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Autore: synoa    02/05/2007    3 recensioni
Questa è una Ron/Hermione tranquilla è romantica. Non contiene scene esplicite o che comunque possano offendere animi particolarmente sensibili ma se avete qualcosa contro la coppia sono affaracci vostri. la storia si colloca al settimo anno ma non rispetta ciò che viene detto alla fine del sesto libro cioè che il trio protagonista non tornerà più ad Hogwarts. I diritti sono della signora J.K.Rowling.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho scritto questa ff poco prima di Natale per il mio ragazzo pensando di postarla il due maggio per fargli una sorpresa per il suo compleanno. Da allora molte cosa sono successe e non stiamo più insieme ma volevo lo stesso postarla oggi, anche se non ci sentiamo più perché in un qualche modo sento che così nessuno potrà dire che ho scordato il suo ventesimo compleanno…
Non mi sento però di dedicarla a lui, quindi dedico questa mia prima Ron/Hermione a tutti gli innamorati della terra, con l’augurio che riescano sempre a vivere le loro storie in modo sereno e che in amore abbiano la stessa fortuna che ho avuto io nell’incontrare quel ragazzo fantastico che resta per me Nicola anche ora che non ne sono più innamorata!

Lo vostro bel saluto e ‘l gentil sguardo

 Hermione si guardò intorno, era stat così bene in quella classe! Era l’ultima lezione di Trasfigurazione, avevano gia sostenuto i Mago, gli esami del settimo anno per per la prima volta in sette anni lei si permise di distrarsi. Non voleva andarsene ora che tutto si era sistemato per il meglio!

Non avrebbe mai dimenticato tutto quello che era successo ma soprattutto non avrebbe mai dimenticato quel giorno.
Per la verità da quando tutto era cominciato era passato tanto di quel tempo che non ricordava più con esattezza quanto ma ricordava ancora che giorno era quello a cui lei si stava riferendo. Era una sera di quell’inverno molto freddo cominciato presto che sembrava voler gelare i cuori con tutti i loro sentimenti.
Era il 3 dicembre, un martedì. La giornata era cominciata proprio nel modo sbagliato.
Gia appena alzata aveva notato che qualcosa non andava, si guardò intorno e ricordò che la sera precedente erano spariti i coniugi Patil così Calì e Padma erano tornate all’istante a casa, intorno a lei i letti vuoti erano due: se ne era andata anche Lavanda al settimana prima e lei stava pensando di trasferirsi nel letto di Romilda Vane nel dormitorio di Ginny.
Con una faccia da funerale entrò nella Sala Comune dove Harry la stava aspettando…due giorni prima lei e Ron avevano litigato ed egli era sceso con Neville e Ginny.

Avevano tutti affrontato le lezioni con l’animo pesante a parte Theodore Nott che sembrava trovare le sparizioni misteriose la cosa più divertente della terra.
Ancora più divertente trovava disturbare Hermione nei momenti peggiori.

La prima ora avevano pozioni con il professor Lumacorno e Nott si era giusto messo in banco con Harry ed Hermione.
Sapeva che era permalosa e si mise a sindacare con lei su ogni cosa che faceva. A metà dell’ora Hermione sentiva la rabbia crescere dentro di lei ma non voleva fare una scenata.
Cinque minuti più tardi la bomba scoppiò… Nott aveva versato “per errore” il contenuto del suo tagliere nel calderone di Hermione che aveva gia inserito tutta quella serie di ingredienti.

Hermione urlò di rabbia e frustrazione e rovesciò l’intero contenuto addosso a Nott che ebbe una reazione simile a quella causata del fuoco d’artificio del dottor Filibuster con innesco ad acqua lanciato da Harry nel calderone di Goyle l secondo anno. Hermione non si godette la scena, era scappata prima.

Nessuno la vide più, Ginny disse che si era chiusa nel suo dormitorio e che si rifiutava di uscire.

Ron andò da Harry e gli chiese cosa le fosse preso, lui rispose
-Vedi un po’ tu!-
E se ne andò.

Harry ripassava incantesimi in una sala comune incredibilmente vuota e vide comparire Ron con un foglio in mano.
Ron ignorò il commeno interrogativo e si diresse verso il dormitorio femminile.

 Hermione sentì bussare alla porta…
Ginny non si arrendeva facilmente…
Batterono ancora e poi vide un foglio passare sotto la porta.
Lo aprì

Lo vostro bel saluto e ‘l gentil sguardo
Che fate quando v’encontro, m’ancide:
Amor m’assale e gia non ha riguardo
S’elli fece peccato over mercede,

chè per mezzo lo cor me lanciò un dardo
ched oltre ‘n parte lo tagli e lo divide;
parlar non posso, che ‘n pene io ardo
sì come quelli che la sua morte vede.

per li occhi passa come fa lo trono,
che fer per la finestra della torre
e ciò che dentro trova spezza e fende:

remango come statua d’ottono,
ove vita ne spirito non rincorre,
se non che la figura d’uomo tende.

Sai che non so scrivere, la poesia è di un autore gabbano vissuto in Italia nel 1200, Guido Guinizzelli.


Ron Molto lentamente Hermione aprì la porta. Aveva ancora gli occhi bagnati dalle lacrime ma lo sguardo che lei e Ron si scambiarono era di pura felicità.
Ron si avvicinò e le asciugò le lacrime dagli occhi.
Nessuno dei due sapeva dire come fosse successo ma il ricordo successivo di Hermione era un bacio stupendo sognato per tanto tempo.

Da allora di baci ce ne erano stati parecchi…

La voce della professoressa McGranit la riportò alla realtà. Stava augurando a tutti buona fortuna, una fortuna che, ora che Voldemort era stato sconfitto e che lei e Ron stavano insieme, sarebbe durata veramente a lungo, lo sapeva.
  
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