-No
, ragazzi, secondo me si era solo scocciata della vita in questa noia di
città…-
-Clare,
non era il tipo, Jerome…E se fosse scomparsa?-
-Juliet…Vedi
troppi film!…- Lei ascoltava tutto poco distante da quel gruppo di ragazzi, era
passato un mese dalla misteriosa scomparsa della loro compagna e gli
investigatori non avevano ancora capito cosa le fosse successo, niente indizi,
non un biglietto di addio…si era come volatilizzata nel nulla…
-E
tu, cosa ne pensi?- le domandò Lavanda accanto a lei, scrollò le spalle –Non
mangi?- sorrise e fece segno di no con la testa –Non ho fame…-
-Lavanda
, potresti spiegarmi la lezione di chimica?…- si voltò verso la voce proprio
dietro di loro, eccola lì, lei, alta, bionda, occhi verdi e vestita come sempre
rosa confetto: Saviette
-oh…Non
chiederlo a me, stavo appunto per chiederlo a Virginia…- lei che prima di
allora aveva avuto uno sguardo assente, sentendosi chiamare, spostò lo sguardo
su Saviette che la guardava superba , si alzò trovandosi faccia a faccia con la
bionda, era più bassa di lei e per guardarla negli occhi dovette alzare la
testa , non era sicura ma la sentì rabbrividire
-Saviette,
ti faccio mica paura…- la prese in giro quasi ghignando, l’altra non rispose,
era intenta ad osservarle le iridi, prima che accadesse tutto, erano di un
colore dorato, che assomigliava al grano, un colore rassicurante, ora erano si
dorate, ma quasi gialle e mettevano i brividi
-Comunque
se vuoi, ti posso spiegare la chimica…- la sfidò, la bionda si decise a parlare
-Oggi
pomeriggio-
-A
casa mia?- tono ingenuo ma tagliente
-perfetto-
tono altezzoso ma con un qualcosa che faceva trasparire timore
-Ricordi
dove abito vero?- tono mieloso, tanto dolce da essere inquietante
-certo,
sono 17 anni che vengo a casa tua-
-pensavo
che in un mese che non mi parlassi te ne fossi dimenticata!-
-Ragazze
ci sono anche io- le due interruppero il contatto visino per guardare Lavanda
che sventolava la mano , Virginia sorrise dolcemente , ma di un sorriso che non
aveva niente a che fare con quelli fatti prima a Salviette, questo era davvero
dolce -Non preoccuparti, non mi
dimentico delle amiche io…- frecciatina nascosta –Dopo scuola andiamo a casa
mia- continuò poi si voltò verso Salviette –Tanto non c’è nessuno a quell’ora-
ghignò alzando un sopracciglio…
-Ah,
casa dolce casa…- entrò per prima e mantenne la porta aperta alle altre due
-prego…-
le fece passare e poi sbatte la porta facendo voltare Saviette –ops,
Paura?Scusa…- iniziò a salire le scale –mi accompagnate in camera? voglio
mettermi qualcosa di più comodo…- le altre due la seguirono anche lungo il
corridoio, alla fine di questo c’era una porta di legno, l’aprì, nella stanza
regnava il buio –avanti…- per prima entrò Lavanda –Avanti Saviette…- fintamente
rassicurante le poggiò una mano sulla spalla –non c’è nessuna bara, è tutto
come un mese fa…- ghignò di nuovo e accese la luce…
Per
il resto del pomeriggio, fu tutto normale, ovvio, sia Virginia che Saviette non
si rivolsero parola, ma Lavanda non sembrò farci molto caso
-Non
lo capisco, Virginia, non lo capisco proprio!- si gettò all’indietro sul letto
, accanto alla ragazza che ne sentì subito l’odore , chiuse gli occhi e si
coprì il volto con le mani alzandosi a
sedere –Tu ci capisci qualcosa?- domandò Lavanda mentre si aggiustava una ciocca
di capelli rossi dietro l’orecchio –Io..no…- Saviette elegantemente accavallò
le gambe e poggiò la testa sul braccio posato sulla scrivania –rimanete a cena
qui e continuò a spiegarvelo…- propose Virginia che sembrava essersi ripresa –
cena?- Saviette spalancò gli occhi –si cena, sai, pizza, carne…cose così…-
rispose Virginia, contenta di aver causato quella confusione nella ragazza
,Lavanda iniziò a ridere –Oddio…Saviette che faccia buffa che hai fatto…- la
stessa Virginia non poté trattenere un sorriso, alla fine la bionda si arrese e
abbassò lo sguardo sorridendo anche lei
-Andiamo,
che magari a stomaco pieno ci capite qualcosa…- la mora si alzò di scatto e
corse nella cucina lasciando Virginia e Saviette da sole –ti giuro che la cena
non sei tu…- la bionda rise, si era arresa, basta fare il muso! L’altra si
avvicinò tendendole la mano –tregua?- l’accettò e si alzò –tregua- si avviarono
fuori la porta poi Saviette si bloccò –e…e Clare?- Virginia ghignò –cosa posso
saperne?- la bionda rabbrividì e si voltò verso l’altra che non smise di
ghignare…
Mhhh…Non
sono molto convinta di che piega sta prendendo la storia …spero vi piaccia
comunque ^^”
, Grazie mille a _Pervinca che ha recensito…
Un
bacio a tutti
Mi
raccomandi recensite e segnalate eventuali errori…
Lily123