Chiedimi cosa mi ricordo di te.
Un colore: blu.
Quando chiudo gli occhi affogo in un mare in tempesta.
Adesso chiedimi perché blu.
Per via dei tuoi occhi.
Avevi degli occhi che mi facevano naufragare quando li guardavo, e pensa che buffo, mi succede anche ora che non posso vederli.
Per via della mia malinconia.
Dicevi che saresti rimasto con me per sempre, ma mentivi, e tu di sicuro lo sapevi, e io com'è evidente lo sapevo.
Invece ora chiedimi cosa mi resta per provare che eri vero.
Una conchiglia - l'avevi raccolta sulla spiaggia del mare più calmo che avessi mai visto e credo che volessi gettarla nell'acqua.
Poi ti eri girato di scatto come facevi a folte, folgorato, e me l'avevi messa in mano senza una parola, come quando si affida qualcosa di troppo importante per poterne parlare a qualcuno di cui scegliamo di fidarci nonostante il rischio.
Giorni dopo l'ho portata all'orecchio e ti ho sentito respirare.
Una foto. L'unica che ho di noi due.
Io che ti parlo e tu che mangi cereali a testa china. Non saprei dire altro perché non riesco a fissarmi che su particolari stupidi, come il quadro sullo sfondo, quello che un mese dopo è caduto al tuo andartene sbattendo la porta, o come la pianta grassa che è appassita dopo che te ne sei andato.
E io ho capito che non avere cura delle cose le fa morire.
E poi mi resta la confusione, la cosa più grande che tu mi abbia lasciato, perché ancora non so dire come o dove io possa averti perso e, nei giorni brutti, mi chiedo perfino se ti abbia mai trovato.
Chiedimi dove sono stata imperfetta, così che possa risponderti che sono stata solo umana.

Questa è una Cinqueparole. Join Liss, Lass e Luss, che hanno gentilmente suggerito le parole, se volete altre storie come questa. :) A presto