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Autore: Leo    19/10/2012    2 recensioni
Mi sono accorto nel tempo che ho trattato i miei personaggi sempre con i guanti di velluto, regalando a volte serenità, a volte finali lieti, addolcendone il passato o il futuro o anche solo un momento della loro vita. Mi sono accorto che i miei personaggi non soffrono, non spesso, e sembra quasi che io distingua il bene e il male. Mi sono accorto che in una storia come quella di Snake e Meryl nulla può essere addolcito, e la loro conclusione è ormai segnata. Mi sono chiesto: riuscirò a scrivere di loro? riuscirò a descriverli come descrivo i miei personaggi dalle "giuste cause" e con i "buoni sentimenti"?
A voi il giudizio...
Basta conoscere a grosse linee il primo gioco per seguire la storia senza problemi: è una panoramica della storia dei due dopo Shadow Moses, mentre il finale è ambientato durante il loro primo incontro nel quarto gioco.
è stata ispirata dalla canzone di Rino Gaetano: "Supponiamo un amore"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Supponiamo dei giorni a creare ricordi…

 

La motoslitta procedeva sulla neve. Con il rumore che produceva il motore, non avremmo potuto sentirci in nessun modo. Perciò non parlammo. L’elicottero ci avrebbe portato via, lontano. Insieme la vita sarebbe stata migliore! Ne ero convinto!

E ho scelto te, perché sei l’unica persona che mi ha costretto a sentire dolore che non fosse fisico. Una paura che non avrei mai potuto sopportare. La paura di perderti. Questo andava oltre la sofferenza fisica, oltre la paura della morte, oltre ogni esperienza provata in battaglia. Anche più dura della paura che provai quando uccisi mio padre. E questo mi ha davvero scosso.

“Pensi che l’amore possa fiorire anche sul campo di battaglia?”

L’amore può nascere ovunque. Ma se ami veramente qualcuno, allora devi essere in grado di proteggerla. Credo che la prova sia superata, a questo punto…

Buon Dio…sento il tuo calore anche attraverso questa mimetica da combattimento…

 

 

Mi tengo stretta a te, Snake. Ho sempre ammirato la leggenda che c’era dietro la tua figura. In un certo modo ti ho sempre amata! Ma adesso è diverso. Adesso so che l’uomo è anche meglio dell’eroe. Adesso so che sei più forte del soldato perfetto, che per ben tre volte ha sventato la minaccia di un Metal Gear, perché so cosa sopporti da tutta una vita, e so con quanta forza combatti le ombre sul tuo passato costantemente, in una battaglia ben peggiore di quella affrontata con le armi. E adesso so che hai scelto me, per aggrapparti ancora una volta alla vita. Per trovare la forza di ricominciare.

Adesso so che mi ami!

E io…io sono completa ora, e ciò che provo per te e diverso, più intenso, lontano dai sogni di una ragazzina, dall’amore per un eroe.

La slitta si ferma…sei stanco Snake?! Vuoi riposare?!

Ora io proteggerò il tuo riposo.

Credo che mi piacerà davvero questa nuova vita!

 

 

L’elicottero è davanti a noi.

Agenti della FOXHOUND, li riconosco. Silenziosi, freddi, non ti guardano negli occhi, se non con l’ordine di farlo. Tra loro c’è anche Otacon, Hal. Come avranno fatto poi a fare così in fretta…

Pare che invece nella struttura abbia fatto irruzione la CIA. Chissà, forse smantelleranno quel posto…ma la vedo difficile con tutte quelle testate nucleari…

Voglio andare via, lontano da loro.

Voglio dirtelo, e tu mi sorridi.

Mi dici che va bene, che in fondo potremmo restare in Alaska.

Ma si…è un posto come un altro…e non è mai stata tanto bella come lo è adesso!

 

 

Si, Dave, stavolta è davvero finita! Ti meriti una vita migliore, lontana dai governativi. Non più il pupazzo di qualcuno, non più un seme di violenza.

Cercherò di essere all’altezza, ti aiuterò. Mi impegnerò a farlo, a darti tutta me stessa, e a renderti felice!

