di interrompersi a vicenda e alzare sempre più la voce. Mi hanno fatto venire l’emicrania.
Mentre mi dirigo verso il bagno, però, mi accorgo che non sono l’unico a cercare un po’ di pace in corridoio. Appoggiata al muro a qualche metro da me, infatti, c’è Amy.
Mi avvicino senza farmi notare. – Ehi Ames! – Le dico toccandole il braccio.
Lei si gira e mi sorride. Mamma mia, non l’ho mai vista così pallida. Eppure è sempre così carin….Sonic stai delirando.
-         Oh ciao Sonic. Che fai qui?
-         Fuggo dalla lezione di storia. Tu perché non sei in palestra? – Lei torna a guardare per terra.
-         Non mi sento granché bene…Ma non ho voglia di andare in infermeria.
-         Vuoi che ti accompagni?- La mia bocca ha veramente appena detto queste parole? Vabbè, sembrerò un po’ sdolcinato, però non ho intenzione di lasciarla qua da sola più di quanto non volessi farlo l’altro giorno.
Amy spalanca gli occhi e mi guarda strano. – Ti ho sentito bene? Vuoi restare con me?
-         Beh, l’alternativa è ripiombare nella Seconda guerra mondiale. – Cerco di scherzare, e lei si mette a ridere.
-         E va bene…Ti permetto di accompagnarmi fino all’infermeria, ma poi torna in classe o la belva ti sbrana. – E mi prende per mano. Ma PERCHE’ oggi qualsiasi cosa mi mette in imbarazzo? Mi sento diventare più rosso di Knuckles…E lei non è da meno.
Ci dirigiamo verso l’infermeria, mano nella mano. Sembriamo una coppia di fidanzatini.
Dentro l’infermeria non c’è nessuno, neanche la bidella che di solito sta qui con l’unico intento di farsi un pisolino. Amy si appoggia al davanzale della finestra staccandosi da me.
-         Guarda che non sei obbligato a restare, puoi sempre tornare alla tua lezione su Hitler.
-         E che ti lascio qui da sola? Capace che svieni qui e nessuno ti trova.
-         Sei un rimbambito. – Mi dice guardando fuori e ridendo sotto i baffi.
-         Grazie, lo so. – Replico io facendo un inchino.
Lei sospira. – Stare in classe con quei tre idioti ti fa diventare scemo, Sonic.
-         Beh, non è mica facile essere il più piccolo della classe. Hanno una pessima influenza su di me!
-         A chi lo dici! – Già , dimenticavo che a 12 anni lei è la piccolina della scuola. Come sia possibile che venga già al liceo è un mistero.
-         Giusto…
Restiamo in silenzio per un po’, poi, tanto per dire qualcosa, indico un punto imprecisato lì fuori.
-         Lo sai che oggi Denise  e Aster si sono ritrovati da soli in un angolino del cortile? Se non c’è scappato neanche un bacetto allora io sono una lumaca…
-         Mi spiace deluderti, ma Denise ci ha giurato che non hanno fatto niente. E poi credi che noialtre non li stessimo spiando? – Ridacchia lei, maliziosa. La guardo, e mi viene da pensare che anche con tutti i segni che le ha lasciato quel maledetto uovo è davvero carina…Ma che mi succede?
-         Oh, cribbio. E allora cos’hanno fatto per tutta la pausa pranzo?
-         Magari hanno parlato? Deni ha detto che finalmente ha trovato qualcuno che la batte a sparare cazzate.
-         Ce n’è voluto di tempo.
-         Esatto. Aster le ha pure detto che è mezzo norvegese.
-         Davvero? Ecco perché è sempre così apatico. Se è norvegese sarà congelato!
-         E smettila… - Amy mi tira un pugno ridendo.
-         Scusate se vi disturbo… - Fa una voce dietro di noi. Ci giriamo e Knuckles è appoggiato alla porta che sogghigna.
-         Non vorrei rompervi le scatole, ma Sonic la prof vuole mettere una taglia sulla tua testa.
-         D’accordo. Amy, sei sicura che…
-         Ma sì vai, se svengo te lo faccio sapere.
-         Almeno è finita l’interrogazione di quei due? – Chiedo a Knux cinque secondi dopo mentre siamo in corridoio.
-         Sì…Ma quella donna adesso è incazzata, sta facendo la predica all’intera classe. Mi stupisco che tu non l’abbia sentita. Ah già… - Si finge stupito. – Eri distratto da cause di forza maggiore.
Io arrossisco. - Ma sparati.

Che bellezza, un altro capitolo! Perché è ovvio, una che è a casa con l'influenza che fa? Scrive XD sarà peggio del solito questo chappy (uh, se mi avete contagiato a usare questa parula XD ) contando la febbre, ma va bene lo stesso. Spero che i miei personaggini siano stati abbastanza teneri ** e che ci saranno recensioni, soprattutto da parte dei soliti (ma fantastici u.u ) quattro gatti che hanno la bontà di recensire tutti i capitoli che possono. Ragazzi, ci risentiamo presto. Auf wiedersehen!
Ro =)
P.S. da vera rimbambita, mi sono resa conto solo adesso che questa storia è finita tra le più popolari della sezione. Ro, sei un genio. Ma comunque, gente, non so come ringraziarvi per questo ** è  tutto merito vostro. Grazie tantissimo!
  
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