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Autore: Fallen Star    19/10/2012    5 recensioni
Cosa potrebbe succedere se il ninja più imprevedibile di Konoha facesse una scommessa con Sakura, in cui lei è obbligata a dire sì a qualsiasi richiesta?
Accenni SasuIno e ShikaTema
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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YesGirl
Capitolo quattro

Non mi aspettavo di riuscire ad essere così professionale, non lì, non in quel momento e non con lui.
Le nostre labbra si erano incontrate per la prima volta ed ero riuscita a non cedere ai miei bassi istinti. Però si sa... gli istinti si riescono a placare solo la prima volta e quando lui, con una mano mi aveva riportato giù, avevo ceduto.
L sue labbra erano così morbide e carnose. Naruto aveva premuto la mia bocca sulla sua, dopo un po', con la sua calda lingua aveva goffamente lambito i contorni delle labbre e lì, seppur involontariamente, avevo schiuso le mie.
Non se l'era fatto ripetere due volte, con un guizzo veloce, era venuto a cercare la mia lingua.
Solo in quel momento potei sentire il suo sapore.
E mi piaceva. Tanto.
Non riuscivo a ragionare in quel momento, difatti la mia mano andò a conquistare i suoi biondi capelli, mantenendo quel contatto più vivo che mai .
Ero felice.
Davvero.
Come non lo ero mai stata.
Dopo non so quanto tempo, sentii un rumore che mi riportò alla realtà. In quell'attimo realizzai che eravamo in strada e che tutti avrebbero potuto vederci.
Mi ritrovai a pensare ad Hinata e solo in quel frangente mi staccai da lui di botto. Mi sentii davvero una stronza e prima ancora che Naruto potesse anche solo realizzare, mi ero alzata ed ero corsa via. Lui, ancora a terra, fece appena in tempo ad aprire i suoi occhi prima di vedermi scomparire dalla sua visuale.
Quel giorno sparii da tutto e tutti, rimasi da sola in camera mia per tutto il tempo.
Mi ero tanto affannata a non cadere in errore che alla fine ero caduta in tentazione.
Per quanto la colpa potessi razionalmente attribuirla a Naruto, mi sentivo l'unica vera colpevole di tutta quella situazione. La notte era passata ma non avevo voglia di fare nulla, né di andare a lavoro né di vedere qualcuno. Anche mia madre aveva percepito che c'era qualcosa che non andava e non si arrischiava ad entrare più di tanto.
<< Il mondo gira male >> pensai << un attimo prima voli in Paradiso e l'attimo dopo vieni catapultato all'Inferno. >>
Ero tormentata da quei sensi di colpa, se fossi stata Hinata non avrei esitato a considerarmi un'infida, cosa che già facevo. Se avessi saputo che lei aveva baciato Naruto, con tale foga poi, probabilmente non avrei voluto nemmeno più guardarla in faccia.

Ricordo ancora quando qualche anno or sono, ci incontrammo tutte le ragazze che appartenevano agli 11 di Konoha. eravamo da Ino, come al solito, quando dopo aver mangiato, parlato e mangiato ancora - eh si, anche noi mangiavamo -, tra uno smalto e un altro, proprio la Yamanaka propose di sancire un patto tra noi, cosicché almeno le ragazze sarebbero sempre state unite tra loro.
In quell'occasione cacciò, chissà da dove, una pergamena e una piuma d'oca - per rendere il tutto più serio ed ufficiale- diceva lei, e con tutte le altre stilammo quello strano patto con tanto di firma e sigillo di cera.
C'era una clausola, nel bene o nel male, una sola cosa non doveva mai mancare: la sincerità.
In quell'occasione ognuna di noi aveva parlato delle cotte e dei sentimenti che si provavano nei confronti di alcuni ragazzi. Ten senza troppi preamboli ed imbarazzi, nonostante la presenza della cugina, ammise la sua cotta per l'algido Neji.
Hinata quasi ci rimase dopo quella dichiarazione, non perché ciò che aveva detto Ten Ten fosse inaspettato, quanto per la schiettezza con cui l'aveva fatto, probabilmente lei non ne avrebbe avuto il coraggio.