Mi sorridi anche tu, adesso.

Oh, come ti sta bene il sorriso in volto.

 

 

Ogni mattina mi dai un bacio e mi accarezzi tra le spesse coperte. Aspetti sempre che sia io a volermi alzare, scoprendo il tuo corpo nudo e facendoti vergognare. Ci giochi un po’, devo ammettere che sei brava a farmi eccitare. Ma un po’ mi imbarazza, devo confessarlo…non ci sono ancora abituato! Non al sesso, quello è facile…alla felicità…

Sembra davvero una vita normale!

Cioè, ammettiamolo, non tutti sono addestratori di husky in Alaska, ma, hey, non potevo certo fare l’impiegato!

È così che viviamo la vita…

È così che viviamo la vita…

È così che viviamo la vita?!

 

 

Ogni tanto ti sento, alzarti di notte, camminare per casa. Le prime volte ho pensato che semplicemente avevi poco sonno. In fondo potevi non dormire per 48 ore tranquillamente, e sei passato dalle missioni di notte alla regolarità biologica naturale. Ma poi…ho capito che c’era qualcos’altro che ti preoccupava.

Te l’ho chiesto, ma tu dicevi che andava tutto bene.

Allora farò così: quando ti alzerai di nuovo ed io ti sentirò non dirò niente! Mi alzerò anch’io e ti abbraccerò, e ti farò tornare a letto da me!

Si, ho promesso che ti aiuterò a stare bene, e intendo mantenere la mia promessa!

 

 

Ti sei alzata anche tu stanotte.

Ti sei avvicinata a me, senza dire niente, mi hai abbracciato da dietro, accarezzandomi il petto con le mani e stringendomi forte. Sento i tuoi capelli sulle spalle e il tuo calore penetrare a fondo. Sospiro forte. Sono sensazioni meravigliose. Così mi volto e ti guardo negli occhi (e no, nessuno me lo ha ordinato: ti guardo negli occhi perché voglio, perché mi fa stare ancora bene quando ti guardo e vedo quel sorriso che mi rivolgi, che è tutto per me.)

Si, torno a letto con te. Non voglio più stare senza te.

Io voglio questa vita, voglio la mia vita, voglio la nostra vita!

La voglio!

Ti voglio!

Il problema è che lo sento…

…sento il richiamo…

 

 

Sorridi poco.

Ecco perché ogni volta che lo fai io mi sento benissimo!

Se poi sono stata io a farti sorridere, allora sono al settimo cielo!

Così quando questa notte ti sei girato e mi hai sorriso, ho sentito quel formicolio al cuore che ne ha aumentato i battiti, e il calore si è impossessato del mio corpo. Credo di essere arrossita! Quando mi hai guardato negli occhi, avrei giurato di poter morire per quello sguardo, per quel sorriso, per te!

Sei tornato a letto con me, e nulla potrebbe rendermi più felice. Mi hai scelto un’altra volta…non importa rispetto a cosa…

 

 

Cominciavo a tornare sempre un po’ più tardi.

Cercavo di distrarre i miei sensi, per non sentirle. Per non sentire le voci che mi richiamavano. Che mi chiedevano di tornare a combattere.

Così accendevo una sigaretta, e mi rifugiavo in qualche bar. Parlavo con gli sconosciuti, mi offrivano da bere, e poi quando mi accorgevo che l’ora era tarda tornavo a casa.

Tu eri sempre la. Mi aspettavi sempre, e quando sentivi la porta richiudersi sorridevi e mi venivi incontro. Mi invitavi a mangiare, a bere, a stare insieme davanti al camino. Mi invitavi a fare l’amore, con i tuoi modi forti e sensuali al tempo stesso.

La psicoterapia non deve aver fatto molto effetto, visto che mi inviti quasi ogni sera a non dormire nel letto con te!

Ma poi, ogni notte torno a sentirla.

