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Autore: Leyton_Nenny    19/10/2012    4 recensioni
Non capisco perché le persone credano che io abbia un cuore di pietra o, nei casi ancora peggiori, che non abbia proprio quell'organo.
Ma loro non capiscono, io sono una donna “tutto impeto e passione” e il mio è solo un metodo di difesa. Cosa credono, che sia facile la mia situazione?
Notizia dell'ultim'ora, non è facile per niente.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgana | Coppie: Morgana/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Schiava
delle umane passioni





Non capisco perché le persone credano che io abbia un cuore di pietra o, nei casi ancora peggiori, che non abbia proprio quell'organo.

Ma loro non capiscono, io sono una donna “tutto impeto e passione” e il mio è solo un metodo di difesa. Cosa credono, che sia facile la mia situazione?
Notizia dell'ultim'ora, non è facile per niente.
Specie se ti accorgi che hai pianto per  tutta la vita sulla tomba sbagliata dato che quello lì sepolto non è propriamente il tuo padre biologico, e che quello che si erige come magnate è in realtà il tuo vero genitore, solo che non può riconoscerti essendo tu frutto di adulterio.
Se poi aggiungiamo che sono perdutamente innamorata di quello che in realtà è mio fratello di sangue, il tutto assume un'aria ancora più truce.
E quindi, dovrebbero perdonarmi se, schiava delle umani passioni, ho messo a ferro e fuoco Camelot per seguire mia sorella, allontanarmi dalla mia fonte di dolore, e ho ucciso la fonte di ogni male. Perché Uther non è affatto una brava persona, proprio no.
È stato lui quello che ha messo a morte centinaia di povere persone innocenti solo perché additate come streghe. Quindi mi scusi, se non gli ho detto “Ciao papà, sai, ieri mi sono accorta che potevo fare magie” o qualcosa del genere e ho deciso di spodestarlo. Voglio dire, come si fa a vivere in un mondo del terrore come il suo, lo sa solo lui.
Ed eccomi qui, ad  occupare un trono, con un fratello che secondo me ha perso il sonno a forza di immaginarmi con lui. Perché è chiaro che lui provi il mio stesso sentimento, me ne sono accorta alla festa della nomina a cavaliere di Lancillotto.
Indubbiamente, se non fossimo fratelli, tra noi si svilupperebbe una storia d'amore epica, una di quelle che continuerà a essere narrata per secoli e secoli, come quella di Paride e Elena.
Una storia di passione e amore, coronata da antichi castelli e magie straordinarie.
E invece no, per uno stupido gioco del fato, siamo fratelli. Dio, non riesco quasi a crederci.
Fratelli.
Questo vuol dire che la mia favola personale è finita ancora prima di nascere, che non esiste alcuna possibilità di felicità, per noi.
Dio, il mondo è proprio ingiusto.
Cosa me ne faccio io dei miei poteri se, a conti fatti, non posso farci niente?
Posso spodestare un re soltanto sbattendo le ciglia, ma non posso certo cancellare il legame di sangue che mi lega ad Artù. Quindi, a cosa serve tutto questo potere?
Non c'è niente di buono, niente di bello, non posso fare niente se non nascondermi e vedere i miei simili morire alla gogna dopo atroci torture. C'è davvero qualcosa di giusto, in questo mondo?
Merlino è convinto che le cose cambieranno, quando Artù sarà salito al trono, ma io non ci credo. Perché nemmeno lui può fare qualcosa per questo cavolo di legame che ci unisce, e solo perché nostro padre era un bastardo, io finisco per rimetterci.
Grazie tante, papino. Grazie per aver sparso il tuo seme ovunque e averci reso la vita un inferno.
Perché se non era per il “grande re Uther Pendragon” a quest'ora io e Artù potevamo essere felicemente sposati e vivere nell'ignoranza, dato che per colpa di questo egocentrico sovrano, il mio padre adottivo, che credeva di essere quello biologico, è morto.
Dio, se solo io e Artù fossimo sposati, non ci sarebbe alcun problema: avremo tanti bambini e saremo schiavi delle umane passioni, beandoci di ogni contatto. E invece ora possiamo solo scambiarci occhiate fuggenti.
No, sul serio, grazie papino, sei stato così gentile a renderci partecipe della tua potenza.
Come dire, non sbaglia mai un colpo, sebbene con la moglie abbia avuto un po' di difficoltà.
Dio, che nervoso. Non poteva tenersi la tanto amata consorte invece di mettere incinta anche mia madre? Perché se non fossi nata, certamente non avrei mai avuto questi problemi.
E invece.. TADAN! Sorpresina, caro il mio re, a quanto pare sei riuscito a procreare in una relazione che in teoria doveva rimanere all'oscuro di tutti.
Perché non è certo consono che un re vada a sbattersi la moglie di un altro mentre questo è assente, specie se il tale re  è sposato.
Insomma, che esempio da al proprio popolo? “Procreate come conigli”?!
No, senza dubbio non è onorevole, soprattutto perché il legame matrimoniale viene giurato davanti a lui stesso, non solo davanti a “quello dei piani alti”.
Bah, è veramente ipocrita, questo. E si crede tanto forte, anche se davanti a una bella donna è il primo a mettersi in ginocchio.
Non c'è dubbio, anche gli uomini più potenti si piegano davanti alle passioni umane. (Come si suol dire “Tira più un pelo di ****, che un carro di buoi” - sono sempre una principessa, non posso certo perdere la mia finezza, sebbene sia a conoscenza di tali detti popolari)
Quindi, come posso io, una semplice donna, provare a resistervi?

Prima o poi, forse più poi che prima, anche io e Artù avremo la nostra possibilità.
L'attesa amplifica il desiderio, e più ampio è il desiderio, più ci godremo quell'istante rubato, finalmente schiavi della nostra bruciante passione.
  
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