<< Hinata tocca a te >> fece Ino, spiegandole il senso rotatorio con cui prendevamo parola, con la rotazione del dito. In quel momento la giovane Hyuga arrossì, forse al sol pensiero di confessare, per cui le ragazze la incitarono. Ten e Ino, che la sapevano lunga a riguardo, fecero il nome di Naruto e lì, il suo viso prese letteralmente fuoco.
Fu facile capire la risposta.
Quando toccò ad Ino, si fece qualche scrupolo anche solo a dire quel nome, quasi come se temesse di rivivere sensazioni ed emozioni appartenenti al passato.
<< Sasuke >> dichiarò svelta e ne fui sinceramente contenta.
In lei avrebbe trovato la donna perfetta per lui, preferii mettermi da parte.
<< E tu, Sakura? >> chiese svelta Hinata in seguito al silenzio della Yamanaka << Nessuno >> risposi calma e lì ci fu un po' di sano sbigottimento.
<< E Sasuke? >> disse Ino << Ho capito che non fa per me, gli voglio un gran bene >> subito la mia migliore amica riprese << Fronte spaziosa non è che dici questo per me? >> sorrisi e aggiunsi << Ti dai troppa importanza >> seguito da una linguaccia.
Nessuno immaginava, me compresa, che stavo iniziando seriamente a considerare Naruto, già all'epoca per me era il mio migliore amico, compagno di team e l'unica persona in grado di capirmi meglio di tutte le altre. E gli volevo davvero bene ma lo interpretavo come un bene fraterno e invece, poco a poco, era entrato nel mio cuore e lo stava legando indissolubilmente a lui.
Prima o poi ne avrei dovuto parlare con qualcuno, ne sentivo il bisogno impellente.


Quel pomeriggio fui costretta ad uscire per prendere le corna dei cervi dei Nara, in ospedale stavano per finire e così avevo deciso di anticiparmi qualcosa per l'indomani.
Il chiacchiericcio della gente mi aveva messo di buon umore, facendomi dimenticare dei miei pensieri. Stavo ritornando a casa e a dirla tutta ero pressoché arrivata, avevo svoltato angolo e già riuscivo a vederla, quando percepii una mano posarsi sulla mia spalla.
Sentivo che era Naruto.
Non so perché, forse dal calore del suo tocco o forse per il modo in cui mi aveva inchiodato lì.
Rimasi immobile, di spalle, in attesa di una sua parola.
<< Yo Sakura-chan >> mi salutò allegro, gioia che scomparve in poco, dato il mio mutismo.
Percepii il suo silenzio e feci per avviarmi verso casa,staccandomi dalla sua mano con un leggero strattone.
<< Sakura-chan aspetta. Volevo salutarti prima di partire per Suna, pare che Gaara mi voglia lì per un po' >> .
A quella scoperta ci rimasi male, non lo volevo al mio fianco per non tradire ancora Hinata ma saperlo così lontano da me, me ne faceva ancor di più.
Perfino di più di perdere l'amicizia della Hyuga.
<< Quando tornerai? >> fu l'unica cosa che gli chiesi.
<< Penso nel giro di una settimana. Pare che perderò tutti questi giorni in un cui sarai più disponibile col mondo >> lo sentii sorridere e la cosa fece rilassare anche me.
<< Già >> sorrisi anch'io, non sarei stata più tanto magnanima al suo ritorno.


Non appena rientrai nelle mura domestiche sentii la solitudine assalirmi.
Neanche tra le confortanti pareti di casa mia mi sentivo realmente bene e da medico non trovavo spiegazioni, ma da ragazza innamorata sentivo semplicemente il bisogno di avere quello stupido ragazzo biondo al mio fianco anche solo per litigarci.
Era diventato inspiegabilmente indispensabile per me e per la mia felicità.

La mattina successiva, dopo tanto tempo, avevo smesso di prendere la vita con leggerezza, tutto mi sembrava grigio, noioso.
A dispetto delle mie previsioni, in ospedale quel giorno non si lavorò poi molto, difatti Ino era intenta a mettere lo smalto e io mi accingevo a guardare fuori dalla finestra, malinconica.