All’inizio aveva cominciato con degli incubi quasi innocenti. Vedevo i campi di battaglia, le armi, le esplosioni…sembrava normale, per un veterano di guerra, una specie di depressione post guerra! Non ci feci molto caso, e semplicemente quando gli incubi si facevano troppo forti mi alzavo dal letto e cercavo di calmarmi…poi avevo cominciato a sentire le urla anche di giorno. Bastava un attimo di calma, un secondo in cui la mente non era occupata da niente, ed ecco che arrivava un urlo di sofferenza, o uno sparo, o anche solo il rumore di passi veloci sulla terra bagnata. Infine ho cominciato a sentirne gli odori, il sangue, la polvere da sparo, e si confondevano con la neve e l’odore dei cani bagnati. In breve tutti i miei sensi erano confusi da quelle…visioni!

Tutti meno uno…il tatto…e sentivo quella mancanza…

Ma io non volevo, non ero io, volevo restare lì, con Meryl, volevo continuare a sorridere anch’io! Volevo davvero quella vita che stavo vivendo…

Maledizione…

 

 

Dave, torni sempre più tardi…

Non importa, io ti aspetto, aspetto che torni. E ogni volta sorriderò, e ogni volta ti abbraccerò! Continuerò a baciarti, continuerò a darti una ragione per scegliermi…

…non capisco…

…giuro che non capisco…

Pensavo che stessi bene con me…

Non importa! Vorrà dire che sarà ancora meglio!

C’è un’altra Dave?

Ma che dico! No che non c’è un’altra!

Insomma…non può esserci un’altra…

…ma allora cos’è?

No, non posso dubitare. Ho promesso! Ho promesso che non sarei stata io la causa della tua sofferenza! Ho promesso che ti avrei aiutato, che con me il passato non avrebbe influenzato il futuro!

Devo essere forte…

 

 

Ora l’unico modo che ho per non sentirle è ubriacarmi.

È difficile, per me. Credo che c’entrino qualcosa le nano macchine che ho nel corpo. Pensavo sarebbero andate via, col tempo, ma le sento ancora dentro di me. Il che significa che è possibile che qualcuno possa ancora controllarle.

Ma Roy mi ha detto che posso stare tranquillo, che tutti i dati della missione sono in mano sua e che nessuno avrebbe avuto accesso, perciò anche le mie nano macchine erano al sicuro.

E allora perché quelle sensazioni?

Dannazione, non può essere. Sto cedendo di nuovo…

Meryl…

...ti amo…

 

 

…l’ho sentito davvero?

Forse sogno…

Sei tornato a casa, e me lo hai detto.

Sei corso da me per dirmelo…

Nessuno di noi lo ha mai detto, credevo fosse una specie di regola non scritta, dovuto un po’ a quello che eri tu e a quello che ero io…

Ma stasera tu sei tornato e me lo hai detto!

Sono felicissima Dave…sono felicissima, ma mi hai terrorizzata…

È stato un sogno per me per tutto questo tempo. E ora che è successo sono terrorizzata…

Ma era il mio sogno, e l’ho sognato così tante volte che ormai so benissimo come avrei risposto, quasi come se fosse un riflesso incondizionato…

Ti amo anch’io Dave!

E poi con le lacrime agli occhi ti avrei abbracciato…

Dave…

Sento l’odore dell’alcol…

Ti amo…ho paura…

 

 

Dovevo dirtelo…

Prima di perdere me stesso dovevo dirtelo. Forse era una bugia, chi può dirlo. Come faccio io a sapere cos’è l’amore? È forse possibile conoscere l’amore senza mai essere stato amato?

Mi hai risposto che anche tu mi ami…

Stai piangendo, ma mi hai abbracciato…

Ho mal di testa…

Mi stai baciando?

Il collo…

Sento caldo…

Mi spoglio…

…no, mi spogli…

Io sto spogliando te invece…

Ho mal di testa…

…mi stai prendendo…

…sento caldo…

Dovevo capirlo prima…

 

Stanotte torno davvero ubriaco…talmente tanto che mi risulta difficile scrivere.

Ma adesso i pensieri vanno da soli, lontano, adesso capisco davvero tutto. Io sono un clone Meryl! Sono programmato per questo, per sentire queste voci.

