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Autore: BlueChar    21/10/2012    4 recensioni
Perchè?
Perchè non ho più una famiglia?
Perchè distruggo tutto ciò che tocco?
Perchè mi ritrovo tagli nel polso?
Perchè devo vivere lontana dai miei amici, ma con tre persone stupende?
Questa è la mia vita, anzi la nostra vita. Non ha un perchè, nè un come.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre mesi passarono. 
I tre mesi più duri. Doveva essere un'estate perfetta, e invece si trasformò in una tragedia. 
In quella stagione non uscii molto, la mia voglia di divertirmi era pari a zero. Ma le miei amiche mi venivano a prendere e uscivamo per prenderci un gelato, oppure andavamo a mare, o meglio ancora in discoteca. 
So che dovevo reagire, so che dovevo farmi forza ma non ci riuscivo come ho sempre fatto. 
Qualche volta andavo al cimitero.
Rimanevo in silenzio davanti alle loro lapidi.  Portavo fiori freschi e buttavo quelli ormai appassiti. Avevo fatto amicizia perfino con il custode. 
E mi ritrovavo sul divano a riposare, anzi a pensare ad occhi chiusi, quando bussarono alla porta. Pensavo fosse Helena dato che era uscita e invece no,  c'era la stessa donna che tre mesi prima era nella stessa postazione, Anne. 
- Ma che bella sorpresa! - esclamai
- Ciao amore. - disse dolcemente - Senti, ho parlato con gli avvocati, sarete affidate a me. - continuò
- Cosa?? - 
- So che potrebbe essere difficile ma... - 
- Ma è fantastico! - dissi meravigliando Anne per la mia risposta.
- Una nuova vita lontana da qui ecco la soluzione perfetta! - dissi sorridendo per poi farla entrare.
Sorseggiavamo un the nell'attesa di Helena, appena venne, le diss tutto e anche lei la prese come me. 
- Occhei ragazze, partiamo oggi pomeriggio. Per cui fate le valigie, intanto cucino qualcosa da mangiare a pranzo. - disse lei. Era così perfetta quella donna. 
Salii in camera e presi due bagagli enormi, per mettere tutti i miei vestiti, scarpe, borse, fotografie, poster, coperte, libri e tutto quello che serviva e alla fine dopo un'ora e ventisei minuti uscii trionfante dalla mia stanza per poi recarmi in quella di Helena che aveva bisogno di me. 
- Ronnie quando glielo diciamo ai nostri amici? E la scuola? Mi aiuti con la valigia? - che carina era così spaesata e dolce.
- Ho già avvisato le miei amiche, avvisa le tue. Andremo nella stessa scuola di Harry. Occhei si ti aiuto con la valigia! - risposi. 
- Sei la sorella più dolce del mondo, ti voglio bene. - disse abbracciandomi e schioccandomi numerosi baci sulla guancia.
- Ok tesoro anch'io ti voglio un bene dell'anima ma basta smancierie. - 

Dopo aver mangiato, andai in macchina a posare le mie valigie e presimo posto. 
Cuffiette, musica play e addio mondo. 
La distanza tra Bournemouth e Holmes Chapel era veramente tanta, allora per quelle cinque ore di viaggio mi lasciai cullare dalle note dei miei cantanti preferiti. 

Cinque ore dopo mi trovai a guardare l'abitazione Styles dalla macchina, finalmentte eravamo arrivati. 
Scesi, alzai gli occhi al cielo e notai che era nuvoloso, respirai a pieni polmoni l'aria fresca che si trovava. 
- Mio piccolo Styles, tua sorella è qui! - dissi io urlando appena entrai. 
Sentii dei passi veloci che si facevano sempre più vicini a me. 
- Mia piccola Jones! - disse, mi abbracciò forte forte.
Erano tre mesi che non vedevo quel coglione. 
- Pronto per sopportarmi ventiquattro ore su ventiquattro? - dissi con voce dolce
- Sono nato pronta, babe. - 
Helena ci guardava male, sinceramente non so perchè. Magari le avrei chiesto cosa avesse. Poi tutta acida sbottò - Vado a farmi la doccia. -
- Ciao anche a te Helena. - disse Harry. Gli sguardi che si lanciavano erano così strani che non capivo proprio. 
Poi lui si rivolse a me e rise, feci lo stesso io. 

Dopo aver fatto una lunga chiacchierata con Harry - mi aveva raccontato della sua estate e di quante ragazze si fosse fatto  - Andai a svuotare la valigia, dopodichè mi fiondai sotto i getti d'acqua calda. 
Avevo fatto tante di quelle cose che il tempo passò il un batter d'occhio, infatti erano già le sette e la cena era già sul piatto. 
- Allora tesorini miei. - disse Anne
- Mamma smettila di chiamarci così. - disse Harry, lei rise. 
- Voi due andrete nella stessa scuola di Harry, mi raccomando! La scuola inizierà il sette settembre, ancora avete una settimana di libertà e poi si studia! - disse con affare serio.
- Che palle mamma. - disse suo figlio
- Harry! - lo rimproverò.
Che scena simpatica, un pò mi mancava litigare con i miei per sciocchezze. 