<< Fronte spaziosa che hai? >> fece lei posando il suo sguardo su di me, lo sentivo.
<< Niente >> risposi lapidaria.
Stette un attimo in silenzio, soffiando sulle unghie laccate per farle asciugare << Hai sentito? Pare che il Kazekage abbia richiesto la presenza di >> la interruppi << Di Naruto... Lo so >> completai asciutta, scrutando qualche nuvola che si posava dinanzi al sole.
<< Allora è per questo che sei così giù >> percependo la risposta mancata, buttò la chiacchierata su frasi di circostanza pur di tenerla viva, la giornata era troppo noiosa.
<< Come mai non sei venuta ieri? Ti sentivi poco bene? Solito ciclo doloroso? >> scherzò.
<< Sto bene >> per evitare domande curiose decisi di cambiare argomento << Comunque come procedono i preparativi per la festa ? >> feci disinteressata.
<< Oh quelli? Bene, manca poco ormai. Sono riuscita a schiavizzare un gruppo di genin che fanno tutto il lavoro. >> a quella frase sorrisi, chissà cosa aveva promesso loro per far muovere un intero battaglione di ragazzi.
<< A proposito... Come mai l'altro giorno hai piantato in asso Naruto? >> mi domandò a bruciapelo e lì, come un fiume in piena le spiegai tutto quello che era successo.
<< E quindi? Cos'hai fatto?>>.
<< Quando ho realizzato che mi aveva baciata sono scappata >>.
<< E perché? >> mi chiese quasi sbigottita.
<< Temo che mi voglia prendere in giro e ... Ino ho paura di essermi innamorata di lui >> presi un attimo fiato, mi spaventavano quelle sensazioni che mi faceva provare.
<< Ma chi? Naruto? >> mi guardava come se avessi appena preso una botta in testa.
<< Guardami bene >> ribattei << Non sono bella quanto te, non sono affascinante come Temari, non riesco ad essere combattiva come Ten Ten, non ho gli occhi dolci di Hinata e i miei seni sembrano palline da ping pong rispetto ai suoi >>.
La Yamanaka si alzò per mettermi una mano sulla bocca fermandomi.
<< Scema ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Naruto ti ama per come sei, ti ha sempre amato per come sei. Possibile che non te ne sia mai accorta? Non ha fatto che cercare i tuoi occhi per tutto questo tempo. Forse non sarai perfetta, né bellissima, né tanto meno i tuoi occhi sono speciali, ma per lui sei unica così >> non riuscii a trattenere una lacrima, secondo lei Naruto mi amava e questo mi bastava per essere felice; lo sguardo serio di Ino si addolcì e mi accarezzò la guancia con fare materno.
<< Grazie Ino-chan >> le dissi con gratitudine.
Lei mi sorrise e riprese << Quindi adesso gli parlerai? >> il mio sguardo si rabbuiò << Vorrei ma non posso >>.
Mi guardò stranita << Perché? >>.
<< Come se non lo sapessi... Hinata >> ammisi << Non voglio ferirla, né ritrovarmi nella stessa situazione di qualche anno fa >>.
I suoi occhi azzurri si volsero al cielo per pensare << Se ti vuole bene capirà e ti lascerà provare con Naruto senza rancori>> si prese qualche attimo << D'altronde anche tu hai fatto la stessa cosa con me e mi hai dato l'opportunità di essere davvero felice >>.
Non c'era bisogno di parole, per me era più importante lei di Sasuke e non avevo mai rimpianto quella scelta.
Poco dopo sopraggiunse Tsunade e ci fece sgobbare come matte per tutto il giorno, facendoci pagare la mia assenza ingiustificata del giorno prima.
Per tutto il giorno nella mia mente risuonavano le parole di Ino.


Anche il giorno successivo la shishou mi aveva incastrato. Nell'ospedale tutti perdevano tempo nelle cose più disparate tranne io che ero costretta a correre tra un piano e l'altro a sbrigare le sue faccende, sembrava tanto che ci si mettesse d'impegno pur di non farmi vivere un attimo tranquilla.
