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Autore: La_Sakura    02/05/2007    3 recensioni
Basta così poco per ricadere nel baratro? Ora che tutto era perfetto, bastano poche parole per far ricomparire i fantasmi del passato? E questi fantasmi fino a che punto posso far ricadere Lavinia nel baratro? Passato presente e futuro si accavallano, realtà e sogno non si distinguono più... che ne sarà di lei?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'This is my life'
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Si rigirò per l’ennesima volta, poi decise di alzarsi per prendere una boccata d’aria alla finestra: il sonno non ne voleva sa

Si rigirò per l’ennesima volta, poi decise di alzarsi per prendere una boccata d’aria alla finestra: il sonno non ne voleva sapere di sopraggiungere, quindi tanto valeva sfruttare al meglio quel momento. Il cielo era sgombro, così Vinny poté godere delle stelle che invadevano il manto blu e le trasmettevano un senso di sicurezza e protezione. Sorrise appoggiando i gomiti sul davanzale e prendendosi il mento fra le mani: adorava fissare il cielo, poteva rimanere ore e ore ad osservare quelle luci che illuminavano la volta celeste coi loro barlumi dorati. Abbassò lo sguardo fino al giardino dei vicini: era appena arrivata a Fujisawa quando lei e Daichi trovarono il gatto della signora Kenichi nel loro cortile. Ricordava ancora la sensazione che aveva provato quando aveva stretto fra le braccia quel frugoletto peloso e tremolante, e davanti agli occhi viveva ancora il ricordo di Daichi che accarezzava il micino come se fosse fatto di cristallo. Pensare a Daichi la scosse notevolmente, soprattutto perché le venne in mente il pranzo del pomeriggio, assieme a Sanae e Atsushi. Le sottili e assurde illazione della ex manager della Nankatsu e della Nazionale l’avevano irritata parecchio, per fortuna ci aveva pensato Atsushi a smentire il tutto. Lavinia innamorata di Atsushi? Andiamo, che stronzata era mai quella! Il ragazzo che stava per sposare l’aveva appena allontanata dalla sua vita, come avrebbe potuto pensare già ad un altro! Istintivamente prese il cellulare dal comodino e si sedette comodamente sul davanzale, con una gamba a spenzoloni all’interno: la tentazione di telefonare a Shinichi era forte, molto forte, ma la paura di fare una figuraccia o di non sapere cosa dire era maggiore della voglia di risentire la sua voce… tutto quello che riuscì a fare fu mandargli un sms:

Pensi che si potrà andare a bere un caffè in centro, prima o poi? Io, tu e centinaia di altre persone attorno a noi… J

Non si aspettava una risposta: era mezzanotte e mezza e solitamente Shinichi a quell’ora dormiva. Si svegliava sempre presto la mattina: una corsa per tenersi in forma, poi doccia, colazione abbondante e allenamenti con la squadra. Pranzo, panino se non rientrava a casa. Allenamenti pomeridiani, poi cena, film e infine a nanna. Ma quella sera evidentemente Morfeo non voleva accogliere nemmeno il ragazzo, perché dopo qualche minuto il cellulare di Vinny le vibrò fra le mani, facendola sussultare.

Che ci fai sveglia? Vai a letto che domani non ti alzi più, pigrona… per il caffè credo si possa fare, parla con la mia segretaria per i dettagli!

La ragazza sorrise leggendo le parole del suo ex… ma era davvero il suo ex? In fondo lui aveva detto di voler rimandare il matrimonio, almeno, nella lettera c’era scritto così… però non si era più fatto sentire, quindi era probabile che nel frattempo si fosse guardato attorno. Era un bel ragazzo, non avrebbe tardato a far innamorare qualche studentessa.

Dice che domani fra le 15 e le 16 hai tempo, quindi ci troviamo alle 15 davanti a Starbuck’s. Non si accettano rifiuti, ormai ho parlato con la tua segretaria! A domani…

Altra pronta risposta:

A domani, piccola… chiudi gli occhi e cerca di dormire, ti farà bene…

-Lo farò…- rispose sorridendo. Si rimise sotto le coperte dopo aver chiuso la finestra e finalmente Morfeo le permise di accedere al suo mondo.

 

Era agitata come una bambina al primo giorno di scuola: aveva cercato di essere sobria nell’abbigliamento, ma non aveva idea di quale fosse il risultato. Fasciata nel suo Peuterey nero si crogiolava nel calduccio della giacca mentre aspettava l’arrivo di Shinichi. Non voleva impressionarlo, voleva solo bere un caffè con lui, in quello era stato sincera, per questo aveva optato per un paio di blue jeans aderenti, e un maglionico a collo alto rosa pallido. Capelli sciolti, niente trucco. Non doveva conquistarlo. Non ancora, per lo meno.

-È molto che aspetti?-

Si voltò, e il suo cuore perse un battito: Shinichi era semplicemente splendido. Nonostante indossasse la tuta di rappresentanza della società, era affascinante. Il giaccone blu scuro avvolgeva le forme del suo corpo statuario nascondendone un po’ le fattezze.

-No, io… sono ancora… sono appena arrivata…-

-Vieni, entriamo: fa freddo fuori.-

Si sedettero ad un tavolino e ordinarono due caffè caldi: Vinny non riusciva a proferire verbo, cos fu Shinichi ad iniziare la conversazione.