Mi guardi

Hai sentito la puzza dell’alcol e del fumo.

Sorridi comunque

Perché sorridi?

 

 

Hai quell’odore addosso

Quell’odore di alcol…e di fumo…

Il fumo faceva ormai quasi parte di te, ricordo che una volta fermasti più di cinque persone nel paese per cercare una sigaretta…

Ma questa volta è diverso, lo sento

Eppure so che devo sforzarmi di non chiederti nulla.

Sorrido

Ti guardo e sorrido

E questa volta tu abbassi lo sguardo, e capisco

Ma non voglio, non voglio, non voglio

Non voglio

Ti abbraccio forte per fartelo capire

Che stupida che sono!

Sei ubriaco, non capirai

Mi guardi, e sembri quasi arrabbiato

Questa notte non riuscirò a dormire…

Tu invece sei così bello, mentre con gli occhi chiusi giaci sul ciglio del letto.

Ti serve davvero l’alcol per sembrare così rilassato?

 

 

Io sono un clone Meryl…

Io sono programmato per sentire le voci della guerra

Io la sento, la vivo…la devo vivere!

Lei mi chiama…

È così, non posso farci nulla

Ma non ho mentito Meryl…non a te…

…ti stringo forte a me stasera. Tu sorridi, ma colgo qualcosa che prima non c’era. Nel tuo sorriso si nasconde qualcosa che io conosco bene…nel tuo sorriso si nasconde la paura.

Meryl, anch’io ho paura! Ho paura di perderti! Non ti ho mentito…

Stasera sono io a spogliarti per primo! Lo sento anch’io l’odore dell’alcol, si mischia con l’odore della carne bruciata dall’esplosione di una bomba al fosforo e a quello della legna nel caminetto. Sento i tuoi gemiti, mentre ti bacio sul collo e scivolo giù con le labbra, sperando che riescano a coprire le urla di soccorso e quelle sadiche di chi sta per premere il grilletto della morte. Sento il tuo profumo in bocca, il sapore della tua pelle, desiderando che sia in grado di eliminare il sapore di ferro del sangue che reclama la mia euforia!

Non ti ho mentito, Meryl…ma lei ancora mi chiama!

 

 

Sono le quattro del mattino…

Ti aspetto ancora, seduta su una sedia, in vestaglia.

La cena ormai è fredda, le pietanze saranno immangiabili. Tengo a stento gli occhi aperti. Mi sono abituata troppo a dormire di notte.

La porta si apre anche stavolta…

Si! Si! Si!

La porta si è aperta anche stavolta!

Così mi alzo di nuovo, e mi sforzo di sorridere.

Ma tu sbandi, ti sorreggi a mala pena in piedi.

Ti abbraccio e cerco di portarti a letto.

Ancora una volta sono contenta che tu sia tornato da me…

Ma sono stanca Snake…

Sono stanca…

 

 

Supponiamo una stanza, tu mi aspetti già da un po’

Il telefono squilla, dico: forse non verrò

Sapresti tacere il dolore

E non portarmi rancore

Supponiamo che soffri perché amore non ti do…

 

 

Sei stanca, vero amore?

Sei stanca di vedermi così, stanca di aspettare la notte, stanca di sentirmi lontano…

Stamattina prima di uscire ti do un bacio. È un bacio lungo, profondo, un bacio che è anche un messaggio.

Sei il mio amore, sei ciò che mi ha reso umano per…

…quanto tempo è passato? Sono ormai dieci mesi.

Si: mi hai reso un essere umano per dieci mesi! Te ne sarò eternamente grato Meryl…

…e poi esco…

…come ogni mattina…

 

 

Ti aspetto…

Ti aspetto comunque…

Anche se il sole è ormai sorto, e tu non sei tornato, io ti aspetto…

Ma tu non torni più, vero?

No che non torni più…

Ma non importa…aspetto lo stesso…

Spero ancora che tu torni qui da me…

Spero ancora di essere abbastanza per te…

 

 

Tu sei tutto per me…

Ma quel tutto non è nulla…

Ti guardo, attraverso le lenti di un binocolo

Sei lì, seduta sulla sedia.