Quel giorno di tempo per pensare non ce n'era, da brava automa rispondevo sempre e solo "si" a qualsiasi ordine o piacere rivoltomi, insomma mi stava bene tutto pur di non dover stare continuamente a cercare quei grandi e ingenui occhi azzurri nel viso di un'altra persona.
Non m'incrociai neppure una volta con Ino e la cosa mi dispiacque molto, trovavo assai confortante la tua presenza.
Dopo avermi fatto sgobbare per mezza giornata, la signorina Tsunade mi aveva convocato nel solito campo di allenamento. Appena arrivata notai il suo sguardo... di fuoco.
Ce l'aveva proprio con me, sembrava tanto dirmi " Guai a te se ti lamenti".
Nonostante i suoi cinquant'anni suonati, la shishou, aveva un'energia fuori dal comune e quando decideva di addestrarti lo faceva fino allo sfinimento.
Era parecchio che non mi esercitavo in un sano combattimento e un pochino arrugginita mi sentivo, erano lontani i tempi in cui tutti i giorni scendevo nel campo con Naruto.
Da quando avevamo iniziato a combattere quella donna saettava da un posto all'altro nel tentativo di riuscire a colpirmi,continuava con calci e pugni a ogni dove.
Dopo aver parato la maggior parte dei suoi attacchi ed essermi immediatamente rialzata ogniqualvolta che andava a segno, mi rivolse uno sguardo compiaciuto << Brava Sakura, così ti voglio. Un bravo medico e una buona combattente >> .
In quel momento mi parve di capire che non voleva che mi lasciassi superare da nessuno, né Ino, né gli altri, ma soprattutto di non lasciarmi mettere troppo in ombra da Sasuke e Naruto, d'altronde si sa, loro sono un caso tutto particolare.
Tsunade, dopo avermi massacrata per quasi dodici ore ininterrotte, decise di darmi una tregua, sia dai pugni, sia dalle scartoffie e operazioni che mi aveva riservato per quella giornata.
Stavo finalmente per lasciare l'ospedale, non mi sembrava vero... Quasi mi aspettavo un nuovo attacco o una nuova operazione ad un passo dall'uscita.
Solo quando avevo lasciato quelle mura che trasudavano fatica e sudore da ogni anfratto, mi parve d'intravedere il riposo.
Tacita stavo per la mia strada, ogni tanto mi chiedevo cosa stava facendo Naruto a Suna e soprattutto quando lo avrei rivisto, quello zuccone mi mancava più di quanto mi sarei aspettata. D'un tratto vidi una giovane donna dagli scuri capelli lunghi e lì le parole di Ino risuonarono nuovamente nella mia testa.
Mi feci forza e coraggio e mi avviai verso la dimora degli Hyuga, destinazione: casata principale.
Incontrai Hanabi e dopo una chiacchierata veloce chiesi di Hinata e lei senza troppi preamboli m'indicò il luogo dove l'avrei sicuramente trovata.
Le sue informazioni erano corrette, Hinata si stava allenando col padre. Da quando lei aveva dimostrato di essere una valente ninja, il padre l'aveva rivalutata e aveva preso ad allenarla seriamente.
In attesa che finisse mi ero seduta poco lontano, iniziavo a pensare a mille modi per spiegarle il perché della mia visita ma mai nessuno mi sembrava convincente o almeno non riuscivo a trovare le parole adatte.
Mi resi conto che non sapevo cosa pretendere da Hinata e dalle mie parole, ero in preda alle mie elucubrazioni mentali che proprio lei richiamò la mia attenzione.
<< Ciao Sakura >> fece accogliendomi con un timido sorriso << Come stai? >>.
Mi stupii quella sua frase, nonostante un lieve rivolo di sangue le scivolasse dalle labbra, chiedeva di me.
<< Sto bene >> le dissi un po' in difficoltà, come faceva a pensare sempre agli altri...? << Posso? >> le chiesi facendole capire che volevo curarla col chakra.
Accennò un sorriso leggero, socchiudendo leggermente gli occhi, con dolcezza.
Si pose di fronte a me e mi guardò con gratitudine, ogni gesto che faceva era intriso di grazia, al suo confronto mi sentivo un elefante.
