-Siamo arrivate! Su, alzatevi!-esclamava la madre di Ash, scuotendole.
Si alzarono con gli occhi mezzi chiusi, scesero dall'aereo e lessero: 'Welcome to Liverpool'. 
Chiara era felicissima di trovarsi lì. Era in Inghilterra, dove ha sempre sognato andare. Salirono in un taxi che le avrebbe portate in casa degli zii di Ash. Si guardarono intorno, era tutto così bello. I grattacieli, i taxi, i pullman rossi e le cabine telefoniche. A Chiara parve di stare in un film. In un quarto d'ora arrivarono; subito gli zii di Ash andarono loro in contro salutandoli e aiutandoli con i bagagli. Ash aveva due cugini: una ragazza venticinqueennne, e un ragazzo di venti anni, più una sorella di ventuno. Insomma aveva tanta compagnia! Erano tutti molto alti in famiglia, all'incirca un metro e ottantuno ciascuno. 

-Ciao, sono Mark. Tu sei?- chiese il cugino di Ash, riferendosi a Chiara.

Chiara era davvero imbarazzata. Non era abituata a parlare inglese.
-My name is Chiara.-disse tenendo giù lo sguardo.
Subito Maria, la sorella maggiore di Ash, andò in giro con Vanessa, la cugina. Così Chiara ed Ash poterono sistemare i bagagli e sdraiarsi nelle sdraio che c'erano in giardino.
-Ancora non ci credo.-esclamava Chiara.
-Sono sicura che ci divertiremo un sacco!-disse Ash.
Alle due si aggiunse Mark, che iniziò a far una sorta di 'interrogatorio' a Chiara,fissandola dalla testa ai piedi. Era evidente che le piaceva.
Passarono delle ore, e iniziava a far freddo. Così rientrarono dentro e cenarono. Chiara faticava ad ammetterlo, ma faceva tutto schifo, eppure dovette continuare a mangiare, fingendo che fosse tutto ottimo.