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Autore: Lady Moonlight    19/10/2012    1 recensioni
New York, anno 2012.
In una città contesta tra Nephilim e Vampiri, una minaccia sconosciuta incombe su tutti loro.
Chimera, così è stata soprannominata la creatura che ha scosso l'intera popolazione newyorkese, spargendo ovunque la stilla del terrore.
Astaroth, il Master di New York è morto.
Sebastian è l'unico vampiro in grado di fare ordine nel caos che si è generato, ma è anche l'ultima cosa che il famoso attore internazionale desidererebbe fare.
Alle prese con una bizzarra orologiaia che afferma di conoscerlo, senza però averlo mai visto; un Angelo Decaduto privo di senno; un gruppo di Nephilim adolescenti, oltremodo invadenti; un'umana convinta di amarlo e un altezzoso principe tedesco, dovrà fare i conti con un passato che credeva essersi lasciato alle spalle.
[...] "Ombre mescolate a luci." Raziel girò i palmi delle mani e tra le sue dita, dal nulla, comparve un grosso tomo che sfogliò riluttante. C'erano parole scritte in ogni tipo di lingua e dialetti esistenti. "È questa la natura delle anime."
Prequel di Contratto di Sangue-L'Ombra del Principio
Genere: Avventura, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Dedicata a chi ha smarrito il cammino.
Ad Ale e Clà.
Alle fan di Sebastian. (LOL)

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≈*≈*≈*≈*≈*
In principio

 

Che cosa c'è in un nome?
Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa,
anche se lo chiamassimo con un altro nome,
serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
{W.Shakespeare}

 

"Raziel."
Un brusio di voci si unì a quella che aveva appena parlato e l'anima si guardò attorno per scoprire a chi appartenesse il nome che era stato chiamato.
Una figura alata, avvolta in un alone dorato, emerse alle spalle dei compagni, andandosi a sedere su un trono di cristallo.
L'anima non poteva vederne il volto, celato da una luce troppo intensa per poter essere sopportata, ma ne avvertì comunque lo sguardo. Si sentiva onorata, perchè in qualche modo, sapeva che l'angelo non era solito rivolgere la sua attenzione ad anime così insignificanti.
"Conosci il tuo nome?" mormorò.
I serafini tacquero all'istante, portando la loro attenzione su di lei, ma l'anima rimase in silenzio. Cominciarono a parlare tra loro in una lingua sconosciuta, intonando una melodia che fece crescere in lei il bisogno di conoscerne il significato.
"Un'anima dalle potenzialità notevoli." Raziel distese le ali, scivolando lontano dal suo trono e mettendosi al suo fianco. "È raro entrare in contatto con uno spirito così incredibilmente dotato."
Non poté far altro che ascoltarlo, sebbene quelle parole per lei non avessero alcun significato.
Un serafino dagli occhi di ghiaccio si fece avanti. "È stata corrotta, Raziel. Non possiamo essere certi della sua lealtà." spiegò, stringendo le ali al suo corpo. "Non esistono garanzie e il rischio è troppo alto."
"Non ho richiesto la tua opinione, Enoch." Raziel si voltò per fronteggiare il compagno e l'anima si sentì immensamente fragile e indifesa. "Io ho guardato al di là delle sue imperfezioni e ho visto la luce. Una scintilla così potente da ricordare il Figlio dell'Aurora."
Il gruppo dei serafini si lasciò andare ad esclamazioni stupefatte, ma nessuno osò contestare quanto rivelato da Raziel.
L'anima rivolse nuovamente lo sguardo sul viso del'angelo, ma per quanto si sforzasse riusciva a cogliere solo sfumature dorate.
"Ombre mescolate a luci." Raziel girò i palmi delle mani e tra le sue dita, dal nulla, comparve un grosso tomo che lui sfogliò riluttante. C'erano parole scritte in ogni tipo di lingua e dialetti esistenti. "È questa la natura delle anime. Non possiamo aspettarci nulla di diverso e, comunque, questo spirito si è dimostrato più degno di tutti gli altri fin ora esaminati."
"Tuttavia, Raziel..." esitò la voce dell'angelo Enoch. "Le altre anime non presentavano lo stesso attaccamento, lo stesso scomodo legame, che lei sembra condividere con..." la frase rimase incompiuta, perché Raziel chiuse di scatto il libro intimando l'altro con un'occhiata a tacere.
L'anima tremò di paura, mentre attendeva fiduciosa il giudizio finale del Principe dei Serafini.
"C'è splendore in te e distruzione." osservò Raziel, rivolgendosi direttamente all'anima. "Una stella destinata ad eclissare lo splendore delle altre. Mi chiedo se..." fece una pausa e tutti i serafini riuniti in quel luogo trattennero il respiro. "Mi domando se cadrai come il tuo predecessore o se ti ergerai come nuova guida per gli angeli." la mano
carezzò il dorso del libro in modo quasi casuale. "Un astro cade ed un altro ne prende il posto." bisbigliò rivolgendosi a se stesso.

