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Autore: Didi e Lulina92    01/05/2007    0 recensioni
Harry Potter torna a Little Whinging dopo un sesto anno decisamente fuori dal comune. Davanti a sè ha una vacanza e un settimo anno altrettanto burrascoso. Cosa è accaduto tra alcuni Serpeverde e il bambino sopravvissuto? Quali sono le loro intenzioni? Cosa ha in mente Silente? Nuovi intrighi e amori sono la base di questa storia e la rendono interessante. Il ritorno della storia da noi già una volta postata ma con cambiamenti radicali. Il primo capitolo è uguale ma il resto della storia è cambiato,compresi i parings. Buona lettura! E diteci cosa ne pensate.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

Appena era ritornato tra quelle mura si era sentito perso. Sapeva che suo padre lo avrebbe da lì a poco chiamato nel suo ufficio e sapeva anche che non sarebbe stato un incontro felice per lui. Suo padre era riuscito a scappare da Akzaban otto mesi prima. Ricordava perfettamente la sensazione di terrore quando, quella maledetta mattina durante la colazione, aveva letto l’articolo sulla Gazzetta del Profeta. Sentiva ancora su di sé gli sguardi pieni di odio e ribrezzo delle altre case e quelli preoccupati dei suoi migliori e unici amici, Blaise e Daphne. Loro sapevano cosa l’ aspettava appena ritornato a casa, non che fosse un segreto, la possibilità di mantenere qualsiasi informazione, importante o meno, lontana da orecchie indiscrete, era a Hogwards minima. E, anche se ora avesse voluto tenere segreta la faccenda, non sarebbe più stato possibile. Ormai egli era conosciuto per essere quello per cui il destino lo aveva prescelto, un figlio di Mangiamorte e tutti si aspettavano che anch’egli diventasse un servitore dell’ oscuro Signore.

Pochi conoscevano la realtà. Forse solo il suo padrino e i suoi amici. Ci avevano impiegato una giornata intera per convincerlo ad andare dal vecchio a chiedere aiuto. Ma si sa, che egli era molto propenso a voler risolvere i suoi grattacapi, se così si possono chiamare, senza aiuto alcuno. Soprattutto se l’ auito dovrebbe venire dal vecchio, il difensore di Potter. Alla fine però, quando il coprifuoco era ormai scattato, e dopo diverse discussioni accese, si erano diretti in punta di piedi verso l’ufficio di Piton. Un ghigno gli spuntò sulle labbra, mentre consegnava il mantello a un elfo domestico piuttosto malandato, al ricordo della faccia sinceramente stupita del padrino.

_Flashback_

-Tuo padre?- mi domandò soltanto quando si fu ricomposto.

-Mio padre.- risposi. Sapevo che aveva capito.

Chiuse la porta dietro di sé e disse:-Seguitemi-

-Come diavolo avete fatto a convincerlo a andare da lui? – S’ informò il professore di pozioni- Non è che gli avete somministrato la Imperio bibit ?- chiese sogghignano, ricordandosi della lezione che aveva impartito privatamente ai suoi prediletti.

-Per favore professore non lo stuzzichi. Non vede che ha già intenzione di tenerci li muso per almeno tre mesi?- Pregò Blaise

- Io non tengo il muso- ringhiai.

Percorremmo un’ infinità di corridoi pieni di quadri con figure sonnecchianti che si svegliavano appena sentivano i nostri bisbigli. Ero già stato tante volte nell’ ufficio di Silente, ma mai avevo preso una strada così lunga. Il perché non lo so veramente in quel momento ho presupposto che non volesse incontrare nessuno. Fatto sta che ci mettemmo circa un quarto d’ora, anche se mi parve che fosse passata più di un ora, fino a che non raggiungemmo il Gargoil che sta di guardia all’ entrata dell’ ufficio. Piton disse la parola d’ordine, Berliner alla marmellata, il mostro di pietra ci fece posto e noi cominciammo a salire le scale a chiocciola. Arrivati davanti alla soglia il mio padrino alzò la mano per bussare quando una voce ovattata che proveniva dalla stanza dietro la porta di legno, ci intimò di entrare.

Aldilà c’era l’ ufficio di Silente in uno stato che mai avrei immaginato. Vecchie e nuove pergamene erano sparpagliate per tutto l’ ufficio e ricoprivano sia la scrivania che il pavimento, libri giganteschi erano ammassati ovunque e le pagine di alcuni si muovevano da sole come se un fantasma invisibile le stesse consultando alla ricerca di qualcosa. Il preside era seduto per terra e teneva in mano una antica pergamena ingiallita e mezza bruciacchiata. Indossava una lunga tunica blu e sulla testa portava uno strano cappello da notte. Mentre mi osservava da dietro i sui occhiali a mezzaluna notai una scintilla di non so cosa, che a me sembrò divertimento, e che mi fece diventare nervoso e mi ricordò all’ istante perché non sarei dovuto andare da lui. Dio, quanto non lo sopportavo.

-È un piacere vederla, anche a questa tarda ora, Signor Malfoy. -sussurrò pacatamente Silente e per poco ebbi quasi l’ impressione che avesse paura di disturbare quel silenzio che poco prima si era creato.

-Albus, sai perché siamo qui vero. -

Accennò il direttore della casa di Serpeverde.

Silente sorrise soltanto. Un sorriso misterioso, indecifrabile per chi non avesse la chiave. Poi si girò e appoggiò la pergamena sulla sua scrivania l aggirò e si sedette sulla sua comoda poltrona. Un secondo e il suo sorriso sparì, fece un sospiro profondo e cominciò a recitare. Le sue seguenti parole non le capii in quel momento, ma ero sicuro che prima o poi avrei decifrato il loro significato.

-Fine Flashback-

Con l’ immagine di Silente ancora fissa nella mente Draco si accorse di trovarsi davanti alla porta dell’ ufficio di suo padre. Fece un grosso respiro, scacciò dalla sua mente ogni ricordo che lo avrebbe potuto mettere in grossi guai e infine bussò alla grossa imponente porta di legno scuro.

-Avanti-

  
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