Si sedette sul muretto che dava sulla tenuta del suo clan e m'invitò, con un gesto della mano, a mettermi al suo fianco << Mi fa piacere vederti, ultimamente non abbiamo avuto molto modo di stare insieme >> rivolse il suo sguardo su di me e, nonostante il colore ghiaccio dei suoi occhi, percepii calore << Già, lo so. In questo periodo ho avuto molti più impegni del solito >> sorrisi, nella mia mente balzò l'immagine di Naruto.
D'un tratto non sapevo più che dirle e mi ritrovai senza parole.
<< Sakura, cosa ti porta qui? >> il suo tono era gentile a dispetto delle sue parole.
Era arrivato il momento della verità.
Non sapevo come iniziare, per cui decisi di non pensarci più di tanto << Hinata voglio essere sincera, credo di provare un sentimento per Naruto >> dissi tutto d'un fiato, m'imbarazzò ammetterlo soprattutto a lei.
Stette un attimo in silenzio e sempre guardando lontano aggiunse << Non credo che dovresti dirlo a me. Ti ringrazio per la tua sincerità ma non sono la sua ragazza né gli solo vicina al punto tale da poter mettere una buona parola per te >> le gambe a penzoloni picchiettavano nervosamente sul muro mentre diceva quelle parole << purtroppo non posso esserti d'aiuto >> si girò verso di me quasi dispiaciuta.
Quella ragazza era perfetta, bella, buona e brava... Come poteva non amarla quello stupido di Naruto?
<< Hinata so che non è giusto e che non ho alcun diritto di parlarti in questo modo, tu ami Naruto da sempre e... >> m'interruppe << Sakura in amore non conta chi viene prima o dopo, né se una cosa è giusta o meno... Succedono solo le cose che devono. Non sarà certo una gara a chi arriva prima a stabilire chi dev'essere amato, non sono le ragioni della logica a prevalere ma solo quelle del cuore >> la sua voce bassa si fece ancora più fievole << Ed io non rientro certo in queste >> soffiò via con tristezza.
Le presi una mano e la strinsi nella mia << Hinata di tutta quest'ingarbugliata situazione, l'unica cosa di cui sono certa è che lui è nel mio cuore ormai >> lei si morse un labbro quasi per giustificare quelle leggere lacrime che si erano insinuate nei suoi grandi occhi.
<< Sakura a me interessa la sua felicità, non con chi la raggiunge >> fece tirando lievemente le labbra in una smorfia.
<< Hina-chan anch'io desidero unicamente di vederlo sorridere,sempre >> ormai lo avevo capito, vederlo felice, mi rendeva felice.
<< Spero che tu riesca >> una veloce stilla percorse le sue gote << dove io non ho avuto neppure l'opportunità di provare a fallire >>.
La tirai a me e la strinsi forte, incurante di essere su di un alto muretto, lì c'era la mia amica e non la rivale in amore.

Il giorno successivo, a dispetto delle mie previsioni, mi svegliai meglio del solito.
Mi mancava sempre il mio baka, però mi sentivo come se mi avesse abbandonato quel macigno che mi portavo dentro da un po'.
Hinata mi avevo dato la sua benedizione.
Quella mattina mi aspettava un'altra giornata infernale, ancora ospedale e combattimento con la shishou, quella donna mi voleva massacrare probabilmente.
Nonostante tutto ero riuscita a sopravvivere ancora ai suoi pugni, in ospedale avevo visto Ino solo per un attimo e mi era parsa nervosa, anche se il reale motivo mi sfuggiva, l'unica cosa che avevo capito è che la felicità di Shikamaru c'entrava qualcosa.
In ogni caso mi avrebbe spiegato meglio all'uscita dell'ospedale...Porcell-Ino si stava facendo attendere un po' troppo quella sera.
<< Sakura scusa >> fece affannata scendendo gli ultimi gradini per raggiungermi << Shizune mi sta massacrando >>.
<< Non mi ci far pensare...Se non fosse assurdo penserei quasi che Tsunade e la sempai abbiano scommesso su chi di noi resiste di più a questi allenamenti >> la guardai sudando freddo, quelle due erano capaci di tutto.
<< Ti farò sapere meglio domani, la tecnica del capovolgimento spirituale può essere molto utile nella vita reale >> fece lei, ridacchiando.