L'anima lo guardò affascinata, bruciante dal desiderio di poter vedere il volto dell'angelo.
"È una follia, Raziel!" esclamò Enoch, liberando le ali e affiancandosi al compagno. "Stai suggerendo l'idea che un giorno potrebbe prendere il posto di Lucifero? È solo un'anima! Senza più un corpo, senza ricordi, senza..."
Il volume di Raziel si alzò in volo, sospeso sopra quell'assemblea come un oracolo in procinto di rivelare le sue visioni. Il chiachiericcio della folla si interruppe nuovamente e l'anima se ne chiese il motivo.
"Così mi è stato rivelato dal libro. Quest'anima è importante, ma cosa realizzerà e cosa sceglierà non mi è ancora dato saperlo. Nemmeno a Mikhail è concesso intervenire."
Enoch annuì controvoglia. "Naturalmente." commentò in tono solenne. "Sarà eseguita la tua volontà, Raziel."
"Sempre, Enoch." lo riprese il serafino.
"Sempre." asserirono in coro gli altri angeli e per qualche ragione anche l'anima si ritrovò a condividere quell'opinione.
Poi ci furono solo canti e parole sconosciute.
L'anima si risvegliò.

 

  

†††
 

 

Sete.
La gola gli doleva. Era un dolore insopportabile, un dolore che solo il sangue avrebbe potuto calmare.
Tuttavia non c'era nessuna preda nelle vicinanze. Nulla che potesse placare quella sete insostenibile.
Quanto tempo era trascorso dal suo ultimo risveglio?
Si mosse nell'oscurità, leccandosi le labbra nella vana speranza di avvertire su di sé il sapore dell'ultima vittima che aveva assaporato.
Un ringhio sommesso fuoriuscì dalla sua gola, quasi un'implorazione.
Aveva bisogno di cibo. Voleva sangue e non si sarebbe accontentato di nulla che non fosse di origine umana.
All'esterno del mausoleo, che aveva scelto come rifugio temporaneo, avvertiva l'avvicinarsi del crepuscolo. Gli sarebbe bastato aspettare solo qualche attimo per poter tornare nel mondo senza il rischio di incorrere in qualche
pericolo.

Per prima cosa si sarebbe nutrito e in seguito si sarebbe occupato di vedere lo stato in cui la civiltà umana versava.
Non aveva dubbi sul fatto che gli umani lo avrebbero sorpreso nuovamente. Che tipo di conflitto avrebbe trovato in superficie? L'Europa era un continente che aveva visto numerose guerre, ma lui progettava di andare in America una terra con cui non aveva molta familiarità.
Sorrise, mentre i canini premevano sulle sue labbra per essere liberati.
Con un gesto elegante della mano sfiorò la pietra che lo teneva segregato in quel luogo. Il masso si sbriciolò e una lieve brezza invernale lo accolse nuovamente nel mondo.

 

***

 

Era un bambina. Occhi castani e capelli biondi.
L'infermiera l'avvolse in un asciugamano e l'affidò alle cure della madre, sfinita dal parto. La neonata si agitò per alcuni istanti prima di emettere alcuni disperati vagiti.
Al suo polso venne infilato un braccialetto di plastica con il nome scelto dai genitori e l'infermiera la riprese in braccio per trasportarla in un'altra stanza.
La bambina continuò ad agitarsi durante tutto il tragitto, stringendo i pugni in movimenti quasi ossessivi.
Quando spalancò gli occhi per puntarli in quelli dell'inserviente, quest'ultima provò l'irrazionale impulso di cederla alle cure di qualcun altro.
Oro e rame.
Rabbrividendo la donna posò la neonata in una culla, sperando in cuor suo di non dover avere mai più nulla a che fare con lei.
Prima di lasciarla scorse un'ultima smorfia sul suo volto e, per quanto inquietante le parve l'idea, fu certa di aver visto un timido sorriso comparire sulle sue labbra.
L'infermiera non si sarebbe mai più dimenticata di quella bimba, nata in una gelida notte di metà febbraio.

 

 

 

 

Capitolo gentilmente betato da: KumaCla
Mi trovate su Twitter: Qui

 

Note: Ebbene, sì, sono tornata a tediarvi con una nuova originale! XD
Dunque, per chi ha letto o seguito Contratto di Sangue-L'Ombra del Principio potete considerare questa storia un prequel, ma che narrerà avvenimenti molto precedenti la "storia madre". Per chi ha amato Sebastian, sappiate che questa volta sarà lui il protagonista! ù_ù
Per chi invece non ha mai letto l'altra storia non deve preoccuparsi: non ci saranno riferimenti se non qualche velato accenno, difficile comunque da cogliere.
Ad inizio di ogni capitolo, pubblicherò delle citazioni che in qualche modo rispecchieranno l'intera vicenda e i suoi personaggi. Ho già pronti diversi capitoli-che devo comunque rivedere- quindi non dovrei farvi attendere troppo con gli aggiornamenti.
Grazie in anticipo a chi leggerà e commenterà! :D Tengo davvero molto alla prima parte del prologo e farei i salti di gioia se mi diceste la vostra opinione! :)
Prossimo aggiornamento: 24 ottobre (salvo imprevisti)
By Cleo^.^




 

   
 
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