-Come stai? So che stai seguendo una terapia dal dottor Yamamoto. Dicono che sia molto bravo.-

-Ho fatto progressi, ma credo che la strada sia lunga…-

-E con Tsubasa?-

-Non riesco ad aprirmi del tutto con lui, faccio ancora a fatica a fidarmi completamente di lui.-

-Le ferite sono ancora aperte, è normale che tu ti senta così vedrai che col tempo le cose si sistemeranno.-

-Già, Sanae però non aiuta… ieri a pranzo ha avuto il coraggio di insinuare che io e suo fratello…-

Si bloccò: Shinichi alzò lo sguardo su di lei. “Fratello” era quasi una parola tabù tra loro. Solitamente “fratello” designava Daichi.

-Io e Atsushi stiamo instaurando un rapporto di amicizia, nulla più. Non ho testa per altre cose.- e disse quest’ultima frase fissando il ragazzo davanti a lei. Shinichi non rispose, ma bevve un sorso del suo caffè.

-Vinny, io non voglio legarti a me… o, almeno, non voglio farlo se tu non te la senti di legarti. Devi sentirti libera di poter fare quello che vuoi, se ti innamori di qualcun altro, devi sentirti libera di esprimere…-

-Shinichi smettila…- mormorò la giovane, con lo sguardo basso –Ho fatto male a chiederti di uscire…- e si alzò, per rimettersi la giacca –Ti lascio i soldi del caffè, non voglio debiti.- e, dopo aver lasciato il denaro sul tavolo, senza aggiungere altro, uscì dal locale. Shinichi terminò la sua bevanda, pagò e uscì:

Vinny mi dispiace, ma non devi farti illusioni: le cose cambiano, le persona cambiano… devi guarire al meglio, solo dopo potremo valutare le cose… e soprattutto solo dopo potremo valutare i nostri sentimenti. Mi dispiace piccola, ma ti amo troppo per poter soffrire ancora. Devo essere sicuro del tuo amore.

 

Entrò in casa: compì i soliti gesti meccanicamente. Tsubasa la raggiunse:

-Tesoro tutto ok?-

Lo fissò, con gli occhi lucidi, poi non resse più: corse incontro all’ex tutore e lo abbracciò, scoppiando a piangere:

-L’ho perso Tsubasa, l’ho perso per sempre… tra me e Shinichi non sarà mai più come prima…-

L’uomo, dopo un attimo di smarrimento, la abbracciò stretta, accarezzandole la testa e lasciandola sfogare, poi la accompagnò in salotto.

-Vinny, io non so cosa sia successo, e non so cosa passi per la testa a Shinichi. Non posso dirti se ti ama ancora o no, però posso dirti che ora devi pensare solo a te stessa. Fregatene di Shinichi, fregatene di Sanae e soprattutto fregatene chiunque ti circonda… pensa solo a te e al tuo benessere.-

-Ma è lui il mio benessere Tsubasa1- esclamò lei con la voce rotta dal pianto –È lui che mi permette di stare bene!-

-Non affidare la tua felicità ad un altro: la TUA felicità è solo nelle TUE mani, tesoro… nessuno meglio di te può permetterti di essere felice. Fai le tue scelte e mantienile, sii consapevole di quello che fai e sii orgogliosa dei tuoi comportamenti. Non lasciare mai che gli altri ti abbattino, non permettere a nessuno di distruggere quello che hai costruito con tanta fatica. Stai uscendo da un bruttissimo periodo, e se ce la farai sarà solo grazie alle tue forze… non sarà merito di Shinichi, né mio, né del dottor Yamamoto…-

-Finora avevo combattuto solo perché pensavo che tra me e Shinichi si sarebbe sistemato tutto, ma adesso che anche lui mi ha abbandonata che ne sarà di me? Tutti mi abbandonano, tutti! Il mio destino è di rimanere sola, sola!-

-Io sono tornato da te…- mormorò l’ex calciatore abbassando lo sguardo con aria di sofferenza per le parole della ragazza. Per tutta risposta Vinny lo abbracciò forte, accoccolandosi sul suo petto:

-Lo so, e di questo te ne sono grata… ma devo ancora riabituarmi all’idea… però sappi che è bellissimo averti accanto…-

Così abbracciati, sul divano, non si accorsero del tempo che scorreva. Sembrava di aver fatto un salto temporale di dieci anni, quando Vinny abbracciava forte Tsubasa, la sera, seduti davanti alla tv, e si addormentava fra le sue braccia. Ora Vinny era cresciuta, ma dentro di lei, nascosta, c’era ancora quella bambina bisognosa d’amore.

 

Eccomi di ritorno anche con Heroe… battute finali per questa fanfiction, almeno nella mia mente (malata).

Un abbraccio e un bacio a tutti coloro che mi seguono e mi recensiscono: il vostro affetto è fondamentale per me, senza di voi non avrei mai potuto scrivere così tanto. Grazie di cuore…

Un bacio speciale alla mia Poiana: chissà cosa ne penserai di questo capitolo * cipcip *.

Un bacio pure a tutte le “Signore della Chat”: mi mancate tantissimo, e mancate pure a Momo chan!!!

A presto

Sakura chan

   
 
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