<< Preferisco non pensarci. Comunque che mi stavi dicendo stamattina? Shikamaru...? >>
<< Già... è tornata quella rompipalle >> fece scocciata << non la sopporto! >>.
La guardai scettica << Ma di chi parli? >> .
La Yamanaka mi rivolse uno sguardo non proprio benevolo << Della signorina "Sono la migliore kunoichi di Suna" >> disse facendole il verso.
<< Ah Temari! >> m'inchiodai alzando appena una mano, mentre con l'altro braccio diedi una leggera gomitata ad Ino che continuava a prenderla in giro, per farla zittire.
<< Salve ragazze >> salutò la giovane in questione, dandomi un caldo abbraccio.
Era parecchio che non ci si vedeva.
Staccatasi da me fece appena un cenno del capo, neanche troppo visibile, per salutare la mia compagna...
Quelle due non si sopportavano...c'era poco da fare.
Le dita della Sabaku erano ancora semi intrecciate a quelle di Shikamaru mentre lei parlava << Quindi ragazze questo è il mio unico giorno di riposo dato che dovrò fare da bambinaia dopo >> disse a malincuore << Ci vediamo >> ci fece un occhiolino e diede uno strattone al Nara << Forza pesaculo!>> lo incitò mentre un leggero riso saliva sulle labbra del ragazzo fintamente seccato.
Sinceramente non ascoltai molto le sue parole, ero troppo presa dal guardare quei piccoli gesti con cui si dimostravano il loro amore.
Anche loro avevano raggiunto la felicità.
Chissà quando sarebbe toccato anche a me.
<< Sakura, Sakura >> Ino richiamò più volte la mia attenzione.
<< Si? >> mi girai verso di lei.
<< Sasuke mi ha fatto una sorpresa, è venuto a prendermi >> fece con voce concitata.
<< Mi trovavo su questa strada per caso >> disse lui nel vano tentativo di sviare la sua fidanzata << Non faccio queste smancerie >> grugnì un po' imbarazzato.
Li salutai veloce e me ne tornai a casa.
Avevo proprio bisogno di un galante incontro col mio letto.


La dodicesima alba era sorta dall'inizio della scommessa con Naruto.
Non mi sembrava vero, era quasi finito tutto e non era ancora successo nulla di equivoco con l'Uzumaki.
Da quando lui era partito per Suna, avevano smesso di tartassarmi di lavoro, sia per le occhiatacce che ricevevano, sia perché temevano una mia vendetta al termine di quei quindici giorni.
La shishou non poté allenarmi perché era rimasta tutto il giorno in ufficio e quando nel pomeriggio portai qualche scartoffia negli uffici vicini a quelli dell'Hokage, la sentii sbraitare << Ma non posso prendermi questa responsabilità, altro che affari diplomatici >> la persona che era dentro borbottava per cui non capii chi fosse e me ne tornai a lavoro.
Riuscii a sgattaiolare un pochino prima del solito dagli incartamenti ospedalieri e mi feci un giro per il villaggio addobbato a festa.
Dopo un po' mi scocciai e mi avviai verso casa, non c'era nessuno a farmi compagnia .
<< Ho fameee. Dai fermiamoci all'Ichiraku e poi dopo facciamo tutto quello che vuoi >> mi voltai verso quella voce esuberante che subito avevo riconosciuto.
Naruto era tornato.
Il mio cuore esultò per la gioia.
Mi girai per salutarlo e lo vidi prendere la mano della ragazza con cui stava parlando per poi avviarsi da Teuchi.



Capitolo appena sfornato :)
Spero di sapere cosa ne pensate e che vi piaccia ;)
Dopo questa mega fatica (per me scrivere capitoli a "breve distanza" è sempre una sfacchinata) mi vado a vedere qualche puntata di Naruto :D
Ci vediamo tra qualche giorno con l'ultimo capitolo della fiction.
Non ho potuto fare a meno di notare che le persone che seguono la fic sono parecchie, è gradita una recensione per sapere cosa ne pensate.. Sono queste che danno la forza ad ogni autore di continuare :)
A presto,
Fallen Star
   
 
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