Finita la cena aiutai a sparecchiare, Helena era stata molto strana. Non fiatava, mangiava e basta. Sguardo perso nel vuoto. Magari le mancavano, come mancavano a me. - Passeggiata notturna? - chiese Harry.
- Affare fatto. - risposi sorridente. 
Presi la felpa dato che c'era un leggero freschetto poi ci avviammo. Usciti dal vialetto - Mi sei mancata cogliona. - disse lui prendendomi e scompigliandomi i capelli. 
- Anche tu minchione! - dissi sistemandomi. 
Poi sorrise, Dio quanto era bello. 
- Ti ricordi il nostro posto segreto? -
- Come dimenticarlo ? - dissi, intanto con disinvoltura mi prese la mano, incrociando le dita con le mie. 
La gente poteva pensare che fossimo fidanzati, ma non era così. Eravamo fratelli, migliori amici, pseudo fidanzati, e io lo adoravo per tutto questo. 
Andammo nel nostro "posto segreto" - Erano anni che non venivo qui. - dissi
- Anch'io, non ci vado solo e non porto mai nessuno qui. -
- A quei tempi non avevo tutti questi problemi. -
- Smettila. -
- Smettila cosa? Non servo ad un cazzo nella vita, e in più è una vera merda! - dissi incominciando a lacrimare. 
Lui non parlò capendo cosa stava succedendo, poi mi strinse a sè. 
Si staccò, prese fra le mani il mio viso, guardandomi negli occhi, poi mi diede un bacio a stampo. Quelli che ci davamo sempre. I soliti "baci tra amici". Ce li davamo anche quando facevamo in bagnetto insieme. 
Lui era perfetto e non volevo mai perderlo. 

Pov Helena 

Merda, Che merda.
Perchè non avevo un migliore amico anch'io? 
Perchè Harry mi odiava?

Perchè volevo a tutti i costi il suo affetto?
Non capivo. Mi sentivo una bambina che voleva il suo giocattolino. 
In quel momento odiavo, detestavo Ronnie. Che aveva lei in più che io non avevo? 
Ero già da un pezzo nel mio letto a leggere un libro, pensando e ripensando a cosa potessero fare quei due, mentre ribollivo dalla gelosia. 
Avevo sempre avuto un debole per Harry, però non è mai stato ricambiato e dico mai! 
Mi sentivo inferiore per questo, e anche brutta. Avevo bisogno solo dell'affetto di un ragazzo, chiedevo troppo? 
Ronnie mi raccontava sempre di quanto Harry fosse perfetto, per un periodo avevo pensato che le piacesse ma quei pensieri furono scacciati via non appena due giorni dopo lei si fidanzò. 
Stavo male, malissimo. 
Chiusi il libro, spensi la luce e piansi. Per tutto. In quel periodo stavo soffrendo ma non lo facevo capire molto, sorridevo sempre agli occhi della gente. 
Li sentii rientrare mentre ridevano come pazzi, una fitta al cuore mi colpì in pieno facendo aumentare le lacirme.

3.00 di notte. Un messaggio da parte del mio ex : Bambina mi manchi. 
Ma che si fotta. Quel coglione dopo avermi fatta soffrire mi manda questi messaggi. Bah. 
Scesi al piano di giù, avevo fame e sete quindi presi un bicchiere di latte e dei biscotti. Trovai Harry sonnecchiare nel divano, che si svegliò d colpo notando la mia presenza. 
- Mi hai fatto spaventare. - disse lui
- Scusa. - mi mortificai. Lui sorrise, io mi sciolsi lentamente.
- Posso averne un pò? - domandò lui
- Tieni. - 
Sorse un pò di latte e morse un biscotto. 
- Grazie. - sorrise di nuovo. 
Mi sedetti nel divano accanto a lui
- Harry...  ma per caso mi odi? - chiesi io
- Ma no! Cosa te lo fa pensare? -
- Bo, il fatto che non mi hai mai abbracciato anche se ci conosciamo da una vita, con me non ti rivolgi come ti rivolgi a Ronnie. Non mi sento  voluta bene da te, capisci? - sputai tutto
Rise. Cosa c'era da ridere adesso?
- Io ti voglio bene Helena. - mi abbracciò.
IL. PRIMO. VERO. ABBRACCIO. 
Confusa, ero completamente confusa. 
Ma anche felice, stramaledettamente felice! 
Il mio cuore battè così forte che penso che Harry l'avesse sentito. 
Un abbracciò che durò secondi. 
- Wuao Harry Styles che mi abbraccia. -
- Che scema. - 
- Ritorno a dormire, notte. - schioccai un bacio sulla sua guancia. 
Quelle lacrime inutili potevo anche risparmiarle, ma vabbè potevo ritenermi soddisfatta. 



 


Seraa, anzi notte! Ahaha che pazza, sono l'1 e 34 e io sono qui a scrivere, ma lol. Comuuunque avete visto che non è poi  così tanto triste? Ma wait, con chi parlo se nessuno mi caga? çç Recensitee <3
 

   
 
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