Nota: prima classificata al contest "Un proverbio giapponese anche per te" di Luana Chan.


SE NON VUOI FARMI LUCE
 
Se non vuoi farmi luce, almeno fammi ombra.
                                               Proverbio giapponese.

   
A volte il tempo è solo uno scherzo di cattivo gusto. Ti porta dove non vuoi andare e poi si ferma e ti lascia lì, desolata, che non sai cosa fare di te stessa.
Mi ero detta che non sarei più venuta; invece eccomi qua, che cammino in questo posto che odio, e non sono capace di andarmene.
C’è il sole, e tira vento, e questa dannata foresta di lapidi allunga sui miei piedi ombre simili a yurei maligni.
Ci avevo creduto fino in fondo Sas’ké. Ci avevo creduto davvero che saresti tornato a casa… che lui ti avrebbe riportato a casa. Ti ho seguito come la falena insegue la lampada oscillante sulla strada, dimenticandosi della luna. Volevo la tua luce. Volevo accoccolarmi dentro la tua luce come un uccellino in un nido di piume.
Anch’io avevo creduto di poterti salvare, che la mia forza sarebbe bastata, che la mia arte sarebbe stata sufficiente. Ora lo so che non l’hai mai cercata la salvezza, mai.
 
L’ultima cosa che è uscita dalle tue labbra è stato il mio nome. L’hai sussurrato mentre io gridavo, con le mie mani piene del tuo sangue, con i tuoi occhi che non vedevano più nulla. L’hai detto piano. Hai sorriso. L’eco del mio nome mi ha inseguito da allora nelle notti senza sonno e mi ha strappato l’anima come un cane affamato. E ci sento ogni volta qualcosa di diverso in quel sussurro. Ci ho sentito la compassione e la risata, la dolcezza e la rinuncia. Vorrei convincermi di averci sentito anche l’amore, ma qui, mentre appoggio la mano sulla pietra fredda, non c’è più nulla.
 
Non potrò mai più seguire la tua luce, Sasuke. Da ora e per sempre camminerò solamente all’ombra scura del tuo sepolcro.