Sono già diciotto ore che non ti muovi.

Le lacrime scendono lungo il tuo viso. Forse le vedo, forse le immagino.

Ti prego, alzati

Arrabbiati con me, odiami!

Non posso tornare…

Mi sta chiamando, mi vuole…

brama il mio sangue, la mia mente.

La sento chiamarmi per nome!

Sento la sua voce che grida: Snake!!!

 

In fondo un po’ sapevo che sarebbe finita così.

David…che assurdità!

L’ho inventato quel nome! Nessuno me ne ha mai dato uno!

Così da quando mi chiedesti come mi chiamo, io ci cominciai a pensare…

David era un nome come un altro, suonava bene alle mie orecchie.

Ma io non mi chiamo David…il mio nome è Snake!

Il figlio di Big Boss viene chiamato per stare al suo posto. Io devo vivere rischiando di morire. Non posso fare altrimenti…

La guerra mi chiama

Perdonami Meryl…

Ti vedo cadere dalla sedia, svenuta…

 

 

 “Almeno le hai detto qualcosa?”

“Sa più di quanto sai tu…”

“Mi accontenterò di questa risposta! Spero davvero che tu abbia fatto la scelta giusta…”

“Giusto. Non è la parola che più si addice…non c’è molto di giusto in quello che faccio! Ma ora è il momento di tornare in prima linea. Ne ho abbastanza di maschiacci…”

“Se lo dici tu…hai letto di Nasthasha? Pare abbia scritto un libro su ciò che è successo a Shadow Moses. Non va poi tanto male, in fondo sembra una splendida storia di fantascienza!”

 “Beh, forse dovremmo chiamare anche lei…sembrava davvero coinvolta nel problema delle testate nucleari e potrebbe essere di grande aiuto. In fondo ne sa sicuramente più di noi.”

“Non dovrebbe essere difficile trovarla, ora che tutte le librerie posseggono una copia del suo libro. Che ne dici Dave?”

“Snake”

“Huh?!”

“Hal, mi chiamo Snake…”

 

 

Mi sveglio di soprassalto. Penso di essere svenuta…

Ma che?!

Sono…a letto?!

È odore di fumo quello che sento?

 

 

Supponiamo quei giorni a sfogliare ricordi

 

Non ora…

Non ora maledizione!

Sei davanti a me, con quella mimetica e quello zaino enorme. La fascia sulla tua fronte è sicuramente più utile di quella che metto io, visti i tuoi capelli lunghi, rossi…morbidi…

Perché proprio ora?!

 

“Snake?!”

Sei tu? Sei davvero tu?

Che cosa ti è successo?

Non…non puoi essere tu…

Il tuo viso…i tuoi capelli…

 

Provi ad avvicinarti?

No Meryl, non devi…

Non farlo!

Non so quanta forza dovrò usare per impedirtelo…

 

Ti scansi…

Ancora…

Fatti toccare, Snake…

Voglio capire…

 

È tardi, Meryl

Tardi per te e per me

Ho fatto bene

Tu non dovresti soffrire!

 

Guardami negli occhi

Per favore, Snake

Guardami negli occhi

Io ti amo ancora!

 

Non posso, i tuoi occhi fanno male

Non ho lacrime da versare

Scanso ancora la tua mano

Facciamola finita, ti prego

 

Cerco di mostrarmi forte

Sicura di quello che faccio

…sicura di ciò che sono

Ma è difficile con te davanti

 

Dovresti odiarmi

E invece mi guardi preoccupata

No Meryl Odio quello sguardo

Sul volto di chiunque lo odio, anche sul tuo!

 

Appoggio una mano sulla tua spalla

Non importa se parliamo della missione

Anche se la tua voce è più stanca, e addirittura più roca di prima

Sono contenta di sentirla

Ma tu mi allontani di nuovo

E ancora non mi guardi negli occhi

E allora mento…

A me stessa prima che a te

Sarà autodifesa, non so

 

Basta con i giochetti amorosi…

 

  
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